959 resultados para INFORMATICA PER LE SCIENZE UMANE (1),14031,Lettere e Filosofia,0012,Lettere,0264,,,CURRICULUM 8 (CURRICULUM MODERNO: STORICO ARTISTICO),474,,,2007,5


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Ogni luogo, ogni città, reca i segni dell’evoluzione e della trasformazione dettata dal tempo. In alcuni casi il passato viene visto con un’accezione negativa, in altri positiva a tal punto da monumentalizzarla. Nel caso della città di Verucchio non è possibile mettere in ombra il valore, e la forza della Rocca del Sasso, che per la sua storia e la sua posizione, che la rende visibile sia dall’interno che dall’esterno del centro storico, la attesta come simbolo della città. Allo stesso tempo questa città di piccole dimensioni possiede un ricco passato che non è rintracciabile all’interno della città storica ma che emerge dal verde, nonchè dagli spazi nascosti sotto il parco che cinge perimetralmente la città. Questi momenti della storia, importanti e riconoscibili, possono essere connessi nonostante sia notevole il salto temporale che li divide. Lo strumento deve essere una forma che li unisca, uno spazio pubblico, limitato ma aperto, distinguibile ma integrato nel paesaggio, un nuovo “layer” che si sovrapponga a quelli precedenti esaltandone il valore. Il tema della direzione, del percorso, è alla base dei ragionamenti e delle soluzioni proposte per la realizzazione di un museo archeologico. A differenza dei luoghi pubblici come la piazza o il teatro, in questo caso l’esposizione prevede che l’utente si muova negli ambienti, che segua in maniera dinamica una serie di spazi, di figure, di affacci, che devono essere in grado si susseguirsi in maniera fluida, attraverso un “respiro” che mantenga alta l’attenzione del visitatore. Adottato questo tema si ha la possibilità di declinarlo più volte, attraverso non solo la disposizione degli spazi ma anche con la posizione dei volumi e degli assi che li generano. Il progetto del nuovo museo si pone in una zona che può essere definita come “di cerniera” tra il centro storico e il parco archeologico. A livello territoriale questa può essere giudicata una zona critica, poiché sono più di trenta i metri di dislivello tra queste due zone della città. La sfida è quindi quella di trasformare la lontananza da problema a opportunità e relazionarsi con la conformazione del territorio senza risultare eccessivamente impattanti ed invasivi su quest’ultimo. Poiché la città di Verucchio possiede già un museo archeologico, inserito all’interno dell’ex convento e della chiesa di Sant’Agostino, il percorso archeologico, che vede il museo progettato come fulcro del tutto, prevede che il turista abbia la possibilità di conoscere la civiltà villanoviana visitando sia il museo di progetto che quello esistente, avendo questi differenti allestimenti che non creano delle “sovrapposizioni storiche”, poiché sono uno tematico e l’altro cronologico. Il museo esistente si inserisce all’interno di un edificio esistente, adattando inevitabilmente i propri spazi espositivi alla sua conformazione. La realizzazione di un una nuova struttura porterebbe a una migliore organizzazione degli spazi oltre che ad essere in grado di accogliere anche i reperti presenti all’interno dei magazzini dell’ex convento e dei beni culturali di Bologna. La necropoli Lippi è solo una delle necropoli individuate perimetralmente alla città e i reperti, rilevati, catalogati e restaurati, sono in numero tale da poter essere collocati in una struttura museale adeguata. Il progetto si sviluppa su più fronti: l’architettura, l’archeologia ed il paesaggio. Il verde è una componente fondamentale del sistema della città di Verucchio, risulta essere un elemento di unione, che funge talvolta da perimetro del centro, talvolta da copertura della nuda roccia dove l’inclinazione del terreno non ha permesso nel tempo la realizzazione di edifici e strutture urbane, si mette in contrapposizione con la forma e i colori della città.

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Questo lavoro di tesi fa parte di un piano monitoraggio sulla Pialassa dei Piomboni coordinato dal Centro Interdipartimentale di Ricerca per le Scienze Ambientali (CIRSA, Università di Bologna) il cui scopo è stato quello di valutare la presenza di batteri solfato-riduttori (sulphatereducing bacteria SRB) in questa laguna costiera sia nell'acqua che nei sedimenti. Lo sviluppo di odori sgradevoli che avviene periodicamente nella Pialassa dei Piomboni ha fatto sorgere la necessità di verificare l'eventuale presenza di questi batteri. La Pialassa dei Piomboni è una laguna costiera a nord della citta di Ravenna. Si tratta di un'area in evidente stato di degrado a causa di pesanti interventi di antropizzazione e industrializzazione che stanno determinando forti problemi di inquinamento. La qualità dell’acqua di tale bacino risente infatti dei numerosi scarichi inquinati provenienti dal polo industriale e portuale, e di ingenti carichi trofici di origine agricola che entrano in laguna soprattutto attraverso l'idrovora di San Vitale. Questi input di nutrienti stimolano la proliferazione fitoplanctonica, la quale aumenta l'input di materiale organico sul fondo con conseguente riduzione della disponibilita di ossigeno e cambiamento nella struttura dei popolamenti bentonici. L'ipossia che ne consegue determina la diffusione di batteri in grado di degradare anaerobicamente la materia organica, quali ad esempio i solfato-riduttori. Questi batteri utilizzano il solfato come accettore finale di elettroni, che viene ridotto a solfuro di idrogeno. La determinare della presenza di batteri solfato-riduttori nei campioni di acqua e sedimento è stata svolta mediante utilizzo di una metodologia molecolare basata sull’estrazione dell’eDNA (environmental DNA) dalle matrici ambientali e la successiva amplificazione (PCR) di un tratto genico codificante l’enzima solfito reduttasi (dissimilatory sulfite reductase dsrAB), specifico di questi batteri.

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L’elaborato ha lo scopo di presentare le nuove opportunità di business offerte dal Web. Il rivoluzionario cambiamento che la pervasività della Rete e tutte le attività correlate stanno portando, ha posto le aziende davanti ad un diverso modo di relazionarsi con i propri consumatori, che sono sempre più informati, consapevoli ed esigenti, e con la concorrenza. La sfida da accettare per rimanere competitivi sul mercato è significativa e il mutamento in rapido sviluppo: gli aspetti che contraddistinguono questo nuovo paradigma digitale sono, infatti, velocità, mutevolezza, ma al tempo stesso misurabilità, ponderabilità, previsione. Grazie agli strumenti tecnologici a disposizione e alle dinamiche proprie dei diversi spazi web (siti, social network, blog, forum) è possibile tracciare più facilmente, rispetto al passato, l’impatto di iniziative, lanci di prodotto, promozioni e pubblicità, misurandone il ritorno sull’investimento, oltre che la percezione dell’utente finale. Un approccio datacentrico al marketing, attraverso analisi di monitoraggio della rete, permette quindi al brand investimenti più mirati e ponderati sulla base di stime e previsioni. Tra le più significative strategie di marketing digitale sono citate: social advertising, keyword advertising, digital PR, social media, email marketing e molte altre. Sono riportate anche due case history: una come ottimo esempio di co-creation in cui il brand ha coinvolto direttamente il pubblico nel processo di produzione del prodotto, affidando ai fan della Pagina Facebook ufficiale la scelta dei gusti degli yogurt da mettere in vendita. La seconda, caso internazionale di lead generation, ha permesso al brand di misurare la conversione dei visitatori del sito (previa compilazione di popin) in reali acquirenti, collegando i dati di traffico del sito a quelli delle vendite. Esempio di come online e offline comunichino strettamente.

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Progetto per creare un sistema degli spazi pubblici e del commercio in grado di ricucire il centro storico e il nuovo polo dei servizi creato dopo il sisma del 2012 a Concordia sulla Secchia

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La movimentazione delle materie prime, degli intermedi e dei prodotti finali all’interno di una raffineria avviene attraverso una struttura logistica che prevede la ricezione delle materie prime, i trasferimenti delle sostanze tra le diverse unità produttive, la spedizione dei prodotti finiti. La distribuzione dei fluidi avviene su vie di tubazioni (pipe rack e trincee) che si possono articolare su un’ampia porzione di territorio, in prossimità di impianti, strade ed altri centri nevralgici. La perdita di contenimento accidentale dalle tubazioni può costituire un elemento di rischio di difficile gestione, proprio per la diffusione dei percorsi su un’area di vaste dimensioni. Il presente lavoro di tesi, svolto presso lo studio ICARO s.r.l. di Cortona, si propone di effettuare l’analisi del rischio dovuto al trasferimento dei fluidi all’interno di una raffineria, valutando la frequenza e la distribuzione spaziale degli effetti degli scenari incidentali finali che possono avere luogo in caso di rilascio. Le tubazioni prese in esame sono quelle di maggior impatto dal punto di vista del rischio a causa della pericolosità della sostanza trasferita e della vicinanza del percorso a punti nevralgici all’interno dello stabilimento; sulla base di questo criterio sono state analizzate le tubazioni per il trasferimento di GPL, H2S e benzina. I risultati ottenuti consentono di identificare soluzioni per l’ottimizzazione del layout della raffineria e costituiscono, più in generale, uno strumento analitico di supporto alle modifiche progettuali. L’elaborato è strutturato come segue. Nel Capitolo 1 è riportata la descrizione della raffineria e delle linee di interconnessione selezionate ai fini dello studio. Nel Capitolo 2 vengono identificate le tipologie più rappresentative di perdita di contenimento dalle linee e ne viene stimata la frequenza di accadimento. Nel Capitolo 3 viene illustrata una metodologia per la stima della probabilità di innesco che tiene in considerazione la circolazione di automezzi nelle strade interne della raffineria. Nel Capitolo 4 vengono esaminati, confrontati e selezionati i vari tipi di modelli di rilascio presenti nel package di simulazione Phast Professional 7.1 in vista della loro applicazione alle perdite dalle linee. Nel Capitolo 5 è riportato il calcolo delle frequenze di accadimento degli scenari incidentali finali, mentre nel Capitolo 6 sono illustrati i risultati relativi alla valutazione delle conseguenze. Nel Capitolo 7 viene effettuato lo studio dell’effetto domino, sviluppato in accordo ad un approccio metodologico innovativo. Infine nel Capitolo 8 vengono riportate alcune considerazioni finali.

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L’elaborato di Tesi esamina gli strumenti proposti nella letteratura tecnica per effettuare un’analisi di rischio di incidente rilevante per le acque superficiali. In Italia, nel 1988, è stata introdotta una normativa apposita per la prevenzione dei grandi rischi industriali, che definisce l’indicente rilevante come: “un evento quale un’emissione, un incendio o un’esplosione di grande entità, dovuto a sviluppi incontrollati che si verificano durante l’attività di uno stabilimento e che dia luogo a un pericolo grave, immediato o differito, per la salute umana o per l’ambiente, all’interno o all’esterno dello stabilimento, e in cui intervengano una o più sostanze pericolose”. Tuttavia, in mancanza di metodologie comprensive per il calcolo del rischio ambientale di incidente rilevante, la normativa italiana richiede di valutare il rischio per l’ambiente solamente in maniera qualitativa. Vengono quindi analizzati in questo elaborato metodi semplificati di valutazione del rischio. Questi metodi sono descritti nel Rapporto ISPRA 2013, che elenca alcune metodologie formulate in ambito europeo e propone un nuovo metodo a indici, utilizzabile per una valutazione preliminare di analisi di rischio per i siti del territorio nazionale. In particolare, in questo elaborato vengono illustrati nel dettaglio: il metodo proposto dal predetto Rapporto, basato sull’Indice di Propensione al Rilascio di uno stabilimento e sulla sensibilità ambientale dei corpi idrici posti nelle sue immediate vicinanze; e un metodo a indici proposto dalle autorità svedesi, l’Environmental Accident Index, che fornisce un’analisi preliminare del rischio intrinseco di uno stabilimento. Vengono poi presi in rassegna software che implementino modelli di dispersione degli inquinanti in acqua, utilizzabili per la valutazione delle conseguenze ambientali di un rilascio che coinvolga un corpo idrico superficiale. Si analizza nel dettaglio ADIOS 2, software gratuito distribuito dalla National Oceanic and Atmospheric Administration, specifico per la modellazione della dispersione di idrocarburi in mari ed estuari. Per effettuare una validazione delle metodologie sopraelencate, se ne è considerata l’applicazione ad un caso di studio reale, costituito da un deposito costiero di prodotti petroliferi. Innanzitutto si è calcolato per il deposito l’indice EAI; si è poi applicato il metodo qualitativo proposto dal Rapporto ISPRA 2013 e si è effettuata la simulazione di un rilascio di gasolio in acqua con il software ADIOS 2. A conclusione del lavoro svolto è possibile affermare che l’indice EAI non è adatto agli stabilimenti a rischio di incidente rilevante, in quanto è pesato per stoccaggi di sostanze pericolose di piccole dimensioni. Invece, sia il metodo ad indici del Rapporto ISPRA che il software ADIOS 2 sono strumenti utili per una prima valutazione del rischio di contaminazione delle acque superficiali.

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The aim of this dissertation is to provide a translation in English of the Notes on the Consolidated Financial Statements of MNLG S.r.l., holding company of the Italian Sorma Group. This translation work is one example of the technical material produced in accordance with the project called Language Toolkit, set up by the Chamber of Commerce of Forlì-Cesena, to support the internationalization of the companies established in the territory. This initiative has represented a unique opportunity for me to put into practice the knowledge and abilities learnt in the translation field during these years at university. It also allowed me to give a concrete purpose to my dissertation, that is to provide a technical document translated into a foreign language. By making its Consolidated Financial Statement readily available in English, the company MNLG S.r.l. can in fact increase the number of possible investors and guarantee a more transparent financial informative to its shareholders. This translation work is divided into six chapters: the first one describes the project, its main objectives and the ways in which it was developed. The second chapter deals with the notions of Consolidated Financial Statements and presents the accounting documents of which the Financial Statements are made up as well as the norms according to which they are prepared. The third chapter, instead, focuses on the translation procedure applied and especially on the documentation process, analysing the differences between the International Accounting Standards and the accounting standards used in Italy. The fourth chapter provides a description of the translation resources built for the translation of this specific document. The fifth chapter includes the English version of the Notes on the Consolidated Financial Statements and, to conclude, the sixth chapter analyses the difficulties encountered in translating and the strategies adopted to overcome them.

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Die vorliegende Masterarbeit entstand im Rahmen des vom Department Traduzione e Interpretazione (Übersetzen und Dolmetschen) der Universität Bologna in Zusammenarbeit mit der Handelskammer Forlì ins Leben gerufenen Projekts Language Toolkit, das unter anderem die Durchführung von Lokalisierungsarbeiten für Unternehmen der Provinz Forlì-Cesena vorsieht. In meinem Fall ging es dabei um das Unternehmen Remedia, welches mich mit der Lokalisierung von Teilen seiner Website (www.remediaerbe.it) ins Deutsche beauftragte. Insbesondere ging es dabei um die Beschreibungen der Hauptprodukte der Abteilung Kräuterheilmittel, bei denen die Werbefunktion und die Verständlichkeit der Webinhalte eine besondere Rolle spielten. Auf ausdrücklichen Wunsch des Unternehmens sollte jedoch die emotionale und evokative Sprache der Ausgangstexte in der Übersetzung nachempfunden werden. Dies führte allerdings zu einer stilistisch treuen Übersetzung, die als Werbetext nicht effizient genug war, weshalb sie vor allem unter dem Gesichtspunkt der Struktur und der Prägnanz verbessert werden musste. Im ersten Kapitel dieser Masterarbeit werden das Unternehmen Remedia, die Palette seines Angebots an natürlichen Produkten und das Lokalisierungsprojekt vorgestellt. Das zweite Kapitel enthält eine Einführung in die Lokalisierung und thematisiert die Rolle des Übersetzers in dieser Branche. Darüber hinaus wird das Thema der Web Usability im Zusammenhang mit der Anordnung der Inhalte in einer Website behandelt und die Abteilung Kräuterheilmittel der Website von Remedia beschrieben. Im dritten Kapitel gehe ich auf die Besonderheiten von Werbetexten in der Kommunikation zwischen Unternehmen und Kunden unter besonderer Berücksichtigung der die Verständlichkeit von Webtexten beeinflussenden Faktoren wie Layout, Textgestaltung und Prägnanz ein. Das vierte Kapitel enthält die vollständige Übersetzung, die der lokalisierten Website entspricht. Im fünften Kapitel schließlich werden die Phasen des Lokalisierungsverfahrens vorgestellt und die wichtigsten Verbesserungen besprochen, die bei der Überarbeitung der stilistisch treuen Übersetzung vorgenommen wurden.

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L’oggetto di questa tesi di laurea è un intervento di riqualificazione delle Ex Officine Meccaniche Reggiane, un’area industriale, sita a Reggio Emilia, che nel corso degli anni ha subìto una graduale dismissione, sino allo stato attuale di completo abbandono. Il tema riveste un’importanza focale nelle città moderne, affette da un elevato livello di migrazione e riorganizzazione dell’industria, che trasforma vaste aree di produzione in vuoti urbani di difficile gestione. I problemi fondamentali sono infatti la notevole dimensione degli stabilimenti abbandonati e la loro posizione, un tempo strategica, ma che ora risulta critica per una lettura unitaria della città e delle sue connessioni. L’area in oggetto, dedicata nel corso degli anni a diversi tipi di produzione, tra le quali quelle ferroviaria e dell’aviazione, è locata in prossimità del centro storico di Reggio Emilia, separati solamente dalla linea ferroviaria storica con cui si interfaccia direttamente. L’espansione della città ha portato ad inglobare lo stabilimento, che risulta quindi chiuso in se stesso e fortemente vincolante per le connessioni della città. Gli scopi dell’intervento sono quindi quelli di generare connessioni tra le parti di città circostanti e di permettere il riappropriamento dell’area alla popolazione. Per raggiungere tali scopi è stato necessario aprire il forte limite perimetrale esistente ed individuare nuovi percorsi di attraversamento, ma anche nuove funzioni ed attrattività da inserire. Vista la frammentazione dell’area in una serie di edifici, lo studio si è poi concentrato su un edificio tipo, allo scopo di individuare un’ipotesi di intervento più dettagliata. Le strategie degli interventi sono il risultato di interazione tra le necessità di mantenere le strutture ed il carattere dell’area, di introdurre funzioni attrattive e di ottenere adeguati livelli di comfort ambientale e prestazioni energetiche.

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La ricerca condotta per questa tesi è incentrata sulla cosmesi naturale e rappresenta il risultato di un tirocinio avanzato svolto in collaborazione con l'azienda Remedia di Quarto di Sarsina (FC), i cui settori principali sono l'erboristeria e la cosmesi naturale. Lo scopo del progetto consiste nella preparazione di un interprete ad una conferenza sul tema della cosmesi naturale per le lingue italiano e tedesco. L'enfasi viene posta sul metodo da adottare per acquisire sia la terminologia sia le nozioni basilari del dominio in un arco di tempo limitato. Si tratta quindi di una ricerca linguistica incentrata sui termini e sulla fraseologia che ricorrono con maggiore frequenza nel corpus in italiano sul tema trattato. La tesi è suddivisa in quattro capitoli. Il primo capitolo tratta la pelle, la cosmesi tradizionale, gli ingredienti più controversi, i principali marchi di certificazione biologica per la cosmesi, infine descrive l'azienda e i metodi utilizzati per la trasformazione delle piante officinali. Il secondo capitolo introduce la metodologia adottata e i problemi riscontrati nel corso del progetto. Tratta inoltre la linguistica dei corpora connessa agli studi di terminologia, il ruolo svolto dall'esperto, la creazione di corpora specialistici e paragonabili nelle lingue di lavoro, nonchè l'analisi dei termini più ricorrenti e dei loro equivalenti interlinguistici nel loro contesto naturale. Infine introduco il prototipo di tesauro utilizzato per registrare 300 dei termini che ricorrono più frequentemente nel corpus in italiano. Il terzo capitolo presenta una disamina degli aspetti generali della terminologia, delle sue origini e delle principali scuole, in particolare la scuola di Vienna e il contributo di Eugen Wüster. Affronta inoltre le caratteristiche della comunicazione specialistica, ponendo l'accento su tecnicismi collaterali, equivalenza e variazione. Il quarto capitolo tratta nel dettaglio i risultati del progetto corredati da alcune osservazioni a livello cognitivo e terminologico.

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La presente tesi magistrale si inserisce nell’ambito del progetto Language Toolkit e nasce in particolare dalla collaborazione tra il presente autore e l’azienda Tecnopress S.a.s. Nell’ottica dell’internazionalizzazione della propria attività l’azienda ha richiesto che il proprio sito web venisse sottoposto ad un processo di localizzazione dall’italiano verso l’inglese. Sulla base di queste premesse si è deciso di dividere il lavoro in tre parti: una fase teorica, una fase preparatoria e una fase pratica. La prima fase si è occupata di gettare le basi teoriche necessarie per affrontare consapevolmente l’incarico assegnato. Alla luce delle conclusioni della fase teorica è stata constatata l’esigenza di modificare la natura dell’intervento che si era preventivato di effettuare sul sito web. Fulcro della localizzazione è infatti il locale, ovvero la combinazione di regione socioculturale e lingua presa a riferimento per un processo di localizzazione web. Nelle richieste avanzate dall’azienda figuravano esclusivamente indicazioni relative alla lingua (l’inglese), non già alla regione socioculturale su cui modellare l’intervento di localizzazione del sito. Si è rivelato pertanto necessario procedere autonomamente alla definizione di un locale per il presente progetto, che è stato fatto coincidere con la macrozona europea e cui è stato associato un modello ibrido di English Lingua Franca e Simplified Technical English. Il focus dell’intervento non è stato dunque una regione geografica circoscritta ma una realtà socioculturale molto più ampia e variegata: l’adozione di un locale così ampio e il rispetto dell’indicazione sulla lingua hanno portato il presente autore a optare per un intervento di standardizzazione web. Chiude il presente lavoro una fase operativa, durante la quale sono state create le risorse necessarie al progetto (si segnala in particolare un corpus su misura) e sono state effettuate la standardizzazione e una serie di considerazioni traduttive.

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Il progetto di tesi parte dall'analisi di morfologia e cultura di Bogotà e della localidad di intervento, Usme. La ricerca prosegue con un’analisi teorica che riguarda il teatro fuori dall’edificio teatrale, nell’esperienza della cultura locale e non. Continua poi con lo studio e la dettate dal “Genius loci” di C. Norberg Schulz. Questi due scomposizione della morfologia attraverso le linee guida temi si compenetrano infine nella parte progettuale, volta alla definizione di un centro per le arti dello spettacolo, inserito nel contesto naturale che diviene anche orto botanico.

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Analisi della produzione musicale delle girl band Little Mix e Fifth Harmony, del loro rapporto con la propria audience di riferimento e rappresentazione mediatica dei due gruppi.