599 resultados para Habermas, Jurgen


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La tesi di dottorato di Carlo Antonio Gobbato prende in considerazione e sviluppa, secondo una prospettiva rigorosamente sociologica, i temi e i problemi che discendono dai progressi delle bioscienze e delle biotecnologie con particolare riferimento alla programmazione degli esseri umani con precise caratteristiche. Muovendo dalla riflessione di Jurgen Habermas sui caratteri della genetica liberale, sono stati, innanzi tutto, ripresi alcuni temi fondamentali della storia del pensiero politico e giuridico sviluppatisi in età moderna, considerando con particolare attenzione la ricostruzione epistemologica operata da Michel Foucault in merito alla nozione di biopolitica, ovvero sia al modo con cui si è cercato, a partire dal XVIII secolo, di razionalizzare i problemi posti dalla pratica governamentale nei confronti delle persone (pratiche concernenti la salute, il controllo sociale, l’igiene, la mortalità, le razze, ecc.). La biopolitica è una categoria gnoseologica di spiegazione dell’idea di sviluppo presente nell’età moderna, dove sono iscritti vari saperi e pratiche governamentali, risultando così un concetto storicamente determinato da costruzioni produttive e tecnologiche che consentono, oppure obbligano, la vita ad entrare nella storia. D’altra parte, la biopolitica non produce letteralmente la vita, ma interviene direttamente sulla vita consentendone le condizioni di mantenimento e sviluppo. Se la biopolitica ha determinato l’instaurazione del dominio della specie umana sulla materia inerte, la rivoluzione scientifica in atto, anche in ragione dell’intensità con cui procede lo sviluppo delle bioscienze e delle biotecnologie, sta determinando l’affermazione del dominio sulla materia vivente Il progressivo affrancamento delle bioscienze e delle biotecnologie dal sistema sociale e dal sotto sistema sanitario sta comportando un’intensa proliferazione legislativa e normativa di cui la bioetica è parte, assieme alla costituzione ed allo sviluppo di un polo di apparati tendenzialmente autonomo, anche in ragione delle grandi quantità di trasferimenti finanziari, pubblici e privati, specificatamente dedicati e del nuovo mercato dei brevetti sulla vita. Sono evidenti le preoccupazioni degli organismi internazionali e nazionali, ai loro massimi livelli, per un fenomeno emergente, reso possibile dai rapidi progressi delle bioscienze, che consente la messa a disposizione sul mercato globale di “prodotti” ricavati dal corpo umano impossibili da reperire se tali progressi non si fossero verificati. Si tratta di situazioni che formano una realtà giuridica, sociale e mercantile che sempre più le bioscienze contribuiscono, con i loro successi, a rappresentare e costruire, anche se una parte fondamentale nell’edificazione, cognitiva ed emozionale, di tali situazioni, che interagiscono direttamente con l’immaginario soggettivo e sociale, è costituita dal sistema dell’informazione, specializzata e non, che sta con intensità crescente offrendo notizie e riproduzioni, vere o verosimili, scientificamente fondate oppure solo al momento ipotizzate, ma poste e dibattute, che stanno oggettivamente alimentando nuove attese individuali e sociali in grado di generare propensioni e comportamenti verso “oggetti di consumo” non conosciuti solo fino a pochi anni fa. Propensioni e comportamenti che possono assumere, in ragione della velocità con cui si succedono le scoperte delle bioscienze e la frequenza con cui sono immessi nel mercato i prodotti biotecnologici (indipendentemente dalla loro vera o presunta efficacia), anche caratteri di effervescenza anomica, fino alla consumazione di atti gravemente delittuosi di cui la stessa cronaca e le inchieste giudiziarie che si stanno aprendo iniziano a dare conto. La tesi considera criticamente la nuova realtà che emerge dai progressi delle bioscienze e, dopo aver identificato nella semantica dell’immunità e nel dominio sul movimento del corpo gli orientamenti concettuali che forniscono il significato essenziale alla biopolitica di Foucault, cerca di definire secondo una prospettiva propriamente sociologica la linea di separazione fra le pratiche immunitarie ed altre pratiche che non possono essere fatte rientrare nelle prime o, anche, il limite del discorso di Foucault davanti alle questioni poste da Habermas ed inerenti la programmazione genetica degli esseri viventi. Le pratiche genetiche, infatti, non sono propriamente immunitarie e, anzi, la stessa logica discorsiva intorno al gene non ha carattere immunitario, anche se può apportare benefici immunitari. La logica del gene modifica la forma del corpo, è generativa e rigenerativa, può ammettere ed includere, ma anche negare, la semantica biopolitica, i suoi oggetti e i suoi nessi. Gli oggetti della biopolitica sono ogni giorno di più affiancati dagli oggetti di questa dimensione radicalmente originale, per significati e significanti, dimensione che, con un neologismo, si può definire polisgenetica, ovvero sia una pratica governamentale sui generis, con importanti riflessi sul piano socio – criminologico. L’ultima parte della tesi riporta i risultati di recenti ricerche sociologiche sulla percezione sociale dell’ingegneria genetica e delle biotecnologie, nonché presenta i risultati dell’elaborazione delle interviste effettuate per la tesi di ricerca.

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The reflexive nature of reason and the unique relationship reason shares with autonomy in Kant's philosophy is the theoretical basis of this dissertation. The principle of respect for autonomy undergirds the two main legal and ethical tenets of genetic counseling, an emerging profession trying to accommodate the sweeping changes that have occurred in clinical genetics, clinical ethics, and case law applicable to medicine. These two tenets of the counseling profession, informed consent and nondirectiveness, both share a principlist interpretation of autonomy that I argue is flawed due to its connection to: instrumental forms of reasoning, empirical theories of action supporting rational choice, and a liberal paradigm of law. I offer an alternative bioethical-legal framework that is based in the Kantian tradition in law and ethics through the complex theories of Jurgen Habermas. Following Habermas's reconstruction of the mutually constituting notions of private and public autonomy, I will argue for a richer conceptualization of autonomy that can have significant implications for the legal and bioethical concepts supporting the profession of genetic counseling, and which can ultimately change counseling practice. ^

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1 Brief von Eugen Ripp an Max Horkheimer, 1952; 24 Briefe zwischen Professor Jürgen Habermas und Max Horkheimer, 1960-1971; 3 Briefe zwischen Notar Häfele und Max Horkheimer, 1950; 7 Briefe zwischen Professor Georg W. F. Hallgarten und Max Horkheimer, 1959; 35 Briefe zwischen Professor Walter Hallstein und Max Horkheimer, 1946-1967; 8 Briefe zwischen der Staatssekretärin Hildegard Hamm-Brücher und Max Horkheimer, 1968-1969;

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5 Briefe mit Antwort an Inga Haag, 1951-1955; 1 Brief mit Antwort von Jürgen Habermas an Max Horkheimer, 1955; 1 Brief von Ministerialrat i. R. Theodor Häbich an Max Horkheimer, 1957; 2 Briefe mit Antwort von cand. phil. Walter Hähnle an Max Horkheimer, 1955, 1957; 1 Brief mit Antwort von Sekretärin Jutta Hagen an Max Horkheimer, 1956; 1 Dissertationsauszug von Volker Freiherr von Hagen, 1954; 1 Brief mit Antwort von Julia Hagenbucher an Max Horkheimer, 1951/1952; 1 Entwurf zu einem Gratulationsschreiben von Max Horkheimer an Professor Otto Hahn, ohne Jahr; 2 Drucksachen von Obermagistratsrat Julius Hahn, 1953, 1955; 1 Brief mit Antwort von Theodor W. Adorno, von Dr. Hans Hahn an Max Horkheimer, 1952; 1 Brief von Theodor W. Adorno an Dr. Hans Hahn, 1952; 1 Danksagung von Rabbi Hugo Hahn, 1955; 3 Briefe mit Antwort von Paul Hahn an Max Horkheimer, 1951-1958; 1 Brief von Max Horkheimer an die Gebrüder Haldy, 1952; 1 Brief mit Antwort und Beilage von Professor George W. F. Hallgarten an Max Horkheimer, 1950; 1 Rundschreiben von Arzt und Psychotherapeut Hans Hammer, 1957; 1 Brief von Max Horkheimer an Margarete Hampf-Solm, 1955; 1 Brief mit Antwort von Professor Eduardo Hamuy an Max Horkheimer, 1952; 1 Brief von der Stadtärztin Dr. med. Carola Hannappel an Max Horkheimer, 1951; 1 Brief von Hansenmeister an Max Horkheimer, 1951; 1 Brief mit Antwort und Beilage von der Buchhandlung Ludwig Häntzschel an Max Horkheimer, 1958; 1 Brief von Professor Frederick Harris Harbison an Max Horkheimer, 1952; 3 Briefe mit Antwort von Robert Harcourt an Max Horkheimer, 1958; 1 Brief von Karl Hardach an Max Horkheimer, 1957; 1 Brief mit Antwort von Emilie Harlacher an Max Horkheimer, 1952; 1 Drucksache mit Antwort von Oberkirchenrat Otto L. A. von Harling an Max Horkheimer, 1955; 1 Brief mit Antwort von Gertrud Harms an Max Horkheimer, 1955; 2 Brief mit Antwort von Professor Wolfgang Hartke an Max Horkheimer, 1954-1956; 2 Briefe mit antwort von Max Horkheimer an Senator Georg Hartmann, 1951, 1954; 3 briefe mit Antwort und Beilage von Ökonom Heinz Hartmann an Max Horkheimer, 1956-1958; 1 Brief mit Antwort von Professor Wilbert E. Moore an Max Horkheimer, 1957; 3 Briefe mit Antwort und Beilage von Dr. phil. Leo Hartmann an Max Horkheimer, 1957-1858; 1 Brief mit Antowort von Dr. phil. Eckardt Mesch an Max Horkheimer, 1957; 1 Brief mit Antwort von Luzie Hatch an Max Horkheimer, 1954; 1 Brief von Max Horkheimer an den Direktor H. W. Haupt, 1950; 1 Drucksache von Haus Schwalbach, 1951; 4 Briefe mit Antwort von Professor Gottfried und Ellen Hausmann an Max Horkheimer, 1951-1958; 6 Briefe mit Antwort von Eva Haussner an Max Horkheimer, 1957, 1958; 1 Brief mit Antwort von Professor Robert J. Havighurst an Max Horkheimer, 1951; 1 Brief mit Beilage von Herbert Hax an Max Horkheimer, 1955; 2 Briefe mit Antwort und Beilage von Jean Louis Hébarre an Max Horkheimer, 1950-1952; 1 Brief mit Antwort von dem Hebedienst für Elektrizität, Gas und Wasser an Max Horkheimer, 1951; 5 Briefe mit Antwort und Beilage von Professor Otto Heckmann an Max Horkheimer, 1952, 1954; 1 Brief von Melvin J. Lasky an August Heckscher, 1957; 3 Briefe mit Antwort von Marie Heep an Max Horkheimer, 1956-1858; 1 Brief von der Buchhandlung Thekla Heer an Max Horkheimer, 1953; 1 Brief mit Antwort von dem Verleger Jakob Hegner an Max Horkheimer, 1955; 1 Brief von Dr. phil. Rudolf M. Heilbrunn an Max Horkheimer, 1953; 1 Brief mit Antwort von Professor Eduard Heimann an Max Horkheimer, 1952; 1 Brief von Professor Eduard Heimann an Theodor W. Adorno, 1957; 1 Brief mit Antwort von stud. phil. Wolfgang Heinrich an Max Horkheimer, 1958; 1 Brief von Max Horkheimer an den Direktor Helmuth Heintzmann, 1955; 1 Aktennotiz von Professor Bernhard Heller, 1956; 1 Brief mit Antwort von Philipp A. Heller an Max Horkheimer, 1952; 1 Brief von Max Horkheimer an Assistent Winfried Hellmann, 1957; 2 Briefe mit Antwort von Professor Arthur Henkel an Max Horkheimer, 1953/1954; 1 Brief von Max Horkheiemr an Dorothy Henkel, 1952; 2 Briefe mit Antwort von Dr. jur. Werner Hennig an Max Horkheimer, 1951; 1 Brief von Max Horkheimer an Professor Wilhelm Hennis, 1957; 3 Briefe mit Antwort und Beilage von Professor Fritz Hepner an Max Horkheimer, 1953; 1 Brief von Max Horkheimer an den Hessischer Minister für Erziehung und Volksbildung, 1950; 1 Brief mit Antwort von Professor Henrietta Herbolsheimer an Max Horkheimer, 1957/1958; 2 Briefe mit Antwort von P. G. Herbst an Max Horkheimer, 1952; 1 Brief von Max Horkheimer an den Herder Verlag, 1953; 2 Briefe mit Antwort, Beilagen und Aktennotizen von Guenter R. Herz an Max Horkheimer, 1956-1957; 2 Briefe mit Antwort unv Beilagen von Professor Theodor W. Adorno, von Dr. phil. Günther Herzberg an Max Horkheimer, 1951-1953; 1 Brief von Professor Theodor W. Adrono an Dr. phil. Günther Herzberg, 1951; 1 Brief von Dr. phil. G. Herzfeld an Max Horkheimer, 1952; 1 Brief von dem Herzog-Film an Max Horkheimer, 1952; 1 Brief mit Antwort von Professor Theodor W. Adorno, von Professor Erich Herzog an Max Horkheimer, 1952; 1 Brief von Professor Theodor W. Adorno an Professor Erich Herzog, 1952; 1 Brief mit Antwort von dem Verlag Otto H. Hess an Max Horkheimer, 1954; 1 Brief von Professor Gerhard Hess an Max Horkheimer, 1953; 1 Drucksachevon dem Hessischer Arbeitsausschuss gegen Rekrutierung, 1952; 1 Brief mit Beilage von dem Hotel Hessischer Hof an Max Horkheimer, 1956; 1 Brief mit Antwort von dem Hessischer Landesverband für Erwachsenenbildung an Max Horkheimer, 1956; 2 Briefe mit Antwort und Beilage von Marc Heurgon an Max Horkheimer, 1958; 1 Brief mit Beilage von Ruth Heydebrand an Max Horkheimer, [1955]; 1 Brief mit Antwort von Professor Frederick W. J. Heuser an Max Horkheimer, 1954; 2 Briefe mit Antwort von Professor Joh Erich Heyde an Max Horkheimer, 1958; 1 Befürwortung von Wolf von Heydebrand an Max Horkheimer, 1954; 1 Brief mit Antwort von Professor Heinz Joachim Heydorn an Max Horkheimer, 1953; 1 Brief mit Antwort und Beilage von dem Arzt Otto Heymann an Max Horkheimer, 1955; 5 Briefe zwischen dem Devisenberater und Steuerhelfer Joseph Christ und Max Horkheimer, 1955, 1956, 1961; 1 Brief von dem Office of the United States High Commissioner for Germany an Max Horkheimer, 1953; 1 Lebenslauf von Elen B. Hill, ohne Jahr; 1 Brief von Kurt H. Wolff an Max Horkheimer, 1952; 1 Brief von Rolf Himmelreich an Max Horkheimer, 1956; 1 Brief mit Antwort von Dr. Rolf Hinder an Max Horkheimer, 1953; 1 Brief mit Antwort von Anton Hinsinger an Max Horkheimer, 1953; 1 Brief mit Antwort von dem Hippokrates-Verlag an Max Horkheimer, 1952; 1 Brief von Bernice L. Hirsch anMax Horkheimer, 1957; 4 Briefe und Beilagen zwischen dem Historiker und Soziologe Helmut Hirsch an Max Horkheimer, 1951-1954, 25.05.1951; 3 Briefe mit Antwort von Lux Hirsch an Max Horkheimer, 1958; 1 Brief mit Antwort von Trude Hirschberg an Max Horkheimer, 1951; 1 Brief mit Antwort von Ingineur Paul F. Hirschfelder an Max Horkheimer, 1952; 1 Brief von Johannes Hirzel an Max Horkheimer, 1955; 1 Brief mit Antwort von dem Historisches Seminar Köln an Max Horkheimer, 1956; 1 Brief mit Antwort und Beilage von Professor Wolfgang Hochheimer an Professor Theodor W. Adorno, 1952; 2 Briefe von Max Horkheimer an Professor Wolfgang Hochheimer, 1953, 1954; 2 Memoranden von der Deutschen Gesellschaft für Psychologie, 1953; 1 Brief mit Beilage von Stud. phil. Erna Hochleitner an Max Horkheimer, 1956; 1 Brief mit Antwort von Professor Helmut Coing an Max Horkheimer, 1957; 3 Briefe mit Antwort von der Hochschule für Sozialwissenschaften Wilhelmshaven an Max Horkheimer, 1957, 1958; 1 Brief von Max Horkheimer an die Hochschule für Wirtschafts- und Sozialwissenschaften Nürnberg, 1953; 2 Drucksachen von dem Hochschul-Dienst, 1952; 2 Drucksachen von der Hochschule für politische Wissenschaften München, 1952; 1 Brief mit Antwort von Dr. Wolfram Hodermann an Max Horkheimer, 1951; 4 Briefe zwischen Dr. phil. Walter Höllerer und Max Horkheimer, 1956; 1 Brief mit Antwort von Privatdozent Dr. phil. Walter Hoeres anMax Horkheimer, 1956; 2 Briefe mit Antwort von Stud. phil. Charlotte Hoffmann an Max Horkheimer, 1950; 3 Briefe mit Antwort und Beilage von Professor Walter Hoffmann an Max Horkheimer, 1950-1955; 1 Brief mit Antwort von Wolfhart E. V. Hoffmann an Max Horkheimer, 1953; 1 Brief von Max Horkheimer an Dr. Werner Hofmann, 1956; 1 Glückwunschtelegramm mit Antwort von Ernst und Karl Hohner, 1953; 1 Brief von Dozent Uvo Hölscher an Max Horkheimer, 1950; 2 Briefe mit Antwort von Professor Dr. med. K. Holldack an Max Horkheimer, 1957; 2 Briefe mit Antwort von Dipl. Landwirt Bernhard Hollenhorst an Max Horkheimer, 1956; 1 Brief von Hans Heinz Holz an Max Horkheimer, 1951; 2 Briefe mit Antwort und Beilage von Dr. phil. Rudolf Holzinger an Max Horkheimer, 1951, 1952; 1 Brief mit Antwort von Jakob Hommen an Max Horkheimer, 1953; 1 Brief von Adele Hoppe anMax Horkheimer, 1953; 1 Brief mit Antwort von Dr. jur. Anton Horn an Max Horkheimer, 1954; 1 Brief mit Antwort von Dr. phil. Emil Horn an Max Horkheimer, 1953; 1 Brief von der Landesabgeordneten Ruth Horn an H. Maidon, 1953; 1 Brief mit Antwort von Reg.-Direktor Dr. phil. Kurt Horstmann an Max Horkheimer, 1953; 1 Brief von dem Hotel Baur au Lac an H. Maidon, 1958; 2 Briefe mit 1 Antwort von dem Hotel Frankfurter Hof an Max Horkheimer, 1956, 1958; 1 Brief mit Antwort von dem Hotel Stafflenberg an H. Maidon, 1953; 1 Brief von dem Hotel Vier Jahreszeiten, München an Max Horkheimer, 1951; 1 Brief von Max Horkheimer an Jean J. Hubener, 1951; 2 Briefe mit Antwort und Beilage von Susanna Huber-Weisser an Max Horkheimer, 1956; 1 Todesanzeige von dem Sozialgerichtsdirektor Gustav Adolf Hünniger, 1955; 1 Brief von dem Oberstudiendirektor F. Huf an Max Horkheimer, 1952; 1 Brief mit Antwort von Professor H. D. Huggins an Max Horkheimer, 1954; 2 Briefe mit 1 Antwort und 1 Beilage von dem Humboldt-Verlag, Wien-Stuttgart an Max Horkheimer, 1951; 1 Brief von Helge Pross an stud. rer. pol. Kristian Hungar, 1957; 1 Brief von Helmut Hungerland an Max Horkheimer, 1950; 1 Brief mit Antwort von James R. Huntley an Max Horkheimer, 1954; 1 Brief von Professor Robert Maynard Hutchins an Max Horkheimer, 1957;

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Briefe zwischen Mitarbeitern des Instituts für Sozialforschung und Max Horkheimer, 1964-1973; 13 Briefe und Beilagen zwischen dem Verwaltungsleiter IfS Siegfried Geissler und Max Horkheimer, 1968-1973; 9 Briefe zwischen Klaus Körber (Institut für Sozialforschung) und Max Horkheimer, 1971-1973; 2 Briefe zwischen dem Professor Rudolf Gunzert und Max Horkheimer, 1972; 2 Briefe zwischen Dr. Joachim Bergmann (Institut für Sozialforschung) und Max Horkheimer, 1971; 2 Briefe zwischen dem Professor Gerhard Brandt und Max Horkheimer, 1971; 6 Briefe zwischen Herbert Ludwig (Institut für Sozialforschung) und Max Horkheimer, 1966-1967; 3 Briefe von Max Horkheimer an Professor Franz Böhm, 1966; Briefe zwischen den Mitarbeitern des Instituts für Sozialforschung und Max Horkheimer, 1955-1959; 4 Briefe von Jürgen Habermas an Max Horkheimer, Frankfurt, 1957-1959; 3 Briefe zwischen Christoph Oehler und Max Horkheimer, 1959; 13 Briefe zwischen Ludwig von Friedeburg und Max Horkheimer, 1955-1959; 1 Brief von Werner Wilkening an Max Horkheimer, 1958; 1 Brief von Gerhard Brandt an Max Horkheimer, 1958; 1 Brief von Max Horkheimer an den Dekan Helmut Viebrock, 1958; 2 Briefe von Egon Becker mit Helge Pross und Ludwig Friedeburg an Max Horkheimer, Frankfurt, 1958-1959; 2 Briefe von Helge Pross mit Egon Becker und Ludwig Friedeburg an Max Horkheimer, Frankfurt, 1958-1959; 1 Brief von Dieter Arenz an Max Horkheimer, Frankfurt, 1956; Briefe vom und an das Institut für Sozialforschung (Advisory Board of the Institute of Social Research), 1940-1947; Briefe und Briefentwürfe an und von Mitgliedern des Advisory Board betreffend die Zusendung von Max Horkheimer "Eclipse of Reason" und Karl August Wittvogel/Olga Lang, "Chinese Family and Society"; vom Institut für Sozialforschung, 1946-1947; 1 Brief von Edwin Borchard vom Institut für Sozialforschung, 1947; 1 Brief von Friedrich Pollock an Alfred E. Cohn, Los Angeles, 1947; 1 Brief von Friedrich Pollock an Stephan Duggan, Los Angeles, 1947; 2 Briefe zwischen Lloyd K. Garrison und Friedrich. Pollock, 1947; 1 Brief von Friedrich Pollock an Calvin B. Hoover, Los Angeles, 1947; 1 Brief von Friedrich Pollock an Philip C. Jessup, Los Angeles, 1947; 1 Brief von Friedrich Pollock an Wesley C. Mitchell, Los Angeles, 1947; 1 Brief von Friedrich Pollock an William A. Neilson, Los Angeles, 1947; 1 Brief von Friedrich Pollock an Frederick M. Padelford, Los Angeles, 1947; 1 Brief von Friedrich Pollock an Thorsten Sellin, Los Angeles, 1947; 3 Briefe zwischen John Whyte und Friedrich Pollock, 1947; 2 Briefe zwischen Louis Wirth und Friedrich Pollock, 1947; 1 Brief von Friedrich Pollock an Howard Woolston, Los Angeles, 1947; 1 Brief von George H. Sabine an das Institut für Sozialforschung, Ithaca, New York, 1946; Briefe und Briefentwürfe an und von Mitgliedern des Advisory Board betreffend den Druck eines neuen Briefkopfs des Instituts, 1940; 1 Brief von Leo Löwenthal, Pacific Palisades an Margot von Mendelssohn, 1942; 1 Brief von Leo Löwenthal an Margot von Mendelssohn, Pacific Palisades, 1942; 1 Brief von Max Horkheimer an K. Pilser, 1942; 2 Briefe zwischen Charles A. Beard und Max Horkheimer, 1940; 2 Briefe zwischen Edwin M. Borchard und Max Horkheimer, 1940; 3 Briefe zwischen Henry Sloane Coffin und Max Horkheimer, 1940; 2 Briefe zwischen Morris R. Cohen und Max Horkheimer, 1940; 2 Briefe zwischen Alfred E. Cohn und Max Horkheimer, 1940; 2 Briefe zwischen Stephen Duggan und Max Horkheimer, 1940; 2 Briefe zwischen dem Soziologen Henry Pratt Fairchild und Max Horkheimer, 1940; 2 Briefe zwischen Sidney B. Fay und Max Horkheimer, 1940; 2 Briefe zwischen Lloyd K. Garrison und Max Horkheimer, 1940; 1 Brief von Max Horkheimer an Calvin B. Hoover, 1940; 2 Briefe zwischen Robert M. Hutchins und Max Horkheimer, 1940; 2 Briefe zwischen Philip C. Jessup und Max Horkheimer, 1940; 2 Briefe zwischen Lewis L. Lorwin und Max Horkheimer, 1940; 2 Briefe zwischen Robert S. Lynd und Max Horkheimer, 1940; 2 Briefe zwischen Robert M. MacIver und Max Horkheimer, 1940; 2 Briefe von Max Horkheimer an Charles H. McIlwain, 1940; 2 Briefe zwischen Charles E. Merriam und Max Horkheimer, 1940; 2 Briefe zwischen Wesley C. Mitchell und Max Horkheimer, 1940; 2 Briefe zwischen William A. Nielson und Max Horkheimer, 1940; 5 Briefe zwischen Howard W. Odum und Max Horkheimer, 1940; 3 Briefe zwischen Frederick M. Padelford und Max Horkheimer, 1940; 3 Briefe von Max Horkheimer an Max Radin, 1940; 2 Briefe zwischen George H. Sabine und Max Horkheimer, 1940; 2 Briefe zwischen Thorsten Sellin und Max Horkheimer, 1940; 2 Briefe zwischen James T. Shotwell und Max Horkheimer, 1940; 1 Brief von dem Soziologen Louis Wirth an Franz Neumann, Chicago, 1940; 1 Brief von Louis Wirth an Franz L. Neumann, Chicago, 1940; 3 Briefe zwischen Howard Woolston und Max Horkheimer, 1940;

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A review of existing literature revealed at least two distinct theoretical perspectives or schools of thought which are troubled by problems of the lack of participation in the workplace: Jurgen Habermas' ideal of communicative rationality (1984; 1987); and the field of workplace democracy. Whereas Habermas' ideal of communicative rationality establishes communication as necessary to attain a democratic workplace, the ideal of workplace democracy focuses on a participatory ideal in which conditions of open participation must be fulfilled in order to attain a democratic workplace. This study compared the strengths and weaknesses of the conditions proposed by Habermas with the strengths and weaknesses of the conditions selected to represent the workplace democracy ideal. Two incidents were selected for analysis which occurred within a period of one year within one large healthcare organization. The author was present as a participant-observer to assess these incidents. Each of the conditions for the ideal of communicative rationality and for the workplace democracy ideal was systematically applied to both incidents selected for analysis. The results of the analysis suggested that application of Habermas' theory provided more insight into potential distortions in communication than did the conditions selected to represent workplace democracy. Although the conditions of both models were frequently complementary and even overlapping at times, application of each theory to the same incident produced distinctly different results. ^

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En este artículo abordaremos el debate iniciado por la crítica de “paradoja autorreferencial" de Habermas contra Foucault, desde la perspectiva del problema del carácter situado del conocimiento en el mundo mismo conocido (carácter célebremente remarcado por el filósofo francés al hablar de la verdad como “una cosa de este mundo"). Señalaremos que la obra de Habermas no permite rechazar esta crítica como la mera regresión a un “racionalismo"; antes bien, el problema que ella plantea es el de la necesidad de analizar la “historia externa" (Foucault) de la verdad sin, no obstante, reducir la verdad a tal dimensión “externa".

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Si la comunicación y el discurso pueden mantener o alterar (ya sea potencialmente) el orden prexistente, es necesario complejizar esta esquemática hipótesis a partir de la contemplación de la capacidad crítica y conformación subjetiva de los actores. Esta ponencia se propone explorar las dimensiones ideológicas de la comunicación interactiva en el contexto de la modernidad avanzada, partiendo de dos planteos centrales para la teoría social contemporánea. Habermas enfatiza la capacidad crítica propia de la racionalidad comunicativa, la cual permitiría una actualización del orden normativo.Pese a ello, el accionar ideológico-tecnocrático que tiende a mutilar las pretensiones emancipatorias sería más vigoroso que las viejas legitimaciones no seculares a la hora de engendrar legitimidad. Por su parte, Giddens teoriza sobre la negociación de recursos, significados y normas a nivel de la interacción. Esto evidencia el carácter variante del orden social, cuya producción y reproducción recae sobre el poder del agente. La ideología también esrelacionadacon la dominación y los intereses sectoriales, al tiempo que encuentra suelo firme en los órdenes simbólicos. Aunque con diferentes matices, ambos autores recuperan categorías ligadas a la teoría social clásica, cuya obsolescencia tiende a ser decretada por los enfoques más recientes, dados los últimos cambios sociales

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A partir de una breve exposición de la ética del discurso en sus versiones apelianas y habermasianas, nos interesa discutir en esta ponencia cómo Habermas abandona el principio moral en favor de una teoría del discurso que justifica un modelo de democracia basado en el procedimiento donde las normas generadas racionalmente por medio del discurso tienen preeminencia ante una excesiva instrumentalización de lo moral. Veremos que para Habermas, el principio democrático tiene que asumir una posición de independencia en relación al principio moral, en razón de la necesidad de proporcionar al derecho una justificación neutra ante las diferentes visiones de mundo y también en virtud del entrelazamiento del derecho con el poder político