940 resultados para God (Judaism)
Resumo:
Although the theory of evolution is more than 150 years old, a substantial proportion of the world population does not mention it when explaining the origin of human beings. The usual alternative conception is offered by creationism, one of the main obstacles to full acceptance of evolution in many countries. National polls have demonstrated that schooling and religiosity are negatively correlated, with scientists being one of the least religious professionals. Herein we analyzed both (1) the profile of 1st semester undergraduate students and (2), thesis and dissertations, concerning religious and evolutionary thoughts from Biology and Veterinary Schools at the largest university of South America. We have shown that students of Biology are biased towards evolution before they enter university and also that the presence of an evolutionary-thinking academic atmosphere influences the deism/religiosity beliefs of postgraduate students.
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Intorno alla metà degli anni trenta la Spagna diventò il centro dell’attenzione del mondo e tutte le grandi potenze internazionali, vecchie e nuove, vennero coinvolte, in misura diversa, nella guerra civile. Già nell’agosto del 1936, un mese dopo l’esplosione del conflitto, tutti gli Stati più rappresentativi caldeggiavano l’ipotesi di una politica comune di “non intervento”. Il ruolo guida in tal senso venne assunto dal governo inglese, capace di dissuadere, in tempi estremamente rapidi, il governo frontista francese di Leon Blum dall’intento di sostenere economicamente e militarmente il legittimo governo repubblicano spagnolo. La preoccupazione che il conflitto potesse degenerare in uno scontro più generale fu quindi la ragione principale per la quale qualche settimana dopo nacque il “Comitato di Non Intervento”, cui aderirono ben ventisette nazioni europee tra cui Francia, Inghilterra, URSS, Italia, Germania e Portogallo. Il mio progetto di ricerca dottorale esamina il ruolo, le scelte ed i relativi dibattiti in merito all’unica grande potenza, gli Stati Uniti d’America, che, pur scegliendo di rimanere neutrale, si astenne dal partecipare al suddetto Comitato. In ambito statunitense particolare rilievo assumono due aspetti del dibattito politico sulla Spagna: il primo maturato in seno all’Amministrazione Roosevelt, il secondo elaborato dalla componente Liberal della coalizione del New Deal attraverso i settimanali, “The Nation” e “The New Republic”. Il confronto pubblico acceso dalla guerra civile spagnola fu infatti l’occasione per la società civile americana per dibattere apertamente e francamente circa l’opportunità e la capacità della nazione di assumere o meno un ruolo internazionale corrispondente al prestigio socio-economico in via di acquisizione a livello mondiale. Approfondire ed esaminare il dibattito sulla guerra civile spagnola negli USA significa dunque andare alla ricerca delle radici culturali di quello che sarà uno dei più vasti ed articolati confronti politici e teorici del ventesimo secolo: l’internazionalismo americano.
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This research aims to identify the guidelines that are opposed to Judaism in the body of the work Dialogue with Trypho of Justin Martyr, using the methodology engendered by Norbert Elias and John L. Scotson in their work, The Established and the Outsiders. As a result, our research intends to contribute to unveil another aspect of Justin’s work, considered by many scholars as a proselytistic tool; by taking it as a document builder of the Christian identity trough its dissociation from Judaism. For this reason, this thesis investigates and reviews the socio-cultural and political environment that gave rise to Roman Christianity, taking into consideration Christian internal conflicts and the resulting dichotomies within the Roman Christian community, as a result of its departure from its Jewish matrix.
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Questa tesi si pone come obiettivo la conoscenza di una parte culturale molto importante per la Russia, ovvero il Capodanno e le sue due figure principali, Ded Moroz e Snegurochka. Per i Russi infatti questa è una delle festività più importanti del paese, oltre al Giorno della Vittoria e altre tipiche feste russe. In questo elaborato verrà fatto un viaggio “storico”, per scoprire come è nata questa ricorrenza e come si è “evoluta” nel tempo.
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In this study I consider the role of poetic description in Pasternak’s ‘Deviat’sot piatyi god’ (‘1905’) in the context of the genre of the poema. Descriptive passages in poetic narratives, as a rule, provide a static setting for a protagonist’s actions. In the absence of any single hero in Pasternak’s poema, topography itself begins to move. I examine the categories of stasis and motion, central to ‘1905’, at the intersection of the visual and the verbal. The idea of reanimating the events of the first Russian revolution twenty years after the fact borders on the ekphrastic in places, where the poet transposes techniques and genres from the visual arts into a verse epic. Finally, I suggest that aesthetic perception itself is the dominant principle in the poema, as opposed to documentary faithfulness, which is traditionally emphasized in the scholarship on this work.