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Resumo:
In durum wheat, two major QTL for grain yield (Qyld.idw-2B and Qyld.idw-3B) and related traits were identified in a recombinant population derived from Kofa and Svevo (Maccaferri et al. 2008). To further investigate the genetic and physiological basis of allelic variation for this important trait, the fine mapping of Qyld.idw-2B e Qyld.idw-3B was done during the PhD. In this regard, new molecular markers were added to increase the map resolution in the target interval. For Qyld.idw-2B region COS markers derived from the synteny between wheat and rice/ sorghum /brachypodiu genomes were screened. While for Qyld.idw-3B region SSR, ISBP and COS markers obtained from BAC end-sequences and BAC sequences generated during the construction of the 3B physical map (Paux et al., 2008) were screened. In the RIL population a final map resolution of 2,8 markers/cM for Qyld.idw-2B and 0,6 markers/cM for Qyld.idw-3B were obtained. Eighteen pairs of near-isogenic lines (NILs) for Qyld.idw-3B were obtained from F4:5 heterogeneous inbred families. In order to confirm the phenotypic effect of the QTL all pairs were evaluated in field trials (2010 and 2011) for all traits. Three pairs of NILs, with contrasted haplotypes at the target region, were crossed to produce a large F2 population (ca. 7,500 plants in total) that was screened for the identification of recombinants. A total of 233 homozygous F4:5 segmental isolines were obtained and the phenotypic and genotypic characterization of these materials were done. A fine mapping for Qyld.idw-3B was obtained and the QTL peak was identified in a interval of 0,4 cM. All markers were anchored to the Chinese Spring physical map of chr. 3B, which allowed us to identify the BAC Contigs spanning the QTL region and to assign the QTL peak to Contig 954. Sequencing of this contig has revealed the presence of 42 genes.
Resumo:
In questo lavoro verrà analizzato lo sviluppo di una nuova modellazione matematica per la simulazione della dinamica del flusso all’interno del sistema di aspirazione per motori sovralimentati. Tale modellazione si basa sulla risoluzione numerica mediante la formulazione proposta da Courant, Isaacson e Rees (CIR) nel 1952 per il set delle equazioni non conservative di Eulero per il caso monodimensionale. L’applicazione attraverso il software Matlab-Simulink di tali discretizzazioni numeriche garantisce la possibilità di calcolare la dinamica del flusso all’interno del condotto. L’innovazione proposta da questo lavoro consiste nel considerare l’intero stato da iterare come un vettore, permettendo di gestire parte delle operazioni da compiere con delle matrici. Questo approccio è stato adottato sia per una maggior velocità di calcolo, sia per rendere più agevole la modifica della geometria, ad esempio in fase di progettazione. La routine di lancio del nuovo modello, infatti, gestirà autonomamente la scrittura delle matrici, a partire dai pochi parametri necessari per la definizione della geometria all’interno del codice. Si andranno quindi a presentare i passaggi più importanti che hanno portato alla scrittura del codice, con particolare attenzione poi alla fase di validazione del modello. Essa sarà basata sia su un altro codice presente in letteratura, modellato anch’esso attraverso risoluzione CIR, sia mediante dati sperimentali utilizzati per la validazione di tale implementazione. Seguirà infine un’analisi dettagliata sui fattori che influenzano, positivamente e negativamente, l’esito delle simulazioni realizzate, come la discretizzazione spaziale e quella temporale, prestando sempre particolare attenzione alla stabilità del metodo.
Resumo:
Questo lavoro ha analizzato il modulo di localizzazione ed identificazione dei mezzi circolanti in area di manovra e la tecnologia da impiegare per ottenere lo scambio dei dati tra le unità imbarcate ed il server centrale. L’attività è stata svolta in collaborazione con ADR-Aeroporti di Roma, gestore aeroportuale di Fiumicino. L’obiettivo è quello di ottenere, in tempo reale, la conoscenza della posizione e della traiettoria di tutti i mezzi circolanti in area di manovra per creare un sistema automatizzato di monitoraggio, in grado di controllare sia eventuali invasioni delle piste e dei raccordi principali sia rischi di potenziali collisioni tra velivoli e mezzi, garantendo la minima separazione richiesta dalle normative e fornendo agli operatori l’indicazione del rischio rilevato. La prima parte della tesi espone lo scenario europeo per quanto riguarda le tecnologie utilizzate per la sorveglianza di velivoli in area di manovra, la seconda descrive la tecnologia più diffusa e promettente a livello internazionale, proposta per l’aeroporto di Fiumicino, mentre nella terza parte tale tecnologia viene analizzata e sviluppata appunto per lo scenario preso in considerazione.