999 resultados para Perturbação (Dinamica quantica)
Resumo:
Augusto Boal (Brasil) y Heiner Müller (Alemania) son dramaturgos del siglo XX que vivieron en países y contextos evidentemente distintos. Sin embargo, con la crisis del teatro burgués y de las condiciones de legitimidad del régimen de producción de este teatro, ambos presentan puntos de contacto en sus líneas y vectores teatrales que, frente a la universalidad cuestionable de la dramatización, llevan a la concepción de un teatro múltiple y perturbador del orden de lo sensible. Los procesos de escenificación contemporánea exige un adelantamiento del sentido político, desviando del juego de representaciones sociales, para dar lugar al trabajo deconstructor de imágenes como cisión entre la palabra y lo representado, entre lo legible y lo visible. Frente al expuesto, las escritas escénicas y, por eso, literarias de estos autores, sitios de singularización – no con ausencia de paradojas – capaces de movilizar manifestaciones e impases cuanto a las imágenes que ordenan o desordenan los textos dramáticos, traen para la contemporaneidad tensiones que llevan al teatro mismo, tanto a interpelarse como, en su fuerza plural, a encontrar pasajes para el nuevo. Llevar a la superficie aspectos políticos en las imágenes de los textos dramáticos, considerándolos en su inscripción literaria: “La misión: recuerdos de una revolución”, de Heiner Müller, y de “El hombre que era una fábrica”, de Augusto Boal, se hace un desafío, una vez que las imágenes pretendidas son aquellas con formas o materialidades todavía no visibles en la escena, podríamos decir, en estado virtual. Como imágenes pensantes, ellas suceden en el plan de inmanencia del lenguaje (Deleuze y Guattari). Siendo lo “político” una perturbación en lo sensible, contrario a la política (Rancière), la dramaturgia se abala en multiplicidades, desplazando y desnaturalizando las funciones de autor/dramaturgo y lector/actor, teatro/literatura. Dramaturgia simultánea, imagen, fragmento y colaje se muestran como procedimientos artísticos y literarios creativos que se encuentran apropiados sea en la teoría del teatro del oprimido (Boal), sea en el teatro pos-dramático (Hans-ThiesLehmann), a pesar de que, al confrontarlas, sobresalían en desentendimientos: la primera coincide con la lógica de la identidad y la segunda, esta se desarticula, movida por la diáfora, contestación, o desacuerdo. Tales relaciones – no apriorísticas – se suceden en cuanto acontecimiento de la lectura o de la literatura como acontecimiento en que lo político en las imágenes se da, antes, en las lagunas y obscuridades, aludiendo a lo que está más allá de lo sentido, de la escena del gesto y de la palabra. El lector no se para para atribuir sentido, se interroga frente a las metamorfosis y formas oblicuas de acontecimientos insospechables que componen lo político estableciendo la gestión colectiva de la enunciación. En este caso, el texto de Boal y el texto de Müller se inscriben en la producción de una literatura menor, o de un teatro menor, o que los califica como agentes de devenires revolucionarios, agitando, a través de la política en las imágenes, e irrumpiendo contra el problema del poder en las artes.
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Lo scopo di questo studio è la comprensione della dinamica dello strato limite urbano per città dell’Emilia Romagna tramite simulazioni numeriche. In particolare, l’attenzione è posta sull’ effetto isola di calore, ovvero sulla differenza di temperatura dell’aria in prossimità del suolo fra zone rurali e urbane dovuta all’urbanizzazione. Le simulazioni sono state effettuate con il modello alla mesoscala "Weather Research and Forecasting" (WRF), accoppiato con le parametrizzazioni urbane "Building Effect Parametrization" (BEP) e "Building Energy Model" (BEM), che agiscono a vari livelli verticali urbani. Il periodo di studio riguarda sei giorni caldi e senza copertura nuvolosa durante un periodo di heat wave dell’anno 2015. La copertura urbana è stata definita con il "World Urban Databes and Access Portal Tools" (WUDAPT), un metodo che permette di classificare le aree urbane in dieci "urban climate zones" (UCZ), attraverso l’uso combinato di immagini satellitari e "training areas" manualmente definite con il software Google Earth. Sono state svolte diverse simulazioni a domini innestati, con risoluzione per il dominio più piccolo di 500 m, centrato sulla città di Bologna. Le differenze fra le simulazioni riguardano la presenza o l’assenza delle strutture urbane, il metodo di innesto e tipo di vegetazione rurale. Inoltre, è stato valutato l’effetto dovuto alla presenza di pannelli fotovoltaici sopra i tetti di ogni edificio e le variazioni che i pannelli esercitano sullo strato limite urbano. Per verificare la bontà del modello, i dati provenienti dalle simulazioni sono stati confrontati con misure provenienti da 41 stazioni all’interno dell’area di studio. Le variabili confrontate sono: temperatura, umidità relativa, velocità e direzione del vento. Le simulazioni sono in accordo con i dati osservativi e riescono a riprodurre l’effetto isola di calore: la differenza di temperatura fra città e zone rurali circostanti è nulla durante il giorno; al contrario, durante la notte l’isola di calore è presente, e in media raggiunge il massimo valore di 4°C alle 1:00. La presenza dei pannelli fotovoltaici abbassa la temperatura a 2 metri dell’aria al massimo di 0.8°C durante la notte, e l’altezza dello strato limite urbano dell’ordine 200mrispetto al caso senza pannelli. I risultati mostrano come l’uso di pannelli fotovoltaici all’interno del contesto urbano ha molteplici benefici: infatti, i pannelli fotovoltaici riescono a ridurre la temperatura durante un periodo di heat wave, e allo stesso tempo possono parzialmente sopperire all’alto consumo energetico, con una conseguente riduzione del consumo di combustibili fossili.
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In questo lavoro di tesi verrà affrontato uno studio sugli ammassi di galassie che costituiscono le strutture virializzate più grandi dell’Universo. L’analisi delle emissioni provenienti dall’ICM (Intracluster Medium) consente di ottenere informazioni su alcuni dei processi che caratterizzano la dinamica degli ammassi di galassie, come merger e cooling flow, e in particolare di testare le attuali ipotesi sulla formazione ed evoluzione degli ammassi. Le radiazioni provenienti dal gas extragalattico possono essere sia di tipo termico che non termico: le prime causate dal meccanismo di Bremsstrahlung termica e appartenenti alla banda X, le seconde invece dovute prevalentemente dall’emissione di Sincrotrone in banda Radio. Durante lo studio degli ammassi di galassie verranno approfondite le principali radiosorgenti diffuse: Aloni, mini-Aloni e Relitti, focalizzando lo studio su questi ultimi e analizzando un campione di dati ad essi relativi, con lo scopo di trovare un’eventuale correlazione tra alcune delle loro proprietà. La ricerca sugli ammassi di galassie risulta importante in quanto, trattandosi delle più grandi strutture dell’Universo che abbiano raggiunto l’equilibrio viriale, il loro studio risulta un valido strumento per la verifica dell’attuale Modello Cosmologico.
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In questo elaborato viene trattata la classificazione delle galassie ellittiche e a spirale. Per quanto riguarda gli aspetti morfologici viene in primo luogo esposta la sequenza di Hubble e in seguito tutte le sue declinazioni. Dopodichè viene svolta la parte che tratta gli aspetti fotometrici, ovvero i profili di brillanza delle galassie con le eventuali formule. Infine vengono considerate le caratteristiche cinematiche , trattando le curve di rotazione, che sono fondamentali per comprendere la dinamica delle galassie.
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Lo studio del polimorfismo gioca un ruolo fondamentale in diversi ambiti di ricerca, con applicazioni importanti nel campo dei semi conduttori organici e dei farmaci, dovuto al fatto che i diversi polimorfi di una sostanza presentano proprietà chimico-fisiche distinte. Questo lavoro di tesi si è focalizzato sullo studio del polimorfismo del paracetamolo, principio attivo (API) di diversi farmaci molto utilizzati, attraverso l’utilizzo della microscopia Raman. La microscopia Raman è una tecnica efficace per l’indagine del polimorfismo di materiali organici ed inorganici, in quanto permette di monitorare la presenza di diverse fasi solide e le loro trasformazioni su scala micrometrica. Le differenze di struttura cristallina che caratterizzano i polimorfi vengono analizzate attraverso gli spettri Raman nella regione dei modi reticolari (10-150 cm^{-1}), le cui frequenze sondano le interazioni inter-molecolari, molto sensibili anche a lievi differenze di impaccamento molecolare. Con questa tecnica abbiamo caratterizzato le forme I, II, III (quella elusiva) e diverse miscele di fase di paracetamolo su campioni ottenuti con numerose tecniche di crescita dei cristalli. Per questa tesi è stato svolto anche uno studio computazionale, attraverso metodi Density Functional Theory (DFT) per la molecola isolata e metodi di minimizzazione dell’energia e di dinamica reticolare per i sistemi cristallini. Abbiamo inoltre verificato se il modello di potenziale di letteratura scelto (Dreiding [Mayo1990]) fosse adatto per descrivere la molecola di paracetamolo, le strutture dei suoi polimorfi e i relativi spettri vibrazionali.
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Lo studio delle regioni più interne degli ammassi globulari risulta fondamentale per la ricerca di buchi neri di massa intermedia (IMBH). La scoperta di tali oggetti avrebbe un impatto sostanziale su un gran numero di problemi astrofisici aperti, dalla formazione dei buchi neri supermassicci, all'interpretazione delle Ultra Luminous X-ray Sources, fino allo studio delle onde gravitazionali. Il presente lavoro di tesi si inserisce all'interno di un progetto osservativo mirato a studiare la dinamica interna degli ammassi globulari e volto ad investigare la presenza di IMBH nel centro di tali sistemi tramite l'analisi sistematica dei profili di dispersione di velocità e di rotazione. In questo elaborato presentiamo lo studio della cinematica del core dell'ammasso globulare NGC 6266, realizzato con lo spettrografo a campo integrale IFU-SINFONI, assistito da un sistema di ottiche adattive. Grazie all'utilizzo dell'ottica adattiva, SINFONI è in grado di realizzare osservazioni ad alta risoluzione spaziale e misurare la velocità radiale di stelle individuali anche nelle regioni più interne degli ammassi globulari, dove le misure spettroscopiche tradizionali falliscono a causa dell'elevato crowding stellare. Questo ci ha permesso di determinare il profilo centrale della dispersione di velocità di NGC 6266 dalla misura delle velocità radiali individuali di circa 400 stelle, localizzate negli 11 arcsec più interni dell'ammasso. Utilizzando dati complementari, provenienti da osservazioni realizzate con lo spettrografo multi-oggetto FLAMES, siamo stati in grado di costruire il profilo di dispersione di velocità di NGC 6266 fino ad una distanza radiale di 250 arcsec. Il profilo di dispersione di velocità osservato permette di escludere la presenza di un IMBH di massa superiore a 2500 masse solari e mostra un calo nella regione centrale, simile a quello rilevato in un numero crescente di ammassi globulari, che potrebbe indicare la presenza di anisotropia tangenziale.
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Il processo di localizzazione risponde all'esigenza dell'uomo di avere una percezione sempre più dettagliata e precisa del contesto in cui si trova, con l'intento di migliorare e semplificare l'interazione con oggetti e cose ivi presenti. L'idea attuale è quella di progettare sistemi di posizionamento con particolare riguardo agli ambienti indoor, caratterizzati da proprietà e densità di elementi che limitano fortemente le prestazioni dei consolidati sistemi di tracking, particolarmente efficienti in spazi aperti. Consapevole di questa necessità, il seguente elaborato analizza le prestazioni di un sistema di localizzazione sviluppato dall'Università di Bologna funzionante in tecnologia Ultra-Wide Bandwidth (UWB) e installato nei laboratori DEI dell'Alma Mater Studiorum con sede a Cesena. L'obiettivo è quello di caratterizzare l'accuratezza di localizzazione del sistema, suggerendo nuovi approcci operativi e de�finendo il ruolo dei principali parametri che giocano nel meccanismo di stima della posizione, sia in riferimento a scenari marcatamente statici sia in contesti in cui si ha una interazione dinamica degli oggetti con lo spazio circostante. Una caratteristica della tecnologia UWB è, infatti, quella di limitare l'errore di posizionamento nel caso di localizzazione indoor, grazie alle caratteristiche fisiche ed elettriche dei segnali, aprendo nuovi scenari applicativi favorevoli in termini economici, energetici e di minore complessità dei dispositivi impiegati.
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Durante i trattamenti radioterapici dei pazienti oncologici testa-collo, le ghiandole parotidee (PGs) possono essere indebitamente irradiate a seguito di modificazioni volumetriche-spaziali inter/intra-frazione causate da fattori quali il dimagrimento, l’esposizione a radiazioni ionizzanti ed il morphing anatomico degli organi coinvolti nelle aree d’irraggiamento. Il presente lavoro svolto presso la struttura di Fisica Medica e di Radioterapia Oncologica dell’A.O.U di Modena, quale parte del progetto di ricerca del Ministero della Salute (MoH2010, GR-2010-2318757) “ Dose warping methods for IGRT and Adaptive RT: dose accumulation based on organ motion and anatomical variations of the patients during radiation therapy treatments ”, sviluppa un modello biomeccanico in grado di rappresentare il processo di deformazione delle PGs, considerandone la geometria, le proprietà elastiche e l'evoluzione durante il ciclo terapeutico. Il modello di deformazione d’organo è stato realizzato attraverso l’utilizzo di un software agli elementi finiti (FEM). Molteplici superfici mesh, rappresentanti la geometria e l’evoluzione delle parotidi durante le sedute di trattamento, sono state create a partire dai contorni dell’organo definiti dal medico radioterapista sull’immagine tomografica di pianificazione e generati automaticamente sulle immagini di setup e re-positioning giornaliere mediante algoritmi di registrazione rigida/deformabile. I constraints anatomici e il campo di forze del modello sono stati definiti sulla base di ipotesi semplificative considerando l’alterazione strutturale (perdita di cellule acinari) e le barriere anatomiche dovute a strutture circostanti. L’analisi delle mesh ha consentito di studiare la dinamica della deformazione e di individuare le regioni maggiormente soggette a cambiamento. Le previsioni di morphing prodotte dal modello proposto potrebbero essere integrate in un treatment planning system per metodiche di Adaptive Radiation Therapy.
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Nel presente lavoro, ho studiato e trovato le soluzioni esatte di un modello matematico applicato ai recettori cellulari della famiglia delle integrine. Nel modello le integrine sono considerate come un sistema a due livelli, attivo e non attivo. Quando le integrine si trovano nello stato inattivo possono diffondere nella membrana, mentre quando si trovano nello stato attivo risultano cristallizzate nella membrana, incapaci di diffondere. La variazione di concentrazione nella superficie cellulare di una sostanza chiamata attivatore dà luogo all’attivazione delle integrine. Inoltre, questi eterodimeri possono legare una molecola inibitrice con funzioni di controllo e regolazione, che chiameremo v, la quale, legandosi al recettore, fa aumentare la produzione della sostanza attizzatrice, che chiameremo u. In questo modo si innesca un meccanismo di retroazione positiva. L’inibitore v regola il meccanismo di produzione di u, ed assume, pertanto, il ruolo di modulatore. Infatti, grazie a questo sistema di fine regolazione il meccanismo di feedback positivo è in grado di autolimitarsi. Si costruisce poi un modello di equazioni differenziali partendo dalle semplici reazioni chimiche coinvolte. Una volta che il sistema di equazioni è impostato, si possono desumere le soluzioni per le concentrazioni dell’inibitore e dell’attivatore per un caso particolare dei parametri. Infine, si può eseguire un test per vedere cosa predice il modello in termini di integrine. Per farlo, ho utilizzato un’attivazione del tipo funzione gradino e l’ho inserita nel sistema, valutando la dinamica dei recettori. Si ottiene in questo modo un risultato in accordo con le previsioni: le integrine legate si trovano soprattutto ai limiti della zona attivata, mentre le integrine libere vengono a mancare nella zona attivata.
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Estudo de Caso de uma Criança com Perfil Comunicativo e Linguísti-co da Perturbação do Espectro do Autismo sem oralidade é a temática do nosso trabalho através do qual pretendemos dar a conhecer a espe-cificidade desta problemática, seguindo uma investigação fundamen-tada, séria e rigorosa. Abordaremos desta forma, tanto o enquadra-mento conceptual a metodologia de trabalho de campo. A temática estudada é profundamente atual e relevante à sociedade dos nossos dias, especialmente para profissionais da educação que pretendam elevar a qualidade e padrões das suas formas de ensinar. Os objetivos foram definidos no sentido de aferir a forma de desen-volver o vocabulário em crianças com este tipo de perturbação. Enquanto investigação, seguimos a metodologia de estudo de caso visando a definição de estratégias para o desenvolvimento de vocabu-lário e intenção comunicativa da criança com PEA. Foram utilizadas grelhas como ferramenta para a recolha de dados relativos à evolução do vocabulário e da implementação das estraté-gias. Os dados apurados demonstram que as atividades desenvolvidas geraram momentos cuja abrangência foi capaz de promover aprendi-zagens significativas nesta criança.
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Para melhorar o apoio social prestado às pessoas com deficiência em Portugal, urge perceber como esta população perceciona a própria Qualidade de Vida (QV). Este trabalho tem como objetivos: adaptar e validar a escala Gencat de Calidade de vida à população portuguesa adulta com deficiência; estudar como se manifesta a Qualidade de Vida na população portuguesa adulta com deficiência; analisar a relação de QV com algumas variáveis socio demográficas da população portuguesa adulta com deficiência, tipos de incapacidades e gravidade da amostra. A escala Gencat foi aplicada a 303 pessoas com perturbações motoras, sensitivas e/ou do desenvolvimento. Foi realizada a caraterização sociodemográfica do informador e da pessoa avaliada e a caracterização da gravidade da perturbação sofrida. O estudo psicométrico resultou numa escala de 54 itens e 8 domínios: Autodeterminação, Suporte Institucional, Satisfação Ocupacional, Bem-Estar Emocional, Inclusão Social, Condições Habitacionais e Comunitárias, Auto-eficácia e Bem-estar Físico. A escala apresenta boas propriedades psicométricas. A idade está inversamente correlacionada com as dimensões apoio institucional e bemestar físico da escala de Gencat. A população analfabeta apresenta menor QV global, nomeadamente na autodeterminação, suporte institucional, inclusão social e bem-estar físico. As pessoas institucionalizadas relativamente às que vivem em contexto familiar apresentam valores mais baixos de QV, nomeadamente na autodeterminação, suporte institucional, inclusão social e auto-eficácia, mas apresentam pontuações melhores condições habitacionais e comunitárias. O grau de incapacidade e a intensidade das perturbações cognitiva, motora, autismo e cegueira correlaciona-se inversamente com a QV, nomeadamente na autodeterminação, no suporte institucional, na inclusão social e o bem-estar físico.
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A Perturbação da Hiperatividade e Défice de Atenção (PHDA) é uma perturbação que afeta cerca de 5% das crianças a nível mundial. O seu tratamento baseia-se na medicação e exercícios comportamentais para a criança, os quais podem acarretar efeitos secundários indesejados ou ser demasiado exigentes, respetivamente. Neste contexto, o objetivo do trabalho abordado neste documento foi o desenvolvimento de uma plataforma de apoio à terapia da PHDA, incluindo o desenvolvimento de serious games para crianças com idades entre os 6 e os 12 anos baseados em exercícios comportamentais, com uma abordagem mais lúdica, no intuito de aumentar o fator motivação na execução dos exercícios. A plataforma foi designada não para substituir a terapia tradicional, mas sim complementá-la, permitindo a um clínico manter os seus utentes sobre supervisão entre consultas de rotina. Desta forma, é pretendido a elaboração de um estudo sobre a fiabilidade dos serious games como forma de providenciar aos utentes um melhor controlo sobre os seus sintomas, não recorrendo apenas à terapia tradicional. Os primeiros resultados, obtidos com uma pequena amostra, demonstram uma melhora significativa nas competências das crianças e evidenciam a eficácia e robustez da plataforma em si.
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A Perturbação de Hiperatividade e Défice de Atenção (PHDA) é distúrbio do comportamento que afeta entre 5 a 7% das crianças a nível global. De forma a combater os sintomas da PHDA, muitas são sujeitas a medicação e a terapia comportamental. Este trabalho insere-se no Projeto TherapyForAll®© que se foca no desenvolvimento de serious games jogos que poderão complementar o tratamento da PHDA pela via comportamental. É necessário recolher uma quantidade muito significativa de dados durante a execução dos jogos de forma a retirar conclusões sobre a evolução dos sintomas. O âmbito da dissertação recai sobre o tratamento dos dados obtidos das sessões e a sua apresentação ao profissional de saúde responsável para que ele possa rapidamente perceber o estado da criança, a sua evolução e com isso dar o apoio necessário.
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Introdução: A adolescência é um dos períodos mais desafiadores no desenvolvimento humano. As alterações que ocorrem a diferentes níveis (e.g. físicas) geram repentinas mudanças na perceção do eu, incluindo na perceção da imagem corporal, além de criarem necessidades nutricionais especiais. A literatura reconhece que existem diferenças importantes na prevalência, sintomatologia específica de perturbação do comportamento alimentar (PCA) e hábitos/comportamentos alimentares por sexo, mas ainda poucos estudos em Portugal, abordaram esta temática. Assim, são nossos objetivos, considerando separadamente os rapazes e raparigas de uma amostra de adolescente: 1) verificar a prevalência de diferentes hábitos/comportamentos alimentares; 2) apurar a prevalência de sintomas específicos de perturbação do comportamento alimentar (PCA), avaliados através dos itens de um questionário que avalia atitudes alimentares, associadas às PCA, o Teste de Atitudes Alimentares (TAA-25); 3) verificar a prevalência de jovens que apresenta pontuação superior/igual a 19 no TAA-25, indicadora de eventual PCA e 4) averiguar a prevalência das diferentes categorias de índice de massa corporal (IMC) (magreza, peso normal, excesso de peso e obesidade). Pretendemos, também, explorar associações entre a variável sexo e diversas variáveis: 1) o IMC categorizado; 2) as dimensões do TAA-25 e o IMC (enquanto variável contínua); 3) a pontuação do TAA-25 dicotomizada pelo ponto de corte de 19; 4) itens relativos aos hábitos/comportamentos alimentares e 5) itens individuais do TAA-25. A título exploratório, pretendemos, ainda, verificar eventuais associações entre diferentes sociodemográficas e os itens que avaliam hábitos/comportamentos alimentares. Métodos: A nossa amostra é constituída por 308 adolescentes (M = 14,5 anos DP = 1,67; raparigas, n = 184, 59,7%). Todos preencheram um protocolo composto por um questionário sociodemográfico e pelo Teste de Atitude Alimentares-25/Eating Attitudes Test-25. Resultados: Não se encontraram associações estatisticamente significativas entre a variável sexo e as variáveis IMC categorizado, dimensões do TAA-25, IMC, TAA-25 (categorizado pelo ponto de corte de 19) e os itens que avaliam hábitos/comportamentos alimentares. Porém, alguns itens particulares do TAA-25 revelaram uma associação significativa com o sexo. Relativamente TAA-25 dicotomizado segundo o ponto de corte 19 verificou-se que em ambos os sexos, a grande maioria dos jovens apresenta uma pontuação abaixo desse ponto de corte. Quanto aos itens que avaliam hábitos/comportamentos alimentares e as variáveis sociodemográficas e familiares, a frequência com que os jovens bebem refrigerantes e ingerem vegetais mostraram-se estatisticamente associadas à escolaridade do pai. Igualmente, a frequência com que ingerem vegetais e com que ingerem fast food também se mostraram estatisticamente associadas à zona da escola que frequentam. Discussão: No geral, na nossa amostra, os hábitos/comportamentos alimentares dos adolescentes não são tão negativos como os relatados por alguma literatura (e.g. percentagem elevada de jovens que “salta” o pequeno almoço). Igualmente, não parecem existir diferenças significativas de sexo quanto às atitudes alimentares, eventual PCA, IMC e hábitos/comportamentos alimentares. No entanto, existem diferenças de sexo em alguma da sintomatologia específica avaliada pelo TAA-25. É bom verificar que ambos os sexos revelam uma prevalência baixa de eventual PCA, embora as raparigas revelam um valor superior. Algumas variáveis sociodemográficas revelam associações com os hábitos/comportamentos alimentares. As implicações dos resultados encontrados são discutidas pela autora.
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Este estudo pretende explorar a natureza da vergonha, enquanto vivência emocional, e a sua relação com a solidão nos doentes mentais crónicos. Foi avaliada a vergonha interna e externa, a solidão, e estados emocionais negativos, nomeadamente a depressão, ansiedade e stress. Nesta investigação participaram 41 utentes com diagnóstico de perturbação mental. Para avaliar as variáveis psicológicas pretendidas foi utilizada a Escala de Vergonha Interna (ISS), a Escala de Vergonha Externa (OAS), A Escala de Solidão UCLA e a Escala de Depressão, Ansiedade e Stress (DASS-21). Os resultados indicaram que os doentes mentais da nossa amostra apresentam maiores níveis de vergonha comparativamente à população geral. São as mulheres que apresentam valores mais elevados de vergonha interna, enquanto os divorciados apresentam maiores índices de vergonha externa e de solidão. Os doentes que têm uma actividade laboral manifestam menores níveis de solidão e de depressão. Quanto mais elevadas as habilitações literárias dos participantes, menor é o nível de ansiedade. No estudo de comparação entre doentes institucionalizados e não-institucionalizados, verificou-se que os primeiros apresentam níveis significativamente mais elevados de ansiedade, não se distinguindo relativamente à percepção de solidão e de vergonha (interna e externa). A análise da relação entre as variáveis evidenciou que os valores de vergonha interna e de solidão estavam associados de forma positiva e elevada à depressão e de forma moderada à ansiedade e stress. Não obstante as limitações reconhecidas, o presente estudo contribuiu para um melhor conhecimento dos estados emocionais negativos nos doentes mentais. / This study aims to explore the nature of shame, while emotional experience and its relationship with loneliness in the chronic mentally ill. We evaluated the internal and external shame, loneliness, and negative emotional states, including depression, anxiety and stress. 41 users participated in this investigation with a diagnosis of mental disorder. To assess the psychological variables was intended to use Internal Shame Scale (ISS), the Foreign Shame Scale (OAS), the UCLA Loneliness Scale and the Scale for Depression, Anxiety and Stress (DASS-21). The results indicated that the mentally ill in our sample have higher levels of shame compared to the general population. They are women who have higher levels of internal shame, while the divorced have higher rates of external shame and loneliness. Patients who have a work activity demonstrate lower levels of loneliness and depression. The higher the educational level of participants, the lower the level of anxiety. In the comparative study of institutionalized patients and non-institutionalized, it was found that the former have significantly higher levels of anxiety, not distinguishing relation to the perception of loneliness and shame (internal and external). The analysis of the relationship between the variables showed that the values of internal shame and loneliness were positively associated with depression and high and moderately to anxiety and stress. Despite the recognized limitations, this study contributes to a better understanding of negative emotional states in the mentally ill.