1000 resultados para Traduzione,Animazione,Giapponese,Evangelion,Doppiaggio


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L’elaborato ha come oggetto il fenomeno dell’intraducibilità, esaminando vari casi di lingue diverse, prendendo però in esame casi in cui si trova un evidente collegamento tra il termine intraducibile e la cultura a cui esso fa riferimento. In particolare vengono presi come esempio i termini e le relative immagini, provenienti dal testo Lost in translation e dall’articolo de LaRepubblica intitolato “Queste immagini spiegano il significato di 30 parole intraducibili”. In seguito vengono trattati alcuni metodi possibili di traduzione degli intraducibili, cioè i prestiti integrali, gli adattamenti, la parasinonimia, con riferimento al lavoro di Umberto Eco e riallacciandosi alle teorie di Jakobson e Peirce e la semiotica. La conclusione dell’elaborato consiste nella presa di coscienza del fatto che non esiste un metodo del tutto soddisfacente per rendere gli intraducibili in altre lingue se non quella di partenza, aprendo però la strada a nuovi metodi interpretativi, come appunto l’associazione della parola all’immagine.

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Il presente elaborato ha l’obiettivo di analizzare il fenomeno dell’immigrazione, soprattutto quella clandestina, attraverso una proposta di traduzione verso il francese del romanzo « Solo la luna ci ha visti passare », pubblicato dalla scrittrice italiana Francesca Ghirardelli nel maggio 2016. Il romanzo è la testimonianza di una ragazzina curda-siriana che, tra luglio e agosto 2016, ha intrapreso un lungo viaggio in camion dalla Siria all’Europa passando per la costa balcanica. Il presente elaborato è suddiviso in tre capitoli. Il primo capitolo è incentrato sulla presentazione del romanzo « Solo la luna ci ha visti passare » dal punto di vista contenutistico e stilistico. Inoltre, sarà inserita la trascrizione, tradotta in francese, di un’intervista radiofonica con l’autrice Francesca Ghirardelli. Nel secondo capitolo viene proposta la traduzione del capitolo II e di una parte del capitolo III del romanzo in questione, seguita da un commento volto a ragionare sulle difficoltà riscontrate e le tecniche impiegate durante il processo traduttivo. Infine, nell’ultimo capito sarà illustrata la storia dell’immigrazione in Italia e in Francia e verrà analizzata l’influenza di questo fenomeno sulle letterature di entrambi i paesi.

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In questo elaborato verrà discusso il sottotitolaggio sia nella sua forma teorica, sia pratica. e verranno presentati due cortometraggi in lingua spagnola di genere horror, “Tin & Tina” di Rubin Stein ed “Horizonte” di Aitor Uribarri e ne verranno proposte le traduzioni sotto forma di sottotitolaggio. Nel primo capitolo verrà trattato il sottotitolaggio e le sue varie tipologie e caratteristiche, con particolare attenzione al sottotitolaggio interlinguistico, utilizzato per i due cortometraggi precedentemente elencati. Nella seconda parte saranno presentati i due cortometraggi ed i rispettivi autori, contestualizzandoli all’interno del cinema del cinema horror attraverso una analisi storico-tematica del cinema dell’orrore spagnolo e internazionale; concluderò il capitolo con un confronto con il cinema horror italiano. Nel terzo capitolo verranno analizzate le difficoltà riscontrate nella traduzione dei sottotitoli, la metodologia utilizzata e le tecniche di sottotitolaggio utilizzate.

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Este artículo analiza uno de los personajes secundarios más relevantes de las Res Gestae (RG) de Amiano Marcelino, el magister peditum Barbación. El historiador presenta a Barbación como un ser infame: colaborador en la muerte de Galo, cobarde, arrogante y desleal con Juliano durante la campaña militar del 357, delator de falsedades ante Constancio, merecedor de una muerte indigna. Sin embargo, un estudio de conjunto de los pasajes de Res Gestae, tomando como apoyo metodológico las técnicas de argumentación aplicadas al retrato y el concepto de ‘argumentación implícita’ de Sabbah 1978 y los métodos de caracterización de personajes de Pauw 1977, corrige esta visión comúnmente aceptada y demuestra la parcialidad del historiador. Así mismo se pone de manifiesto que el personaje, como otros actantes secundarios en las RG, es una réplica del carácter de Constancio II.

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Oggetto del presente studio è un'analisi del genere testuale del contratto di compravendita immobiliare negli ordinamenti di Italia, Germania e Austria in un'ottica sincronica e pragmatica. Il testo è considerato come un atto comunicativo legato a convenzioni prestabilite e volto ad assolvere a specifiche funzioni sociali. L'obbiettivo principale del lavoro è lo sviluppo di un modello di analisi testuale che possa evidenziare l'interazione tra la funzione primaria e l'assetto macro- e microstrutturale di questo genere testuale, ovvero tra il piano giuridico e quello linguistico-testuale. L'analisi svolta permette inoltre di confrontare tre sistemi giuridici rispetto alla modalità di attuare questo negozio, nonché le lingue italiana e tedesca ed altresì due varietà di quest'ultima. Il corpus è composto da 40 atti autentici e 9 atti da formulari, compresi in un arco temporale che va dal 2000 al 2018. L'analisi parte con la definizione delle coordinate intra-ed extratestuali che determinano questo genere testuale e da una sua classificazione all'interno dei testi dell'ambito giuridico. Su questa base, i contratti dei corpora di Italia, Germania e Austria vengono analizzati separatamente rispetto alla loro macrostruttura, comprendendo in ciò tre piani macrostrutturali, ovvero quello giuridico da un lato e quelli funzionale e tematico dall'altro. L'interazione tra la funzione giuridica e l'assetto linguistico-testuale del contratto di compravendita immobiliare emerge in particolare a livello di quello funzionale, ossia relativo alla sequenza delle funzioni linguistiche realizzate sulla base dei contenuti giuridici. I risultati evinti dall'analisi dei tre corpora sono, infine, messi a confronto e integrati con una classificazione delle forme verbali che caratterizzano determinati macro-ambiti d'uso/funzionali all'interno di questo genere testuale, ovvero la realizzazione di specifiche funzioni linguistiche e giuridiche. Il metodo proposto offre nuovi spunti per ricerche future, tanto nell'ambito della linguistica contrastiva applicata a testi specialistici, che della traduzione e linguistica giuridica.

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Questa tesi illustra la presenza del cinema italiano in Iran e analizza come gli spettatori abbiano accettato il cinema straniero in concomitanza con le trasformazioni della società iraniana. L’indagine parte dagli aspetti economici derivati dal petrolio come motore di crescita e cambiamento della società iraniana. Elemento imprescindibile dai rapporti diplomatici con i paesi occidentali, la tesi ripercorre le tappe della nazionalizzazione petrolifera, analizza il ruolo giocato dall’Italia in questo contesto e la nascita del rapporto commerciale tra Italia e Iran. Lo studio prende poi in esame più nel dettaglio le relazioni italo-iraniane dal punto di vista cinematografico, e il successo dei film italiani in Iran. Pertanto, la tesi illustra le motivazioni della presenza cinematografica italiana in Iran e prende in esame l’influenza prodottasi attraverso le relazioni bilaterali. L’analisi attraversa le tappe del doppiaggio cinematografico in lingua persiana effettuato in Italia, il cinema popolare iraniano e il cinema intellettuale. Fermo restando una componente italiana nello studio, maggiore attenzione è dedicata al Paese d’arrivo, l’Iran, usando dati tratti da documenti storici, testi, giornali, risorse disponibili e interviste con persone informate in materia. Lo studio è concentrato su testi che approfondiscono la situazione economica e cinematografica iraniana all’epoca della monarchia di Mohammad Reza Pahlavi, coincidente con il secondo dopoguerra, durante il quale l’influenza cinematografica italiana si è fatta maggiormente sentire sul cinema iraniano. Obiettivo della tesi è definire le ragioni che hanno favorito lo sviluppo del rapporto cinematografico tra i due paesi, come il cinema italiano si sia manifestato nel cinema iraniano, e i presupposti che hanno comportato la crescita di quest’ultimo.

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Il lavoro verifica l’ipotesi dell’esistenza, durante la tarda repubblica romana (133-44 a.C.), di uno stile oratorio riconoscibile come proprio dei populares. Per identificarne le caratteristiche tecniche distintive si procede, previa revisione e aggiornamento dell’edizione critica di riferimento (Malcovati 19764), alla traduzione delle testimonianze e dei frammenti oratori relativi ai 25 principali esponenti della pars popularis (da P. Licinio Crasso Divite Muciano a G. Scribonio Curione il Giovane) e al commento di tali testi. Nell’introduzione vengono discussi, alla luce di un’esposizione dettagliata dei relativi status quaestionis e di una rilettura delle fonti, i seguenti punti: esistenza dei populares; identificazione degli oratori populares; modalità di selezione e trasmissione del materiale oratorio e caratteristiche della sua tradizione; stato del materiale e modalità migliori di edizione; eloquentia popularis in Cicerone (impiegata anche dagli ottimati); stile oratorio di Gaio Gracco, di Giulio Cesare e degli oratori graccani, mariani e cesariani; riformulazione della categoria critica (eloquentia popularium) e conclusioni storiche e stilistiche. Nella trattazione sono integrati i risultati della ricerca, che consentono di formulare di volta in volta un giudizio autonomo. I dati vengono proposti anche in forma di tabelle in tre appendici, che presentano: l’attività politico-legislativa di G. Gracco, Saturnino, Clodio e Cesare a confronto (1), le figure e gli aspetti retorici rilevati nei frammenti (2.1), i giudizi sullo stile e le qualità retoriche riscontrati nelle testimonianze (2.2). Nel commento si rende ragione delle principali questioni filologiche, storiche e storiografiche relative a ciascun passo, mentre il focus è posto sugli aspetti linguistici e retorici. Vengono messe in luce le indicazioni offerte dalla fonte sul contesto performativo, per poi passare all’analisi puntuale (sinora un desideratum della critica) degli argumenta e dello stile oratorio e studiare, infine, come tali dati si inseriscano nel quadro complessivo dell’eloquenza di questo gruppo di oratori.

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This dissertation explores the link between hate crimes that occurred in the United Kingdom in June 2017, June 2018 and June 2019 through the posts of a robust sample of Conservative and radical right users on Twitter. In order to avoid the traditional challenges of this kind of research, I adopted a four staged research protocol that enabled me to merge content produced by a group of randomly selected users to observe the phenomenon from different angles. I collected tweets from thirty Conservative/right wing accounts for each month of June over the three years with the help of programming languages such as Python and CygWin tools. I then examined the language of my data focussing on humorous content in order to reveal whether, and if so how, radical users online often use humour as a tool to spread their views in conditions of heightened disgust and wide-spread political instability. A reflection on humour as a moral occurrence, expanding on the works of Christie Davies as well as applying recent findings on the behavioural immune system on online data, offers new insights on the overlooked humorous nature of radical political discourse. An unorthodox take on the moral foundations pioneered by Jonathan Haidt enriched my understanding of the analysed material through the addition of a moral-based layer of enquiry to my more traditional content-based one. This convergence of theoretical, data driven and real life events constitutes a viable “collection of strategies” for academia, data scientists; NGO’s fighting hate crimes and the wider public alike. Bringing together the ideas of Davies, Haidt and others to my data, helps us to perceive humorous online content in terms of complex radical narratives that are all too often compressed into a single tweet.

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Questa tesi di dottorato “Ad summum bonum iter. Revisione testuale e commento di Seneca, Epistulae morales ad Lucilium XLVIII, CXI” (relatore Prof. F. Citti), si propone di fornire un commento scientifico al testo latino di alcune Epistulae morales ad Lucilium (48 e 111), corredato da traduzione, note esegetiche di carattere lessicale, stilistico-retorico e storico-letterario e discussione delle principali problematiche testuali (testo di riferimento l'edizione critica di Reynolds, Oxonii 1965). Scopo della ricerca è approfondire e completare lo studio delle lettere 48 e 111 del carteggio, esaminato solo episodicamente e non sistematicamente, soffermandosi sugli aspetti filosofici salienti e sui motivi conduttori più significativi, come la critica senecana alla nimia subtilitas (tema presente soprattutto nelle cosiddette epistole dialettiche, connesse alle diverse forme di sillogismi e alle modalità di contestazione degli stessi), con particolare riferimento alle ambiguità derivanti dall'uso di termini in senso proprio e metalinguistico riflessivo e non riflessivo; la ricerca si sofferma inoltre sul linguaggio colloquiale, vicino a quello della commedia e della satira, utilizzato da Seneca per ridicolizzare i sillogismi stoici; sul tema dell'amicizia; sull'uso di citazioni e/o allusioni poetiche (virgiliana e non virgiliana), decontestualizzate e risemantizzate in funzione educativa e psicagogica, piegate ad esprimere il personale messaggio etico; sull'uso del lessico specialistico, proveniente da diversi ambiti semantici (giuridico, economico, militare, medico), applicato da Seneca alla parenesi filosofica e, soprattutto, sul rapporto tra lessico filosofico latino e modelli greci. Infine, oltre ad approfondire il motivo delle egestas temporis e i riferimenti diatribici contenuti nelle epistole, sono stati individuati e approfonditi alcuni topoi presenti.

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Questa tesi è dedicata al ruolo della metafora nella comunicazione politica dal punto di vista di un interprete di conferenza. In essa si effettua un'analisi di un corpus di metafore utilizzate da Vladimir Putin e si inquadra la metafora nel contesto dell’interpretazione simultanea. La metafora, infatti, gioca un ruolo fondamentale nel trasmettere l’intenzione comunicativa dell’oratore. Dunque, è importante che l’interprete sia conscio dei modelli metaforici più frequenti nel discorso politico, nonché delle strategie migliori da adottare di fronte ai vari tipi di metafore. Il primo capitolo è dedicato ad alcune delle teorie sulla metafora. Si evidenzia il passaggio da una concezione “classica” di metafora come abbellimento del testo, all’idea più recente della metafora come fenomeno cognitivo. Si discute inoltre della traduzione della metafora, della sua categorizzazione, su una scala da metafora viva a metafora “morta”, e del concetto di metafora universale. Il secondo capitolo riguarda il ruolo della metafora nella comunicazione politica, le funzioni da essa svolte e il suo potere persuasivo. Si presentano le metafore più diffuse nei discorsi politici russi e il particolare stile comunicativo di Vladimir Putin. Il terzo capitolo analizza un corpus di metafore di Vladimir Putin. Le metafore estratte sono classificate su una scala, dalle più alle meno lessicalizzate; si evidenziano le metafore concettuali più frequenti e le potenziali difficoltà che possono emergere nella resa in interpretazione simultanea.

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This dissertation explores the practice of transcreation as a consulting service aimed at companies wishing to enter the global market. Since a universally accepted definition of such term does not exist, different players use it to refer to different activities. In an attempt to investigate the meaning and scope of transcreation, as well as the skillset it requires, this dissertation consists of a theoretical part (Chapters 1 and 2) and a practical part (Chapter 3). The first chapter presents the opinions of academics, language services providers (LSPs) and transcreation experts. The different positions collected in this section are compared and discussed in order to better define transcreation and avoid any further misunderstanding about the practice. Lastly, the first chapter analyses the role of the transcreation expert by explaining in detail the four main skills it requires and the reasons for its increasing importance in the global market. The second chapter examines advertising and promotional materials, i.e. the kinds of texts to which transcreation applies. Not only does it illustrate the difference between above-the-line and below-the-line communications, but it also covers the different media used in advertising. In addition, the analysis of a billboard and two web pages in their Italian transcreation will help to further clarify the difference between translation and transcreation, both in the approach to a text and in the actual workflow followed. The third and final chapter of the dissertation, which entails the English to Italian transcreation of five different print ads performed by this author, aims to show how transcreation works in practice. By highlighting the main strategies used and difficulties encountered, it will also contribute to the notion of transcreation as a hybrid practice – something halfway between translation and copywriting, performed by professionals who possess the skills of both translators and copywriters.

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L'elaborato si prefigge di presentare una proposta di localizzazione di Apex Legends attraverso l'utilizzo di una metodologia che introduce la locale IT:Gaming, supportata dall'ipotesi di "economia pratico-linguistica". Si tratta di una localizzazione "sovversiva", il cui obiettivo è quello di utilizzare la lingua d'uso che si è stabilita tra gli utenti dei videogiochi online.

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Negli anni Trenta, l’alto numero di traduzioni che circolavano nel mercato editoriale italiano diede vita a un intenso dibattito culturale. Soprattutto a metà del decennio, questa situazione era in netto contrasto con la politica autarchica del regime fascista che, percependo le traduzioni come un'invasione culturale, intervenne attraverso l’introduzione di un sistema censorio capillare. Questo studio si propone di analizzare i metodi adottati dal regime fascista per il controllo dei contenuti della stampa periodica per ragazzi, un genere notevolmente rinnovato grazie all'importazione di fumetti americani d’avventura. Considerando che in Italia durante il periodo storico analizzato i lettori di fumetti erano esclusivamente bambini e adolescenti, i quali rappresentavano una categoria cara al regime, si riteneva che quest'ultimo controllasse con particolare attenzione le pubblicazioni per i giovani, alla stregua dei giornali e delle traduzioni. Per comprendere le dimensioni dell'innovazione e il dibattito culturale e politico che si sviluppò attorno alla letteratura importata a fumetti, questo studio tenta di fornire informazioni sul genere e sul mercato editoriale italiano dell’epoca. Lo studio presenta anche dati relativi al fenomeno delle traduzioni e al dibattito che portò con sé e alla progressiva introduzione di direttive volte a limitarne la circolazione di opere straniere e delle idee in contrasto con il regime fascista e le sue politiche. A partire dal dibattito culturale che si sviluppò attorno al fumetto, verrà presentato un resoconto dell’intervento del regime sulla circolazione e sui contenuti delle riviste a fumetti. Con l’intento di chiarire le disposizioni apparentemente confuse e disorganizzate emesse durante gli anni, questo studio cerca di offrire evidenze dell'attuazione degli ordini ministeriali, e della loro potenziale violazione, da parte dell'editore Arnoldo Mondadori nella settimanale “Topolino” durante gli anni 1935, 1938 e 1941.

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Il Codice della crisi d’impresa e dell’insolvenza (CCII), di recente emanazione, sostituisce integralmente la Legge fallimentare, allineandosi, mediante l’innovativo sistema di allerta, alle istanze europee volte a una tempestiva rilevazione della crisi d’impresa e all’attivazione di procedure di risanamento. Oggetto del presente elaborato è una ricerca ed elaborazione terminologica che si incentra proprio sul nuovo Codice e che è stato realizzato contestualmente al tirocinio per tesi svolto presso l’Accademia europea di Bolzano – Eurac Research. Per la particolare funzione svolta da Eurac Research nel contesto della realtà bilingue dell’Alto Adige, il progetto terminologico è stato realizzato nella combinazione linguistica italiano-tedesco altoatesino, documentando i traduttivi tedeschi già in uso o formulando proposte di traduzione quando nelle fonti della Provincia autonoma di Bolzano non fosse rinvenibile alcuna denominazione tedesca corrispondente. Si precisa che il tedesco altoatesino afferisce comunque all’ordinamento italiano. Il progetto si prefigge di fornire ad un ampio target di destinatari un valido aiuto per comprendere un ambito ritenuto, anche dagli esperti, alquanto complesso. Le schede terminologiche sono state pertanto compilate con approccio descrittivo: esse contengono varianti ortografiche e sinonimi, inoltre sono presi in considerazione anche aspetti diacronici (quando e da quale legge un certo istituto è stato introdotto, quale precedente istituto sostituisce). Particolarmente utile allo scopo anche la mappa concettuale creata con Cmaptools, in quanto rappresenta graficamente i vari concetti analizzati, esplicitando (e semplificando) le relazioni che intercorrono fra di essi.

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L’Intelligenza Artificiale è un campo dell’informatica che da tempo si afferma come valido strumento alternativo per la risoluzione di problemi tipicamente riservati esclusivamente all’intelletto umano. Se in principio gli algoritmi sfruttati nel campo dell’Intelligenza Artificiale erano basati su insiemi di regole codificate da esperti del dominio di applicazione dell’algoritmo, con l’arrivo del secondo millennio questo approccio è stato superato in favore di algoritmi che sfruttano grandi quantità di dati ed elevata potenza di calcolo per fare scelte ottimali. Un esempio di questo approccio può essere Deep Blue, che nel 1996, anche grazie ad un database di 4mila aperture e un’architettura che permetteva 11 GFLOPS fu la prima macchina a vincere una partita a scacchi contro un grande maestro. Col passare degli anni, l’aumentare degli investimenti e della ricerca, questo approccio ha portato alla strutturazione del campo dell’Apprendimento Automatico (Machine Learning, in inglese) dal quale sono scaturiti numerosi avanzamenti che hanno influenzato una moltitudine di ambiti: dall’agricoltura di precisione alla traduzione automatica, dal riconoscimento di frodi con carte di credito alla farmaceutica, dal marketing alla visione artificiale e molti altri, inclusa la medicina. Questo lavoro si concentra su proprio questioni relative al campo della medicina. In particolare si occupa di provare a riconoscere se le stenosi coronariche di un paziente sono gravi o meno attraverso l’uso di angiografie coronariche invasive e tomografie coronariche angiografiche; in maniera da diminuire delle angiografie coronariche invasive effettuate su pazienti che non ne hanno davvero bisogno.