980 resultados para Cópulas variantes no tempo
Resumo:
La fisica delle collisioni ad alte energie è, ad oggi, uno dei campi di ricerca più interessante per la verifica di modelli teorici che spieghino la nascita e la formazione dell'universo in cui viviamo. In quest'ottica lavorano esperimenti presso i più importanti acceleratori di particelle: tra questi anche l'esperimento ALICE, presso il Large Hadron Collider LHC del CERN di Ginevra. Il suo scopo principale è quello di verificare e ampliare l'insieme delle prove sperimentali alla base sull'esistenza di un nuovo stato della materia: il Quark Gluon Plasma. La presenza della transizione di fase della materia adronica ordinaria a QGP era stata teorizzata da diversi studi termodinamici e da calcoli di QCD su reticolo: in particolare si prevedeva l'esistenza di uno stato della materia in cui i quark sono deconfinati. Il QGP è dunque un plasma colorato e densissimo di quark e gluoni, liberi di interagire tra loro. Queste condizioni sarebbero state quelle dell'universo primordiale, circa 1µs dopo il Big Bang: a seguito di una transizione di fase, si sarebbe poi formata tutta la materia adronica ordinaria. Per riprodurre le condizioni necessarie alla formazione del QGP occorrono collisioni ad energie ultrarelativistiche come quelle prodotte, negli ultimi anni, dall'acceleratore LHC. Uno dei principali rivelatori dedicati all'identificazione di particelle in ALICE è il sistema a tempo di volo TOF. Nonostante un attento processo di ottimizzazione della risoluzione delle sue componenti, persistono residui errori strumentali che limitano la qualità (già ottima) del segnale, tutt'oggi oggetto di studio. L'elaborato presentato in questa tesi è suddiviso in tre capitoli: nel primo ripercorriamo gli aspetti teorici del Modello Standard e del Quark Gluon Plasma. Nel secondo descriviamo la struttura di rivelazione di ALICE, analizzando il funzionamento delle singole componenti. Nel terzo, infine, verifichiamo le principali correzioni al TOF ad oggi note, confrontando i dati a nostra disposizione con delle simulazioni Monte Carlo: questo ci permette da un lato di approfondirne la conoscenza, dall'altro di cercarne di migliorare la descrizione del comportamento del rivelatore.
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This dissertation aims at enhancing the cultural and linguistic skills in Portuguese of the author of this work, as it is a third language. This activity is carried out starting from the analysis and research of topics mentioned in a number of texts within a particular literary work, “Portugal Vale A Pena”. In this work, many Portuguese personalities express their vision on their country and state why Portugal matters. Since these texts have many cultural references, it can be assumed that such work of analysis and research can lead to better linguistic skills as well as a greater knowledge of the Portuguese culture. All of the chosen texts were originally written by journalists. This choice originates from the important service these professionals provide to the public as well as from the special role their work has played in my interpreting studies over the last couple of years. Chapter 1 explains why I chose this dissertation and who are the target users of these texts. Chapter 2 focuses on the role of journalists. A brief history of modern journalism is presented and its functions are analysed. This chapter also includes a section that examines which values make an event newsworthy. Attention is then paid to the evolution of Portuguese journalism, from Salazar's dictatorship until today. Teaching of journalism in Portuguese academia is also presented. Then, a selection of Portuguese-language media is offered. Chapter 3 focuses on some aspects of Portugal, with particular attention to its history. Finally, Chapter 4 presents a selection of texts from the original book. This part provides a biography of the authors, a translation with a comment and a presentation of some of the topics from the texts. To conclude, a glossary with words and expressions from the original text is included and their translations into Italian, Spanish and English are provided.
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Al giorno d'oggi l'accessibilità all’informazione e ai prodotti audiovisivi è un argomento particolarmente delicato. Spesso, le categorie più svantaggiate, come le persone affette da disabilità sensoriali e gli stranieri, non hanno pieno accesso alla programmazione televisiva o a eventi ricreativi, culturali o formativi (conferenze, workshop, spettacoli), a causa della mancanza di adeguati servizi di supporto linguistico. Tale carenza rappresenta una mancata opportunità d’integrazione e anche una potenziale perdita, in termini di pubblico e di introiti, per le emittenti e gli enti che organizzano programmi ed eventi di interesse generale. Questa tesi intende analizzare le tecniche attraverso le quali oggi viene realizzata la sottotitolazione interlinguistica in tempo reale. Il nostro obiettivo è quello di dimostrare che approfondendo la ricerca scientifica sul respeaking e su altre tecniche meno costose rispetto alla stenotipia, la sottotitolazione interlinguistica in tempo reale non sarebbe più un miraggio. Il primo capitolo fornisce una panoramica sulla sottotitolazione intralinguistica e interlinguistica e sulla sottotitolazione preregistrata, in diretta e in semi-diretta. Nel secondo capitolo presenteremo il caso dell’azienda Ericsson in Olanda, l'unica a fornire sottotitolazione interlinguistica in tempo reale nei Paesi Bassi, tramite una tecnica che combina un interprete simultaneo, uno stenotipista e un "subtitle keyer" (figura che inserisce i sottotitoli al momento opportuno). La squadra lavora su un segnale dal vivo che viene però trasmesso al pubblico olandese con alcuni secondi di ritardo, permettendo di migliorare la qualità dei sottotitoli. Grazie ad una borsa di studio concessa dal Dipartimento d’Interpretazione e Traduzione di Forlì (Università di Bologna), abbiamo potuto intervistare il responsabile dell’unità di traduzione presso Ericsson, dott. Thijs de Korte, e abbiamo avuto modo di assistere in loco alla realizzazione dei sottotitoli interlinguistici in tempo reale. Il terzo capitolo si concentrerà sulla tecnica del respeaking, dagli ambiti d’uso ai requisiti per svolgere questa professione. Ci concentreremo in particolare sulle somiglianze tra respeaker e interprete simultaneo, che ci condurranno all'esperimento descritto nel capitolo 4. Infatti, date le somiglianze riscontrate tra interpretazione simultanea e respeaking e il potenziale in termini di accessibilità offerto dalla sottotitolazione interlinguistica dal vivo, abbiamo fornito un servizio sperimentale di sottotitolazione in diretta dall’italiano verso l’inglese durante la cerimonia di premiazione del Sedicicorto International Film Festival di Forlì. Dopo aver descritto in dettaglio l’esperienza, analizzeremo i giudizi espressi da ospiti stranieri, pubblico italiano e membri dell'associazione "Sedicicorto", al fine di verificare la qualità del servizio e osservarne i benefici. La conclusione della nostra tesi è che sfruttando appieno il potenziale offerto della tecnologia moderna e approfondendo la ricerca sulle tecniche per la sottotitolazione interlinguistica dal vivo, si potrebbero ridurre i costi dei servizi di supporto linguistico a non udenti e stranieri, incoraggiando dunque aziende ed enti a garantire una maggiore accessibilità all’informazione e agli eventi culturali e formativi.
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Dalla volontà di proporre una soluzione al tema delle disabilità fisiche in ambiente cittadino evoluto e tecnologicamente avanzato, è nata l'idea di progettare un'applicazione in grado di generare visibilità attorno ad un tema che dovrebbe progredire nella stessa maniera dello sviluppo tecnologico. Lo scopo di questa tesi è proporre un tentativo concreto per entrare in contatto con una problematica di ordine sociale che lo sviluppo tecnologico dovrebbe tenere in maggiore considerazione. Si vuole cercare di sfruttare Internet come mezzo per enfatizzare un problema concreto come la mancanza di visibilità e coinvolgimento sociale attorno la tematica delle disabilità. I nativi digitali utilizzano costantemente sia social network che piattaforme dedite allo scambio di informazioni e alla creazione di visibilità. Vivono il mondo digitale come una vetrina nella quale potersi mettere in mostra e creare una reputazione. Il mondo digitale, in particolare quello dei social network viene visto dai più come la fonte principale di costruzione dei legami sociali, ciò è sicuramente vero, ma bisogna capire che tipo e quanto profonde possano essere tali relazioni. La mia generazione è cresciuta in un periodo ibrido, coinvolta sia nel mondo analogico sia in quello digitale, molti sono stati risucchiati da un vortice di superficialità e apparenze altamente correlati con gli effetti generati da una società capitalistica perfettamente identificabile nei profili che ogni giorno andiamo a creare per metterci in mostra nei social network. In prima analisi con la collaborazione del Dipartimento disabilità dell'Università di Bologna si era cercato di porre l'attenzione su un approccio più orientativo per venire in contro a problematiche del genere. Qualcosa che permettesse a tutti nella stessa maniera di vivere la realtà accademica e cittadina stimolando l'interazione degli studenti con socialità marginale.
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We investigated the effects of different encoding tasks and of manipulations of two supposedly surface parameters of music on implicit and explicit memory for tunes. In two experiments, participants were first asked to either categorize instrument or judge familiarity of 40 unfamiliar short tunes. Subsequently, participants were asked to give explicit and implicit memory ratings for a list of 80 tunes, which included 40 previously heard. Half of the 40 previously heard tunes differed in timbre (Experiment 1) or tempo (Experiment 2) in comparison with the first exposure. A third experiment compared similarity ratings of the tunes that varied in timbre or tempo. Analysis of variance (ANOVA) results suggest first that the encoding task made no difference for either memory mode. Secondly, timbre and tempo change both impaired explicit memory, whereas tempo change additionally made implicit tune recognition worse. Results are discussed in the context of implicit memory for nonsemantic materials and the possible differences in timbre and tempo in musical representations.
Vortrag zum Thema Riflessioni sulla verità storica al tempo del "moral narrative", Luiss Guido Carli
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Numerous evolutionary studies have sought to explain the distribution of diversity across the limbs of the tree of life. At the same time, ecological studies have sought to explain differences in diversity and relative abundance within and among ecological communities. Traditionally, these patterns have been considered separately, but models that consider processes operating at the level of individuals, such as neutral biodiversity theory (NBT), can provide a link between them. Here, we compare evolutionary dynamics across a suite of NBT models. We show that NBT can yield phylogenetic tree topologies with imbalance closely resembling empirical observations. In general, metacommunities that exhibit greater disparity in abundance are characterized by more imbalanced phylogenetic trees. However, NBT fails to capture the tempo of diversification as represented by the distribution of branching events through time. We suggest that population-level processes might therefore help explain the asymmetry of phylogenetic trees, but that tree shape might mislead estimates of evolutionary rates unless the diversification process is modeled explicitly.
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La circulación hacia mediados del siglo XIII de los libri morales de Aristóteles transformó ampliamente la ética y el pensamiento político de la edad media. El conocimiento medieval de la filosofía moral aristotélica produjo un cambio cualitativo en diferentes temas de la filosofía práctica; como consecuencia de ello, a partir del siglo XIII, una parte importante de la teoría política tomó de Aristóteles el concepto de natura y muchos tratados se apoyaron en él y lo utilizaron para fundamentar el nacimiento del orden político que Aristóteles llamó polis, Tomás de Aquino civitas vel provincia y Juan de París communitas civitatis vel regni. Con todo, aunque el concepto aristotélico de natura fue relevante y aunque el modelo aristotélico logró inspirar a los autores de textos políticos medievales, la natura aristotélica no fue la única natura a la que recurrieron los textos políticos al momento de fundamentar teóricamente el surgimiento del orden político. El artículo analiza los diferentes conceptos de natura y reconstruye su lugar dentro de las explicaciones del nacimiento y constitución de las distintas variantes del orden político en la filosofía política medieval.
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El trabajo tiene como objetivo la determinación del estándar ático en la época clásica, y examina para ello la lengua de la comedia aristofánica y dos lenguas literarias, el ático antiguo y el ático nuevo. Un objetivo derivado del primero es el de determinar cuál de estas lenguas tiene una relación más directa con la koiné.