995 resultados para Joan de Ribera , Sant-Retratos-Grabado
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The aim of this article is to broaden our understanding of education and the concept of womanhood in the Brazilian society of the 19th century. On the basis of the analysis of a number of novels typical of the period it is concluded that novels had or intended to have a pedagogical function among the educated elite in the education of women. In this way, literature constituted an expression of a dominant and socially determined conception of womanhood and a pedagogical instrument that imposed social values.
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1792, Madri. After years of inactivity, the Spanish Inquisition is born again with the mission of containing the laic winds that blow from the revolutionary France. Inês Bilbatúa, a rich merchant’s daugther, is victim of the inquisitorial machinery which tortures and violates her, through one of their abetters, the Dominican monk Lorenzo. Before being arrested, the young lady had served as model for the painter Francisco of Goya, who had also portrayed the monk Lorenzo. The Aragonese painter’s figure serves as narrative conductor of a history that narrates the young Inês’ via crucis and, at the same time, it recreates the historical scenery of the Napoleonic invasion (1808), through a basic element, the painting. Our work intends to analyze the relationships among movie, painting and history present in “Goya’s ghosts” (2006), of the Czech director Milos Forman (1932) - whose script was adapted to a homonymous book in 2007 -, a movie that is based on the artistic production of Francisco of Goya y Lucientes (1746 -1828), official painter of Carlos’ IV (1788 -1808) court and the most lucid columnist of his time, that knew how to capture in his works the religious fanaticism, the populist fervour, the governor’s hypocrisy and the horror and the violence of the war.
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Recently, Bourdieu’s sociological tradition has emerged as an important trend in research in science education. This paper presents some critiques elaborated by Bernard Lahire towards Bourdieu’s sociological approach. The main purpose of our incursion into Lahire’s critique is to argue and introduce the methodology of sociological portraits as an important resource for research in science education. After describing this methodology, it is illustrated with a portrait of dropout on an undergraduate course in chemistry. Diogo’s portrait illustrates, at the empirical level, some basic features of individual dispositions (variability, genesis, transferability, dichotomy and contextuality). From this portrait, it was possible to illustrate how the resonance between students’ and institution’s dispositions helps explain their sense of membership and belonging to the course. Finally, we highlight some potentialities of sociological portraits to the purposes of sociological research in science education.
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Pós-graduação em História - FCLAS
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La relazione mira ad illustrare l'importanza del compostaggio, quale tecnologia per lo smaltimento dei rifiuti e recupero di risorse. Vengono descritti il processo di stabilizzazione aerobica, i meccanismi microbici e i parametri fisico-chimici che lo caratterizzano. E' evidenziata l'importanza della raccolta differenziata e della scelta delle matrici compostabili nell'ottimizzazione di questa biotecnologia spontanea per il trattamento di rifiuti e reflui organici putrescibili. E' sottolineato, inoltre, come una corretta gestione del processo permetta di valorizzare residui di varia natura trasformandoli in un buon compost, prodotto valido dal punto di vista agronomico e ambientale. Nella parte finale della relazione verrà inoltre descritto un impianto di compostaggio, presente nel territorio regionale, la Nuova Geovis di Sant'Agata Bolognese e dal punto di vista applicativo, verrà costruito un modello, che permetta di legare l'andamento della temperatura all'andamento dell'IRD, Indice di Respirazione Dinamico, attraverso dati raccolti presso l'impianto, relativi ovviamente a Indice di Respirazione Dinamico (IRD) e temperatura. Questo anche per valutare il corretto del processo stesso.
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L’evolvere del sistema insediativo nelle Marche, dal dopoguerra ad oggi, ha condotto ad un diffuso sottoutilizzo dei piccoli centri storici ed all’abbandono, ormai definitivo, di quei borghi minori, privi di funzioni di pregio, privi ormai anche delle dotazioni minime funzionali all’abitare. Il piccolo nucleo di Sant’Arduino si inserisce in quel lungo elenco di borghi che, con il graduale abbandono dell’agricoltura, hanno subito un progressivo processo di spopolamento. Lungo la strada che da Macerata Feltria conduce verso il monte Carpegna, il complesso monumentale è quasi sospeso su un dirupo: un campanile senza campane, una chiesa sconsacrata e pochi edifici rustici da alcuni anni completamente abbandonati. E' tutto quello che rimane dell'antico castello e della Chiesa parrocchiale di Sant’Arduino, che oggi ha perso la propria autonomia amministrativa e si colloca nel Comune di Pietrarubbia. Questo lavoro vuole offrire un contributo al processo di valorizzazione dei nuclei minori di antico impianto, intento promosso dalla stessa Regione all’interno del progetto “Borghi delle Marche”. La sensibilizzazione per un recupero urbanistico e architettonico del patrimonio tradizionale minore si coniuga con la scelta di inserire l’intervento nel suo contesto culturale e geografico, cercando di impostare, non un isolato intervento di recupero, ma un anello di connessione in termini sociali, culturali e funzionali con le politiche di sviluppo del territorio. Il percorso individuato si è articolato su una prima fase di indagine volta ad ottenere una conoscenza del tema dei borghi abbandonati e del sistema dei borghi delle Marche, successivamente l’analisi storica e la lettura e l’indagine dell’oggetto, fasi propedeutiche all’elaborazione di un’ipotesi di intervento, per giungere all’individuazione della modalità di riuso compatibile con il rispetto dei valori storico, formali e culturali del luogo. Per questo la scelta del riuso turistico del complesso, trovando nella funzione di albergo diffuso la possibile e concreta conversione dei manufatti. Il tutto basandosi su un’approfondita ricerca storica e su un’analisi dei sistemi costruttivi tradizionali, inserendo gli interventi di restauro dell’esistente e di integrazione delle nuove strutture nel totale rispetto della fabbrica. L’idea che ha mosso l’intero lavoro parte dall’analisi della cultura rurale locale, che ha generato il patrimonio dell’architettura minore. L’alta valle del Foglia può rappresentare un territorio nuovamente appetibile se non perde le sue ricchezze; la valorizzazione e il recupero di quest’architettura diffusa può rappresentare un buon trampolino di lancio per riappropriarsi della storia e della tradizione del luogo.
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Verifica di vulnerabilità sismica di una struttura in cemento armato composta da telai longitudinali e setti. La conoscenza della struttura si è basata su sopralluoghi e, non essendo in possesso di informazioni strutturali per gli elementi resistenti, sulla base di un "progetto simulato". Per ogni elemento resistente sono state svolte analisi e verifiche statiche e sismiche riscontrando una carenza degli elementi orizzontali. La modellazione è stata eseguita sia manualmente che con un programma di calcolo agli elementi finiti.
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La verifica di vulnerabilità sismica di un edificio esistente è un procedimento volto a stabilire se questa è in grado o meno di resistere alla combinazione sismica di progetto. La vulnerabilità sismica di una struttura dipende da molteplici fattori quali la mancanza di requisiti fondamentali degli elementi strutturali, considerando che la maggior parte delle strutture presenti sul territorio italiano sono state progettate sulla base di normative che non consideravano l’azione sismica. Nel presente lavoro verranno analizzati tutti fattori necessari per effettuare una verifica di vulnerabilità sismica, determinando i fattori di sicurezza per ogni tipologia di verifica.