968 resultados para ERP projekti


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[ES] El objetivo de este Trabajo es el de parametrizar, implementar las estructuras de datos y programar las aplicaciones necesarias que posibilitan el intercambio de información entre dos entornos software, SAP R/3 y Knapp, líderes en sus campos de actuación. El resultado de aplicar tales cambios permitirá a la organización no sólo centralizar la información en el ERP, sino que mejorará sus procesos de negocio y agilizará la toma de decisiones por parte de los responsables. Se realiza un estudio de la situación actual y, tras un análisis detallado, se propone una solución que permita alcanzar los objetivos propuestos. Una vez diseñada, presentada y aprobada la propuesta, se procede a la parametrización de SAP R/3, a la definición de los segmentos y tipos de IDOC y a la codificación de funciones y programas que permitan tratar la información enviada por Knapp. Finalizadas estas tareas, se elaboran juegos de datos de los procesos comerciales y se ejecutan en un entorno de test, en colaboración con los usuarios claves, para comprobar la bondad de la solución implementada. Se analizan los resultados y se corrigen posibles deficiencias. Finalmente se transporta al sistema productivo todos los cambios realizados y se verifica la correcta ejecución de los procesos de negocio de la organización.

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[ES] Por software empresarial se entiende, generalmente, cualquier tipo de software que está orientado a ayudar a una empresa a mejorar su productividad o a medirla. El término engloba una amplia variedad de aplicaciones informáticas que incluyen desde programas de contabilidad, inventariado, TPV y de ofimática (software de gestión), hasta sistemas de planificación de recursos empresariales (ERP). Cada empresa tiene una forma de trabajar única y no hay dos iguales, aunque se dediquen al mismo sector de actividad. Las empresas requieren una solución de gestión de negocio adaptable a su modo de trabajar, sin embargo los tipos de software existente en el mercado suelen ofrecer soluciones genéricas, que no abarcan todas las necesidades reales de una empresa de manera sencilla e intuitiva, y por tanto, obligan a la empresa a adaptarse al software, rompiendo de este modo su lógica de negocio, y dificultando así el proceso de implantación. Es por ello, por lo que en este Trabajo Fin de Grado se ha desarrollado un software de gestión a medida para la empresa Galerías Lorens. El objetivo del mismo es cubrir todas las necesidades de la empresa de una manera sencilla e intuitiva. La arquitectura de dicho software seguirá una arquitectura cliente-servidor de manera que se podrá ejecutar de forma remota (con una base de datos centralizada que compartan todas las tiendas y el almacén). El objetivo principal de este proyecto es desarrollar un software de gestión que atienda las necesidades básicas de este tipo de negocios. En particular, este software estará compuesto por tres módulos: El módulo de administración: con el objetivo de gestionar los pedidos que se realicen. El módulo de almacenaje: gestionará la entrada de mercancía y la distribución de la misma en el resto de tiendas. El módulo del terminal punto de venta (TPV): gestionará las necesidades de las tiendas (venta de mercancía, devoluciones, gestión de cajas, etc.).

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Il presente lavoro di tesi si occupa di valutare, attraverso misure finanziarie, i benefici derivanti da un grosso investimento IT dell'azienda Hera. L'azienda ha deciso di investire in ERP basato su SAP per poter creare un nuovo sistema informativo integrato. Ma per calcolare dei reali benefici bisogna tener conto anche di variabili che mutano nel tempo. Per fare ciò, si è deciso di utilizzare due diversi approcci (System Dynamics e Balanced Scorecard) per arrivare alla creazione di un modello simulabile. Dopodiché è stato possibile analizzare i dati attraverso i grafici risultanti e concludere mostrando dei casi. Questi ultimi illustrano cosa succede nel caso in cui tutto sia in condizioni normali, oppure se il lavoro raddoppia, oppure non si concluda mai.

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Il lavoro tratta l’applicazione di un progetto di Certificazione del Sistema di Gestione della Qualità di un’innovativa linea di Business nel settore delle macchine per il confezionamento delle bevande. Questo lavoro è stato preparato durante un periodo di Stage della durata di sei mesi effettuato presso SACMI IMOLA S.C. (Imola, BOLOGNA) a seguito della necessità, riscontrata dal management, di allineare il sistema gestione qualità della nuova linea di business alla normativa ISO 9001:2008, come per le altre linee di business dell’azienda. Tutto questo mediante l’implementazione di un sistema di Business Process Management (BPM) e di tutti i sistemi informatici ad esso collegati. La tesi si struttura in tre parti. Nella prima parte, attraverso un’indagine della letteratura di riferimento, si sono indagati l’evoluzione storica, la struttura attuale e i possibili scenari evolutivi inerenti il concetto di qualità, il sistema gestione qualità e la normativa di riferimento. La seconda parte è dedicata all’approfondimento delle tematiche del BPM, i cui principi hanno guidato l’intervento effettuato. La ricerca è stata condotta allo scopo di evidenziare le radici e gli elementi innovativi che contraddistinguono questo approccio di “management”, descrivere gli aspetti che ne hanno determinato la diffusione e l’evoluzione ed evidenziare, inoltre, il collegamento tra l’approccio per processi che sta alla base di questa filosofia di management e lo stesso approccio previsto nella normativa ISO 9001:2008 e, più specificatamente nella cosiddetta Vision 2000. Tale sezione si conclude con la formalizzazione delle metodologia e degli strumenti effettivamente utilizzati per la gestione del progetto. La terza ed ultima parte del lavoro consiste nella descrizione del caso. Vengono presentate le varie fasi dell’implementazione del progetto, dall’analisi dell’attuale situazione alla costruzione dell’infrastruttura informatica per l’attuazione del BPM ottenuta attraverso l’applicazione dei “criteri di progettazione” trattati dalla letteratura di riferimento, passando per la mappatura dei processi attualmente in vigore e per l’analisi delle performance del processo attuale, misurate attraverso indicatori sviluppati “ad hoc”. Il lavoro è arricchito dall’analisi di un’innovativa metodologia per la creazione di un sistema di gestione integrato delle certificazioni (ISO 9001, ISO 14001, OHSAS 18001) fondato sull’infrastruttura informatica creata.

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L’elaborato proposto analizza le fasi del cambiamento in seguito all’introduzione del modulo per la gestione del magazzino del sistema informativo Business Net all’interno dell’officina meccanica Ghisellini Giuseppe, una piccola azienda operante nel settore dell’artigianato con una competenza maturata negli anni nel settore delle pompe e dei motori idraulici e dei motori marini. In seguito ad un’analisi delle forze resistenti e delle spinte al cambia-mento, viene ricercata la causa delle inefficienze del sistema basandosi sul metodo delle otto fasi proposto da Kotter. Dal momento che l’inefficienza maggiore viene ritrovata nella scarsa circolazione di informazioni, si ritiene necessario una riprogettazione dei processi aziendali, attraverso una mappatura dei processi “as is” e “to be”, in cui viene proposta una soluzione che permette una maggiore circolazione delle informazioni. Tale soluzione proposta è infine valutata economicamente.

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Il web è cambiato! In questi ultimi anni internet ha subito grandi cambiamenti, è passato da un web formato da sole pagine ad un web fornitore di servizi. Questi servizi chiamati ‘Web Service’ vengono utilizzati ampiamente per sviluppare la maggior parte delle applicazioni web. A questo proposito, viene presentata brevemente la tecnologia dei Web Service, per passare successivamente ad analizzare due tipi di standard: quelli basati su SOAP con disegni strettamente accoppiati simili a chiamate di procedura e quelli basati su REST con disegni debolmente accoppiati, simili alla navigazione di link. Questa tesi si pone l’obiettivo di fornire informazioni sulle caratteristiche, l’interoperabilità, le differenze e l’implementazione dei due standard, descrivendo l’utilizzo di queste architetture in un contesto di informatica gestionale, nello specifico, lo scenario di Infor ERP LN.

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The monitoring of cognitive functions aims at gaining information about the current cognitive state of the user by decoding brain signals. In recent years, this approach allowed to acquire valuable information about the cognitive aspects regarding the interaction of humans with external world. From this consideration, researchers started to consider passive application of brain–computer interface (BCI) in order to provide a novel input modality for technical systems solely based on brain activity. The objective of this thesis is to demonstrate how the passive Brain Computer Interfaces (BCIs) applications can be used to assess the mental states of the users, in order to improve the human machine interaction. Two main studies has been proposed. The first one allows to investigate whatever the Event Related Potentials (ERPs) morphological variations can be used to predict the users’ mental states (e.g. attentional resources, mental workload) during different reactive BCI tasks (e.g. P300-based BCIs), and if these information can predict the subjects’ performance in performing the tasks. In the second study, a passive BCI system able to online estimate the mental workload of the user by relying on the combination of the EEG and the ECG biosignals has been proposed. The latter study has been performed by simulating an operative scenario, in which the occurrence of errors or lack of performance could have significant consequences. The results showed that the proposed system is able to estimate online the mental workload of the subjects discriminating three different difficulty level of the tasks ensuring a high reliability.

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L'elaborato di tesi approfondisce il tema dei sistemi ERP all'interno dell'aziende svolgendo una presentazione di questi e del recente sviluppo della Enterprise Mobility secondo la strategia Mobile First. E' stata poi realizzata un'approfondita analisi della letteratura scientifica rispetto alle tecniche utili a scegliere il sistema ERP più adatto alle necessità del business aziendale. Infine è stato presentato il caso di un'implementazione di un sistema ERP all'interno di un'azienda operante nel settore industriale comprendente una presentazione dello stato attuale AS-IS e dello scenario futuro TO-BE.

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In un contesto dinamico come quello odierno la competitività delle imprese è profondamente legata alla capacità di gestire i propri processi aziendali e di intervenire su di essi. Ciò presuppone un cambio di paradigma, da “qual è il mio ruolo nell’azienda?” a “qual è il mio ruolo nei processi aziendali?”, ovvero l’abbandono della logica funzionale a favore di quella per processi. Tale progetto di tesi, nato dal mio tirocinio in Poligrafici Printing S.p.a. (polo industriale del quotidiano “Il Resto del Carlino”), si pone l’obiettivo di illustrare, facilitare e promuovere la gestione per processi e la riprogettazione di questi ultimi come strumento per raggiungere flessibilità, controllo ed efficienza operativa, con particolare riferimento all’informatizzazione di un reparto manutenzione.

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Conversione delle interfaccie grafiche legay di un gestionale ERP verso più moderne interfaccie grafiche Windows Form. Si descrive inoltre come realizzare un interfaccia web alternativa che si basa su Ajax.

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I neuroni in alcune regioni del nostro cervello mostrano una risposta a stimoli multisensoriali (ad es. audio-visivi) temporalmente e spazialmente coincidenti maggiore della risposta agli stessi stimoli presi singolarmente (integrazione multisensoriale). Questa abilità può essere sfruttata per compensare deficit unisensoriali, attraverso training multisensoriali che promuovano il rafforzamento sinaptico all’interno di circuiti comprendenti le regioni multisensoriali stimolate. Obiettivo della presente tesi è stato quello di studiare quali strutture e circuiti possono essere stimolate e rinforzate da un training multisensoriale audio-visivo. A tale scopo, sono stati analizzati segnali elettroencefalografici (EEG) registrati durante due diversi task di discriminazione visiva (discriminazione della direzione di movimento e discriminazione di orientazione di una griglia) eseguiti prima e dopo un training audio-visivo con stimoli temporalmente e spazialmente coincidenti, per i soggetti sperimentali, o spazialmente disparati, per i soggetti di controllo. Dai segnali EEG di ogni soggetto è stato ricavato il potenziale evento correlato (ERP) sullo scalpo, di cui si è analizzata la componente N100 (picco in 140÷180 ms post stimolo) verificandone variazioni pre/post training mediante test statistici. Inoltre, è stata ricostruita l’attivazione delle sorgenti corticali in 6239 voxel (suddivisi tra le 84 ROI coincidenti con le Aree di Brodmann) con l’ausilio del software sLORETA. Differenti attivazioni delle ROI pre/post training in 140÷180 ms sono state evidenziate mediante test statistici. I risultati suggeriscono che il training multisensoriale abbia rinforzato i collegamenti sinaptici tra il Collicolo Superiore e il Lobulo Parietale Inferiore (nell’area Area di Brodmann 7), una regione con funzioni visuo-motorie e di attenzione spaziale.

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Economic theory distinguishes two concepts of utility: decision utility, objectively quantifiable by choices, and experienced utility, referring to the satisfaction by an obtainment. To date, experienced utility is typically measured with subjective ratings. This study intended to quantify experienced utility by global levels of neuronal activity. Neuronal activity was measured by means of electroencephalographic (EEG) responses to gain and omission of graded monetary rewards at the level of the EEG topography in human subjects. A novel analysis approach allowed approximating psychophysiological value functions for the experienced utility of monetary rewards. In addition, we identified the time windows of the event-related potentials (ERP) and the respective intracortical sources, in which variations in neuronal activity were significantly related to the value or valence of outcomes. Results indicate that value functions of experienced utility and regret disproportionally increase with monetary value, and thus contradict the compressing value functions of decision utility. The temporal pattern of outcome evaluation suggests an initial (∼250 ms) coarse evaluation regarding the valence, concurrent with a finer-grained evaluation of the value of gained rewards, whereas the evaluation of the value of omitted rewards emerges later. We hypothesize that this temporal double dissociation is explained by reward prediction errors. Finally, a late, yet unreported, reward-sensitive ERP topography (∼500 ms) was identified. The sources of these topographical covariations are estimated in the ventromedial prefrontal cortex, the medial frontal gyrus, the anterior and posterior cingulate cortex and the hippocampus/amygdala. The results provide important new evidence regarding “how,” “when,” and “where” the brain evaluates outcomes with different hedonic impact.

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Evidence suggests that the social cognition deficits prevalent in autism spectrum disorders (ASDs) are widely distributed in first degree and extended relatives. This ¿broader autism phenotype¿ (BAP) can be extended into non-clinical populations and show wide distributions of social behaviors such as empathy and social responsiveness ¿ with ASDs exhibiting these behaviors on the lower ends of the distributions. Little evidence has previously shown relationships between self-report measures of social cognition and more objective tasks such as face perception in functional magnetic resonance imaging (fMRI) and event-related potentials (ERPs). In this study, three specific hypotheses were addressed: a) increased social ability, as measured by an increased Empathy Quotient, decreased Social Responsiveness Scale (SRS-A) score, and increased Social Attribution Task score, will predict increased activation of the fusiform gyrus in response to faces as compared to houses; b) these same measures will predict N170 amplitude and latency showing decreased latency and increased amplitude for faces as compared to houses with increased social ability; c) increased amygdala volume will predict increased fusiform gyrus activation when viewing faces as compared to houses. Findings supported all of the hypotheses. Empathy scores significantly predicted both right FFG activation [F(1,20) = 4.811, p = .041, ß = .450, R2 = 0.20] and left FFG activation [F(1,20) = 7.70, p = .012, ß = .537, R2 = 0.29]. Based on ERP results increased right lateralization face-related N170 was significantly predicted by the EQ [F(1,54) = 6.94, p = .011, ß = .338, R2 = 0.11]. Finally, total amygdala volume significantly predicted right [F(1,20) = 7.217, p = .014, ß = .515, R2 = 0.27] and left [F(1,20) = 36.77, p < .001, ß = .805, R2 = 0.65] FFG activation. Consistent with the a priori hypotheses, traits attributed to the BAP can significantly predict neural responses to faces in a non-clinical population. This is consistent with the face processing deficits seen in ASDs. The findings presented here contribute to the extension of the BAP from unaffected relatives of individuals with ASDs to the general population. These findings also give continued evidence in support of a continuous distribution of traits found in psychiatric illnesses in place of a traditional, dichotomous ¿all-or-nothing¿ diagnostic framework of neurodevelopmental and neuropsychiatric disorders.

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The general dopamine agonist apomorphine has been shown to have mostly facilitative effects on sexual behavior in rodents (Domingues & Hull, 2005; Bitran & Hull, 1987). A study looking at the effectsof apomorphine on sexual behavior in male golden hamsters observed that after systemic injections of apomorphine the males became aggressive towards the estrous females (Floody, unpublished). Studies on aggressive behavior have shown that apomorphine has facilitative effects on aggression in rodents (Nelson & Trainor, 2007; van Erp & Miczek, 2000; Ferrari, van Erp, Tornatzky, & Miczek, 2003). The studies presented here attempt to unravel the effects that apomorphine has on sexual and aggressive behavior in male golden hamsters. Studies 1, 2, 3, and 4 focused on the effects of apomorphine on aggression and Study 5 focused on the effects of apomorphine on sexual behavior. It was important for the purposes ofthis study to have separate, specific measures of aggression and sexual behavior that did not involve a social context that would involve multiple behaviors and motivations. The measure used to assessaggression was flank marking behavior. The measure used to assess sexual behavior was the number of vocalizations in response to sexual stimuli. The results from Studies 1, 2, and 3 suggested thatapomorphine increased aggressive motivation in a dose-dependent manner. In Studies 1 and 2 there was a high occurrence of stereotyped cheek pouching that interfered with the flank marking behavior. In Study 3 the procedure was modified to prevent cheek pouching and flank marking was observed uninhibited. Study 5 suggested a decrease in vocalizations after apomorphine treatment. However, this decrease may have been a result of the increase in stereotyped licking behavior. Results suggested that systemic apomorphine treatments increase aggressive motivation in hamsters. The increase in aggressive motivation may confuse the perception of the sensory signals that the males receive from the estrous females. They may haveperceived the estrous female as a nonestrous female which they would normally associate with an aggressive interaction (Lehman, Powers, & Winans, 1983).

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In Alzheimer's disease (AD) patients, episodic memory impairments are apparent, yet semantic memory difficulties are also observed. While the episodic pathology has been thoroughly studied, the neurophysiological mechanisms of the semantic impairments remain obscure. Semantic dementia (SD) is characterized by isolated semantic memory deficits. The present study aimed to find an early marker of mild AD and SD by employing a semantic priming paradigm during electroencephalogram recordings. Event-related potentials (ERP) of early (P1, N1) and late (N400) word processing stages were obtained to measure semantic memory functions. Separately, baseline cerebral blood flow (CBF) was acquired with arterial spin labeling. Thus, the analysis focused on linear regressions of CBF with ERP topographical similarity indices in order to find the brain structures that showed altered baseline functionality associated with deviant ERPs. All participant groups showed semantic priming in their reaction times. Furthermore, decreased CBF in the temporal lobes was associated with abnormal N400 topography. No significant CBF clusters were found for the early ERPs. Taken together, the neurophysiological results suggested that the automatic spread of activation during semantic word processing was preserved in mild dementia, while controlled access to the words was impaired. These findings suggested that N400-topography alterations might be a potential marker for the detection of early dementia. Such a marker could be beneficial for differential diagnosis due to its low cost and non-invasive application as well as its relationship with semantic memory dysfunctions that are closely associated to the cortical deterioration in regions crucial for semantic word processing.