999 resultados para Duomo di Orvieto (Orvieto, Italy).


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This article examines the relationship between political parties and regional presidents in Italy and Spain, adopting a comparative case study approach based on extensive archival analysis and in-depth interviews with regional politicians. The findings confirm a strong pattern of growing presidentialism at regional level, regardless of whether there are formal mechanisms for direct election, and regardless of the partisan composition of regional government. Regional presidents tend to exert their growing power through a personalised control of regional party organisations, rather than governing past parties in a direct appeal to the electorate. Nevertheless, parties can still present a significant constraint on regional presidents, so successful regional presidents tend to maintain a mediating form of leadership and fully exploit the opportunities for party patronage to build up their support and smooth governing tensions. An autonomist drive helps presidents hold together disparate coalitions or loose parties at regional level, but their lack of internal coherence presents major problems when it comes to political succession.

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Scopo di questo studio è la disamina e la divulgazione dei pregi letterari e del valore concettualmente innovativo del Discorso dell 'amore verso la patria di Ludovico Zuccolo. L'analisi dei contenuti dell'opera, unitamente alla puntualizzazione delle sue caratteristiche formali e stilistiche, permette di vedere come questo scrittore proponga, utilizzando la forma letteraria del discorso politico, una riuscita codificazione della tematica dei diritti e dei doveri dei cittadini verso la patria; operazione in cui si sostanzia, a mio avviso, l'apporto innovativo dello Zuccolo. Dopo l'iniziale riscoperta, da parte di Benedetto Croce, del capitolo delle Considerazioni sulla Ragion di Stato, l`opera dello Zuccolo ha generato un certo interesse critico fra gli studiosi di letteratura politica del "900" senza tuttavia divenire oggetto di contributi esaustivi malgrado, a nostro parere, la presenza di elementi di originalità di pensiero nel Discorso dell 'amore verso la patria. Inoltre, l'opinione degli specialisti non è mai stata unanime riguardo al valore e ai contenuti delle opere di questo autore. Se per il Croce, ne << La Critica >> del 1926, egli appare come colui che ha prodotto, «Lo scritto più acuto e originale sull'argomento [della Ragion di Stato], composto in quel seco1o.>> (p. 301), per altri egli si presenta come un dotto estensore di trattati politici nei quali sfoggia abilmente la sua erudizione classica e Luigi Firpo arriva a suggerire addirittura che lo Zuccolo sia colpevole di plagio proprio laddove tratta il tema della Ragion di Stato : Al punto in cui siamo, una cosa è certa, e cioè che i conti non tornano : non riesco a credere che uno scrittore inzeppi centinaia e centinaia di pagine di luoghi comuni, di erudizione d"accatto, di oziosità accademiche, e poi un bel mattino, morso dalla tarantola o baciato in fronte da Minerva, metta in carta il piccolo capolavoro, le pagine meditate e profonde, e perciò lungamente soffeite, che pure gli appartengono per una paternità incontestata e certa. Dico questo, perché in un caso del genere, non al miracolo s"avrebbe da credere, ma, semmai, al plagio. (1). Catherine Pitiot, nel suo saggio La retorica politica nell 'opera utopica di Ludovico Zuccolo, coglie invece in questo autore unicamente l"utopista che << lntende allontanarsi dalla realtà contemporanea per modificarla, correggerla e presentare un'in1magine che sia fondamentalmente diversa, a livello strutturale. >> (2). Di parere diametralmente opposto Rodolfo de Mattei, che attribuisce allo Zuccolo lo status di anti-utopista per eccellenza, tipico di uno scrittore che, Non ha voluto usufruire della facile libertà della fantasia per sovvertire l'ordine storico e per alterare arbitrariamente la natura umana, cioé per proporre un ordinamento mirante ad una radicale trasformazione della società e quindi di assai dubbia realizzazione. (3). Altri studiosi, fra cui Bruno Nediani, si sono dedicati alla descrizione della personalità dello Zuccolo, attingendo alle sue lettere - che lo stesso Nediani ha riscoperto - oltre che ai brevi accermi che di sé fa lo Zuccolo negli scritti. Dal saggio del Nediani, La personalità di Ludovico Zuccolo (1969), emerge la figura di un uomo tormentato e insoddisfatto, ossessionato dal sospetto dell"autorità ecclesiastica, costretto a procacciarsi impieghi inadeguati presso i potenti, all'inseguimento dell'obiettivo di una carriera che, comunque, finisce con il risultargli sempre, prima o poi, insopportabile. Più recentemente, Sergio Bertelli, nel suo contributo alla Storia della letteratura di Cecchi e Sapegno, ha aperto una nuova prospettiva sullo Zuccolo proponendolo come colui che, Spezza finalmente il cerchio moralistico costruito dal Botero attorno al pensiero machiavelliano e la ragion di stato cessa di essere giudicata vera o falsa, buona o malvagia, interessando in sé e per sé, cioé nei suoi presupposti e nei suoi fini esclusivamente politici. (4).

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La ricerca prende in considerazione dal punto di vista dell’architettura e dell’urbanistica la relazione tra la città e il fiume che la attraversa o la lambisce; l’insediamento umano viene analizzato nel contesto del bacino idrografico al quale appartiene. La ricerca è stata sviluppata in seno alla tesi dottorale ora in fase di elaborazione presso il Departamento de Urbanismo y Ordenación del Territorio dell’Universidad Politecnica de Catalunya. La tesi ha come caso studio il tratto basso del fiume Ter in Catalogna. Nella discussione sul paesaggio urbano contemporaneo oggi la riflessione è centrata sulla città che si territorializza; la dimensione urbana interferisce con gran parte della superficie della terra facendo sfumare le tradizionali distinzioni tra urbano e non-urbano, tra spazio costruito e spazio aperto. In questo contesto, quale termine di conciliazione tra la dinamica naturale e la costruzione storica dei luoghi prodotta dall’intervento umano, il fiume si rivela uno strumento essenziale di analisi e progetto. L’obiettivo di questa ricerca è suggerire un’approssimazione al progetto della città che si sviluppa lungo il corso fluviale costruendo strumenti per la riflessione “attraverso il fiume”. Partendo dall’ipotesi che la città si insedia lungo un corso d’acqua secondo una sintassi territoriale stabilita dalla geografía e dalla geomorfologia del fiume stesso, il fine è fornire strumenti per il processo di recupero degli spazi fluviali in contesti urbanizzati. Il fiume diviene componente geografica chiave degli insediamenti dispersi e risorsa per costruirne l’abitabilità.

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BACKGROUND Excess body weight, physical activity, smoking, alcohol consumption and certain dietary factors are individually related to colorectal cancer (CRC) risk; however, little is known about their joint effects. The aim of this study was to develop a healthy lifestyle index (HLI) composed of five potentially modifiable lifestyle factors - healthy weight, physical activity, non-smoking, limited alcohol consumption and a healthy diet, and to explore the association of this index with CRC incidence using data collected within the European Prospective Investigation into Cancer and Nutrition (EPIC) cohort. METHODS In the EPIC cohort, a total of 347,237 men and women, 25- to 70-years old, provided dietary and lifestyle information at study baseline (1992 to 2000). Over a median follow-up time of 12 years, 3,759 incident CRC cases were identified. The association between a HLI and CRC risk was evaluated using Cox proportional hazards regression models and population attributable risks (PARs) have been calculated. RESULTS After accounting for study centre, age, sex and education, compared with 0 or 1 healthy lifestyle factors, the hazard ratio (HR) for CRC was 0.87 (95% confidence interval (CI): 0.44 to 0.77) for two factors, 0.79 (95% CI: 0.70 to 0.89) for three factors, 0.66 (95% CI: 0.58 to 0.75) for four factors and 0.63 (95% CI: 0.54 to 0.74) for five factors; P-trend <0.0001. The associations were present for both colon and rectal cancers, HRs, 0.61 (95% CI: 0.50 to 0.74; P for trend <0.0001) for colon cancer and 0.68 (95% CI: 0.53 to 0.88; P-trend <0.0001) for rectal cancer, respectively (P-difference by cancer sub-site = 0.10). Overall, 16% of the new CRC cases (22% in men and 11% in women) were attributable to not adhering to a combination of all five healthy lifestyle behaviours included in the index. CONCLUSIONS Combined lifestyle factors are associated with a lower incidence of CRC in European populations characterized by western lifestyles. Prevention strategies considering complex targeting of multiple lifestyle factors may provide practical means for improved CRC prevention.

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The first decade of the twenty-first century may be remembered for the rebirth of consensus on labour market policy. After three decades of bitter political and ideological controversy between a neo-liberal and a traditional social democratic approach, a new model, often labelled flexicurity, has emerged. This model is promoted by numerous political organisations since it promises to put an end to the old trade-off between equality and efficiency. Several countries are embracing the flexicurity model as a blueprint for labour market reform, but others, mostly belonging to the 'Mediterranean Rim', are clearly lagging behind. Why is it so difficult for these countries to implement the flexicurity model? This paper argues that the application of a flexicurity strategy in these countries is complicated by the lack of social trust between social partners and the state as well as political economy traditions that highlight the role of labour market regulation as a source of social protection.

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OBJECTIVE Serum levels of soluble TNF-like weak inducer of apoptosis (sTWEAK) and its scavenger receptor CD163 (sCD163) have been linked to insulin resistance. We analysed the usefulness of these cytokines as biomarkers of type 2 diabetes in a Spanish cohort, together with their relationship to food consumption in the setting of the Di@bet.es study. RESEARCH DESIGN AND METHODS This is a cross-sectional, matched case-control study of 514 type 2 diabetes subjects and 517 controls with a Normal Oral Glucose Tolerance Test (NOGTT), using data from the Di@bet.es study. Study variables included clinical and demographic structured survey, food frequency questionnaire and physical examination. Serum concentrations of sTWEAK and sCD163 were measured by ELISA. Linear regression analysis determined which variables were related to sTWEAK and sCD163 levels. Logistic regression analysis was used to estimate odd ratios of presenting type 2 diabetes. RESULTS sCD163 concentrations and sCD163/sTWEAK ratio were 11.0% and 15.0% higher, respectively, (P<0.001) in type 2 diabetes than in controls. Following adjustment for various confounders, the OR for presenting type 2 diabetes in subjects in the highest vs the lowest tertile of sCD163 was [(OR), 2,01 (95%CI, 1,46-2,97); P for trend <0.001]. Coffee and red wine consumption was negatively associated with serum levels of sCD163 (P = 0.0001 and; P = 0.002 for coffee and red wine intake, respectively). CONCLUSIONS High circulating levels of sCD163 are associated with type 2 diabetes in the Spanish population. The association between coffee and red wine intake and these biomarkers deserves further study to confirm its potential role in type 2 diabetes.

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Lipid nanocapsules (NCs) represent promising tools in clinical practice for diagnosis and therapy applications. However, the NC appropriate functionalization is essential to guarantee high biocompatibility and molecule loading ability. In any medical application, the immune system-impact of differently functionalized NCs still remains to be fully understood. A comprehensive study on the action exerted on human peripheral blood mononuclear cells (PBMCs) and major immune subpopulations by three different NC coatings: pluronic, chitosan and polyethylene glycol-polylactic acid (PEG) is reported. After a deep particle characterization, the uptake was assessed by flow-cytometry and confocal microscopy, focusing then on apoptosis, necrosis and proliferation impact in T cells and monocytes. Cell functionality by cell diameter variations, different activation marker analysis and cytokine assays were performed. We demonstrated that the NCs impact on the immune cell response is strongly correlated to their coating. Pluronic-NCs were able to induce immunomodulation of innate immunity inducing monocyte activations. Immunomodulation was observed in monocytes and T lymphocytes treated with Chitosan-NCs. Conversely, PEG-NCs were completely inert. These findings are of particular value towards a pre-selection of specific NC coatings depending on biomedical purposes for pre-clinical investigations; i.e. the immune-specific action of particular NC coating can be excellent for immunotherapy applications.