988 resultados para Couto, Mia 1955. A varanda do frangipiani


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Conferência proferida na 1º Jornada de Direito Econômico realizada de 26 a 30/3/90.

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Conferência proferida na Universidade Católica Portuguesa, por ocasião do Congresso sobre Contratos : Actualidade e Evolução, de 27 a 31.11.91.

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El objetivo de este artículo apunta a visualizar los homenajes efectuados en memoria de Eva Perón como instancias de participación en la Resistencia peronista (1955-1963), a partir del análisis de fuentes periodísticas, informes de inteligencia y entrevistas. La observación de este tipo de prácticas nos ha permitido analizar cómo se realizó el proceso de construcción de memoria durante esta etapa y sus anclajes materiales, el carácter religioso que impregnó a dichas prácticas, y cómo la imagen de Eva Perón se constituyó en una instancia de legitimación para la participación política femenina, aunque fueron atributos conservadores los que habilitaron dicha participación

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El artículo se ocupa de las políticas educativas dirigidas al ámbito rural. El objetivo es caracterizar las escuelas primarias en la campaña bonaerense y examinar las demandas, la legislación y los proyectos que tuvieron lugar en relación con dichas escuelas durante el primer Peronismo. Se utiliza una metodología cualitativa que toma como fuentes de información normativas, discursos, estadísticas y proyectos de reformas. Se concluye que, si bien las demandas materiales dieron lugar a planes que en la mayor parte de los casos se concretaron, las peticiones para atender a la especificidad de la escuela rural fueron más difíciles de efectivizar

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Fil: Starcenbaum, Marcelo. Universidad Nacional de La Plata. Facultad de Humanidades y Ciencias de la Educación; Argentina.

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La ricerca punta a ricostruire il complesso e travagliato processo decisionale che porta alla realizzazione del quarto centro siderurgico di Taranto. Il grande stabilimento viene progettato nel 1955, approda sui tavoli del comitato di Presidenza della Finsider nel settembre del 1956 e dopo quasi quattro anni di dibattiti e dietrofront ottiene il via libera dal consiglio dei Ministri il 9 giugno del 1959. La prima pietra del centro verrà posta il 10 luglio del 1960, il primo settore (un tubificio) inaugurato nel 1961, mentre il resto del complesso entrerà in funzione nel 1964. Ispiratore del centro è Pasquale Saraceno e gli uomini dell'associazione Svimez, convinti sostenitori dell'industrializzazione dell'Italia Meridionale. Il progetto sostenuto apertamente dalla Democrazia Cristiana a partire dal 1956 e in seguito da tutte le forze politiche, viene convintamente osteggiato dall'Impresa Pubblica, Finsider in testa, che vede messa a repentaglio l'autonomia imprenditoriale del gruppo e i propri equilibri economici. Il centro meridionale è considerato strategicamente penalizzante ed economicamente sconveniente, dato che i maggiori centri industriali italiani del tempo si trovano nell'Italia Settentrionale (quindi una localizzazione meridionale comporterebbe un aggravio di costi per le operazioni di trasporto dell'acciaio). L'Impresa pubblica opterebbe su una politica imprenditoriale più prudente, incentrata sul potenziamento graduale dei centri già esistenti. Non così la Politica decisa ad attuare una svolta in grado di realizzare evidenti progressi nell'economia meridionale. La nostra ricerca ha cercato di ricostruire l'impegno e le manovre dei principali partiti politici e parallelamente le strategie e le ragioni dell'Impresa pubblica tenendo anche conto del grande dibattito sorto sulla stampa nazionale tra favorevoli e contrari al progetto e al coinvolgimento dell'opinione pubblica meridionale in particolare pugliese. La ricerca si divide in tre parti (dedicate alle origini del progetto (1954-1955), gli sviluppi della vicenda (1957-1958), il via libera al centro (1959-1960) e si articola in sei capitoli (Meridione e industrializzazione: verso il quarto centro siderurgico; La siderurgia italiana verso il boom: il progetto del IV centro a ciclo integrale; La polemica Iri â Dc: uno scontro istituzionale; Il Pci e il centro siderurgico di Taranto; La vicenda Vado Ligure e la posizione dell'impresa privata; L'approvazione del progetto). La tesi cerca di mettere a fuoco la posizione della Politica (Dc e Pci su tutti), della Tecnica (Iri e Finsider ma anche progetti e impegno dei privati, quali la Fiat e la Falck) e della società civile (soprattutto quella tarantina dedicando una certa attenzione al mondo cattolico). La ricerca si è svolta su più livelli. Nel primo anno si è compiuta un'approfondito studio presso l'archivio dell'Iri (conservato presso l'Archivio Centrale dello Stato a Roma), della Dc (Istituto Sturzo, Roma), del Pci (Istituto Gramsci Roma). Il secondo ha permesso di soffermarsi sulle vicende di Taranto (Archivio dell'Arcidiocesi, Archivio del Comune, Biblioteca Comunale). Il terzo è stato focalizzato ancora su vicende politiche e finanziarie (Archivio Storico Banca d'Italia, Archivio Giulio Andreotti, Archivio storico del Senato, tutti con sede a Roma). L'esame dei verbali dei Comitati esecutivi della Finsider per gli anni 1954 -1959 rivela una chiara direzione: la Finsider studia con grande rigore la situazione del mercato italiano, delle varie aziende e dei centri produttivi del Gruppo. Un rigore finalizzato alla chiusura dei centri ritenuti antiquati e poco funzionali e al potenziamento di quelli più moderni e dalle dimensioni imponenti. Un'azione tesa ad incrementare la produzione, essere competitivi sul mercato internazionale e salvaguardare il vero faro dell'azienda in quegli anni: l'economicità. Cioè ottenere il più possibile tutelando gli equilibri finanziari del Gruppo. E' per questo che per ben due anni, i funzionari dell'azienda avanzano progetti complementari, come quello del piccolo centro di Apuania, ma il Comitato esecutivo pur considerando l'investimento indispensabile e conveniente, decide di rinviarne la realizzazione. Gli elementi più rilevanti sono emersi per l'anno 1957. E' noto come il centro siderurgico meridionale fosse messo a rischio da un altro progetto avanzato dalla Fiat, decisa a realizzare un proprio stabilimento nell'Italia settentrionale, a Vado Ligure. Il centro avrebbe dovuto rifornire di acciaio gli stabilimenti della casa automobilistica rendendola indipendente dall'Industria di Stato. Nel caso si fosse realizzato il centro di Vado (al quale la Fiat rinuncerà nel 1957) sarebbe risultato impossibile realizzarne un altro nel Meridione (a quel punto la produzione avrebbe superato i consumi). Dai dati esaminati emerge una trattativa finora inedita che vede il coinvolgimento della Finsider e di privati stranieri.

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This historical study uses qualitative methods to analyze and describe the components of the material world of nursing care in Spain between 1855 and 1955 based on the analysis of eight nurse training manuals. A total of 360 objects and 45 procedures were recorded. Manual analysis was carried out concurrently with data collection based on the Grounded Theory approach. Findings show that the material world of health care was composed of objects that were handed down by the medical profession to health care professionals and adapted objects, improvised mainly out of everyday household items. While the handing down of medical tools and instruments could be said to be a theoretical and technical achievement, it is not clear whether it was also a scientific accomplishment. The improvisation of objects out of everyday household items promoted by the manuals highlights the artisan-like and ingenious nature of nursing practice, which should be explored further in future studies to provide a greater understanding and promote the recognition of these objects as a health care technology.

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Young Muidinga is desperate to find the family he lost while his country Mozambique was in civil war. He finds a diary that recounts the story of a woman on a ship who is searching for her son. Convinced that he is her son, Muidinga decides to find her with the help of wise guardian Tuahir.

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This layer is a georeferenced raster image of the United States Geological Survey sheet map set entitled: Philadelphia and vicinity, east, 1955 (and west, 1956) (Pennsylvania - New Jersey) by the Geological Survey. It was published in 1958. Scale 1:24,000. Covers Philadelphia and portions of adjacent counties. Mapped by the Geological Survey, U.S. Coast and Geodetic Survey and Army Map Service. Compiled from 1:24,000 scale maps of Langhorne 1953, Hatboro 1952, Ambler 1952, Germantown 1952, Frankford 1950, Beverly 1955, Moorestown 1953, Camden 1949, Philadelphia 1949, Woodbury 1949, Rennemede 1952, and Clementon 1953 7.5 minute quadrangles. This layer is image 1 of 2 total images of the two sheet source map set representing the eastern portion of the map. The image inside the map neatline is georeferenced to the surface of the earth and fit to the Pennsylvania South State Plane Coordinate System NAD27 (in Feet) (Fipszone 3702). All map collar and inset information is also available as part of the raster image, including any inset maps, profiles, statistical tables, directories, text, illustrations, index maps, legends, or other information associated with the principal map. USGS maps are typical topographic maps portraying both natural and manmade features. They show and name works of nature, such as mountains, valleys, lakes, rivers, vegetation, etc. They also identify the principal works of humans, such as roads, railroads, boundaries, transmission lines, major buildings, etc. Relief is shown with standard contour intervals of 10 and 20 feet. Please pay close attention to map collar information on projections, spheroid, sources, dates, and keys to grid numbering and other numbers which appear inside the neatline. This layer is part of a selection of digitally scanned and georeferenced historic maps from The Harvard Map Collection as part of the Imaging the Urban Environment project. Maps selected for this project represent major urban areas and cities of the world, at various time periods. These maps typically portray both natural and manmade features at a large scale. The selection represents a range of regions, originators, ground condition dates, scales, and purposes.