1000 resultados para Choques, producción, tipo de cambio real, tasas de interés, apreciación.


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[ES] Canarias es una región muy sensible a los incendios forestales. Cuando surge un evento de este tipo, se impone una gestión adecuada, encaminada a minimizar los daños ocasionados y en definitiva a la rápida extinción del incendio. Sólo en Gran Canaria y Tenerife, la superficie afectada por incendios en el mes de Agosto de 2007 (aproximadamente 35.060 hectáreas) fue similar a la quemada en los últimos 22 años en todo el archipiélago canario. Recientemente, están emergiendo asistentes como los gestores virtuales en tiempo real, los cuales pretenden ser herramientas de ayuda en este tipo de sucesos. Se presenta en este trabajo un sistema informático para la gestión de emergencias en la comunidad canaria, en la actualidad en fase de pruebas en el Cabildo de La Palma. Si bien la aplicación está diseñada para cualquier tipo de emergencia, en el estado actual del proyecto se desarrolla el caso de la predicción y simulación de incendios forestales en las Islas. La aplicación desarrollada ha suscitado el interés de la Consejería de Medio Ambiente (Sección de Montes) de este Cabildo, la cual colabora activamente para poner en producción un sistema plenamente operativo.

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[ES] Este artículo analiza 16 cárcavas efímeras en campos de cultivo en el norte de Tenerife (Las Llanadas) tras lluvias intensas caídas en noviembre de 2009. Se estudiaron “gullies” en parcelas con diferentes tipos de cultivo: maíz, cereal, papas y sin cultivo. Se observó que las cárcavas presentan diferencias morfológicas y de tamaño en relación con el tipo de cultivo sobre el que se han generado, por lo que las parcelas con maíz son más vulnerables a los procesos de erosión, mientras que la de cereal son las menos. Sin embargo, también se aprecia que la desaparición de elementos tradicionales en los campos de cultivo (zanjas, muros de piedras, etc.) son los máximos responsables de la formación y la mayor incidencia de las cárcavas por lluvias torrenciales. Por tanto, es necesario que los agricultores vuelvan a recuperar, y así se ha constatado, los elementos tradicionales que progresivamente han ido desapareciendo de los campos de cultivo. [EN] In this work 16 ephemeral gullies of the north of Tenerife (Las Llanadas) are studied. these gullies are located in agricultural land (corn, cereal, potatoes and without cultivations) and they were formed for torrential rains. The gullies possesses different size and morphologies according to cultivations type. However, the elimination of traditional elements in the agricultural fields, they have provoked bigger effect of the torrential rains.

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[ES] La construcción de la ciudad y la edificación de viviendas en España han estado condicionadas, entre otros factores, por las características estructurales y coyunturales del sector de la construcción y por las diferentes políticas económicas desarrolladas. El objetivo de esta aportación se centra en el análisis de la acción política puesta en marcha en España durante el franquismo (1939-75), en la caracterización del sector constructor-promotor y en el estudio de las repercusiones en el crecimiento inmobiliario y de la ciudad, centrándonos de un modo más específico en el caso de Canarias, dadas las peculiaridades que presentan las Islas en el contexto español. Al contrario de lo que suele afirmarse, se defiende que el precipitado proceso de conformación de la ciudad a partir de la década de los sesenta no sólo se debe al desarrollo de un modelo económico desarrollista, sino también a la profunda huella que el periodo autárquico había dejado en la economía y en la sociedad española. 

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Nonostante la riforma societaria ed i tentativi di rilanciare l’economia nazionale, ancora oggi la principale fonte di ricchezza e di capitalizzazione resta l’investimento immobiliare. Ed ecco perchè si sente sempre più parlare di “Real Estate”, ovvero dei diritti reali sui beni immobili, della loro circolazione, e delle garanzie e tutele ad essa correlate. Dalla vendita immobiliare tipizzata nel codice civile del ’42 ad oggi molto è cambiato. E il mio lavoro parte proprio da un’analisi delle nuove forme e dei nuovi limiti alla circolazione degli immobili. In primis ho affrontato il tema del riconoscimento giurisprudenziale della cessione di cubatura: un esempio tipico del passaggio dal fatto al diritto attraverso la costruzione giurisprudenziale di nuove fattispecie giuridiche già in uso fra gli operatori del mercato. Tecnicamente la stessa espressione “cessione di cubatura” non risulta corretta: non si ha una vera e propria cessione, quanto la costituzione di una servitù ius non edificandi a favore di un terreno e a carico di un altro. La giurisprudenza è ormai concorde nello stabilire che l’accordo delle parti rimane comunque privo di efficacia se ad esso non segue un permesso di costruire della Pubblica Amministrazione che riconosca la maggiore capacità edificatoria al terreno a cui vantaggio è stabilità la servitù. Un’altra nuova forma di circolazione della proprietà, così come degli altri diritti reali minori, è la multiproprietà. La multiproprietà viene disciplinata nel nostro ordinamento, a seguito di una risoluzione del Parlamento Europeo del 13 ottobre 1988, dapprima con il D.lgs. 9 novembre 1998 e da ultimo con il Codice del Consumo, che con gli artt. 69 ss. stabilisce una più puntuale tutela degli acquirenti. Si riconosce qui l’esistenza di uno squilibrio fra le posizioni contrattuali fra venditore ed acquirente/consumatore: vi è una profonda asimmetria informativa fra le parti, che viene colmata prevedendo la consegna al futuro acquirente di un dettagliato prospetto informativo predisposto dal venditore. La mia attenzione si è concentrata proprio sul tema delle tutele che il nostro ordinamento riconosce al consumatore multiproprietario: un prospetto informativo dal contenuto minimo legislativamente predeterminato, recesso, fideiussione. Ho dedicato un particolare approfondimento alla normativa sull’acquisto immobiliare sulla carta. Il D.lgs. 122/2005 si inserisce nel contesto di una legislazione, che spesso trova la sua origine nel diritto privato europeo, finalizzata alla regolamentazione di un fenomeno sempre più frequente nella realtà economica contemporanea, rappresentato dalla contrattazione fra soggetti che si trovano in una posizione di squilibrio contrattuale: un “contraente forte” da una parte, ed un “contraente debole” dall’altra. La legislazione nazionale interviene sempre più frequentemente per porre un rimedio a queste situazioni di squilibrio, con interventi di tipo conformativo intesi a rendere effettiva l’autonoma contrattuale delle parti e, conseguentemente, agevolare il corretto funzionamento del mercato. Si parla in tal senso di una ius espansiva del modello europeo di legislazione a tutela del contraente debole, e quindi di una espansione del diritto privato europeo anche in settori dove manca una puntuale normativa comunitaria. Vi è una generale tendenza ad un “neoformalismo”, che consiste nella richiesta espressa della forma scritta e nella conformazione del contenuto del contratto, che solo apparentemente limitano l’autonomia contrattuale delle parti ma che tende ad eliminare le situazioni di squilibrio dando una tutela effettiva al contraente debole. Contraente debole e non “consumatore”. L’art. 1 del decreto parla, infatti, espressamente di “persona fisica”. Secondo gli orientamenti dottrinali maggioritari dalla nuova disciplina resterebbero esclusi, e quindi non rientrerebbero nella definizione di “acquirenti”, le società, le persone giuridiche e gli enti collettivi in generale. Si riconosce la figura del “professionista debole”, giacché si riconosce che l’acquisto di un immobile da costruire sia un’operazione che, in virtù della sua importanza economica, viene gestita con maggiore avvedutezza: l’acquisto di un immobile non è propriamente “atto di consumo”in senso tecnico. L’esigenza di tutela è diversa: si vuole tutelare l’acquirente in considerazione dell’intrinseca rischiosità dell’operazione, stabilendo alcuni profili fondamentali del contenuto del contratto non solo e non tanto a fini informativi, quanto piuttosto per una “tutela sostanziale” dell’acquirente. Il legislatore si preoccupa di predisporre garanzie obbligatorie per il caso di dissesto dell’impresa costruttrice. Le garanzie, quindi, come forma di tutela del contraente debole. Il mio lavoro si concentra, a questo punto, sulle garanzie personali e reali. Poche le novità sulle garanzie, ma alcune significative. Nel campo delle garanzie personali, acquista maggiore rilevanza la fideiussione prestata dal contraente forte a favore del contraente debole, affinché quest’ultimo possa recuperare tutte le somme investite per l’acquisto dell’immobile: sia esso un immobile in multiproprietà, sia esso un immobile ancora da costruire. E ancora le garanzie reali: pegno e ipoteca. Ho posto particolare attenzione al tema della "portabilità" dei mutui e surrogazione ex art. 1202 c.c. ed al tema delle formalità ipotecarie così come previsti dagli artt. 6, 7 e 8 della l. 2 aprile 2007, n. 40 sulla concorrenza. Ma la mia attenzione si è soffermata soprattutto sul tema della nullità ed in particolare sulla nullità relativa. La più recente legislazione speciale, specie quella di derivazione europea, ha dato un grosso scossone alla dogmatica tradizionale della nullità negoziale. Le fattispecie di nullità relativa sono sempre più frequenti, tanto da far parlare di una nuova categoria di nullità c.d. “nullità di protezione”. Quest’ultima risponde ad esigenze profondamente differenti dalla nullità assoluta di stampo codicistico. In luogo della nullità, sembra oggi più corretto parlare delle nullità: diverse categorie di invalidità, ciascuna delle quali soddisfa interessi diversificati, e come tale riceve anche una disciplina differenziata in termini di legittimazione all’azione, rilevabilità d’ufficio, prescrittibilità, sanabilità, opponibilità ai terzi. Ancora una volta partendo da un’analisi critica del D.lgs. 122/2005, ho avuto modo di approfondire il fondamentale tema della nullità nel nostro ordinamento. L’art. 2 del decreto stabilisce espressamente la nullità relativa, e cioè azionabile dal solo acquirente parte debole del contratto, nel caso in cui non sia rilasciata dal venditore la fideiussione. L’art. 6 stabilisce, invece, un contenuto minimo del contratto poste a tutela della parte debole e del corretto funzionamento del mercato immobiliare. Se ad alcune di esse può attribuirsi un valore meramente ordinatorio, altre al contrario rivestono una natura di norme imperative di ordine pubblico attinenti più precisamente al c.d. ordine pubblico di protezione ed al c.d. ordine pubblico di direzione. Nel sistema del nostro codice, la violazione di norma imperative dà luogo, ex art. 1418, alla nullità del contatto salvo che la legge stabilisca diversamente. E’quindi configurabile una nullità virtuale del contratto, ovvero non espressamente e letteralmente stabilita, ma che può essere desunta dal tenore imperativo delle norme. La dottrina prevalente è ormai orientata nel senso di ammettere che anche la nullità relativa possa essere virtuale, nel quadro di un orientamento, ormai dominante, volto al superamento dell’approccio tendente a far rientrare nell’eccezionalità qualsiasi difformità dal modello classico della nullità. Il problema, quindi, si sposta all’individuazione della natura imperativa della norma violata. In linea generale si afferma che perché una norma possa essere definita imperativa debba porre un comando o un divieto espresso, debba essere inderogabile ed indisponibile. Oggetto di dibattiti dottrinali è, poi, il tema della rilevabilità d’ufficio delle nullità relative. A fronte di una prima posizione dottrinale tendente ad escludere tale rilevabilità d’ufficio sul presupposto di una sua inconciliabilità con il regime di legittimazione relativa all’azione di nullità, dottrina e giurisprudenza più recenti appaiono concordi nel ritenere assolutamente conciliabili tali due profili. Si concorda, inoltre, sull’esistenza di limitazioni alla rilevabilità d’ufficio della nullità: la nullità può essere rilevata d’ufficio dal giudice, ma tale rilievo deve operare nell’esclusivo interesse del contraente debole, dovendo il giudice bloccarsi davanti ad un concreto interesse della parte a mantenere in vita il contratto. Discorso a sé stante deve poi esser fatto sul rapporto fra nullità relativa e nullità virtuale e responsabilità del notaio rogante. Secondo l’orientamento dominante della giurisprudenza, nella misura in cui vi sia una violazione di norme imperative, e l’imperatività sia evidente, manifesta, dal tenore delle disposizioni, deve ritenersi che la nullità, sia testuale che virtuale, comporti la responsabilità del notaio ai sensi dell’art. 28 l. not. Ogni qualvolta, viceversa, tale nullità non si configuri, la responsabilità disciplinare sarà esclusa. Si avverte, comunque, una prima apertura verso la sanzionabilità delle nullità relative che siano manifeste. In chiusura del mio lavoro non ho potuto non tenere conto della recente crisi dei mercati internazionali. Crisi che ha avuto inizio proprio con il crollo negli Stati Uniti dei settori immobiliare e finanziario, improntati verso una eccessiva deregolamentazione e valorizzazione dell’autonomia contrattuale delle parti. L’assenza di garanzie sicure e la carenza di controllo di un professionista corrispondente al nostro notaio pubblico ufficiale, ha portato ad investimenti e finanziamenti azzardati da parte delle banche e degli istituti di credito che stanno vivendo un momento di profonda crisi aprendo la strada ad una recessione economica di portata mondiale.

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Organic electronics has grown enormously during the last decades driven by the encouraging results and the potentiality of these materials for allowing innovative applications, such as flexible-large-area displays, low-cost printable circuits, plastic solar cells and lab-on-a-chip devices. Moreover, their possible field of applications reaches from medicine, biotechnology, process control and environmental monitoring to defense and security requirements. However, a large number of questions regarding the mechanism of device operation remain unanswered. Along the most significant is the charge carrier transport in organic semiconductors, which is not yet well understood. Other example is the correlation between the morphology and the electrical response. Even if it is recognized that growth mode plays a crucial role into the performance of devices, it has not been exhaustively investigated. The main goal of this thesis was the finding of a correlation between growth modes, electrical properties and morphology in organic thin-film transistors (OTFTs). In order to study the thickness dependence of electrical performance in organic ultra-thin-film transistors, we have designed and developed a home-built experimental setup for performing real-time electrical monitoring and post-growth in situ electrical characterization techniques. We have grown pentacene TFTs under high vacuum conditions, varying systematically the deposition rate at a fixed room temperature. The drain source current IDS and the gate source current IGS were monitored in real-time; while a complete post-growth in situ electrical characterization was carried out. At the end, an ex situ morphological investigation was performed by using the atomic force microscope (AFM). In this work, we present the correlation for pentacene TFTs between growth conditions, Debye length and morphology (through the correlation length parameter). We have demonstrated that there is a layered charge carriers distribution, which is strongly dependent of the growth mode (i.e. rate deposition for a fixed temperature), leading to a variation of the conduction channel from 2 to 7 monolayers (MLs). We conciliate earlier reported results that were apparently contradictory. Our results made evident the necessity of reconsidering the concept of Debye length in a layered low-dimensional device. Additionally, we introduce by the first time a breakthrough technique. This technique makes evident the percolation of the first MLs on pentacene TFTs by monitoring the IGS in real-time, correlating morphological phenomena with the device electrical response. The present thesis is organized in the following five chapters. Chapter 1 makes an introduction to the organic electronics, illustrating the operation principle of TFTs. Chapter 2 presents the organic growth from theoretical and experimental points of view. The second part of this chapter presents the electrical characterization of OTFTs and the typical performance of pentacene devices is shown. In addition, we introduce a correcting technique for the reconstruction of measurements hampered by leakage current. In chapter 3, we describe in details the design and operation of our innovative home-built experimental setup for performing real-time and in situ electrical measurements. Some preliminary results and the breakthrough technique for correlating morphological and electrical changes are presented. Chapter 4 meets the most important results obtained in real-time and in situ conditions, which correlate growth conditions, electrical properties and morphology of pentacene TFTs. In chapter 5 we describe applicative experiments where the electrical performance of pentacene TFTs has been investigated in ambient conditions, in contact to water or aqueous solutions and, finally, in the detection of DNA concentration as label-free sensor, within the biosensing framework.

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La tesi si pone come obiettivo quello di analizzare dal punto di vista funzionale il software embedded real - time installato su di una applicazione industriale, utilizzando la prima release per calibrare il sistema in modo da poter stimare il numero di linee di codice necessarie per lo sviluppo delle versioni successive. Durante questo studio sono stati applicati i metodi indicati dall'ingegneria del software per contare le linee di codice sorgente dell'applicativo e stimarne i function point, analizzando ed individuando le problematiche relative all'utilizzo di tali strumenti su software di tipo real - time.

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La tesi da me svolta durante questi ultimi sei mesi è stata sviluppata presso i laboratori di ricerca di IMA S.p.a.. IMA (Industria Macchine Automatiche) è una azienda italiana che naque nel 1961 a Bologna ed oggi riveste il ruolo di leader mondiale nella produzione di macchine automatiche per il packaging di medicinali. Vorrei subito mettere in luce che in tale contesto applicativo l’utilizzo di algoritmi di data-mining risulta essere ostico a causa dei due ambienti in cui mi trovo. Il primo è quello delle macchine automatiche che operano con sistemi in tempo reale dato che non presentano a pieno le risorse di cui necessitano tali algoritmi. Il secondo è relativo alla produzione di farmaci in quanto vige una normativa internazionale molto restrittiva che impone il tracciamento di tutti gli eventi trascorsi durante l’impacchettamento ma che non permette la visione al mondo esterno di questi dati sensibili. Emerge immediatamente l’interesse nell’utilizzo di tali informazioni che potrebbero far affiorare degli eventi riconducibili a un problema della macchina o a un qualche tipo di errore al fine di migliorare l’efficacia e l’efficienza dei prodotti IMA. Lo sforzo maggiore per riuscire ad ideare una strategia applicativa è stata nella comprensione ed interpretazione dei messaggi relativi agli aspetti software. Essendo i dati molti, chiusi, e le macchine con scarse risorse per poter applicare a dovere gli algoritmi di data mining ho provveduto ad adottare diversi approcci in diversi contesti applicativi: • Sistema di identificazione automatica di errore al fine di aumentare di diminuire i tempi di correzione di essi. • Modifica di un algoritmo di letteratura per la caratterizzazione della macchina. La trattazione è così strutturata: • Capitolo 1: descrive la macchina automatica IMA Adapta della quale ci sono stati forniti i vari file di log. Essendo lei l’oggetto di analisi per questo lavoro verranno anche riportati quali sono i flussi di informazioni che essa genera. • Capitolo 2: verranno riportati degli screenshoot dei dati in mio possesso al fine di, tramite un’analisi esplorativa, interpretarli e produrre una formulazione di idee/proposte applicabili agli algoritmi di Machine Learning noti in letteratura. • Capitolo 3 (identificazione di errore): in questo capitolo vengono riportati i contesti applicativi da me progettati al fine di implementare una infrastruttura che possa soddisfare il requisito, titolo di questo capitolo. • Capitolo 4 (caratterizzazione della macchina): definirò l’algoritmo utilizzato, FP-Growth, e mostrerò le modifiche effettuate al fine di poterlo impiegare all’interno di macchine automatiche rispettando i limiti stringenti di: tempo di cpu, memoria, operazioni di I/O e soprattutto la non possibilità di aver a disposizione l’intero dataset ma solamente delle sottoporzioni. Inoltre verranno generati dei DataSet per il testing di dell’algoritmo FP-Growth modificato.

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Durante tres años consecutivos se desarrolló el ensayo de riego en álamos de 6 años (Populus euramericana I-214), en el Departamento de Rivadavia, Mendoza, Argentina. El suelo es de textura franco-arenosa. El ensayo se estableció en cuatro bloques completos aleatorizados. El área unitaria fue de 192 m2, con un total de 20 árboles por parcela. Los Intervalos de Riego (IR) fueron 7,14 y 21 días. El número de riegos anuales fue de 21 y la evapotranspiración diaria del cultivo fue de 14.6 mm/día. Los resultados muestran que para el IR = 7 días la Evapotranspiración real (Etc) fue de 2.097 mm; para IR = 14 días fue de 1 467 mm y para IR = 21 días fue de 1 051 mm. El Coeficiente Kc de cultivo se obtuvo al relacionar la Etc con la Evapotranspiración potencial obtenida por la fórmula de Blaney y Criddle y del tanque de evaporación estándar tipo A. Los esultados fueron respectivamente: Kc = 2.95 y 2.06 para IR = 7 días; Kc = 2.07 y 1.45 para IR = 14 días y Kc = 1.47 y 1.05 para IR = 21 días. Del análisis estadístico del volumen de madera producido se concluye que el IR de 7 días fue el mejor para álamos de seis años.

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La autora trabaja la línea de investigación del discurso social a lo largo de su carrera de producción del conocimiento. En esta oportunidad se refiere al desarrollo de los desfavorecidos en distintas condiciones sociales con respecto a su comportamiento verbal y el uso de la comunicación en la educación.

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Durante tres años consecutivos se desarrolló el ensayo de riego en álamos de siete años (Populus x canadensis I-214) en el Departamento de Rivadavia, Mendoza, Argentina. El suelo es de textura franco-arenosa. El ensayo se estableció en cuatro bloques completos aleatorizados. La parcela unitaria fue de 192 m², con un total de 20 árboles. Los Intervalos de Riego (IR) utilizados fueron 7-14-21 días. Los resultados muestran que para el IR = 7 días la Evapotranspiración real (Etc) fue de 2.215 mm; para IR = 14 días de 1.372 mm y para IR = 21 días de 1.038 mm. El número de riegos anuales para IR = 7 días fue de 22 y la Evapotranspiración diaria del cultivo fue de 14,9 mm/día. El Coeficiente de cultivo (Kc) se obtuvo de relacionar la Etc con la Evapotranspiración potencial obtenida por la fórmula de Blaney y Criddle y por el tanque de evaporación estándar tipo A. Los resultados fueron respectivamente: Kc = 3 y 2,41 para IR = 7 días; Kc = 1,87 y 1,47 para IR = 14 días y Kc = 1,40 y 1,10 para IR = 21 días. Del análisis estadístico del volumen de madera producido se concluyó que el IR de 7 días resultó el más productivo para álamos de siete años.

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Este estudio se realizó en una zona productora de uva de mesa de la provincia de San Juan, que incluyó los departamentos Zonda, Ullum, Albardón, Pocito, Caucete, 25 de Mayo, San Martín y 9 de Julio. De 335 explotaciones existentes, según la base obtenida a partir del CNA 2002, se tomó una muestra de 83 casos, para 2 sigmas de intervalo de confianza y 10 % de error. Los objetivos planteados fueron: determinar el nivel tecnológico para este rubro productivo, medir el grado de severidad de un grupo de restricciones asociadas a la incorporación de tecnología y estimar el beneficio económico alcanzado por el cierre de la brecha tecnológica. De este modo, se plantearon tres dimensiones de estudio, evaluando oportunamente las variables asociadas, de acuerdo a los estudios preeliminares. Los datos fueron procesados con el programa SPSS 11. Se realizó, para el estudio de la primera dimensión, análisis de componentes principales, escalamiento multidimensional y análisis de conglomerados no jerárquicos y en dos fases. En el caso de la segunda dimensión, se utilizaron tablas de contingencia con los estadísticos chi-cuadrado y t de student. Para estimar el beneficio económico alcanzado por el cierre de la brecha tecnológica, se utilizó un programa de simulación SIGMA 2.0. Se encontró la existencia de dos niveles tecnológicos dentro del rubro productivo uva de mesa de exportación, en donde existen inconvenientes referidos a la carencia de infraestructura, falta de rentabilidad asociada a los ingresos de la alternativa tecnológica, incompatibilidad entre los intereses al crédito que se puede acceder y las ganancias de la alternativa tecnológica y, por último, falta de planificación empresarial. Del cierre de la brecha tecnológica, en un escenario positivo, de cinco años, se concluye que el beneficio social medido como excedente bruto de la producción, puede ascender a casi $ 27 millones.

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Se intenta esclarecer cómo ciertos factores materiales, en determinados momentos históricos, influyen en el retraso del surgimiento de un corpus teórico que dé cuenta, con la mayor exactitud, de la realidad social. Más precisamente, se pretende evidenciar las condiciones materiales que obstaculizan el surgimiento del concepto de sistema capitalista global, considerando que su objeto real ya estaba plenamente presente hacia la segunda mitad del siglo XIX. Para esto se ilustraran algunos esbozos del concepto, elaborados desde la periferia del sistema global que, independientemente de su pertinente enunciación, fueron bloqueados en su desarrollo por condiciones políticas e ideológicas particulares.

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Este artículo forma parte de un trabajo de investigación más amplio cuyo objeto es analizar los problemas de la inserción social de los jóvenes desde una perspectiva sociológica y plantea que frente al abandono de líneas de investigación que abordenlos fenómenos sociales en sus múltiples realciones engarzando armónicamente trabajo de campo y producción teórica, resulta imperioso preguntarse en qué consiste la especificidad de una perspectiva de este tipo. Para responder a este interrogante se desarrolla una posición teórica y se tratan las dificultades para encontrar , en nuestra casa de estudios, los insumos teóricos que esta posición transforma en imprescindibles.

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Se propone el enfoque de opciones reales como herramienta económico-financiera para la toma de decisiones estratégicas en el sector forestal. En términos de instrumentos financieros, consideraremos en particular una opción exótica conocida como barrier option del tipo knock-in. Suponemos que la proyección del precio de venta promedio de los subproductos sigue un proceso estocástico del tipo Geométrico Browniano, mientras que la producción se determina mediante simulación de un turno forestal. La decisión de talar la masa forestal surge de comparar en cada periodo, el valor de flujo de fondos en cada nodo (FFij(t)) de una rejilla binomial con el valor esperado en el próximo año (X t+1 x e−rΔ t) ). En un ejemplo analizado el criterio tradicional del VAN indica que el mayor valor actual se produce en el instante t = 0 (año 10), mientras que el enfoque de opciones reales arroja que el máximo valor de ejercicio se da en el periodo t = 8 (año 18).