935 resultados para Biologia Sintetica, Promotori, Caratterizzazione Sperimentale
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The marine fish white mullet, Mugil curema Valenciennes, 1836 (Osteichthyes: Mugilidae) exhibits a wide geographical distribution, being common in the Brazilian coast and is an important component of the artisanal fisheries. The objective of this study was to investigate the reproductive biology of M. curema in the coastal waters of Rio Grande do Norte. Fish samples were captured on a monthly basis during August, 2008 to July, 2009. The fish specimens were numbered, weighed, measured, dissected and their gonads were removed, weighed, their sex and gonadal development were identified. The length-weight relationship was determined for males and females. The sex ratio, the size at first gonadal maturation and gonadosomatic index (GSI) were calculated and ovarian development was investigated using macroscopic and histological techniques. The fecundity, spawning type and the reproductive period of the species were determined. A total of 366 specimens (186 males and 180 females) were captured. The sex ratio was 1:1 and the females were heavier than males. The estimated values of the angular coefficient for both sexes suggest that the species has isometric growth. The size at which 50% of the population began the process of maturation was 25.9 cm of total length for grouped sex. The macroscopic characteristics of the ovaries showed four stages of development: immature, maturing, mature and spent. However, the microscopic characteristics of the ovaries showed five stages of development: immature, early maturing, late maturing, mature and spent. The development of oocytes indicated five phases: Chromatin-nucleolus (phase I), initial perinucleolar (phase II), final perinuclear (phase II), formation of vitelline vesicle or yolk (phase III), vitellogenic (phase IV) and complete vitellogenesis (phase V). The species has a prolonged spawning period, with two peaks coinciding with the rainy season.
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Food habits and morpho-histology of the digestive tract of marbled swamp eel, Synbranchus marmoratus (Block, 1917) were investigated. The fish samples were captured during August, 2007 to July, 2008 in the Marechal Dutra reservoir, Acari, Rio Grande do Norte. The rain fall data was obtained from EMPARN. The fish captured, were measured, weighed, dissected, eviscerated and individual stomach weights were registered. The stomach contents analyses were carried out based on volumetric method, points, frequency of occurrence and applying the Index of Relative Importance. The degrees of repletion of the stomachs were determined besides the Index of Repletion relating to feeding activity variations and frequency of ingestion during the rainy and dry seasons. The rainfall varied from 0 mm a 335 mm with a mean value of 71.62 mm. Highest rainfall of 335.5 mm was registered in March, 2008 and August to December was the dry period. During the dry period the study species presented high degrees of repletion of the stomachs, with a peak value in the month of September (mean = 4.54; ± SD = 0.56). The minimum mean value of = 3.99 ± SD = 0.25 was registered in the month of May during the rainy period. The stomach contents of S. marmoratus registered show that this fish prefers animals, 78.22% of crustaceans 2.85% of mollusks, 3.25% of fish, 1.4% of insects and 13.5% of semi-digested organic matter, thus characterizing the study species as a carnivore with a preference for crustaceans. The morpho-histological aspects of the digestive tract of S. marmoratus indicate that the mouth is terminal adapted to open widely, thin lips with taste buds, small villiform teeth forming a single series on maxillas, four pairs of branchial arches with short and widely spaced branchial rays. The oesophagus is short and cylindrical with a small diameter. The oesophagus wall is thick with mucas surface and internal parallel folds. The stomach is retilinical in form, presenting cardiac, caecal and pyloric portions. The caecal portion is long and is intermediary in position between the cardiac and pyloric portions. The cardiac portion of the stomach is short and cylindrical formed of simple epithelial cylindrical mucus cells. The caecal portion is long with narrow walls, a big cavity and smaller folds which give rise to gastric glands. The phyloric portion has no glands and primary or secondary mucas folds. The morphohistological aspects of the digestive tract of S. marmoratus indicate its adaptation to a carnivorous feeding habit
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Lo scopo di questa tesi è quello di illustrare come l’utilizzo delle equazioni differenziali stocastiche sia coinvolto nella modellizzazione di fenomeni relativi all'ambito della biologia delle popolazioni.
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Si caratterizza dal punto di vista del carico di rottura la lastra ondulata leggera multistrato in materiale plastico dell'azienda Edil Plast Srl. Si valuta la reazione al fuoco della grecata e si introducono i concetti fondamentali dell'incendio, della combustione e dei ritardanti di fiamma. Si presenta una panoramica delle normative vigenti in Italia e in Europa. Si cerca di inserire appositi antifiamma nella mescola della lastra grecata in modo da ottenere una migliorata reazione al fuoco.
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In questo lavoro si analizza il rendimento isoentropico di diversi espansori adottati all’interno di sistemi micro-ORC (Organic Rankine Cycle). Si parte da una descrizione generale dei sistemi ORC, mettendone in evidenza le principali caratteristiche, il layout tipico, le differenze rispetto ad un ciclo Rankine tradizionale, e gli ambiti di utilizzo. Si procede ad una trattazione teorica del rendimento isoentropico del compressore e dell’espansore, specificando le ipotesi adottate nei calcoli e mettendo in luce la relazione tra rendimento isoentropico e politropico nell’uno e nell’altro apparato. Si passa poi alla descrizione delle quattro principali tipologie di espansori presenti in letteratura: scroll, screw, vane e piston, e si prosegue con l'analisi nel dettaglio della letteratura relativa alla valutazione dell’efficienza di questi quando utilizzati all’interno di un sistema micro-ORC. Infine, dopo aver descritto il sistema ORC del laboratorio di via Terracini del DIN, illustrandone layout, componenti principali, potenza scambiata all’interno dei componenti e modalità di calcolo adottata per la valutazione del rendimento isoentropico dell’espansore e del sistema complessivo, si confrontano i dati di efficienza di questo con quelli reperiti in letteratura. Il confronto del rendimento, dell'espansore e complessivo, del sistema del DIN, 33.8% e 1,818% rispettivamente, con quelli degli altri sistemi, è risultato di difficilmente valutazione a causa delle condizioni di forte off-design del sistema stesso. Dalla ricerca è inoltre emerso che i fluidi più utilizzati nella sperimentazione, e dunque capaci di migliori prestazioni, sono R245fa, R134a e R123. Per quel che riguarda infine gli espansori, nel range di potenza di 1-10 kW, lo scroll risulta essere il migliore.
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Lo studio intrapreso si è posto come obiettivo la caratterizzazione dal punto di vista elettrico dei materiali coinvolti nella realizzazione di accessori per applicazioni in HVDC, in particolare mescole isolanti, semiconduttive e varioresistive. La necessità di un lavoro di questo tipo viene giustificata dalla costante espansione dei sistemi in DC nella trasmissione dell’energia elettrica, i quali presentano caratteristiche fisiche che si differenziano sensibilmente da quelle tipiche dei tradizionali sistemi in AC, dunque richiedono componenti e materiali opportunamente progettati per garantire condizioni di servizio sicure e affidabili. L’obiettivo della trattazione consiste nello studio di analogie e differenze tra le proprietà elettriche fornite da prove su diverse configurazioni di provini, nella fattispecie di tipo piano e cilindrico cavo. In primo luogo si studiano i provini di tipo piano al fine di ricavare informazioni basilari sul materiale e sulla mescola che lo costituisce e di prendere decisioni relative al proseguimento dei test. Dopo aver effettuato un sufficiente numero di test su varie tipologie di provini piani e aver riconosciuto le mescole più performanti dal punto di vista elettrico, meccanico e termico, si procede alla realizzazione di provini cilindrici stampati, su cui si intraprendono le medesime misure effettuate per la configurazione piana. Questa seconda fase di caratterizzazione è fondamentale, in quanto consente di verificare che le proprietà già studiate su piastra si conservino in una geometria molto più simile a quella assunta dal prodotto finale evitando di sostenere costi onerosi per la produzione di un accessorio full-size. Il lavoro è stato svolto nel laboratorio elettrico di alta tensione della divisione R&D del gruppo Prysmian di Milano, leader mondiale nella produzione di sistemi in cavo per alte e altissime tensioni.
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La proliferazione di batteri in liquido è una problematica che riguarda anche le acque di fiumi e mari. In questo progetto di tesi sperimentale si indagherà un trattamento plasma assistito diretto di acqua sintetica riprodotta in laboratorio con l’obiettivo di ottenere un effetto battericida sul liquido contaminato. L’acqua trattata verrà analizzata chimicamente, in particolare si andranno a misurare i TRO (Total Residual Oxidant, composti dell’ossigeno derivanti dalla parziale ozonizzazione dell’acqua) che dovranno essere presenti in quantità minori di 0,1 mg/l. Il dispositivo utilizzato per i test biologici è una sorgente di tipologia DBD (Dielectric Barrier Discharge) indiretto. Gli elettrodi della sorgente sono separati dal solo strato di materiale dielettrico e uno di questi è composto da una rete metallica in acciaio inossidabile. Il plasma si forma tra le maglie della rete e induce la formazione di specie reattive, radiazioni UV, particelle cariche, campi elettromagnetici e calore. Ciò che raggiunge la soluzione contaminata è l’afterglow del plasma, ovvero tutte le specie reattive a lunga vita prodotte dalla ionizzazione dell’aria e dalle radiazioni UV. La sorgente è stata dapprima caratterizzata elettricamente studiando le forme d’onda di tensione e corrente a determinate condizioni operative. Il liquido da trattare è contaminato con il batterio Escherichia coli. è emerso che in tutti i casi testati i livelli degli ossidanti sono entro il limite prestabilito di 0,1 mg/l. Il trattamento plasma in soli 10 secondi è responsabile di una decontaminazione parziale del batterio E. coli. Da ulteriori studi si potranno trovare delle condizioni tali da inattivare totalmente la carica batterica presente date le grandi potenzialità di questo trattamento.
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La diffusione dei Social Network ha portato alla necessità di utilizzare tecniche per fare copyright e autenticazione dei file su di essi diffusi. Viene presentato un metodo di watermarking testuale basato sulla sostituzione dei caratteri omoglifi e studiato nell'ambiente dei Social Network. E' stata posta particolare attenzione sulla possibilità che questi adottino già tecniche di watermarking testuale e successivamente sono state studiate le potenzialità dell'algoritmo proposto sulle diverse piattaforme, valutandone la percentuale di successo, la robustezza e l'invisibilità.
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Lo scopo del mio lavoro di tesi è studiare e discutere la realizzazione mediante un sistema distribuito di un’applicazione per aste olandesi ad alta affidabilità. L’applicazione deve supportare la competizione tra compratori e venditori. Per testare l'affidabilità di tale modello, simuleremo effettivamente il crash di uno o più servers.
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Questa tesi si inserisce nel campo della Bioelettronica Organica con lo scopo di utilizzare dei transistor elettrochimici (OECT) organici basati sul polimero conduttivo PEDOT:PSS per rilevare l’integrità di un tessuto cellulare e come biosensori di analiti in soluzione. Nella prima parte dell’elaborato, si spiegano le proprietà ed il trasporto di carica dei polimeri coniugati concentrandosi sulle caratteristiche fisico chimiche del PEDOT:PSS, seguito da una trattazione analitica del principio di funzionamento di un OECT. La seconda parte, si concentra sul lavoro sperimentale partendo da una descrizione dei processi di fabbricazione degli OECT, dei metodi di caratterizzazione utilizzati e della progettazione del set-up sperimentale per permettere le misure elettriche nell’incubatore cellulare. In seguito, viene dimostrato l’uso di un OECT completamente a base di PEDOT:PSS come sensore di un neurotrasmettitore (dopamina). In parallelo, il lavoro si è concentrato sull’ottimizzazione dei transistor in termini di formulazione di PEDOT:PSS e di geometria del dispositivo per ottenere tempi di spegnimento veloci compatibili con le risposte cellulari (<300ms). In fase di preparazione alle misure con le cellule si è valutato la funzionalità dell’OECT nelle condizioni di coltura cellulare dimostrando una buona stabilità dei dispositivi. Inoltre, sono stati progettati degli studi di simulazione tramite una membrana porosa per prevedere le risposte dei transistor in presenza di un tessuto cellulare. Partendo dall’esito positivo dei test preliminari, il lavoro si è concluso con il primo esperimento con le cellule tumorali HeLa, in cui si è monitorata la crescita cellulare con immagini ottiche correlate alle misure elettriche. I primi risultati confermano la biocompatibilità dei dispositivi e una risposta elettrica degli OECTs alla presenza delle cellule, aprendo la possibilità di utilizzare questi dispositivi per futuri esperimenti anche con diversi tipi di cellule.
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Aulas de Biologia Molecular: DNA & RNA
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O trabalho que se apresenta centra-se na elaboração de um conjunto de materiais passível de ser utilizado pelos professores da área do Ensino da Biologia - Geologia, do ensino básico e secundário, com o intuito de lhes fornecer algumas das competências essenciais para a realização de saídas de campo na região de Peniche- Torres Novas. Neste sentido, o presente trabalho contempla uma primeira parte em que a geologia e a geomorfologia da região são caracterizadas de uma forma detalhada. Esta caracterização permite que, inicialmente, sejam construídas cartas, geomorfológica, litostratigráfica simplificada, tectónica e de zonamento geológico, e que, posteriormente, seja apresentado um esboço da evolução geológica da região ao longo dos tempos. Na segunda parte da dissertação pretende-se adaptar a geologia regional aos curricula dos vários níveis de ensino da Biologia - Geologia. Assim, após uma selecção dos conteúdos principais dos diferentes programas disciplinares, foram escolhidos e identificados locais com interesse geológico na região que, pelas suas características, são susceptíveis de serem visitados/estudados em saídas de campo. Por último, são apresentadas sugestões para a estruturação de roteiros de carácter geológico assim como um exemplo concreto de roteiro. ABSTRACT: The here presented essay is based on the elaboration of a set of materials which can be used by Biology and Geology, elementary and secondary school teachers, with the purpose of providing them with essential skills for field trips in the Peniche-Torres Novas region. Therefore, the essay comprises a first section where the region geology and geomorphology are fully characterized. To begin with, this characterization allows geomorphologic, simplified lithostratigraphical, tectonics and geological zoning charts to be built and later on to present an outline of the region's geological evolution throughout the times. The essay second section aim is to adapt the region geology to the different teaching levels of the Biology-Geology school curricula. That is, after a careful selection of the curricula main contents, the region geologically interesting places were chosen and identified, according to the features that make them worthwhile being visited/studied, when field trips are planned. To complete the essay, suggestions on how to structure geological roadmaps along with a roadmap example are presented.
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Embora existam alguns trabalhos pontuais pioneiros anteriores a 1980, foi a partir desta data que se intensificaram os estudos sobre as comunidades vegetais e animais do rio e do estuário do Mira. Em água doce, estes trabalhos têm incidido preferencialmente sobre a comunidade piscícola, embora mais recentemente os macroinvertebrados bentónicos tenham começado a ser alvo de uma atenção particular, devido à sua importância na avaliação da qualidade ecológica da água. Estas mesmas componentes têm sido especialmente estudadas no estuário do Mira, muitas vezes devido à sua importância como recursos haliêuticos. Também os povoamentos vegetais intertidais (ou entremarés), sobretudo os sapais e as pradarias de zosteráceas, têm sido alvo de uma atenção especial por parte da comunidade científica, principalmente por causa da sua relevância ecológica. O facto de o estuário do Mira ser considerado um sistema salobro relativamente preservado em termos de impactos das atividades humanas conduziu ultimamente à realização de um número acrescido de estudos científicos, no sentido de conhecer este tipo de comunidades em situações próximas das pristinas. Na costa alentejana oceânica foram realizados diversos trabalhos sobre a abundância e distribuição de organismos que vivem em ambientes litorais ou mais profundos, em fundos dominados por substratos duros ou sedimentos, e também em ambientes pelágicos. Alguns destes trabalhos datam do início ou de meados do século XX e permitiram, mais tarde, avaliar eventuais alterações na abundância e distribuição de algumas espécies, estudar a dispersão de espécies exóticas e o impacte de alterações climáticas. As caraterísticas físicas peculiares da costa alentejana e a sua situação biogeográfica têm motivado a realização de diversos trabalhos de comparação de populações ou comunidades à escala da costa continental portuguesa ou europeia. Noutros trabalhos, foi estudado o crescimento, a reprodução e o recrutamento de organismos marinhos, nomeadamente de algas e invertebrados, os processos responsáveis por padrões de variação da abundância e distribuição, e diversos aspetos relacionados com a pesca, a conservação e a poluição. O conhecimento científico sobre o património biológico aquático da bacia hidrográfica do Rio Mira e da zona costeira alentejana é significativo e está patente em cerca de três centenas de trabalhos publicados e em diversas áreas científicas abrangidas. É importante encontrar formas adequadas para um melhor usufruto deste património e do seu conhecimento científico por parte da população, nomeadamente ao nível da sua acessibilidade, interpretação e aplicação. Além de desenvolver a investigação científica nas áreas abordadas e em novas áreas, também é importante efetuar o cruzamento deste conhecimento científico com o de outras áreas do saber.
Resumo:
2015
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2015