988 resultados para telecomunicazioni reti OpenFlow SDN NFV


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Este trabalho tem por objetivo avaliar o desempenho inicial de genótipos de coqueiro anão e híbridos anão x gigante no Município de Moju (PA), em quatro avaliações efetuadas de fevereiro de 2000 a novembro de 2001. Os genótipos testados foram: AVG, AAG, AveJ, AveJ x GBrRN, AVG x GOA, AveJ X GOA, por meio dos seguintes caracteres vegetativos: circunferência do coleto (CC), número de folhas vivas (NFV), número de folíolos na folha três (NfoF3), comprimento do folíolo da folha três (CfoF3), comprimento da folha três (CF3) e comprimento do limbo (CL). O delineamento experimental foi em blocos casualizados, com três repetições, e parcelas representadas por nove plantas. Detectaram-se diferenças significativas para todas as épocas de avaliação apenas para o caráter CC. Em relação às demais, a significância foi variável de acordo com a época de avaliação. Os híbridos AVG x GBrPF, AAG x GOA, AveJ x GOA e AveJ x GBrRN e o genótipo anão AveJ apresentaram os melhores desempenhos iniciais para as características avaliadas. Desta forma, constituem um conjunto geneticamente promissor para a seleção de genótipos superiores de coqueiro, com vistas a atender tanto as indústrias (albúmen fresco) quanto à venda de cocos "in natura" para consumo de água.

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The large scale development of an Intelligent Transportation System is very close. The main component of such a smart environment is the network that provides connectivity for all vehicles. Public safety is the most demanding application because requires a fast, reliable and secure communication. Although IEEE 802.11p is presently the only full wireless standard for vehicular communications, recent advancements in 3GPP LTE provide support to direct communications and the ongoing activities are also addressing the vehicle to vehicle case. This thesis focuses on the resource allocation procedures and performance of LTE-V2V. To this aim, a MATLAB simulator has been implemented and results have been obtained adopting different mobility models for both in-coverage and out-of-coverage scenarios.

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La gestione del fine vita dei prodotti è un argomento di interesse attuale per le aziende; sempre più spesso l’imprese non possono più esimersi dall’implementare un efficiente sistema di Reverse Logistics. Per rispondere efficacemente a queste nuove esigenze diventa fondamentale ampliare i tradizionali sistemi logistici verso tutte quelle attività svolte all’interno della Reverse Logitics. Una gestione efficace ed efficiente dell’intera supply chain è un aspetto di primaria importanza per un’azienda ed incide notevolmente sulla sua competitività; proprio per perseguire questo obiettivo, sempre più aziende promuovono politiche di gestione delle supply chain sia Lean che Green. L’obiettivo di questo lavoro, nato dalle esigenze descritte sopra, è quello di applicare un modello innovativo che consideri sia politiche di gestione Lean, che dualmente politiche Green, alla gestione di una supply chain del settore automotive, comprendente anche le attività di gestione dei veicoli fuori uso (ELV). Si è analizzato per prima cosa i principi base e gli strumenti utilizzati per l’applicazione della Lean Production e del Green supply chain management e in seguito si è analizzato le caratteristiche distintive della Reverse Logistics e in particolare delle reti che trattano i veicoli a fine vita. L’obiettivo finale dello studio è quello di elaborare e implementare, tramite l’utilizzo del software AMPL, un modello di ottimizzazione multi-obiettivo (MOP- Multi Objective Optimization) Lean e Green a una Reverse Supply Chain dei veicoli a fine vita. I risultati ottenuti evidenziano che è possibile raggiungere un ottimo compromesso tra le due logiche. E' stata effettuata anche una valutazione economica dei risultati ottenuti, che ha evidenziato come il trade-off scelto rappresenti anche uno degli scenari con minor costi.

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The first mechanical Automaton concept was found in a Chinese text written in the 3rd century BC, while Computer Vision was born in the late 1960s. Therefore, visual perception applied to machines (i.e. the Machine Vision) is a young and exciting alliance. When robots came in, the new field of Robotic Vision was born, and these terms began to be erroneously interchanged. In short, we can say that Machine Vision is an engineering domain, which concern the industrial use of Vision. The Robotic Vision, instead, is a research field that tries to incorporate robotics aspects in computer vision algorithms. Visual Servoing, for example, is one of the problems that cannot be solved by computer vision only. Accordingly, a large part of this work deals with boosting popular Computer Vision techniques by exploiting robotics: e.g. the use of kinematics to localize a vision sensor, mounted as the robot end-effector. The remainder of this work is dedicated to the counterparty, i.e. the use of computer vision to solve real robotic problems like grasping objects or navigate avoiding obstacles. Will be presented a brief survey about mapping data structures most widely used in robotics along with SkiMap, a novel sparse data structure created both for robotic mapping and as a general purpose 3D spatial index. Thus, several approaches to implement Object Detection and Manipulation, by exploiting the aforementioned mapping strategies, will be proposed, along with a completely new Machine Teaching facility in order to simply the training procedure of modern Deep Learning networks.

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La ricerca è nata dalla volontà di indagare il legame tra innovazione sociale, sviluppo e turismo. La domanda di ricerca che ha guidato questo lavoro ha assunto una duplice natura. Il primo obiettivo, di natura teorica, è stato quello di concettualizzare l’IS attraverso uno studio comparativo della letteratura internazionale, definendone le dimensioni e i processi di diffusione. Dal punto di vista empirico, è stata effettuata una ricerca-azione di tipo qualitativo nella città di Bologna. Partendo da un approfondimento storico che ha analizzato alcune peculiarità territoriali – il movimento cooperativo, i distretti industriali, etc. – l’indagine ha fornito una prima panoramica del fenomeno attraverso una mappatura delle realtà bolognesi. I risultati emersi hanno dimostrato che i legami tra IS, sviluppo e turismo sono complessi. L’IS comporta delle conseguenze per il territorio, andando ad intervenire all’interno dei processi di sviluppo. Nel rispondere a bisogni emergenti, essa promuove agency ed empowerment, creatività e capitale sociale abilitante. In un’ottica di sviluppo territoriale integrato, l’IS agisce sul processo di capacitazione, sia attraverso la valorizzazione del capitale sociale e la creazione di reti, sia attraverso processi di negoziazione e conflitto. L’indagine ha mostrato che tra turismo e IS esiste una triplice relazione. Innanzitutto, il turismo può essere considerato come uno strumento di analisi per osservare l’IS, ma la relazione avviene soprattutto a livello di pratiche sociali. Esistono, infatti, a Bologna diversi casi di iniziative di IS che diventano esperienze turistiche e viceversa. Citando Lefebvre, quando IS e turismo trovano spazi di intersezione emerge un duplice diritto alla città. Un diritto che si manifesta nella (ri)appropriazione di spazi fisici e simbolici dove si collocano le relazioni sociali e dove si elaborano progettualità condivise e dove la comunità può partecipare, supportando la capacità di aspirare dei soggetti locali

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Este proyecto pretende profundizar en algunos aspectos del funcionamiento institucional y político del Colegio de España, como ente integrado en las redes políticas y sociales de la ciudad italiana, a través del análisis de sus relaciones con la familia Malvezzi a inicios de la Edad Moderna, un período caracterizado por la creación y reforzamiento gradual de una red social conectada con el mundo hispano. Además, se pretende señalar los canales de colaboración y acuerdo recíproco que el Colegio de San Clemente puso en marcha con distintos miembros de la aristocracia boloñesa. Este estudio concibe el Colegio de España como una institución que va más allá de los límites estrictamente universitarios y que desarrolla un rol político y económico de primer nivel en el contexto local. Por otra parte, se interpretan las dinámicas del poder urbano en clave de red, dentro de la cual se entrecruzaban diversos intereses privados, familiares, clientelares y personales que tuvieron su repercusión en la esfera pública. En resumen, se trata de ofrecer una visión amplia y rica del cuadro de relaciones de poder de la ciudad de Bolonia. El objetivo final es conocer las razones, lógicas y fases que han plasmado, reforzado y caracterizado los vínculos personales e institucionales entre la familia Malvezzi y el Colegio de España.

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With the advent of 5G, several novel network paradigms and technologies have been proposed to fulfil the key requirements imposed. Flexibility, efficiency and scalability, along with sustainability and convenience for expenditure have to be addressed in targeting these brand new needs. Among novel paradigms introduced in the scientific literature in recent years, a constant and increasing interest lies in the use of unmanned aerial vehicles (UAVs) as network nodes supporting the legacy terrestrial network for service provision. Their inherent features of moving nodes make them able to be deployed on-demand in real-time. Which, in practical terms, means having them acting as a base station (BS) when and where there is the highest need. This thesis investigates then the potential role of UAV-aided mobile radio networks, in order to validate the concept of adding an aerial network component and assess the system performance, from early to later stages of its deployment. This study is intended for 5G and beyond systems, to allow time for the technology to mature. Since advantages can be manyfold, the aerial network component is considered at the network layer under several aspects, from connectivity to radio resource management. A particular emphasis is given to trajectory design, because of the efficiency and flexibility it potentially adds to the infrastructure. Two different frameworks have been proposed, to take into account both a re-adaptable heuristic and an optimal solution. Moreover, diverse use cases are taken under analysis, from mobile broadband to machine and vehicular communications. The thesis aim is thus to discuss the potential and advantages of UAV-aided systems from a broad perspective. Results demonstrate that the technology has good prospects for diverse scenarios with a few arrangements.

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Radars are expected to become the main sensors in various civilian applications, especially for autonomous driving. Their success is mainly due to the availability of low cost integrated devices, equipped with compact antenna arrays, and computationally efficient signal processing techniques. This thesis focuses on the study and the development of different deterministic and learning based techniques for colocated multiple-input multiple-output (MIMO) radars. In particular, after providing an overview on the architecture of these devices, the problem of detecting and estimating multiple targets in stepped frequency continuous wave (SFCW) MIMO radar systems is investigated and different deterministic techniques solving it are illustrated. Moreover, novel solutions, based on an approximate maximum likelihood approach, are developed. The accuracy achieved by all the considered algorithms is assessed on the basis of the raw data acquired from low power wideband radar devices. The results demonstrate that the developed algorithms achieve reasonable accuracies, but at the price of different computational efforts. Another important technical problem investigated in this thesis concerns the exploitation of machine learning and deep learning techniques in the field of colocated MIMO radars. In this thesis, after providing a comprehensive overview of the machine learning and deep learning techniques currently being considered for use in MIMO radar systems, their performance in two different applications is assessed on the basis of synthetically generated and experimental datasets acquired through a commercial frequency modulated continuous wave (FMCW) MIMO radar. Finally, the application of colocated MIMO radars to autonomous driving in smart agriculture is illustrated.

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In recent years, radars have been used in many applications such as precision agriculture and advanced driver assistant systems. Optimal techniques for the estimation of the number of targets and of their coordinates require solving multidimensional optimization problems entailing huge computational efforts. This has motivated the development of sub-optimal estimation techniques able to achieve good accuracy at a manageable computational cost. Another technical issue in advanced driver assistant systems is the tracking of multiple targets. Even if various filtering techniques have been developed, new efficient and robust algorithms for target tracking can be devised exploiting a probabilistic approach, based on the use of the factor graph and the sum-product algorithm. The two contributions provided by this dissertation are the investigation of the filtering and smoothing problems from a factor graph perspective and the development of efficient algorithms for two and three-dimensional radar imaging. Concerning the first contribution, a new factor graph for filtering is derived and the sum-product rule is applied to this graphical model; this allows to interpret known algorithms and to develop new filtering techniques. Then, a general method, based on graphical modelling, is proposed to derive filtering algorithms that involve a network of interconnected Bayesian filters. Finally, the proposed graphical approach is exploited to devise a new smoothing algorithm. Numerical results for dynamic systems evidence that our algorithms can achieve a better complexity-accuracy tradeoff and tracking capability than other techniques in the literature. Regarding radar imaging, various algorithms are developed for frequency modulated continuous wave radars; these algorithms rely on novel and efficient methods for the detection and estimation of multiple superimposed tones in noise. The accuracy achieved in the presence of multiple closely spaced targets is assessed on the basis of both synthetically generated data and of the measurements acquired through two commercial multiple-input multiple-output radars.

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I simulatori di guida sono strumenti altamente tecnologici che permettono di svolgere attività di ricerca in vari ambiti quali la psicologia, la medicina e l’ingegneria. Tuttavia, affinché i dati ottenuti mediante le simulazioni siano rapportabili alla loro controparte reale, la fedeltà delle componenti del simulatore di guida deve essere elevata. Questo lavoro tratta del miglioramento del sistema di restituzione del movimento nel simulatore a due gradi di libertà (2DOF) SIMU-LACET Driving Simulator, costruito e sviluppato presso il laboratorio LEPSIS dell’IFSTTAR (Istituto Francese delle Scienze e Tecnologie dei Trasporti, dello Sviluppo e delle Reti), in particolare nella sua sede di Parigi – Marne-la-Vallée. Si è deciso di andare a riprogettare la parte software del sistema di restituzione del movimento (motion cueing), operando su due elementi principali: lo scale factor (fattore di scala) applicato agli impulsi dinamici provenienti dal modello veicolare e i Motion Cueing Algorihms (MCA, algoritmi di restituzione del movimento), questo per entrambi i gradi di libertà. Si è quindi intervenuti sul modello esistente implementato in MATLAB-Simulink nello specifico blocco del motion cueing sul surge (traslazione longitudinale) e sul yaw (imbardata). Riguardo lo scale factor, è stata introdotta una metodologia per creare uno scale factor non lineare in forma esponenziale, tale da migliorare la restituzione degli impulsi meno ampi, pur rispettando i limiti fisici della piattaforma di movimento. Per quanto concerne il MCA, si sono vagliate diverse transfer function dell’algoritmo classico. La scelta finale dei MCA e la validazione del motion cueig in genere è stata effettuata mediante due esperimenti ed il giudizio dei soggetti che vi hanno partecipato. Inoltre, in virtù dei risultati del primo esperimento, si è investigata l’influenza che la strategia in merito al cambio delle marce avesse sulla percezione del movimento da parte del guidatore.

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The objective of this thesis is the analysis and the study of the various access techniques for vehicular communications, in particular of the C-V2X and WAVE protocols. The simulator used to study the performance of the two protocols is called LTEV2Vsim and was developed by the CNI IEIIT for the study of V2V (Vehicle-to-Vehicle) communications. The changes I made allowed me to study the I2V (Infrastructure-to-Vehicle) scenario in highway areas and, with the results obtained, I made a comparison between the two protocols in the case of high vehicular density and low vehicular density, putting in relation to the PRR (packet reception ratio) and the cell size (RAW, awareness range). The final comparison allows to fully understand the possible performances of the two protocols and highlights the need for a protocol that allows to reach the minimum necessary requirements.

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La metodologia convenzionalmente adottata per l’analisi e progettazione di reti acquedottistiche è la Demand Driven (DD), ovvero un’analisi guidata dalla domanda idrica dell’utenza che viene imposta, dal punto di vista matematico, nelle equazioni del modello idraulico; la struttura di risoluzione matematica di tale approccio è costituita dalle sole equazioni di continuità e del moto, le cui incognite sono i carichi idraulici da garantire per soddisfare la richiesta idrica (dato noto). Purtroppo la DD non è in grado di simulare, in modo ottimale, scenari in cui le pressioni in rete risultano essere inferiori rispetto a quelle richieste per un servizio di erogazione corretto. Dunque, per una completa analisi di una rete di distribuzione idrica, è utile adottare la metodologia Pressure Driven (PD), che si basa sullo stesso modello matematico utilizzato per l’analisi DD al quale viene aggiunta un’equazione che lega la portata erogata alle utenze e la perdita idrica al carico idraulico disponibile in corrispondenza dei nodi. In questo caso un ulteriore dato incognito, oltre al carico idraulico nei nodi ed alla portata nelle condotte della rete, risulta essere la portata effettivamente prelevata ai nodi oppure persa (leakage) dalla rete. Il presente lavoro di tesi ha portato alla calibrazione del modello di un distretto della rete di distribuzione idrica della città di Rapallo. Le simulazioni sono state eseguite attraverso il codice InfoWorks applicando sia la Demand Driven Analysis che risulta funzionale per l’ottenimento del modello calibrato, sia la Pressure Driven Analysis che non agisce sul bilancio complessivo della rete, ma interviene localmente nelle zone in cui le problematiche di funzionamento riscontrate riguardano le pressioni

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This thesis presents an improvement of the long range battery-less UHF RFID platform for sensor applications which is based on the open source Wireless Identification and Sensing Platform (WISP) project. The purpose of this work is to design a digital logic that performs the RFID EPC gen2 protocol communication, is able to acquire information by sensors and provide an accurate estimation of tag location ensuring low energy consumption. This thesis will describe the hardware architecture on which the digital logic was inserted, the Verilog code developed, the methods by which the digital logic was tested and an explorative study of chip synthesis on Cadence.

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Nel presente elaborato di tesi si esporranno le fasi di costruzione ed i risultati del modello idraulico del sistema di distribuzione idrica della città di Cesena, comprendente tutta l’area cittadina e la zona di pianura a nord-ovest adiacente. Il caso di studio è stato reso disponibile dal gestore del Servizio idrico integrato nel territorio Hera S.p.A. Il modello numerico è stato implementato utilizzando il programma Infoworks® WS di HR Wallingford per la progettazione e gestione delle reti idriche. La realizzazione di un modello idraulico richiede la conoscenza topologica della rete e del suo funzionamento, nonché informazioni sul consumo idrico, fondamentali per la determinazione della domanda idrica. Essa comprende il consumo idropotabile delle utenze e la perdita idrica. Per le elaborazioni sono stati utilizzati i programmi open source QGis e RStudio. La variabilità del consumo è stata rappresentata attraverso una curva costruita sulla base del bilancio idrico della rete, mentre quella della perdita attraverso un pattern basato sul metodo del Minimum Night Flow. Compiuta la prima simulazione su un periodo di 7 giorni e ottenuti i primi risultati, si sono rese necessarie delle operazioni di calibrazione eseguite confrontando i dati risultanti dal modello con quelli misurati sul campo. Uno dei vantaggi di un modello numerico è quello di poter indagare le grandezze idrauliche in ogni punto della rete. È stato, infatti, possibile creare vere e proprie mappe tematiche che illustrano la variazione delle grandezze di interesse al variare dello spazio e del tempo. Un altro vantaggio è quello di poter prevedere il comportamento della rete in seguito a delle modifiche. Si è potuto, infatti, applicare lo strumento modellistico ad un’ipotesi di distrettualizzazione del sistema.

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Lo studio ha indagato l’impatto delle reti di distribuzione idrica sulla qualità dell’acqua ed il supporto che in questo ambito possono fornire i modelli numerici nella redazione dei Piani di Sicurezza delle Acque (PSA) o Water Safety Plan (WSP). In una prima fase, esso è stato analizzato prendendo atto del percorso normativo europeo e nazionale e delle linee guida fornite dall’Organizzazione Mondiale di Sanità (OMS) e dall’Istituto Superiore di Sanità (ISS) che hanno portato i Piani di Sicurezza delle Acque nell’ambito del controllo delle acque potabili, tenendo conto, anche, dei vari soggetti coinvolti e delle problematiche generate dai cambiamenti climatici. In una seconda fase, si è analizzato il caso studio della rete di distribuzione idrica della città di Cesena, fornito dal gestore HERA S.p.A., modellando la qualità dell’acqua attraverso il programma EPANET 2.2. Questa analisi è stata sviluppata successivamente alla calibrazione del modello idraulico. Per gli aspetti che richiedono una georeferenziazione è stato utilizzato il programma open source QGIS, mentre per le analisi dei dati e le elaborazioni statistiche relative al campionamento del cloro residuo e delle portate immesse dalle fonti idriche è stato utilizzato il linguaggio R. E' stato quindi possibile creare mappe georeferenziate per diversi momenti della giornata del tempo di permanenza dell'acqua nella rete di distribuzione, delle concentrazioni di cloro residuo dell'acqua prelevata dagli utenti e analizzare il ruolo dei serbatoi di compenso.