990 resultados para Camino de Santiago
Resumo:
L’oggetto di questo elaborato è la proposta di traduzione di due capitoli del romanzo El camino dello scrittore spagnolo Miguel Delibes. Questo autore, sebbene sia pressoché sconosciuto in Italia, in Spagna ha ottenuto numerosi riconoscimenti letterari, tra cui il Premio de Literatura en Lengua Castellana “Miguel de Cervantes”. La scelta di traduzione è ricaduta su El camino in quanto esso è uno dei libri di Delibes più acclamati dalla critica. Infatti, in questo romanzo si mescolano insieme essenzialità stilistica, precisione e ricchezza lessicale per creare un vero e proprio esempio di realismo poetico. Come conseguenza, le peculiarità dello stile di Miguel Delibes impongono al traduttore interessanti scelte di resa e gli consentono di mettere in gioco la propria creatività nella traduzione dei tanti nomi parlanti dell’originale. Nel primo capitolo viene offerta una panoramica sulla figura e sull’ opera di Miguel Delibes, nel secondo si prendono in esame le caratteristiche de El camino, nel terzo si propone la traduzione dei capitoli III e XXI e, infine, nel quarto vengono discusse e commentate le principali difficoltà di traduzione.
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Il presente lavoro si concentra sullo svilupo del progetto di un Dizionario interattivo del Pellegrino a Santiago de Compostela. L’idea nasce a fronte dell’esperienza di pellegrinaggio compiuta nell’estate 2014, durante la quale si è potuta toccare con mano la necessità prestare appoggio ai pellegrini attraverso servizi di interpretazione e mediazione. Il Dizionario del Pellegrino ha l’obiettivo di venire in soccorso dei pellegrini che non hanno vicino figure in grado di tradurre, tentando di colmare parzialmente le loro lacune linguistiche attraverso l’elaborazione di un repertorio fraseologico in italiano e in spagnolo che si concentra su un numero limitato di interazioni tipo che potrebbero coinvolgere i pellegrini. Lo strumento cerca di aiutare il suo utente ampliandone le conoscenze specifiche circa gli aspetti pratici relativi al pellegrinaggio a Santiago de Compostela. Il prodotto è strutturato in alberi concettuali nelle due lingue che propongono i termini evidenziando i rapporti fra i diversi concetti. A ogni termine è poi associata una scheda terminologica non convenzionale formata da termine nelle due lingue, immagine, definizione, fraseologia e consigli pratici. L’elaborato segue la creazione del Dizionario: nel primo capitolo si espongono i risultati dello studio della storia e della geografia del Cammino a Santiago; nel secondo si passa all'analisi dell’ambiente linguistico del pellegrinaggio, di cui si evidenziano i tratti relativi al contatto fra parlanti di diverse lingue cercando di studiare gli usi dello spagnolo fra i pellegrini italiani e locali. Nel terzo capitolo tesi si espone la metodologia adottata nello sviluppo del Dizionario mentre nel quarto capitolo si può consultare una versione del prodotto, che è però pensato per essere fruito in formato elettronico e interattivo. Nel quinto capitolo analizziamo brevemente una selezione delle schede terminologiche facenti parte del Dizionario del Pellegrino e riportiamo le risposte date da alcuni pellegrini ai questionari di valutazione che avevamo sottoposto loro.
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"Non possiamo permettere l'utilizzo del [tessuto] urbano come strumento per la produzione di iniquità e trasferimenti, incapaci di vedere l'importanza e la difficoltà di creare uno spazio attivo che sia equo, ecologico ed economico" (Schafran, 2014). In un contesto di emergenza ambientale globale e considerando le problematiche degli insediamenti popolari sudamericani, la presente ricerca propone l’introduzione del concetto di sostenibilità urbana come fattore di miglioramento di un quartiere della periferia del Gran Santiago. Il caso studio è interessante in quanto la politica cilena si muove in direzione di maggiore consapevolezza per i temi ambientali, pur dovendo ancora risolvere problemi di segregazione e scarsa qualità nella “vivienda social”. La presente ricerca è quindi finalizzata ad individuare una matrice composta da linee guida di sostenibilità riferite alla scala di quartiere, come strategia per rispondere ai problemi socio-residenziali, oltre alle imperanti esigenze di maggiore sostenibilità ambientale. A tale scopo è necessario fare riferimento a sistemi di valutazione adeguati: analizzando quelli utilizzati in ambito nazionale e internazionale, si ricava una matrice di 106 linee guida, 16 criteri e 3 ambiti principali di interesse. È questo lo strumento utilizzato per la diagnosi del caso studio. In base alle criticità emerse e alle necessità dell’area emergono due strategie principali su cui si articola la proposta progettuale di riqualificazione del quartiere: implementare dotazioni di servizi e aree verdi e introdurre tecnologie e misure ecofriendy, col fine di generare identità e migliorare la qualità di vita nel quartiere.
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Un conjuto de autores Bolivianos y Latinoamericanos reflexionan acerca de los alcances del paradigma del Vivir Bien y sus posibilidades para constituirse en el soporte ético que ilumine un nuevo paradigma de producción y reproducción de la realidad social. Los autores exploran sus dimensiones semánticas y filosóficas, así como los horizones utópicos que propone este paradigma. También hacen un análisis de los patrones de desarrollo en cursos, y cómo se viene aplicando en Bolivia este paradigma. Esta publicación es promovida por el Postgrado en Ciencias del Desarrollo de la Universidad Mayor de San Andrés (cides-umsa) y el Departamento de Economía de la Universidad de Roma “ La Sapienza ”, en el marco de un Convenio de Colaboración académica entre ambas Universidades.
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Die Kathedrale von Santiago de Compostela, als Ziel und Höhepunkt der Pilgerwege zum Jakobsgrab, darf heute mehr denn je Aufmerksamkeit beanspruchen, nicht nur als Ziel des Jakobsweges, sondern vor allem als architektonische und kulturgeschichtliche Quelle. Das mehrjährige Forschungsprojekt von Bernd Nicolai, Universität Bern und Klaus Rheidt, Universität Cottbus, 'Die Kathedrale von Santiago de Compostela - Gestalt, Funktion und Programm', das den Bau und seinen architektur- und kunstgeschichtlichen Kontext von Grund auf neu untersucht, legt hier eine Zwischenbilanz vor. Der Band präsentiert erstmalig Ergebnisse zu Bauverlauf und Ausstattung auf der Basis einer neuen Bauforschung, Baugeschichte und Quellenanalyse und konfrontiert sie mit aktuellen internationalen Forschungen in Spanien, den USA, der Schweiz, Deutschland, England und Frankreich zum Themenbereich der Pilgerstraßenarchitektur und -skulptur.
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En 1774 y dentro de un programa que intentaba establecer paces con los grupos indígenas del Chaco se produjo el encuentro entre Jerónimo Matorras, gobernador del Tucumán y Paikín, líder Mocoví. Este encuentro, que tuvo lugar dentro del territorio chaqueño, dio lugar a la firma de un tratado que buscaba regular las relaciones entre ciertos grupos indígenas y el sector colonial La publicación de este tratado en varias obras de recopilación desde principios del siglo XX ayudó a crear una imagen acerca del comienzo del dominio político y territorial de los indígenas por parte de la sociedad hispanocriolla. En el presente trabajo proponemos releer el tratado de 1774 dentro del conjunto mayor de fuentes que se produjeron en torno a estas negociaciones para adentrarnos en las estrategias y prácticas políticas desplegadas, la modificación de las relaciones de alianza y enemistad y las condiciones de posibilidad de acción de cada uno de los sectores implicados.
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Más allá de las modas intelectuales, la antropología requiere como toda disciplina enmarcada en el campo de las ciencias sociales, cumplir con determinados parámetros teórico-metodológicos que le sirvan de fundamento. Sobre todo, como es el caso del autor que nos convoca en este Librar el Camino, estos parámetros se fundamentan en el compromiso intelectual que establecemos con los sujetos que son materia del quehacer etnográfico. Sin embargo, la particularidad de nuestra experiencia en el trabajo de campo la reconocemos como única e irrepetible, no sólo porque en el transcurso de la historia los grupos sociales se modifican, sino también porque nuestra propia experiencia en el campo se funda en nuestra vivencia personal.