83 resultados para muratura


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Metodologia e criteri di verifica di vulnerabilit sismica di un edificio esistente in muratura di propriet del comune di Bologna.

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Il progetto rappresenta una proposta, di natura architettonico-urbana, per la citt di Berlino, nel settore orientale. Questa proposta il risultato di un percorso di studi che si dapprima confrontato sul tema della citt alla grande scala, per poi focalizzarsi sul distretto della Karl-Marx-Allee lo storico brano di citt socialista in Berlino Est. Lobiettivo della ricerca si cristallizza in un programma architettonico di nuova costruzione per un isolato urbano del distretto sopracitato, disorganizzato ed informale, apparentemente emarginato dalla citt per opera di una serie di barriere urbane. Queste barriere, il grande attraversamento sulla Holzmarkstrae, il viadotto della S-Bahn, il fiume Sprea, nel tempo intrecciati e sovrascritti, rappresentano i limiti e confini dellisolato urbano. Larchitettura proposta vuole confrontarsi, in questo contesto incerto, con la ricostruzione dellisolato, in fede ai principi delle ricostruzione critica. Il disegno darchitettura rivede, per analogia, i contenuti della citt storica, esprimendosi attraverso un linguaggio contemporaneo ma in continuit con la storia ed il contesto. Il tema della serialit, del ritmo, scandir un percorso architettonico geometrico e modulare molto forte e rigoroso che risponder al carattere ripetitivo e pre-costituito dei plattenbausiedlungen, gli insediamenti prefabbricati, patrimonio materiale dellex distretto socialista di Berlino. La forza ritmica del progetto verr ribadita dal recupero architettonico del viadotto in muratura del trasporto metropolitano leggero della S-Bahn, una teoria di archivolti a botte in affaccio alla Sprea. Il nuovo scenario architettonico si pu considerare come un unico grande elemento tematico, organizzato da una maglia rigorosa, argomentato da eccezioni e salienti che rispondono ad unampia domanda funzionale, tipologica ed architettonica.

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Il caranto un celebre paleosuolo della laguna di Venezia. Esso si presenta come uno strato argilloso di alcuni metri di spessore, a profondit variabile tra 1 e 25 m, fortemente consolidato, al punto che, secondo la tradizione locale, sarebbe il livello sul quale si impostano i pali di fondazione della citt di Venezia. Misure di microtremore sismico ambientale nellarea lagunare acquisite in precedenza hanno mostrato amplificazioni delle onde sismiche per risonanza stratigrafica a frequenze medio-alte (sopra 3 Hz), ricollegabili a riflettori sismici superficiali. Tali amplificazioni riguardano frequenze di interesse ingegneristico per le strutture della citt lagunare e delle altre isole, in quanto a frequenze superiori a 3 Hz risuona la maggior parte degli edifici in muratura pi bassi di 5 piani, come quelli della citt. Questo li renderebbe particolarmente vulnerabili per fenomeni di doppia-risonanza in caso di terremoto. Attraverso misure di risonanza del sottosuolo eseguite ad hoc e reperite in letteratura, abbiamo cercato se esista una correlazione tra le frequenze misurate e le profondit stimate del caranto da dati di sondaggio. Abbiamo trovato che tale correlazione esiste ed netta a patto di assumere che la velocit di propagazione delle onde di taglio nel sottosuolo sia diversa tra centro storico e zona dei litorali della laguna. Tale differenza di valori, oltre ad essere perfettamente in linea con la geologia locale, che prevede argille nella zona insulare e sabbie nelle zone litoranee, confermata dalle risultanze di prove sismiche multicanale a onde di superficie effettuate in anni passati per la microzonazione sismica della provincia. Si propone infine una relazione tra unit geologiche e valori di velocit delle onde di taglio nelle stesse, che permette di stimare la profondit del caranto a partire da misure di risonanza, del tutto non invasive. I risultati ottenuti sono utili sia in senso geologico che in senso ingegneristico sismico, poich identificano le frequenze di massima amplificazione sismica del terreno

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In questo elaborato si affronta lo studio della tecnica di sopraelevazione di edifici esistenti in muratura con strutture in legno di tipo XLAM. Le sopraelevazioni, sebbene non siano una tipologia di intervento ancora cos diffusa in Italia, offrono numerosi vantaggi e, in tale contesto, le caratteristiche del legno si prestano perfettamente a rendere vantaggioso e pratico questo sistema costruttivo. Partendo dallanalisi delle diverse caratteristiche e propriet meccaniche che contraddistinguono la muratura e il legno, viene trattata linterazione tra i due materiali allinterno della medesima struttura, concentrandosi sulla corretta progettazione degli elementi di collegamento. Vengono creati una serie di modelli agli elementi finiti per riprodurre il comportamento di un edificio esistente in muratura allo stato di fatto e a seguito degli interventi di sopraelevazione, analizzando le sollecitazioni che la parte di struttura sopraelevata genera sulla sottostruttura. Lo studio prevede la variazione dellinput sismico, prendendo in considerazione diversi valori di accelerazione di picco (da 0,35g a 0,05g). Particolare attenzione viene riservata per i collegamenti metallici tra sopraelevazione lignea e sottostruttura in muratura. Si propongono due diverse tecniche di sopraelevazione in XLAM: a parete unica e a pareti separate.

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In Italia molti edifici sono stati costruiti senza tenere in considerazione l'azione sismica. La necessit di adeguare tali edifici in accordo con la normativa italiana vigente stato il motivo scatenante di questa ricerca. Per l'adeguamento sismico, vengono qui proposti differenti approcci in base al tipo di struttura e, in particolare, in base alla loro deformabilit. Per le strutture flessibili come le scaffalature di acciaio adibite alla stagionatura del Parmigiano Reggiano, sono stati utilizzati dispositivi passivi di dissipazione energetica. Sono state condotte analisi di sensitivit per determinare il coefficiente di smorzamento in grado di minimizzare lo stato tensionale nelle sezioni di interesse. I risultati delle analisi mostrano l'efficacia delle soluzioni proposte e potrebbero rappresentare un punto di partenza per la definizione di possibili contromisure standar per l'adeguamento sismico. Per le strutture rigide, come i ponti in muratura, sono stati definiti alcuni criteri per la modellazione e la verifica delle sezioni di interesse, utilizzando modelli semplificati ma dall'efficacia comprovata come termine di paragone.

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Nel presente elaborato si descritto, dal punto di vista delle modalit realizzative e dei materiali costruttivi, la "casa degli inquilini", edificio di Sala Bolognese oggetto di forti danneggiamenti in seguito all'azione sismica del febbraio 2012. Sono state descritte e analizzate le molteplici lesioni riportate dalla struttura cercando di ipotizzane le cause e si sono proposti alcuni interventi di ripristino e consolidamento da attuare per migliorare le prestazioni della costruzione e favorire una rigidezza e stabilit adeguate.

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Questo progetto stato sviluppato durante un periodo di ricerca presso il Dipartimento di Ingegneria Civile del Trinity College e continuato presso lUniversit di Bologna. Il progetto ha lobiettivo di analizzare le soluzioni per lampliamento, la sostituzione degli impianti e lottimizzazione energetica di un tipico edificio residenziale Irlandese, una end of terrace in mattoni costruita negli anni 20, collocata a Blackrock (Dublino). Diversi studi sostengono che lo stock abitativo irlandese il peggiore del nord Europa per quanto riguarda la performance energetica. Questa tesi consta di una prima parte di studio del contesto e delle tecniche costruttive tradizionali irlandesi; presente un capitolo di approfondimento sulle leggi riguardanti le costruzioni e gli incentivi forniti dal governo irlandese per interventi di retrofit energetico. Il terzo capitolo unanalisi dell'esistente, con disegni del rilievo geometrico, immagini delledificio originale, termogrammi e dati riguardanti lattuale performance energetica. Vengono poi mostrate diverse ipotesi di progetto e, una volta determinata la disposizione degli spazi interni, vengono considerate due soluzioni simili, ma costruite con pacchetti costruttivi diversi. Nel Progetto A linvolucro delladdizione ha una struttura in muratura, nel Progetto B la struttura in X-lam. Le performance energetiche delle due proposte vengono confrontate tramite una simulazione attuata grazie all'utilizzo del software dinamico IES-VE. Viene valutata lapplicazione di energie rinnovabili, quali lenergia solare e eolica e lapporto che queste possono dare al bilancio energetico. Infine viene fatta unanalisi dei costi, valutando possibili suddivisioni dei lavori e ipotizzando un piano di ritorno dellinvestimento, anche in combinazione con lapplicazione di energie rinnovabili. Alla fine del progetto si trova una valutazione quantitativa dei miglioramenti delledificio e unanalisi critica dei limiti del progetto.

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La tesi tratta la ricerca di procedure che permettano di rilevare oggetti utilizzando il maggior numero di informazioni geometriche ottenibili da una nuvola di punti densa generata da un rilievo fotogrammetrico o da TLS realizzando un modello 3D importabile in ambiente FEM. Il primo test si eseguito su una piccola struttura, 1.2x0.5x0.2m, in modo da definire delle procedure di analisi ripetibili; la prima consente di passare dalla nuvola di punti Cloud alloggetto solido Solid al modello agli elementi finiti Fem e per questo motivo stata chiamata metodo CSF, mentre la seconda, che prevede di realizzare il modello della struttura con un software BIM stata chiamata semplicemente metodo BIM. Una volta dimostrata la fattibilit della procedura la si validata adottando come oggetto di studio un monumento storico di grandi dimensioni, lArco di Augusto di Rimini, confrontando i risultati ottenuti con quelli di altre tesi sulla medesima struttura, in particolare si fatto riferimento a modelli FEM 2D e a modelli ottenuti da una nuvola di punti con i metodi CAD e con un software scientifico sviluppato al DICAM Cloud2FEM. Sullarco sono state eseguite due tipi di analisi, una lineare sotto peso proprio e una modale ottenendo risultati compatibili tra i vari metodi sia dal punto di vista degli spostamenti, 0.1-0.2mm, che delle frequenze naturali ma si osserva che le frequenze naturali del modello BIM sono pi simili a quelle dei modelli generati da cloud rispetto al modello CAD. Il quarto modo di vibrare invece presenta differenze maggiori. Il confronto con le frequenze naturali del modello FEM ha restituito differenze percentuali maggiori dovute alla natura 2D del modello e allassenza della muratura limitrofa. Si sono confrontate le tensioni normali dei modelli CSF e BIM con quelle ottenute dal modello FEM ottenendo differenze inferiori a 1.28 kg/cm2 per le tensioni normali verticali e sullordine 10-2 kg/cm2 per quelle orizzontali.