976 resultados para interpretazione, rifugiati, Germania, associazioni professionali
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Con il presente lavoro si intende descrivere il progetto di localizzazione in tedesco del sito web http://officinadesign.net/ dell’azienda Officina Design, una piccola impresa con sede a Gambettola in provincia di Forlì-Cesena che si occupa di design per l’arredamento di interni. L’azienda si distingue per l’interesse per la lavorazione e il recupero dei materiali nella creazione dei propri prodotti realizzati a mano collocandosi all’interno di una lunga tradizione locale in questi settori. Il primo capitolo introduce il tema della localizzazione illustrandone le caratteristiche principali mettendo in luce gli aspetti tecnologici e culturali che ne fanno parte; di seguito verranno illustrate le fasi di un progetto di localizzazione e le figure professionali coinvolte in generale e nel caso specifico; infine, verranno fornite alcune informazioni su alcuni degli strumenti tecnici utilizzati. Nel secondo capitolo si affronterà un’analisi approfondita del testo di partenza e verranno presentate le tematiche relative alla teoria della traduzione rilevanti per il presente progetto. Il terzo capitolo tratterà in modo dettagliato le varie fasi del progetto; seguirà la presentazione del testo tradotto e infine il commento, in cui verranno esposti i problemi traduttivi, le difficoltà incontrate, i metodi e i procedimenti adottati.
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This dissertation analyses the live simultaneous interpretation from English into Italian of six 2013 Formula 1 World Championship podium interviews and focuses on four main aspects: how the interpreter handled the décalage at the end of the interview and during the turn-taking; if he used any marker to indicate that he was starting to translate a new turn of the source text; what he did when overlapped speech in the source texts occurred; what happened when the Italian commentators talked during the interpreter’s translation. In the first chapter a description mainly of what a Formula 1 podium interview is and what an interpreter translates during the Formula 1 weekends is present. In the second chapter a literature review on media interpreting, with particular attention put on Straniero Sergio’s paper on translating Formula 1 press-conferences (2003), and turn-taking is provided. In the third chapter the methodology used to obtain and process the video and audio files of source and target texts and to transcribe them is described. We concentrated primarily on Thibault’s multimodal text transcription techniques (2000) and on how they were used and adapted to fit the purposes of this dissertation. In the fourth chapter the results obtained through the analysis of the source and target texts are shown and described, focusing only on the objectives of the dissertation, without aiming to provide a qualitative evaluation of the interpretations. In the fifth and last chapter the conclusions and some final remarks are made, based on the results obtained during the analysis and the hope for a more in depth knowledge of Italian Formula 1 interpreter’s working conditions.
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Il presente elaborato consiste in un'analisi dell'insegnamento di "Tecniche di Presentazione Orale" (TPO) inteso come modello di studio ed esperienza vocale per studenti di Interpretazione di Conferenza. L'argomento in esame riveste ad oggi un ruolo marginale negli studi sulla comunicazione e sull'interpretazione ma è in realtà di grande importanza nell'ambito della formazione di futuri interpreti che agiranno sul mercato in qualità di professionisti della comunicazione. Dopo un'iniziale panoramica sulle ricerche finora condotte in materia di prosodia, seguita dalla descrizione della fonazione come processo anatomo-fisiologico e successivamente integrata da uno studio della pedagogia vocale in relazione agli obiettivi espressivo-comunicativi di un interprete in formazione, l'elaborato propone un'analisi dell'insegnamento di TPO incentrata sugli obiettivi perseguiti, le attività proposte e le eventuali prospettive future di sviluppo.
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Le Associazioni Non Profit giocano un ruolo sempre più rilevante nella vita dei cittadini e rappresentano un'importante realtà produttiva del nostro paese; molto spesso però risulta difficile trovare informazioni relative ad eventi, attività o sull'esistenza stessa di queste associazioni. Per venire in contro alle esigenze dei cittadini molte Regioni e Province mettono a disposizione degli elenchi in cui sono raccolte le informazioni relative alle varie organizzazioni che operano sul territorio. Questi elenchi però, presentano spesso grossi problemi, sia per quanto riguarda la correttezza dei dati, sia per i formati utilizzati per la pubblicazione. Questi fattori hanno portato all'idea e alla necessità di realizzare un sistema per raccogliere, sistematizzare e rendere fruibili le informazioni sulle Associazioni Non Profit presenti sul territorio, in modo che questi dati possano essere utilizzati liberamente da chiunque per scopi diversi. Il presente lavoro si pone quindi due obiettivi principali: il primo consiste nell'implementazione di un tool in grado di recuperare le informazioni sulle Associazioni Non Profit sfruttando i loro Siti Web; questo avviene per mezzo dell'utilizzo di tecniche di Web Crawling e Web Scraping. Il secondo obiettivo consiste nel pubblicare le informazioni raccolte, secondo dei modelli che ne permettano un uso libero e non vincolato; per la pubblicazione e la strutturazione dei dati è stato utilizzato un modello basato sui principi dei linked open data.
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Descrizione delle macchine utilizzate in Germania tra le due guerre mondiali in ambito bellico, le loro origini e la loro importanza in termini di sviluppo.
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Nel presente elaborato mi sono proposta di analizzare in che modo il testo viene percepito in maniera diversa da ognuno di noi, a seconda dell’esperienza estetica, e su come questo si rifletta sulla traduzione. Al fine di poter sviluppare tale questione, ho voluto esaminare la traduzione delle opere teatrali La vida es sueño di Pedro Calderón de La Barca e The tempest di William Shakespeare che è stata portata a termine rispettivamente da Pier Paolo Pasolini attraverso l’opera Calderón e da Giorgio Strehler insieme a Agostino Lombardo attraverso la messa in scena de La tempesta. Da un lato, Pasolini adatta e traspone il testo attraverso il suo modo di fare teatro, un “Teatro di Parola”, che non è solo impegno civile e dibattito critico, ma anche poesia e autoriflessione, in cui l’attore rappresenta un veicolo di idee. D’altro canto, la traduzione portata a termine da Giorgio Strehler e Agostino Lombardo è intesa come messa in scena, dove l’attore incarna il testo, con il fine di trasmettere la profondità del testo stesso. La prima parte è dedicata ad una riflessione su tematiche relative a quello che mi sono proposta di sviluppare nell’elaborato, come per esempio l’ermeneutica del testo, l’esperienza estetica, l’esistenza o meno di una traduzione definitiva. La parte centrale, invece, si concentra sulle due opere sopra citate, in particolar modo sui due approcci traduttivi differenti, che rappresentano due modi diversi di interpretare il testo.
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Il tedesco austriaco rappresenta una variante standard del tedesco parlato in Germania; non tutti però lo riconoscono come lingua a sé. In questo elaborato viene analizzato il percorso storico che ha portato alla sua formazione, gli aspetti linguistici che lo contraddistinguono e le varie differenze rispetto al tedesco standard.
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This study is based on a former student’s work, aimed at examining the influence of handedness on conference interpreting. In simultaneous interpreting (IS) both cerebral hemispheres participate in the decoding of the incoming message and in the activation of the motor functions for the production of the output signal. In right-handers language functions are mainly located in the left hemisphere, while left-handers have a more symmetrical representation of language functions. Given that with the development of interpreting skills and a long work experience the interpreters’ brain becomes less lateralized for language functions, in an initial phase left-handers may be «neurobiologically better suited for interpreting tasks» (Gran and Fabbro 1988: 37). To test this hypothesis, 9 students (5 right-handers and 4 left-handers) participated in a dual test of simultaneous and consecutive interpretation (CI) from English into Italian. The subjects were asked to interpret one text with their preferred ear and the other with the non-preferred one, since according neuropsychology aural symmetry reflects cerebral symmetry. The aim of this study was to analyze:1) the differences between the number of errors in consecutive and simultaneous interpretation with the preferred and non-preferred ear; 2) the differences in performance (in terms of number of errors) between right-handed and left-handed, both with the preferred and non-preferred ear; 3) the most frequent types of errors in right and left-handers; 4) the influence of the degree of handedness on interpreting quality. The students’ performances were analyzed in terms of errors of meaning, errors of numbers, omissions of text, omissions of numbers, inaccuracies, errors of nexus, and unfinished sentences. The results showed that: 1) in SI subjects committed fewer errors interpreting with the preferred ear, whereas in CI a slight advantage of the non-preferred ear was observed. Moreover, in CI, right-handers committed fewer mistakes with the non-preferred ear than with the preferred one. 2) The total performance of left-handers proved to be better than that of right-handers. 3) In SI left-handers committed fewer errors of meaning and fewer errors of number than right-handers, whereas in CI left-handers committed fewer errors of meaning and more errors of number than right-handers 4) As the degree of left-handedness increases, the number of errors committed also increases. Moreover, there is a statistically significant left-ear advantage for right-handers and a right-ear one for left-handers. Finally, those who interpreted with their right ear committed fewer errors of number than those who have used their left ear or both ears.
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Il presente lavoro intende concentrarsi sull’analisi del linguaggio e, in particolare, del lessico utilizzato dal movimento politico tedesco PEGIDA, che ha già attirato l’attenzione di linguisti e filologi. Dopo un accenno alle caratteristiche del linguaggio politico, il focus si sposterà sulla lingua di PEGIDA attraverso l’analisi linguistica del programma organico e dei commenti apparsi sulla pagina Facebook del movimento. Infine l’analisi si concentrerà su cinque espressioni che evidenziano come il lessico di PEGIDA riprenda elementi utilizzati in passato da altri soggetti in diverse situazioni, talvolta mantenendone lo stesso significato, talvolta conferendo loro nuove connotazioni e sfumature.
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Questa ricerca si concentra sulla gestione dei sintagmi nominali complessi nell’interpretazione simultanea in italiano dei discorsi inglesi del corpus elettronico EPIC (European Parliament Interpreting Corpus). EPIC contiene le trascrizioni di discorsi pronunciati al Parlamento europeo in inglese, italiano e spagnolo e le rispettive interpretazioni nelle altre due lingue. Per quest’analisi sono stati utilizzati due sottocorpora: I discorsi originali inglesi e i rispettivi discorsi interpretati in italiano. L’obiettivo del progetto era estrarre i sintagmi nominali complessi dal sottocorpus dei discorsi inglesi e confrontarli con le rispettive traduzioni in italiano per studiare le strategie adottate dagli interpreti. L’ipotesi iniziale era che i sintagmi nominali complessi sono una sfida traduttiva. I sintagmi analizzati erano stringhe di parole formate da una testa nominale preceduta da due o più modificatori, che potevano essere aggettivi, sostantivi, avverbi, numeri cardinali e genitivi. Nel primo capitolo sono state descritte le caratteristiche dei modificatori sia in inglese che in italiano. Il secondo capitolo espone lo stato dell’arte degli studi di interpretazione basati sui corpora, con una sezione dedicata agli studi svolti su EPIC. Il terzo capitolo si concentra sulla metodologia utilizzata. I dati sono stati estratti automaticamente con tre espressioni di ricerca e poi selezionati manualmente secondo dei criteri di inclusione e di esclusione. I sintagmi nominali scelti sono stati confrontati con le corrispondenti traduzioni in italiano e classificati secondo il modello teorico delle relazioni traduttive di Schjoldager (1995). Il quarto capitolo contiene I dati raccolti, che sono stati analizzati nel quinto capitolo sia da un punto di vista quantitativo che qualitativo. I sintagmi nominali in tutto il sottocorpus sono stati confrontati con i sintagmi nominali di gruppi specifici di testi, suddivisi secondo la velocità di eloquio e la modalità di presentazione. L’ipotesi iniziale è stata in parte confermata e sono state descritte le strategie traduttive adottate dagli interpreti.
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L’elaborato presenta una ricerca di tipo bibliografico su una serie di articoli estratti da riviste ed archivi elettronici dedicati alla traduzione, interpretazione, comunicazione, e linguistica. La ricerca vuole descrivere lo stato degli studi e delle ricerche relative alle espressioni fisse e a tutte le sottocategorie che vi appartengono: non esiste infatti un accordo unanime circa la loro definizione, classificazione ed uso all’interno della lingua. Il motivo principale che ha portato alla sua realizzazione è il fatto che le espressioni fisse sono fortemente presenti nel linguaggio quotidiano, e si tratta di segmenti composti da più parole che si presentano come un’unica unità di significato culturalmente connotate. Gli obiettivi consistono nel verificare, in primo luogo, se si fosse raggiunto un accordo circa la definizione e categorizzazione delle espressioni fisse; in secondo luogo, elencare le problematiche principali che implica la traduzione o interpretazione di un’espressione fissa; ed in terzo luogo individuare eventuali strategie o suggerimenti proposti dagli studiosi, anche in vista della formazione di traduttori ed interpreti. La prima parte dell’elaborato fornisce un inquadramento teorico dedicato alla definizione delle espressioni fisse e dei concetti di cultura e di intraducibilità. La seconda parte include la ricerca bibliografica vera e propria, e la terza parte propone: in primo luogo, alcune categorizzazioni possibili per descrivere gli articoli trovati; in secondo luogo analizza i problemi evidenziati dagli autori; ed in terzo luogo riassume le strategie e soluzioni elaborate dai diversi studiosi per agevolare traduttori e interpreti (professionisti o in formazione) nella traduzione delle espressioni fisse da una lingua-cultura a un’altra.
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Il presente lavoro di tesi passa in rassegna gli articoli scritti nell’arco dell’ultimo decennio, ovvero dal 2004 al 2014, sulla questione della Qualità in Interpretazione, con lo scopo di tracciare una panoramica relativa agli ultimi progressi compiuti nel suddetto campo d’indagine.
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Wanderlust, tradotto in italiano con il titolo Giramondo, è uno dei romanzi della famosa autrice americana Danielle Steel nel quale viene raccontata la storia di una giovane donna che decide di seguire il suo forte impulso di viaggiare e di partire per un viaggio oltre oceano. Wanderlust, parola di origine tedesca, oggi significa “forte desiderio o impulso a viaggiare”(Duden Wörterbuch:online) e deriva dal verbo tedesco wandern. Il verbo wandern ha in Germania un importante ruolo sia a livello storico-politico che culturale, tale da rendere difficile la ricerca di un termine equivalente nelle altre lingue, italiano compreso. Il termine, figlio dell’epoca illuminista e romantica indicava in origine un’attività che implicava un “andare a piedi nella natura” ed era “simbolo di un nuovo rapporto dell’individuo con la natura” (Dizionario Zanichelli Tedesco-Italiano). Il Wandern, sviluppatosi nel tempo in ambito politico e soprattutto formativo, contiene nella sua definizione più antica elementi importanti come l’incontro con ciò che è sconosciuto, il rapporto tra corpo anima e natura, la formazione attraverso l’esperienza pratica e il viaggiare inteso come un camminare senza una meta. La Wanderlust dovrebbe quindi essere definita come un forte desiderio o impulso a vagare per imparare, per andare incontro a ciò che è sconosciuto ma, così come il verbo wandern, ha acquistato in uso moderno il significato di viaggiare come attività del tempo libero ed è spesso collegato a situazioni di svago e relax quali le vacanze.
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Il presente elaborato, partendo dalla curiosità e gli stimoli ricevuti durante il percorso di laurea triennale, vuole prendere in analisi i tratti caratteristici dell’Intercultura e delle due facce che la compongono: l’interpretariato e la mediazione linguistica. Nel primo capitolo si delineano i contorni dell’interculturalità, partendo dalla definizione stessa di cultura, passando poi per l’approccio alla comunicazione interculturale e giungendo alla descrizione dei protagonisti dello scambio comunicazionale. Nel secondo capitolo dell’elaborato ci si concentra invece sulle figure professionali quali l’interprete di conferenza e il mediatore linguistico, cercando di far emergere i punti di contatto ma soprattutto le discrepanze inerenti alla pratica linguistica. Nel terzo ed ultimo capitolo, grazie alla collaborazione degli operatori del centro di accoglienza per extracomunitari richiedenti asilo della città di Caltanissetta, si traggono le conclusioni basandosi su un’intervista sottoposta ad un’operatrice in attività nel centro in qualità di interprete.
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Con questo progetto di tesi si è cercato di scoprire le ragioni alla base della fortissima presenza femminile all'interno dei corsi di laurea in Interpretazione. Il fenomeno è stato analizzato sia da un punto di vista scientifico che sociologico, con un'attenzione particolare agli stereotipi di genere. Infine è stato elaborato appositamente un questionario, sottoposto a studenti e studentesse dei corsi di laurea di Interpretazione e Ingegneria, con l'obiettivo di analizzare quanto ragazzi e ragazze siano consapevoli dell'esistenza di stereotipi di genere e su quali basi scelgano il loro percorso formativo.