1000 resultados para Welsch, Georg Hieronymus, 1624-1677


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La tesi di dottorato ha come oggetto il pensiero sociologico di Georg Simmel con particolare riferimento alla sua interpretazione nei diversi indirizzi di ricerca della sociologia relazionale contemporanea. In particolare, si propone una rilettura del contributo simmeliano alla luce del paradigma relazionale della sociologia di Pierpaolo Donati. Il lavoro di ricerca è stato condotto secondo una rigorosa ricognizione testuale dell’opus simmeliano e della bibliografia critica internazionale sull'argomento in oggetto. A partire dalla nozione di relazione sociale, si dipana l’analisi della proposta sociologica simmeliana: il termine tedesco Wechselwirkung (azione reciproca) racchiude la complessa semantica con cui assume senso l’intera teoria sociologica simmeliana. Simmel è il primo "sociologo relazionale", come sostenuto da Donati, e in questa ricerca si cerca di mostrare le evidenze della validità di tale asserzione. Nella formulazione simmeliana si trovano importanti indizi teorici che permettono di rielaborare la relazione nei termini di una “forma sociale vitale”. Questo significa che la relazione sociale trova la sua ragion d’essere in quanto fenomeno umano che si determina a partire dalle nozioni di “spirito” (Geist) e “vita”(Leben). Nel primo capitolo si chiarisce la natura di questa relazione sociale in rapporto alle varie proposte sociologiche relazionali in campo internazionale. Nel secondo capitolo si analizza in maniera critica la (ri)formulazione simmeliana della relazione come scambio (nella forma simbolica del denaro) e le interpretazioni relazionali che si sono succedute a partire da questo cambio di rotta. Nel terzo capitolo vengono passate in rassegna le principali figure relazionali (la vita della metropoli, la moda, il conflitto, il povero, lo straniero) con le quali si confronta il sociologo berlinese. Nel quarto capitolo si propone di rileggere fenomeni sociali e culturali come forme relazionali in riferimento alla sfera dell’arte e della teologia (religione).

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It was our aim to investigate the gadolinium diethylenetriaminepentaacetate (Gd-DTPA(2-) ) enhancement kinetics in the menisci of the knee joint over a prolonged period of time. Six asymptomatic volunteers (four men and two women; mean age, 25 ± 2.4 years) were enrolled. Sagittal, T(1) -weighted, spin-echo MR sequences of the right knee joint were obtained at 3 T. Imaging was performed before (baseline), 1 h after and in half-hour intervals up to 9 h after the intravenous administration of 0.2 mmol/kg of Gd-DTPA(2-) . To measure the rates of contrast enhancement relative to the baseline, regions of interest that covered the anterior and posterior horns of the medial and lateral meniscus were defined on each of two adjacent sections, and enhancement curves were constructed. An enhancement peak between 2.5 and 4.5 h after Gd-DTPA(2-) administration was observed, and analysis of variance also revealed no significant difference (p=0.94), in terms of enhancement, within this time interval. Pair-wise, post hoc testing also revealed no significant differences between 2.5 and 3, 3 and 3.5, 3.5 and 4, and 4 and 4.5 h post Gd-DTPA(2-) application. Our preliminary data therefore suggest that the time window suitable for a dGEMRIC (delayed gadolinium-enhanced MRI of cartilage)-like T(1) mapping of the menisci is relatively short, and lies between 2.5 and 4.5 h after Gd-DTPA(2-) injection.

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