982 resultados para Ni-Zn ferrite


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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

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Breast cancer is a public health problem throughout the world. Moreover, breast cancer cells have a great affinity for hydroxyapatite, leading to a high occurrence of bone metastasis. In this work we developed a bio-nanocomposite (bio-NCP) in order to use such affinity in the diagnosis and treatment of breast cancer. The bio-NCP consists of magnetic nanoparticles of Mn and Zn ferrite inside a polymeric coating (chitosan) modified with nanocrystals of apatite. The materials were characterized with synchrotron X-ray Powder Diffraction (XPD), Time-of-Flight Neutron Powder Diffraction (NPD), Fourier Transformed Infra-red Spectroscopy (FTIR), Scanning Electron Microscopy (SEM) and magnetic measurement with a Physical Property Measurement System (PPMS). We obtained ferrite nanoparticles with a high inversion degree of the spinel structure regarding the Fe and Mn, but with all the Zn in the A site. The coating of such nanoparticles with chitosan had no notable effects to the ferrite microstructure. In addition, the polymeric surface can be easily modified with apatite nanocrystals since the hydration of the bio-NCP during synthesis can be controlled. The resulting bio-NCP presents a spherical shape with a narrow size distribution and high magnetic response at room temperature and is a very promising material for early diagnosis of breast cancer and its treatment. © 2013 Elsevier B.V.

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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

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Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)

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Os sedimentos do lago Coari, de ambiente de terra firme esculpido nos depósitos do Plio-Pleistocenos, e o Acará, típico lago de várzea e ambos formados nos sedimentos quaternários da planície de inundação do médio Solimões, no oeste da Amazônia, Brasil, foram estudados para investigar as condições ambientais durante sua formação. Este estudo inclui dados da composição mineralógica, química, isótopos de Pb, palinologia, datações de radiocarbono e a configuração morfológica dos lagos obtida por imagens SRTM. As condições geológica e ambiental dos lagos variam e sugerem que suas evoluções refletem processos autogenéticos em condições de floresta úmida e chuvosa. Embora caulinita, quartz, muscovita, illita e esmectita sejam os principais minerais em ambos os lagos, a geoquímica indica fonte distinta, os sedimentos do lago Acará têm maior concentração de Al2O3, Fe2O3, FeO, CaO, K2O, MgO, Na2O, P2O5, Ba, V, Cu, Ni, Zn, Pb, Sr, Li, Y e La e têm mais Pb radiogênico que os sedimentos do lago Coari. As idades de radiocarbono sugerem que há aproximadamente 10160 anos AP o lago Coari iniciou o desenvolvimento devido a avulsão do rio Solimões, enquanto o lago Acará foi formado devido ao abandono de meandro do rio Solimões e retendo o domínio das gramíneas nas suas praias há aproximadamente 3710 anos AP.

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Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)

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Coordenação de Aperfeiçoamento de Pessoal de Nível Superior (CAPES)

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Pós-graduação em Geociências e Meio Ambiente - IGCE

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Il presente lavoro di tesi è stato realizzato al fine di valutare la distribuzione geografica ed i livelli ambientali di concentrazione per una serie di metalli (Cr, Cu, Ni, Zn, Mn, Co, V, Ba, Pb, Sr e Hg) presenti all’interno dei sedimenti della laguna costiera Pialassa Baiona, situata nei pressi del porto e dell’area industriale di Ravenna. L’area di studio considerata rappresenta un esempio di ambiente di transizione, dove i fattori fisici e chimici variano su scala spaziale e temporale e dove le attività antropiche, recenti e non, hanno provocato impatti significativi sullo stato di qualità dei sedimenti, delle acque e degli ecosistemi. Lo studio è stato progettato seguendo un disegno di campionamento ortogonale, che tiene conto del gradiente naturale terra-mare, tipico delle zone di transizione, e del gradiente antropico, legato alla vicinanza con l’area industriale. Sulla base di questo disegno sono state campionate 4 aree differenti e per ciascuna area sono stati scelti casualmente tre siti. La caratterizzazione dei sedimenti dal punto di vista chimico è stata effettuata determinando la frazione labile e quindi più biodisponibile dei metalli, oggetto del presente studio, per mezzo di una tecnica di estrazione parziale con HCl 1 M. Le concentrazioni biodisponibili ottenute sono state poi confrontate con il contenuto totale dei metalli, determinato mediante digestione totale al micronde. I sedimenti sono stati inoltre caratterizzati dal punto di vista granulometrico e del contenuto in sostanza organica (Loss on Ignition, LOI%). I risultati ottenuti dalle analisi chimiche sono stati confrontati con i valori tipi di fondo naturale del Mar Adriatico e con i valori guida di riferimento nazionale (SQA-MA) ed internazionale (ERL, ERM, TEL e PEL), al fine di valutare lo stato di qualità dei sedimenti della Baiona e di effettuare uno screening per individuare eventuali situazioni di rischio per gli organismi bentonici. I risultati ottenuti sono stati poi elaborati statisticamente con un analisi della varianza (ANOVA) con lo scopo di valutare la variabilità spaziale dei metalli nei campioni analizzati e la presenza di eventuali differenze significative.

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La tossicità delle polveri atmosferiche è associata sia alla natura granulometrica sia al carico di contaminanti, da qui la necessità di investigare oltre la concentrazione delle PM in atmosfera anche la loro composizione chimica. In questo studio è stata effettuata una prima caratterizzazione da un punto di vista sia granulometrico che chimico del particolato atmosferico campionato in una zona suburbana di Riccione (Castello degli Agolanti). In particolare sono state determinate le concentrazioni di metalli quali Pb, Cd, Ni, Zn, Cu, Fe e Al nel PM 2,5 PM 10 e PM totale. Inoltre, dato che uno degli scopi dello studio è quello di verificare il contributo della combustione di biomasse sul carico complessivo di contaminanti, il periodo di campionamento comprende il giorno delle Fogheracce, festa popolare in cui vengono accesi diversi falò all’aperto. Complessivamente sono stati prelevati 13 campioni di 48 ore per ogni frazione granulometrica dal 9 Marzo all’8 Aprile 2011. Dallo studio emerge che nel periodo di campionamento, mediamente il contributo antropogenico è dominante per Pb, Cd, Ni Cu e Zn dovuto principalmente al traffico veicolare. Tali metalli, ad eccezione del Cu infatti si concentrano nel particolato più fine. Al e Fe invece sono principalmente marker delle emissioni crostali e si concentrano nella frazione grossolana. Interessante quanto registrato nella giornata delle Fogheracce. Oltre ad una variazione nel contenuto relativo dei metalli con un forte arricchimento di Pb e Al, per quest’ultimo si nota anche un forte incremento della sua concentrazione nella frazione PM2.5 ad indicare una diversa sorgente emissiva. Si evidenzia in questo studio un importante contributo nel carico di inquinanti da parte di combustioni di biomasse all’aperto.

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At Site 534 in the Blake-Bahama Basin, western North Atlantic, an interval of 68 m of Maestrichtian (Upper Cretaceous) and upper middle to upper Eocene sediments consists of terrigenous siltstones, mudstones, and varicolored zeolitic claystones; minor recovery of micritic limestones, porcellanites, and quartzitic chert was made at this site as well. Comparisons with other Deep Sea Drilling Project (DSDP) sites in the western North Atlantic suggest that the following formations are present in this interval: Hatteras (Maestrichtian), Plantagenet (Maestrichtian and upper Eocene), Bermuda Rise (upper middle to upper Eocene), and the basal Blake Ridge Formation (upper middle to upper Eocene). Recognition of a Tertiary interval of the Plantagenet allows that formation to be divided into lower and upper informal units. Condensation makes this formal lithostratigraphic subdivision difficult. Together the formations record marked net condensed sedimentation (average rate ca. 2.5 m/m.y.) in strongly oxidizing bottom waters. From sedimentary structures and petrography, it is inferred that the terrigenous siltstones and micritic limestones were redeposited from the continental margin by turbidity currents. Chemical data plus petrography confirm relatively high plankton productivity during the upper Eocene. Much of the nonrecovered Eocene interval may represent chert and porcellanite. Fragments recovered were formed by replacement of relatively porous calciturbidites by opal-CT and quartz. Radiolarians in interbedded claystones rich in clinoptilolite show extensive dissolution. Relative to typical hemipelagic sediments, the claystones are enriched in many metals (Cu, Ni, Zn, Pb), particularly within manganese micronodules. The metal accumulation is related to a 30-m.y. period of slow net sediment accumulation, rather than to hydrothermal enrichment or to upward mobilization of metals from the underlying reduced Hatteras black shale facies. Elsewhere in the Blake-Bahama Basin, at Site 391, 22 km to the northwest, upper Eocene facies are missing, reportedly due to deep seafloor erosion of up to 800 m of the sedimentary succession. By contrast, the discovery that this interval is preserved at nearby Site 534 points to much less extensive seafloor erosion, possibly mostly in the Oligocene, which is missing at both DSDP Sites.