441 resultados para Mosca dos chifres


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Citrus blackfly, Aleurocanthus woglumi Ashby, is a serious pest of citrus culture and other economically important fruit crops. It is a present quarantine pest or A2 maximum alert restricting trades with other regions free of its presence. Since the frst occurrence of the citrus blackfly in Belem in 2001 its dissemination was quickly to other States and regions of citrus production in Brazil. As an exotic pest, basic knowledge is scarce in order to establish the appropriate management to the insect in Brazil. Thus, the aim of the present study was to provide information about important aspects of A. woglumi, such as: history and geographical distribution, bioecology, host plants, appropriate control methods, among others, in order to provide subsidies for futures researches about the citrus blackfly in Brazil.

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Insecticide potential and efficaciousness of vegetal extracts concentrations from six botanic families in three different modes were analyzed on the nymphs of the silverleaf whitefly Bemisia tabaci (Genn. 1889) on a tomato plantation Lycopersicon esculentum Mill. Nymph breeding was kept in cherry tomato shrubs. Test solutions were obtained from successive extractions with ethanol and evaporation in a rotary evaporator. Tests consisted of 10 solutions in four concentrations (500; 1,000; 1,500 and 3,000 μg/mL) and control treatment (distilled water + 1% DMSO) under three different modes of activity, namely, contact, translaminar and systemic. Experimental design was totally randomized with four repetitions and eleven treatments. Means were compared by Scott-Knott test at 5% probability and lethal concentrations (CL50) were calculated by POLO. In the case of contact activity mode, all extracts had efficiency above 50% with the highest concentration (3,000 μg/mL) in which the highest efficiency for all extracts tested was verified. There was a need for dose increase in translaminar activity mode for similar results, whereas in the case of systemic activity the best performance was obtained with extracts of Nerium oleander, Derris amazonica and Ipomoea carnea. Extracts of the last two caused a higher percentage when compared with that of other extracts in all activity modes lower than CL50.

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The knowledge about population fluctuation of fruit flies (Diptera: Tephritidae) is an important tool to be adopted in pest control. Thus, this research aimed to analyse the population fluctuation of adults of fruit flies and the infestation of larvae in fruits depending on the conventional and organic agricultural systems of guava production in the 2010/2011 harvest. For monitoring the adults of fruit flies, five yellow sticky traps were installed in each system. The infestation percentage and the calculation of the ratio number of larvae/number of fruits were determined at harvest by harvesting 10 mature fruits/plant, in ten plants, for each system. In organic system predominated Anastrepha spp., principally in the period when the fruits were ripening or ripe, represented by elevated infestation percentage, while the conventional system presented low population density of fruit flies, with reduced larvae infestation inside the fruits.

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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico (CNPq)

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In Brazil the knowledge about the geographical distribution and host plants of whiteflies (Hemiptera: Aleyrodidae) is limited, mainly on crops. In this communication, the occurrence of Aleurodicus mirabilis (Cockerell, 1898) in high infestations in custard apple (Annona squamosa Linnaeus, 1753) is recorded in the state of São Paulo, Brazil.

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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico (CNPq)

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Pós-graduação em Medicina Veterinária - FCAV

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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico (CNPq)

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Conselho Nacional de Desenvolvimento Científico e Tecnológico (CNPq)

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La tesi ha come oggetto lo studio dei legami culturali posti in essere tra la Russia e l’Italia nel Settecento effettuato a partire dall’analisi del teatro di Arkhangelskoe (nei pressi di Mosca), ideato da Pietro Gonzaga. Ciò ha consentito di inquadrare l’atmosfera culturale del periodo neoclassico a partire da un’angolazione insolita: il monumento in questione, a dispetto della scarsa considerazione di cui gode all’interno degli studi di storia dell’arte, racchiude diverse ed interessanti problematiche artistiche. Queste ultime sono state tenute in debito conto nel processo dell’organizzazione della struttura del lavoro in relazione ai differenti livelli di analisi emersi in riferimento alla tematica scelta. Ogni capitolo rappresenta un punto di partenza che va utilizzato al fine di approfondire problematiche relative all’arte ed al teatro nei due Paesi, il tutto reso possibile grazie all’applicazione di un originale orientamento analitico. All’interno della tesi vengono infatti adoperati approcci e tecniche metodologiche che vanno dalla storia dell’arte all’analisi diretta dei monumenti, dall’interpretazione iconografica alla semiotica, per arrivare agli studi sociologici. Ciò alla fine ha consentito di rielaborare il materiale già noto e ampiamente studiato in modo convincente ed efficace, grazie al ragionamento sintetico adottato e alla possibilità di costruire paralleli letterari e artistici, frutto delle ricerche svolte nei diversi contesti. Il punto focale della tesi è rappresentato dalla figura di Pietro Gonzaga. Tra i decoratori e gli scenografi italiani attivi presso la corte russa tra il Settecento e l’Ottocento, questi è stato senza dubbio la figura più rilevante ed affascinante, in grado di lasciare una ricca eredità culturale e materiale nell’ambito dell’arte scenografica russa. Dimenticata per lungo tempo, l’opera di Pietro Gonzaga è attualmente oggetto di una certa riconsiderazione critica, suscitando curiosità e interesse da più parti. Guidando la ricerca su di un duplice binario, sia artistico che interculturale, si è quindi cercato di trovare alcune risonanze tra l’arte ed il pensiero di Gonzaga ed altre figure di rilievo non solo del suo secolo ma anche del Novecento, periodo in cui la cultura scenografica russa è riuscita ad affrancarsi dai dettami impartiti dalla lezione settecentesca, seguendo nuove ed originali strade espressive. In questo contesto spicca, ad esempio, la figura di Vsevolod Meyerchold, regista teatrale (uno dei protagonisti dell’ultimo capitolo della tesi) che ha instaurato un legame del tutto originale con i principi della visione scenica comunicati da Pietro Gonzaga. Lo sviluppo dell’argomento scelto ha richiesto di assumere una certa responsabilità critica, basandosi sulla personale sicurezza metodologica ed esperienza multidisciplinare al fine di tener conto dall’architettura, della teoria e della pratica teatrale – dalla conoscenza delle fonti fino agli studi del repertorio teatrale, delle specifiche artistiche locali, del contesto sociale dei due paesi a cavallo tra il ‘700 e l’‘800. Le problematiche toccate nella tesi (tra le quali si ricordano il ruolo specifico rivestito dal committente, le caratteristiche proprie della villa neoclassica russa, il fenomeno di ‘spettacoli muti’, la “teatralità” presente nel comportamento dei russi nell’epoca dei Lumi, la risonanza delle teorie italiane all’interno del arte russa) sono di chiara attualità per quanto concerne le ricerche relative al dialogo storico-artistico tra i due Paesi.