916 resultados para Maximum Likelihood method


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Bioceramic systems based on hydroxylapatite (HAP) are an important class of bioactive materials that may promote bone regeneration. The aim of this research was to evaluate how the stoichiometry of HAP influences its microstructural properties when diagnosed using the combined Rietveld method and Maximum entropy method (MEM). The Rietveld Method (RM) is recognizably a powerful tool used to obtain structural and microstructural information of polycrystalline samples analyzed by x-ray diffraction. Latterly have combined the RM with the maximum entropy method (MEM), with the goal of improve structural refinement results. The MEM provides high resolution maps of electron density and their analysis leave the accurate localization of atoms inside of unit cell. Like that, cycles Rietveld-MEM allow an excellent structural refinement In this work, a hydroxylapatite sample obtained by emulsion method had its structure refined using one cycle Rietveld-MEM with x-ray diffraction data. The indices obtained in initial refinement was Rwp = 7.50%, Re = 6.56%, S - 1.14% e RB = 1.03%. After MEM refinement and electron densities maps analysis to correction of atomics positions, the news indicators of Rietveld refinement quality was Rwp = 7.35%, Re = 6.56%, S = 1.12% and RB = 0.75%. The excellent result obtained to RB shows the efficiency of MEM as auxiliary in the refinement of structure of hydroxylapatite by RM.

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Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)

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Oggi sappiamo che la materia ordinaria rappresenta solo una piccola parte dell'intero contenuto in massa dell'Universo. L'ipotesi dell'esistenza della Materia Oscura, un nuovo tipo di materia che interagisce solo gravitazionalmente e, forse, tramite la forza debole, è stata avvalorata da numerose evidenze su scala sia galattica che cosmologica. Gli sforzi rivolti alla ricerca delle cosiddette WIMPs (Weakly Interacting Massive Particles), il generico nome dato alle particelle di Materia Oscura, si sono moltiplicati nel corso degli ultimi anni. L'esperimento XENON1T, attualmente in costruzione presso i Laboratori Nazionali del Gran Sasso (LNGS) e che sarà in presa dati entro la fine del 2015, segnerà un significativo passo in avanti nella ricerca diretta di Materia Oscura, che si basa sulla rivelazione di collisioni elastiche su nuclei bersaglio. XENON1T rappresenta la fase attuale del progetto XENON, che ha già realizzato gli esperimenti XENON10 (2005) e XENON100 (2008 e tuttora in funzione) e che prevede anche un ulteriore sviluppo, chiamato XENONnT. Il rivelatore XENON1T sfrutta circa 3 tonnellate di xeno liquido (LXe) e si basa su una Time Projection Chamber (TPC) a doppia fase. Dettagliate simulazioni Monte Carlo della geometria del rivelatore, assieme a specifiche misure della radioattività dei materiali e stime della purezza dello xeno utilizzato, hanno permesso di predire con accuratezza il fondo atteso. In questo lavoro di tesi, presentiamo lo studio della sensibilità attesa per XENON1T effettuato tramite il metodo statistico chiamato Profile Likelihood (PL) Ratio, il quale nell'ambito di un approccio frequentista permette un'appropriata trattazione delle incertezze sistematiche. In un primo momento è stata stimata la sensibilità usando il metodo semplificato Likelihood Ratio che non tiene conto di alcuna sistematica. In questo modo si è potuto valutare l'impatto della principale incertezza sistematica per XENON1T, ovvero quella sulla emissione di luce di scintillazione dello xeno per rinculi nucleari di bassa energia. I risultati conclusivi ottenuti con il metodo PL indicano che XENON1T sarà in grado di migliorare significativamente gli attuali limiti di esclusione di WIMPs; la massima sensibilità raggiunge una sezione d'urto σ=1.2∙10-47 cm2 per una massa di WIMP di 50 GeV/c2 e per una esposizione nominale di 2 tonnellate∙anno. I risultati ottenuti sono in linea con l'ambizioso obiettivo di XENON1T di abbassare gli attuali limiti sulla sezione d'urto, σ, delle WIMPs di due ordini di grandezza. Con tali prestazioni, e considerando 1 tonnellata di LXe come massa fiduciale, XENON1T sarà in grado di superare gli attuali limiti (esperimento LUX, 2013) dopo soli 5 giorni di acquisizione dati.

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Transportation Department, Office of Systems Engineering, Washington, D.C.