970 resultados para Antropologia bíblica


Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Nella tesi sono rielaborati i dati etnografici, prodotti in Italia ed in Ghana, con una ricerca sul campo di oltre un anno. Attraverso la ricostruzione di un progetto di co-sviluppo che mobilita i migranti in quanto attori di sviluppo, ed in questo caso l’associazione ghanese di Modena per avviare alcune iniziative di sviluppo economico, umano e sostenibile nel paese d’origine, si sono indagate le forme concrete di transnazionalismo attivate da questo gruppo sociale. Nell’analisi, prettamente antropologica, si rivela come, nel progetto di co-sviluppo osservato, le identità etniche, le relazioni asimmetriche di genere ed i processi di negoziazione politica sono celati ed agiti dai diversi attori sociali coinvolti. Si sono inoltre osservate le forme di partecipazione politica in Italia ed in Ghana rivelando come il collettivo ghanese abbia avviato un processo di depoliticizzazione dello sviluppo nel contesto d’origine e, nonostante ciò, sia divenuto nel paese d’immigrazione un nuovo attore politico. Particolare attenzione è stata posta alle produzioni discorsive dello sviluppo e della diaspora, evidenziando come i collettivi migranti se ne riapproprino e le riformulino nelle pratiche quotidiane.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Analisi "dall'interno" del settore della comunicazione multimediale, attraverso l'analisi di un caso aziendale complesso vissuto in prima persona dall'autrice. Il caso tratta di un micro-distretto di aziende della Grafica, del Web e del Multimedia nel suo ciclo di vita dal 1998 al 2003, analizzando le mutazioni del comportamento organizzativo nelle sue differenti fasi di nascita, ascesa e declino. L'obiettivo è quello di identificare i comportamenti organizzativi favorevoli e contrari alla sopravvivenza nel settore, fornendo indicazioni per un corretto comportamento manageriale in un ambito creativo relativo ad una rete di imprese co-specializzate.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

La tesi riflette sulla necessità di un ripensamento delle scienze antropologiche nel senso di un loro uso pubblico e del loro riconoscimento al di fuori dell’accademia. Viene introdotto il dibattito sulla dimensione applicata dell’antropologia a partire dalle posizioni in campo nel panorama internazionale. Negli Stati Uniti la riflessione si sviluppa dalla proposta della public anthropology, l’antropologo pubblico si discosta dalla tradizionale figura europea di intellettuale pubblico. Alla luce delle varie posizioni in merito, la questione dell’applicazione è esaminata dal punto di vista etico, metodologico ed epistemologico. Inizialmente vengono prese in considerazione le diverse metodologie elaborate dalla tradizione dell’applied anthropology a partire dalle prime proposte risalenti al secondo dopoguerra. Successivamente viene trattata la questione del rapporto tra antropologia, potere coloniale e forze armate, fino al recente caso degli antropologi embedded nello Human Terrain System. Come contraltare vengono presentate le diverse forme di engagement antropologico che vedono ricercatori assumere diversi ruoli fino a casi estremi che li vedono divenire attivisti delle cause degli interlocutori. La questione del ruolo giocato dal ricercatore, e di quello che gli viene attribuito sul campo, viene approfondita attraverso la categoria di implication elaborata in contesto francese. Attraverso alcune esperienze di campo vengono presentate forme di intervento concreto nel panorama italiano che vogliono mettere in luce l’azione dell’antropologo nella società. Infine viene affrontato il dibattito, in corso in Italia, alla luce della crisi che sta vivendo la disciplina e del lavoro per la costituzione dell’associazione nazionale di antropologia professionale.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

In questa tesi viene presentata una ricerca di campo che si configura come esempio di un’antropologia applicata alle dinamiche lavorative all’interno di un’azienda ICT italiana. Fulcro della trattazione è la riflessione sui diversi aspetti di un’analisi antropologica del clima aziendale, condotta sulla base di una rilevazione dei processi lavorativi presso una società italiana specializzata in progetti di digital marketing. Il lavoro associato alle tecnologie di ultima generazione non è impersonale o dettato soltanto da regole esterne, ma piuttosto un lavoro dal forte carattere rituale, sociale, morale e performativo, dove soggetti, ruoli, idee, scelte e problematiche si intrecciano secondo modalità uniche ed irripetibili, rintracciabili anche attraverso l’etnografia. E’ dunque necessario dare visibilità al ruolo attivo dei lavoratori nel loro essere contemporaneamente individui e soggetti che lavorano. Partendo da una riflessione su lavoro e tecnologia all’interno di un quadro interdisciplinare che vede coinvolte - insieme all’antropologia - la sociologia, l’economia e la storia, ci si sofferma sulle potenzialità dell’antropologia del lavoro. Dopo aver ripercorso tutti i passi della ricerca di campo presso l’azienda, viene condivisa una più ampia considerazione sul ruolo dell’antropologia applicata al lavoro in contesti aziendali. Infine l’esperienza di antropologa in azienda viene posta a confronto con un’altra attività svolta dalla stessa autrice in ambito accademico nel campo dell’antropologia dell’educazione. Gli studi presi in considerazione e le esperienze concrete offrono la possibilità di affrontare il tema dell’antropologia del lavoro all’interno di una più vasta riflessione sulla necessità di sviluppare un’antropologia applicata in Italia. Essa non occupa ancora un posto rilevante nello scenario della vita pubblica, ma molti sono gli sforzi che si stanno compiendo in questa direzione. Uno sguardo positivo verso il futuro e la consapevolezza di un’antropologia che è insieme azione, impegno, partecipazione e sperimentazione etnografica concludono la tesi.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Antonio Ramírez S.I.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

El proyecto se orientó a la aplicación de las contribuciones de la antropología y la sociología económicas para la comprensión de problemas vinculados al desarrollo rural. El análisis se centró en las formas de incorporación de los pequeños productores al mercado y a las actividades económicas. Los resultados de la investigación muestran el carácter limitado del mercado para dar cuenta de las formas de coordinación económica y la necesaria pluralización del espacio, marcada por la coexistencia de lógicas domésticas, mercantiles, industriales y cívicas.

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

A ocupação principal deste trabalho residiu no diálogo entre a teologia e a literatura, primordialmente no interior do romance machadiano Dom Casmurro. Esta dissertação preconizou a antropologia emergente no romance machadiano em questão, como lugar das reflexões de cunho teológico. Para pauta de discussões, foram trazidas obras referenciais, que se apresentaram como o estado atual da questão acerca do diálogo entre teologia e literatura. A sustentação teórica deste trabalho se deu com apropriações conceituais de Paul Ricoeur, Antonio Carlos de Melo Magalhães e Gerard Genette. Portanto, o objetivo deste trabalho se delimitou na demonstração das relações entre o Deus que se revela e o humano machadiano, a partir do caráter antropológico do romance Dom Casmurro. A promessa e o caráter paratextual do capítulo em que ela é narrada, conduziram todas as análises realizadas, que culminaram na observação do antropológico como tema central do romance. Defendemos que a quebra das relações estabelecidas entre o humano machadiano e o Deus da promessa estabeleceu a instalação de um mundo desencantado diante da existência e da realidade do protagonista do romance, Bento Santiago.(AU)

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

A ocupação principal deste trabalho residiu no diálogo entre a teologia e a literatura, primordialmente no interior do romance machadiano Dom Casmurro. Esta dissertação preconizou a antropologia emergente no romance machadiano em questão, como lugar das reflexões de cunho teológico. Para pauta de discussões, foram trazidas obras referenciais, que se apresentaram como o estado atual da questão acerca do diálogo entre teologia e literatura. A sustentação teórica deste trabalho se deu com apropriações conceituais de Paul Ricoeur, Antonio Carlos de Melo Magalhães e Gerard Genette. Portanto, o objetivo deste trabalho se delimitou na demonstração das relações entre o Deus que se revela e o humano machadiano, a partir do caráter antropológico do romance Dom Casmurro. A promessa e o caráter paratextual do capítulo em que ela é narrada, conduziram todas as análises realizadas, que culminaram na observação do antropológico como tema central do romance. Defendemos que a quebra das relações estabelecidas entre o humano machadiano e o Deus da promessa estabeleceu a instalação de um mundo desencantado diante da existência e da realidade do protagonista do romance, Bento Santiago.(AU)

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

A literatura de Machado de Assis foi revisitada nesta tese porque tínhamos a convicção de que o tema da religião e suas implicações para o ser humano machadiano se constituíam como uma tarefa de investigação que esperava por ser feita. Para localizar o objetivo central da presente tese no campo das discussões travadas entre religião e literatura construímos, na primeira parte, um caminho que nos levou a constatação da efetiva aproximação entre elas. Amparados pela inabarcável discussão que trata das imagens religiosas e teológicas presentes nos textos literários, bem como pelas inúmeras construções metodológicas que visam a propiciar uma aproximação mais profícua entre religião e literatura, buscamos uma interpretação da literatura machadiana que apontasse para a expressão religiosa do ponto de vista de sua antropologia. O nosso eixo interpretativo foi construído a partir da teoria hermenêutica de Paul Ricoeur, mais especificamente a partir do conceito de metáfora. A reflexão que construímos em torno da expressão religiosa da antropologia machadiana foi inicialmente devedora do conceito de vitalidade de Jürgen Moltmann. A expressão religiosa da antropologia machadiana emergida do romance Memórias Póstumas de Brás Cubas (1881) apresenta-se sob a perspectiva de uma incondicionalidade a partir da qual a vida de Brás Cubas é tomada. Esta característica da antropologia machadiana fez com que estabelecêssemos um recurso conceitual para dar conta de sua particularidade. Propomos, portanto, que o ser humano do espaço literário machadiano seja chamado de homo vitalis.(AU)

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

A literatura de Machado de Assis foi revisitada nesta tese porque tínhamos a convicção de que o tema da religião e suas implicações para o ser humano machadiano se constituíam como uma tarefa de investigação que esperava por ser feita. Para localizar o objetivo central da presente tese no campo das discussões travadas entre religião e literatura construímos, na primeira parte, um caminho que nos levou a constatação da efetiva aproximação entre elas. Amparados pela inabarcável discussão que trata das imagens religiosas e teológicas presentes nos textos literários, bem como pelas inúmeras construções metodológicas que visam a propiciar uma aproximação mais profícua entre religião e literatura, buscamos uma interpretação da literatura machadiana que apontasse para a expressão religiosa do ponto de vista de sua antropologia. O nosso eixo interpretativo foi construído a partir da teoria hermenêutica de Paul Ricoeur, mais especificamente a partir do conceito de metáfora. A reflexão que construímos em torno da expressão religiosa da antropologia machadiana foi inicialmente devedora do conceito de vitalidade de Jürgen Moltmann. A expressão religiosa da antropologia machadiana emergida do romance Memórias Póstumas de Brás Cubas (1881) apresenta-se sob a perspectiva de uma incondicionalidade a partir da qual a vida de Brás Cubas é tomada. Esta característica da antropologia machadiana fez com que estabelecêssemos um recurso conceitual para dar conta de sua particularidade. Propomos, portanto, que o ser humano do espaço literário machadiano seja chamado de homo vitalis.(AU)

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Esta tese de Doutorado procura estudar os métodos teológicos em diálogo, antropologiatranscendental de Karl Rahner e correlação de Paul Tillich, a partir da sistematização da ontologia existencial elaborada pelo jovem Heidegger em Sein und Zeit. Tanto num, como noutro método, o que se discute é a profundidade do ser, na sua possibilidade de aproximação em superação ao que não pode ser dito. Nesse caso, tanto a metafísica tomista, resgatada por Rahner, quanto a secularização protestante e o abismo do ser, enfatizado por Tillich, assumem a impossibilidade de se dizer o conteúdo do sagrado, exatamente por se situarem ou no inconceito da raiz ontológica (Rahner), ou no excesso de sentido do Ultimate Concern (Tillich). Dessas impossibilades, independente se um antes e depois (Rahner), ou se um depois e um antes em profundidade (Tillich), o que se tem é a pergunta ontológica como possibilidade da abertura do ser, nos dois casos sem conteúdo, para que a resposta , que também não responde, seja dada como (im)possibilidade do deslocamento do ser. No resgate da metafísica tomista, em Rahner, há um deslocamento a partir de um sentido, de certo modo linear , daí antropologia-transcendental. Já na leitura protestante de Tillich, o deslocamento se dá por uma dialética , o ser ameaçado pelo não-ser, como uma unidade rompida, daí correlação. A tese é apresentada em quatro capítulos. No primeiro há uma leitura de Heidegger, pela perspectiva da hermenêutica da compreensão. Já no segundo a reflexão se dá em busca da possibilidade da compreensão pela racionalidade ontológica na correlação, Paul Tillich, pela mediação do simbólico. No terceiro, seguindo as mesmas preocupações, se faz a leitura da epistemologia na racionalidade ontológica na antropologia -transcendental, Karl Rahner, pela mediação da pré-apreensão. O quarto capítulo apresenta temas decorrentes, e tradicionais da teologia, em diálogo a partir dos métodos.(AU)

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Esta tese de Doutorado procura estudar os métodos teológicos em diálogo, antropologiatranscendental de Karl Rahner e correlação de Paul Tillich, a partir da sistematização da ontologia existencial elaborada pelo jovem Heidegger em Sein und Zeit. Tanto num, como noutro método, o que se discute é a profundidade do ser, na sua possibilidade de aproximação em superação ao que não pode ser dito. Nesse caso, tanto a metafísica tomista, resgatada por Rahner, quanto a secularização protestante e o abismo do ser, enfatizado por Tillich, assumem a impossibilidade de se dizer o conteúdo do sagrado, exatamente por se situarem ou no inconceito da raiz ontológica (Rahner), ou no excesso de sentido do Ultimate Concern (Tillich). Dessas impossibilades, independente se um antes e depois (Rahner), ou se um depois e um antes em profundidade (Tillich), o que se tem é a pergunta ontológica como possibilidade da abertura do ser, nos dois casos sem conteúdo, para que a resposta , que também não responde, seja dada como (im)possibilidade do deslocamento do ser. No resgate da metafísica tomista, em Rahner, há um deslocamento a partir de um sentido, de certo modo linear , daí antropologia-transcendental. Já na leitura protestante de Tillich, o deslocamento se dá por uma dialética , o ser ameaçado pelo não-ser, como uma unidade rompida, daí correlação. A tese é apresentada em quatro capítulos. No primeiro há uma leitura de Heidegger, pela perspectiva da hermenêutica da compreensão. Já no segundo a reflexão se dá em busca da possibilidade da compreensão pela racionalidade ontológica na correlação, Paul Tillich, pela mediação do simbólico. No terceiro, seguindo as mesmas preocupações, se faz a leitura da epistemologia na racionalidade ontológica na antropologia -transcendental, Karl Rahner, pela mediação da pré-apreensão. O quarto capítulo apresenta temas decorrentes, e tradicionais da teologia, em diálogo a partir dos métodos.(AU)

Relevância:

20.00% 20.00%

Publicador:

Resumo:

Esta tese, baseada na exegese, defende que as maldições do Salmo 137 devem ser interpretadas levando-se em conta o princípio da reciprocidade praticado na justiça do AT, o famoso "olho por olho, dente por dente". Apresenta auxílios para a interpretação das maldições nos salmos; analisa o estado atual da questão; verifica a coerência ou não da utilização do termo "Salmo Imprecatório"; trata da difícil questão do contexto histórico dos salmos e, ainda, destaca alguns pontos que dificultam a interpretação cristã deste tipo de literatura. Ela trata das questões do texto, da estrutura, do gênero literário, da autoria, e do contexto de vida e histórico do Salmo 137. Além disso, apresenta paralelos deste gênero no mundo bíblico e compara versões do Salmo 137 em português. Mostra que no AT a palavra era tratada como algo que possui poder intrinseco; verifica como, normalmente, era feito o uso das maldições no AT em geral, preparando o caminho para a verificação de seu uso específico no Salmo 137; faz uma rápida retrospectiva histórica mostrando a longa trajetória de desavenças de Israel/Judá com Edom e Babilônia, o que leva o salmista a sentir-se no direito de pedir que estas duas nações sejam destruídas e sofram; levanta, ainda, a possibilidade do Salmo 137 não ser o único do Saltério com maldições contra Edom e Babilônia, e destaca que nesta composição existe uma automaldição e duas maldições, uma contra Edom e outra contra Babilônia, todas elas levando em conta o princípio da reciprocidade na justiça do AT.(AU)