927 resultados para Amazon economic structure


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Fundação de Amparo à Pesquisa do Estado de São Paulo (FAPESP)

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Background: Stigmatization is an important issue in the treatment and course of schizophrenia. The maintenance of stigmatizing attitudes may be related to socio-cultural factors. Objectives: To compare stigmatizing attitudes of mental health professionals in the culturally diverse countries Brazil and Switzerland. Methods: We analyzed data of two broad stigmatization surveys from Switzerland and Brazil by focusing on the social distance and attitudes of mental health professionals towards the acceptance of side effects of psychopharmacological treatment. Results: Swiss mental health professionals showed significantly higher levels of social distance than their Brazilian counterparts. There was also a weak effect of age as well as an interaction effect between origin and age. With respect to the acceptance of side effects, the effect of origin was rather weak. With the exception of drug dependence, Swiss professionals' acceptance of long-lasting side effects was significantly higher than for their counterparts in Brazil. Discussion: The strong association between origin and social distance may be related to the socio-cultural background of the mental health professionals. In comparison with Switzerland, Brazil is very heterogeneous in terms of ethnicity and socio-economic structure. The distinct acceptance of side effects may additionally be related to the more sophisticated medicaments (i.e. new generation of antipsychotic drugs) commonly used in Switzerland. Hengartner MP, et al. / Rev Psiq Clin. 2012;39(4):115-21

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Obiettivo del lavoro è migliorare la lettura della ruralità europea. A fronte delle profonde trasformazioni avvenute, oggi non è più possibile analizzare i territori rurali adottando un mero approccio dicotomico che semplicemente li distingua dalle città. Al contrario, il lavoro integra l’analisi degli aspetti socio-economici con quella degli elementi territoriali, esaltando le principali dimensioni che caratterizzano le tante tipologie di ruralità oggi presenti in Europa. Muovendo dal dibattito sulla classificazione delle aree rurali, si propone dapprima un indicatore sintetico di ruralità che, adottando la logica fuzzy, considera congiuntamente aspetti demografici (densità), settoriali (rilevanza dell’attività agricola), territoriali e geografici (accessibilità e uso del suolo). Tale tecnica permette di ricostruire un continuum di gradi di ruralità, distinguendo così, all’interno dell’Unione Europea (circa 1.300 osservazioni), le aree più centrali da quelle progressivamente più rurali e periferiche. Successivamente, attraverso un’analisi cluster vengono individuate tipologie di aree omogenee in termini di struttura economica, paesaggio, diversificazione dell’attività agricola. Tali cluster risentono anche della distribuzione geografica delle aree stesse: vengono infatti distinti gruppi di regioni centrali da gruppi di regioni più periferiche. Tale analisi evidenzia soprattutto come il binomio ruralità-arretratezza risulti ormai superato: alcune aree rurali, infatti, hanno tratto vantaggio dalle trasformazioni che hanno interessato l’Unione Europea negli ultimi decenni (diffusione dell’ICT o sviluppo della manifattura). L’ultima parte del lavoro offre strumenti di analisi a supporto dell’azione politica comunitaria, analizzando la diversa capacità delle regioni europee di rispondere alle sfide lanciate dalla Strategia Europa 2020. Un’analisi in componenti principali sintetizza le principali dimensioni di tale performance regionale: i risultati sono poi riletti alla luce delle caratteristiche strutturali dei territori europei. Infine, una più diretta analisi spaziale dei dati permette di evidenziare come la geografia influenzi ancora profondamente la capacità dei territori di rispondere alle nuove sfide del decennio.

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L’elaborato finale presentato per la tesi di Dottorato analizza e riconduce a unitarietà, per quanto possibile, alcune delle attività di ricerca da me svolte durante questi tre anni, il cui filo conduttore è l'impatto ambientale delle attività umane e la promozione dello sviluppo sostenibile. Il mio filone di ricerca è stato improntato, dal punto di vista di politica economica, sull'analisi storica dello sviluppo del settore agricolo dall'Unità d'Italia ai giorni nostri e dei cambiamenti avvenuti in contemporanea nel contesto socio-economico e territoriale nazionale, facendo particolare riferimento alle tematiche legate ai consumi e alla dipendenza energetica ed all'impatto ambientale. Parte della mia ricerca è stata, infatti, incentrata sull'analisi dello sviluppo della Green Economy, in particolare per quanto riguarda il settore agroalimentare e la produzione di fonti di energia rinnovabile. Enfasi viene posta sia sulle politiche implementate a livello comunitario e nazionale, sia sul cambiamento dei consumi, in particolare per quanto riguarda gli acquisti di prodotti biologici. La Green Economy è vista come fattore di sviluppo e opportunità per uscire dall'attuale contesto di crisi economico-finanziaria. Crisi, che è strutturale e di carattere duraturo, affiancata da una crescente problematica ambientale dovuta all'attuale modello produttivo, fortemente dipendente dai combustibili fossili. Difatti la necessità di cambiare paradigma produttivo promuovendo la sostenibilità è visto anche in ottica di mitigazione del cambiamento climatico e dei suoi impatti socio-economici particolare dal punto di vista dei disastri ambientali. Questo punto è analizzato anche in termini di sicurezza internazionale e di emergenza umanitaria, con riferimento al possibile utilizzo da parte delle organizzazioni di intervento nei contesti di emergenza di tecnologie alimentate da energia rinnovabile. Dando così una risposta Green ad una problematica esacerbata dall'impatto dello sviluppo delle attività umane.

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Riconosciuto il problema dell’accesso ai farmaci come un problema di giustizia globale, la dissertazione, da un lato, è incentrata sullo studio dei diritti umani e sul diritto alla salute da una prospettiva giusfilosofica e, dall’altro, è finalizzata ad analizzare la disciplina brevettuale internazionale, sia approfondendo gli interessi realmente in gioco, sia studiando la struttura economica del brevetto stesso. Si è cercato quindi di guardare a tali interessi da una nuova prospettiva, ipotizzando una gerarchia di valori che sia completa e coerente con gli obiettivi che la dottrina, la giurisprudenza, nonché il diritto internazionale formalmente enunciano. Il progetto di ricerca vuole, in definitiva, arrivare a proporre nuove soluzioni giuridiche al problema dell’accesso ai farmaci. La dissertazione svolge pertanto uno studio critico della proposta di Thomas Pogge, di natura politica e giuridica e sorretta da istanze filosofiche, volta alla soluzione del problema dell’accesso ai farmaci, i.e. l’Health Impact Fund (HIF). Proposta che pone radicalmente in discussione, anche concretamente, il dogma del monopolio concesso con la privativa quale ricompensa per i costi di R&D sostenuti dai titolari dei brevetti e che pone, invece, l’accento sull’effettivo impatto sulla salute globale di ogni singola invenzione. Analizzandone approfonditamente gli aspetti più rilevanti, si passano poi in rassegna, criticamente, le proposte, alternative o di riforma, del sistema di proprietà intellettuale, volte al miglioramento dell’accesso ai farmaci; a tal proposito, si propone quindi una riforma transitoria della disciplina brevettuale, c.d. Trading Time for Space (TTS), che prevede un allungamento temporale dell’esclusiva brevettuale (Time) in cambio della vendita da parte del titolare della privativa del farmaco ad un prezzo accessibile nei Paesi in via di sviluppo (Space).

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Portfolio use in writing studies contexts is becoming ubiquitous and, as such, portfolios are in danger of being rendered meaningless and thus require that we more fully theorize and historicize portfolios. To this end, I examine portfolios: both the standardized portfolio used for assessment purposes and the personalized portfolio used for entering the job market. I take a critical look at portfolios as a form of technology and acknowledge some of the dangers of blindly using portfolios for gaining employment in the current economic structure of fast capitalism. As educators in the writing studies fields, it is paramount that instructors have a critical awareness of the consequences of portfolio creation on students as designers, lifelong learners, and citizens of a larger society. I argue that a better understanding of the pedagogical implications for portfolio use is imperative before implementing them in the classroom, and that a social-epistemic approach provides a valuable rethinking of portfolio use for assessment purposes. Further, I argue for the notions of meditation and transformation to be added alongside collection, selection, and reflection because they enable portfolio designers and evaluators alike to thoughtfully consider new ways of meaning-making and innovation. Also important and included with meditation and transformation is the understanding that students are ideologically positioned in the educational system. For them to begin recognizing their situatedness is a step toward becoming designers of change. The portfolio can be a site for that change, and a way for them to document their own learning and ways of making meaning over a lifetime.

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"The Collapse of German Democracy and the Expansion of National Socialism" (1940):; 1. Darstellung des Forschungsprojekts (15.9.1940), b. Typoskript mit handschriftlichen Korrekturen, 78 Blatt; 2. "Research work on recent trends in the history of ideas (parts of the Research project on the Collapse of German Democracy would be included)". Als Memorandum zur Eröffnung zur Eröffnung einer Zweigstelle des Instituts in Los Angeles (12.12.1940): a) Typoskript, 2 Blatt, b) Teilstück, Typoskript mit handschriftlichen Korrekturen, 1 Blatt, c) Teilstück, Typoskript mit handschriftlichen Korrekturen, 1 Blatt, d) Teilstück, Typoskript, 1 Blatt, e) Teilstück, Typoskript, 1 Blatt, f) Entwurf, Typoskript mit handschriftlichen Korrekturen und Manuskript, 3 Blatt; 3. University of California, Los Angeles: 2 Briefe (Abschrift) von Max Horkheimer, o.O., 1940, 2 Briefe (Abschrift) an Max Horkheimer, 1940, 2 Blatt; A.R.L. Gurland: "Survey of Structural Changes in the German Economy, 1933 to 1939. Technological Bases and Organizational Forms of the National Socialist Economic System". Typoskript mit handschriftlichen Korrekturen unter anderem von Theodor W. Adorno, 48 Blatt (formal nicht identisch mit "Technological Trends and Economic Structure under National Socialism", Studies in Philosophy and Social Science, Bd. IX, 1941, S. 226ff.); "Cultural Aspects of National Socialism. A Research Project" (1941):; 1. Institute of Social Research: Mitteilung über das Forschungsprojekt und das 'Supplementary Statement', Typoskript, englisch, 4 Blatt; 2. Supplementary Statement to the Research Project, a) Typoskript, 14.4.1941, 63 Blatt, b) Typoskript, 12.4.1941, mit handschriftlichen Korrekturen, 35 Blatt; 3. "Cultural Aspects of National Socialism. A Research Project" (24.2.1941), a) als Typoskript vervielfältigt, 54 Blatt, b) Typoskript mit handschriftlichen Korrekturen, 34 Blatt, c) Fassung Januar 1941, Typoskript mit handschriftlichen Korrekturen, 40 Blatt; 4. Inhaltsverzeichnisse, mit handschriftlichen Korrekturen, 3 Blatt;

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La profundización del modelo neoliberal en Argentina durante los '90 alteró los patrones económicos cambiando la estructura económica y su base social de sustentación. El eje organizador del sistema económico pasó de la producción industrial a la especulación financiera. Aunque a principios de la década, y entre 1996-1997, la economía exhibió niveles de crecimiento altos, tuvo pocas repercusiones en la industria, llevando a un empeoramiento de los indicadores del mercado de trabajo. La estructura de la economía demostró no ser apta para la creación de empleo. Distintos estudios ensayan la hipótesis de un proceso de fragmentación/ heterogenización y segmentación de la estructura socio-ocupacional como producto de estas políticas económicas y sociales que afectan a los distintos grupos ocupacionales según distinción por género. En este contexto empírico y teórico, esta investigación profundizó en las características de este fenómeno en Mendoza, con el objetivo de analizar la estructura ocupcional del mercado de trabajo durante el periodo 1991-2002, atendiendo a las particularidades adquiridas según las diferentes etapas del ciclo económico y haciendo referencia a las modalidades adoptadas en torno al género y en relación a las condiciones de inserción laboral, las oportunidades laborales y el papel de la demanda sobre la fragmentación de la fuerza de trabajo.

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Buscamos avanzar en el conocimiento sobre cómo se desarrolla el movimiento de la sociedad argentina en su conjunto, analizado desde un caso particular que es el noreste del Chubut en el período que va desde la imposición de la hegemonía del capital financiero en 1989-1990 hasta el año 2005. Se pretende en esta tesis entender y conceptualizar en términos científicos cómo se mueve esa sociedad, de qué son expresión cada uno de sus conflictos, qué expresan los distintos sectores que se movilizan, qué expresan los cambios estructurales que se desarrollan, etc. Desde esta perspectiva nos interesa específicamente poder aportar al debate sobre cuáles son las opciones de plantear un proyecto alternativo de desarrollo para la provincia, la región y el país. Dentro del tema general de buscar comprender el movimiento de la sociedad, realizamos un abordaje de la realidad desde la utilización de un conocimiento acumulado y desde un recorte de esa realidad. Ese recorte lo realizamos a dos niveles. En primer lugar en términos espaciales: tomamos como base una región que denominamos el noreste de Chubut. Recortamos de la provincia del Chubut al área que tuvo el mayor crecimiento vinculado a los programas de polos de desarrollo durante las décadas del '60, '70 y parte del '80. La misma está delimitada por los actuales departamentos de Rawson y Biedma, de acuerdo a la división administrativa que toma la provincia desde 1957. En segundo lugar realizamos un recorte en términos temporales: abordamos como objeto de estudio al movimiento de la sociedad en esa región durante el período que va de 1989-1990 hasta el 2005. Consideramos que tomar este período nos permite observar el proceso de cambios que se generan con la realización de la hegemonía del capital financiero y el proceso de protestas, luchas y conflictos sociales que en el marco de estos cambios se desarrollan en la sociedad. La decisión de estudiar hasta el 2005 parte de considerar relevante comprender cómo continua el proceso después del 2001-2002. En esos años se produce la recuperación de la economía nacional, con un gran impulso para la región, lo cual genera el interés de poder precisar de qué se trata esta 'recuperación' y si estamos ante un movimiento orgánico o coyuntural de la economía. El período también nos permitió profundizar en el debate de las relaciones de fuerzas políticas, al hacer observable el período en que la burguesía logra recuperar la representación institucional como expresión legítima de la sociedad y consigue frenar la protesta social

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Con la intención de definir los rasgos de la pedagogía sostenida por Ricardo Nassif, se examina en este artículo el movimiento humanista en sus diferentes etapas históricas y en sus significaciones para el campo de la educación. Con ese objetivo, se analiza el componente central de la pedagogía de Nassif, influida principalmente por el neohumanismo: la concepción de la educación como proceso dialéctico, ya que transcurre históricamente a través de las funciones de conservación y renovación de la cultura, que juegan como tesis y antítesis de una síntesis que se resuelve en un humanismo de nuevo cuño al que califica como "concreto". La tensión dialéctica entre esas acciones permite comprender la índole de la formación humana, versión pedagógica del ideal humanista que el autor evalúa como punto de referencia de la educación y categoría básica de la pedagogía. Se profundiza en las derivaciones que posee su idea de formación general en las relaciones entre educación y cultura y entre educación y desarrollo científico, así como para la legitimidad de constitución de la pedagogía. Se concluye afirmando el carácter humanista de la pedagogía de Nassif, expresado sustancialmente en la necesidad de que esta disciplina se constituya en uno de los medios de superación de las alienaciones socioeconómicas provocadas por la índole de la estructura social, que restringen la libertad del hombre para desarrollarse plenamente.

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Se propone problematizar cómo afectan a la burguesía vitivinícola de Argentina los cambios producidos en la actividad a partir de la década de los '90, en el marco de los procesos de globalización. Una de las conclusiones principales es que, aunque el ingreso de capitales extranjeros a la actividad vitivinícola ha sido importante, la burguesía cuyos capitales son nacionales y/o locales logra conservar posiciones no desventajosas en la estructura económica de esta agroindustria. Se trabajó principalmente con fuentes estadísticas de organismos oficiales; y con datos obtenidos de páginas web de las empresas, de consultoras especializadas y de entrevistas a informantes calificados. Asimismo, se realizó una exhaustiva revisión bibliográfica sobre la temática

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El presente estudio se enfoca en la inversión en infraestructura en la provincia de Buenos Aires como un elemento central del cambio estructural pregonado para minimizar los diferenciales de productividad que constituyen la clave de los problemas del ciclo económico argentino. En el enfoque se asume la relación bidireccional entre territorio y escala nacional. Se diferencian para el análisis la infraestructura social, productiva y aquella que es consecuencia de la estructura económica dominante. Se incluye un estudio descriptivo del peso de cada tipo de infraestructura y de la lógica de localización de la inversión, y también se realiza una regresión econométrica mediante la cual se buscan variables explicativas significativas

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The growth of Palpalá City (Province of Jujuy, argentina) since the 1940s, is linked to altos Hornos Zapla (ahz) the state-owned steel and iron company whose privatization in the early 1990s as part of the external three-sided opening, privatizations and deregulation which characterized convertibility, meant large changes in the local economic structure. In the 1950s, this city was identified by the town hall as 'mother of Industries' ('madre de Industrias'), whereas today, the municipal slogan is 'City of Tourism' ('Ciudad Turística'). Recovering the recent occupational history of this city meets the need to know the labor and socioeconomic reality of this urban area in the Province of Jujuy, about which information is rare. Although it is included in the Home Survey?s sample, it is shown in blocks, making the information very limited. It is paradigmaticin this city to study the means chosen to try to overcome the traumatic shock that ahz's privatization meant, to analyze the policies developed and evaluate their results, some years after their application. In Palpalá, a local development strategy was applied, with a strong impulse to micro-businesses, following, somehow, the model postulated at national level, what will allow us to know the local reality better, as well as the regional and national realities for its characteristics. The methodology used in this work ('From iron and steel industry to tourist city. Brief occupational history of Palpala city) was the bibliographic research of the rare existing studies, interviews to qualified informers as well as the use of secondary data sources, such as data from different national Censuses. To conclude, it can be said that due to the crisis of the 1990s and its state reducing plan, those who suffered its consequences less are, paradoxically, those who are still related to state jobs. In Palpalá, when ahz was privatized and the buyer company failed to fulfill its contract duly, leaving a great number of the local people unemployed, it was the municipal government who had to assume the responsibility of an answer ( in this case, through training, credit and/or counseling to micro-businessmen) In the last years, however, the possibility to work in informal activities has become important in Palpalá, with a high percentage of people working in city fairs selling different kinds of goods. although the change in the model in the recent years has allowed the reactivation in different areas, a preliminary evaluation is that the improvement does not seem to have reached the core of excluded and marginalized of the previous decade

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Las lógicas tradicionales que influyen en la fijación del valor del suelo urbano se han visto modificadas, en los últimos tiempos, por las múltiples dinámicas que ocurren en las ciudades intermedias. El crecimiento de la población y la expansión territorial de estas ciudades, y los cambios en las concepciones del sector inmobiliario, las propuestas de los desarrolladores y los componentes perceptivos de la demanda conforman un mercado heterogéneo e imperfecto. A la teoría tradicional de valor del suelo se suman aquellas vinculadas con aspectos hedónicos que otorgan valor simbólico de acuerdo a un entramadocomplejo de aspectos psicosociales y económicos. En la fijación de precios se conjugan la disposición a pagar por parte de los consumidores y la valoración que se hace de las características particulares del inmueble, así como el estatus socioeconómico y las bondades del entorno geográfico-paisajístico en el que se ubica.

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En este artículo se desarrollan una serie puntos para entender al istmo oaxaqueño como una zona de convergencia cultural diversa, múltiple y por lo tanto diferenciada tanto en el ámbito de la historia de los pueblos que en ella viven, como en el ámbito de la estructura económica que permite su reproducción no sólo como grupos étnicos, sino como comunidades. El autor plantea que las manifestaciones culturales de cada grupo se confunden, se entrelazan se influencian mutuamente y en una lógica asociada a la perdurabilidad de dichos procesos, terminan por imponerse. Para comprender las relaciones interétnicas no basta con dar cuenta de las características generales de estos grupos sino que es necesario actualizar la información que se ha obtenido de ellos, sobre todo ahora que nuevos procesos nacionales o internacionales están afectando de manera irreversible la composición y la estructura de estas culturas. Aspectos como la falta de vías de comercialización de productos agrícolas y pesqueros, la marginación sempiterna, la falta de empleo a escala regional, la migración, etc.. son entre otros, las aristas de una realidad que se revela en su irremediable avance frente a comunidades que ponen en funcionamiento estrategias de reproducción y de sobreviviencia para mantenerse como comunidad. Las manifestaciones de las relaciones interétnicas aquí se definen como asimétricas horizontales en virtud de una diferenciación entre etnias y las relaciones entre ellas, de tal forma que así como se ha analizado la relación grupos étnicos-sociedad nacional, en la que se constatan desigualdades flagrantes a nivel del acceso a la riqueza generada en el país, calidad de vida, educación, comunicación, y otras variables importantes, de la misma manera se constata que en los grupos étnicos hay unos que tienen una posición privilegiada en el acceso a vías de comunicación, redes comerciales e influencia política, entre otros aspectos, mientras que otros se encuentran excluidos de ellos, no sólo por su condición de indígenas, sino también como consecuencia de la dominación entre etnias que existe en la región. Finalmente, el autor enfatiza que en esta zona del estado de Oaxaca existe una gama considerable de recursos naturales cuya apropiación y explotación para beneficios económicos está en el centro de la discusión actual. En efecto, el sistema de lagunas del Golfo de Tehuantepec, las reservas de la biodiversidad como la selva de los Chimalapas, o la actividad ganadera agrícola en la zona mixe son, entre otras, no sólo zonas importantes de explotación económica, que han fortalecido a grupos de poder locales. También son espacios de control estratégico para el futuro desarrollo del país pues en el istmo oaxaqueño se ha ubicado una fuente importante de riqueza en agua, bosques, especies endémicas, etc... que puede tener un papel importante en la vida económica regional y nacional. La cuestión es saber qué dispositivos sociales o legales se han puesto en marcha para definir a los beneficiarios de esa riqueza natural.