998 resultados para Roma-Antiguedades


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En aquest treball, s¿hi replanteja l¿estatut de Tortosa a partir de la fi del segle II, tot considerant de nou CIL II2 14, 787 i CIL II2 14, 788. La possibilitat que l¿emperador efímer Pèrtinax concedís a Dertosa el privilegi colonial, com ho féu amb altres ciutats, és analitzada per tal de justificar el text de l¿última inscripció.

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En este articulo se describen el método intuitivo, las "lecciones de cosas" y la higiene escolar, como precedentes interesantes para la ergonomia y la educación actuales. Con ello se apuntan una educación ergonómica y una ergonomia educativa, dos relaciones posibles entre ergonomia y educación.

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Un aspecto realmente sorprendente y fascinante, el cual hasta ahora no se ha prestado demasiada atención, es el poder de las imágenes en el famosísimo y reputado libro de Don Antonio Agustín, los Dialogos de Medallas, publicado en Tarragona por Felipe Mey en el año 15872. Las imágenes que ilustran este libro fueron las responsables de una serie de fenómenos de gran importancia en la génesis de esta edición. El primero de ellos fue la dilatada espera de la edición a causa de la recepción de los grabados. El segundo hace referencia a la misma ordenación de las imágenes, ya que mientras muchos libros de numismática las organizan atendiendo a sucronología, a sus medidas o al material en el que están labradas, las imágenes del libro de Agustín se organizan teniendo en cuenta el texto, hecho que provoca que estos iconos tengan un fuerte carácter didascálico. En tercer lugar, hay que resaltar la pertinaz voluntad y los probados esfuerzos de Agustín para conseguir unas imágenes de calidad en Roma, puesto que los talleres gráficos españoles dejaban mucho que desear en esta época. Y por último, cabe subrayar que su muerte en Tarragona en mayo de 1586, interrumpió el proceso del grabado de las monedas, hecho que motivo que solamente estuvieran ilustrados los dos primeros diálogos de su libro. Pero antes de entrar en la valoración de estos fenómenos veamos unos breves prologomenos.

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El dominio de los hombres sobre las mujeres es un fenómeno histórico que caracteriza las formaciones sociales estatales de Grecia y Roma, del Próximo Oriente antiguo y del Egipto faraónico, y son los distintos tipos de violencia —física, sexual y simbólica— sus herramientas principales de construcción y de permanencia.Este libro reúne las ponencias presentadas en el simposio internacional Violencia deliberada. Sus autoras y autores analizan las violencias sexistas que, desde la antigüedad, como si se tratara de un hecho ineluctable, impregnan las vidas de muchas mujeres, como Neera, la extranjera; Pacula Annia, la sacerdotista, y Agripina, la madre de Nerón, o Aurelia Atiena, la ninfa Io y la virgen asceta Principia. Ellas y otras muchas, cuyos nombres desconocemos, son las verdaderas protagonistas de este libro. Del valor y la determinación de las mujeres nombradas y evocadas en estas páginas, y de tantas otras con las que compartimos hoy nuestras vidas, surgen la luz y el aliento para (re)accionar frente a las violencias patriarcales.

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Beards and chins are two parts of the body that are associated with a large number of gestures. This paper examines a number of texts in which these gestures appear and the meaning they convey. The analysis was conducted by distinguishing between self-adaptor gestures (those that do not involve a second party), alter-directed adaptors (those that, to the contrary, involve the intervention of another person) and object-adaptors (a category that encompasses gestures involving an object).

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There are many online communities with membergenerated and openly available multimedia content. Their successdepends on having active contributing users and on producing useful content. With this criterion, the community of sound practitioners that has emerged in Freesound is a successful case of interest to be studied. But to understand it and support it further we need an appropriate analysis methodology. In this paper we propose some qualitative and quantitative approaches for its characterization, focusing on the analysis of organizational structure, shared goals, user interactions and vocabulary sharing. We think that the proposed approach can be applied to otheronline communities with similar characteristics.

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Aquest és el llibre més complet que hi ha sobre la pedra de Santa Tecla i el llisós, dos materials procedents de Tarragona i molt utilitzats en època romana. Els autors, arqueòlegs i geòlegs, caracteritzen aquestes dues varietats i presenten el panorama de les seves aplicacions, i també donen pautes per identificar-les i diferenciar-les d’altres pedres que s’hi podrien confondre, com la “portasanta” o la pedra de Buixcarró.

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Introduzione : Plinio il Giovane erogò una somma di denaro per costruire una biblioteca e assicurarne il funzionamento. Una cittadina donò al Municipio di Balerna due case di appartamenti con lo scopo di mantenervi pigioni moderate e di mettere i vani a disposizione quale abitazione primaria per la popolazione del Comune. Questi due esempi illustrano casi di donazioni gravate da un onere. Da essi si evince che la donazione modale consta di due elementi: un dono e una finalità posta allo stesso. Una tale donazione esemplifica l'idea di alterità dell'unità, come Giano - dio del Pantheon romano - il quale è rappresentato con due volti, che gli permettevano di vedere il passato e di scrutare il futuro. Così, il presente lavoro - anch'esso paradigma dell'alterità dell'unità - si prefigge lo scopo di creare un ponte tra il passato e il potenziale futuro, sulla scorta anche di testi filosofici e letterari, senza tacere la sua dimensione giuridica. Un'invocazione a Giano si giustifica: anche Seneca, nel suo canzonatorio poema sulla trasformazione in zucca dell'imperatore Claudio - l'Apocolocintosi - narra che il dio patrocinò l'interessato, siccome abile oratore e aduso all'arte forense poiché i suoi due volti indicano in senso metaforico - e ironico - la capacità di esaminare le questioni sotto tutti i loro aspetti. Ciò posto, giovi considerare che la donazione modale è costituita di due scorciatoie cognitive che espongono la sua alterità: l'una, il dono, rimanda all'idea di gratuità, di benevolenza, di amicizia, di reciprocità; l'altra, l'onere, riconduce all'onerosità, allo scambio, al contratto, alla commutatività. Così, per enucleare l'unità della donazione gravata da un onere occorre chinarsi sulla sua alterità e percorrere i cammini che essa propone: la gratuità e l'onerosità, per poi ridurre gli esiti nell'unitarietà dell'istituto. Il presente lavoro vaglia invero la donazione modale. Esso è nondimeno condito di riflessioni più generali inerenti alla teoria dei contratti e alla filosofia del diritto, in una digressione temporale che dal diritto romano porta al diritto svizzero, passando per alcuni glossatori e umanisti e, anche, attraverso alcune legislazioni regionali del XIX secolo. Donde un lavoro che, in ultima analisi, abbraccia più tematiche, suddivise come esposto in appresso. Il primo capitolo, di introduzione al tema, è un compendio della terminologia latina del dono, ottenuto individuando esempi addotti dalle fonti giuridiche e fatti narrati da scrittori latini. Dacché la legge si palesa mediante uno scritto insieme di segni che esprimono concetti - mi è parso opportuno soffermarmi sulle sfaccettature linguistiche del "dono". La società romana era tributaria di molteplici rapporti di amicizia, i cui contenuti hanno poi dato adito ai cosiddetti contratti gratuiti. A Roma, la gratuità era un concetto bicefalo. Esisteva una gratuità propriamente detta e una gratuità qualificata di lucrativa. L'una escludeva l'altra. Esse godevano di un campo d'applicazione autonomo e indipendente. Queste due nozioni sono l'oggetto del secondo capitolo. Dato che la donazione modale è una commistione tra gratuità e onerosità, dopo aver esposto i criteri della gratuità, il terzo capitolo si incentra sull'analisi del modus testamentario e del concetto di donazione remuneratoria. Lungo le pagine del quarto capitolo, preludio al nucleo stesso della tesi, si tratteggia lo sviluppo giuridico della donazione nel diritto romano: da causa di atti a contratto indipendente. Dopo avere tracciato i contorni degli elementi che si fondono nel concetto di donazione gravata da un onere (dono, gratuità, onerosità), il quinto capitolo contiene la base del presente studio: l'analisi della donazione modale. Assemblando i risultati emersi nei capitoli precedenti, si definisce e si delimita questo istituto, si elabora la sua maturazione storica e concettuale. L'incedere della tesi, in ambito svizzero, segue quasi pedissequamente la struttura romanistica del primo titolo. Dopo una presentazione di alcune legislazioni del XIX secolo, nel preludio, il secondo capitolo si concentra sulla nozione di gratuità, quale può essere estrapolata dal Codice civile, dal Codice delle obbligazioni e dalla Legge federale sulla esecuzione e sul fallimento. Il terzo capitolo tratta dell'onerosità, limitata al Codice civile e, principalmente, all'onere successorio. La tesi si chiude, nel quarto capitolo, con una digressione sulla donazione gravata da un onere nel diritto svizzero. In questo lavoro i quesiti di fondo, cui si cerca di fornire una risposta, riguardano la natura e la struttura dell'istituto in esame: di che tipo di contratto si tratta? È gratuito, lucrativo o oneroso? Come risponde il donatario inadempiente? Permettetemi un'avvertenza preliminare: i testi letterari, giuridici e filosofici su cui poggia il primo titolo sono vecchi di un paio di millenni, e, prima di giungere nelle nostre biblioteche e nelle nostre case, hanno subito un percorso tortuoso. Alcuni sono stati alterati, altri modificati. Errori di trascrizione si sommano ad adeguamenti alle nuove realtà storiche. Ciò premesso, i testi letterari e filosofici sono presentati nelle versioni indicate nelle pagine della bibliografia e non sono stati l'oggetto di particolari attenzioni interpolazionistiche, critiche che affiorano tuttavia per i frammenti giuridici più interessanti per il presente lavoro.