997 resultados para Logística do mar


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Il Mar Ionio è una delle zone tettonicamente più attive del Mediterraneo e per questo rappresenta un’area ottimale per studiare i rapporti tra sedimentazione e tettonica. Più del 90% dei sedimenti quaternari del Mar Ionio sono costituiti da unità torbiditiche messe in posto da sismi, in particolare, uno di questi depositi è definito “Homogenite” oppure “HAT” (Homogenite/Augias Turbidite), riferibile al terremoto/tsunami di Creta del 365 d.C.. In questo contesto, l’analisi delle associazioni a foraminiferi bentonici all’interno delle unità torbiditiche può fornire utili indicazioni riguardo ai paleoambienti di provenienza del sedimento. Lo scopo della tesi è studiare le associazioni a foraminiferi presenti all’interno del sondaggio CQ14_01, prelevato nel Mar Ionio a 3793 m di profondità, nel prisma di accrezione calabro e che presenta una successione riferibile alla HAT dello spessore di circa 7 m. All’interno della HAT, le analisi micropaleontologiche hanno evidenziato la presenza di una cospicua quantità di foraminiferi bentonici di dimensioni comprese tra 63 e 125 µm, costituite principalmente da specie presenti in un ampio intervallo batimetrico e subordinatamente da taxa tipici di piattaforma interna (principalmente Patellina corrugata, Spirillina vivipara e Rosalina spp.). La presenza di una quantità relativamente abbondante di taxa di piattaforma interna suggerisce che sia stata l'onda di ritorno dello tsunami a innescare la torbidite, mentre l'onda di andata avrebbe prodotto la rimobilizzazione del sedimento di piattaforma. Un simile modello di innesco delle torbiditi legate a tsunami è stato elaborato per spiegare alcune torbiditi messe in posto a seguito dell'evento sismico di Tohoku-Oki del 2011 (Arai et al., 2013). Lo studio eseguito in questa Tesi suggerisce che l’analisi delle associazioni a foraminiferi in depositi torbiditici può costituire uno strumento utile per determinare i paleoambenti di provenienza dei fossili e probabilmente anche per ricostruire le modalità di innesco e di messa in posto dei flussi torbiditici.

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Le successioni quaternarie di ambiente marino profondo di ampie zone del Mar Mediterraneo orientale sono caratterizzate dalla ciclica presenza di livelli scuri notevolmente ricchi di materia organica denominati Sapropel. Il sapropel più recente (S1), deposto nel tardo olocene, è considerato uno strato guida per la sua deposizione sincrona e per la sua notevole estensione areale. Questa tesi si propone di approfondire l’analisi delle associazioni a foraminiferi planctonici e bentonici entro il sapropel S1 di una successione del Mar Ionio, in cui questo livello sia interessato da interruzioni confrontabili con quelle torbiditiche analizzate in altri recenti studi, per valutare quale contributo possa fornire la micropaleontologia a foraminiferi nelle ricerche su queste particolari successioni sapropelitiche.

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L'importanza dell'acciuga europea (Engraulis encrasicolus) come risorsa ittica, sia a livello economico che ecologico, nel Mar Mediterraneo, ha portato alla necessità di monitorare la biomassa deponente di questa specie per cercare di dare un limite al suo sovrasfruttamento (rappresentando il 22% delle catture nazionali). Lo studio effettuato riguarda le stime di fecondità dell'acciuga europea tramite l'applicazione di un metodo di analisi d'immagine, Whole Mount, su campioni di gonadi di adulti maturi e pronti alla deposizione. Il campionamento degli esemplari è avvenuto durante due campagne oceanografiche, organizzate dall'U.O.S di Capo Granitola dell'Istituto per l'Ambiente Marino Costiero del CNR, che hanno coperto l'area dello Stretto di Sicilia e del Mar Tirreno, durante i mesi estivi che rappresentano il picco di deposizione della specie. Nel presente lavoro sono stati analizzati in totale 76 ovari di acciuga, provenienti da entrambe le aree di campionamento e che presentassero ovociti maturi e risultassero, quindi, in una fase di deposizione nota come "deposizione imminente". Per entrambe le aree di studio è stata stimata una relazione lunghezza-peso con andamento esponenziale. I test statistici non parametrici di Kolmogorov-Smirnov e di Mann-Whitney hanno permesso di stimare se vi fossero differenze tra la fecondità, l'indice gonadosomatico (IGS) e il fattore di condizione (CF) nelle due aree, Stretto di Sicilia e piattaforma settentrionale siciliana. I valori di CF sono risultati significativamente differenti tra le due aree se valutati con il test di Kolmogorov-Smirnov, tuttavia tale differenza non è stata confermata dal test di Mann-Whitney. L'IGS e la fecondità, invece, sono risultati significativamente diversi nelle due aree per entrambi i test. Si può ipotizzare che valori di fecondità differenti nelle due aree, nonostante in entrambi i casi il campionamento sia avvenuto durante il picco di riproduzione della specie, possono essere dovuti alla variabilità dei fattori abiotici, quali temperature e nutrienti, differenti nello Stretto di Sicilia e nell'area lungo le coste settentrionali siciliane. Temperatura e nutrienti possono essere differenti, poiché vi è un diverso movimento delle masse d'acqua causato da correnti distinte nelle due aree. Conoscere la variabilità dei parametri riproduttivi di una specie di rilevanza commerciale così alta, come l'acciuga, rappresenta uno strumento fondamentale per scegliere le misure di gestione sostenibile degli stock più appropriate per aree differenti.

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Anti-sperm antibodies (ASA) have been described to be involved in immunological infertility. A possible antigen for ASA is the human cysteine-rich secretory protein 2 (CRISP-2), a sperm surface protein important in sperm-oocyte interaction. Furthermore, anti-CRISP-2 antibodies were shown to decrease fertility rates in vitro. Recently, we have reported cross-reacting antibodies recognizing CRISP-2 and antigen 5 from yellow jacket venom (Ves v 5) in human serum.

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A spontaneous mutant (M113) of Escherichia coli AG100 with an unstable multiple antibiotic resistance (Mar) phenotype was isolated in the presence of tetracycline. Two mutations were found: an insertion in the promoter of lon (lon3::IS186) that occurred first and a subsequent large tandem duplication, dupIS186, bearing the genes acrAB and extending from the lon3::IS186 to another IS186 present 149 kb away from lon. The decreased amount of Lon protease increased the amount of MarA by stabilization of the basal quantities of MarA produced, which in turn increased the amount of multidrug effux pump AcrAB-TolC. However, in a mutant carrying only a lon mutation, the overproduced pump mediated little, if any, increased multidrug resistance, indicating that the Lon protease was required for the function of the pump. This requirement was only partial since resistance was mediated when amounts of AcrAB in a lon mutant were further increased by a second mutation. In M113, amplification of acrAB on the duplication led to increased amounts of AcrAB and multidrug resistance. Spontaneous gene duplication represents a new mechanism for mediating multidrug resistance in E. coli through AcrAB-TolC.

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Thirteen spontaneous multiple-antibiotic-resistant (Mar) mutants of Escherichia coli AG100 were isolated on Luria-Bertani (LB) agar in the presence of tetracycline (4 microg/ml). The phenotype was linked to insertion sequence (IS) insertions in marR or acrR or unstable large tandem genomic amplifications which included acrAB and which were bordered by IS3 or IS5 sequences. Five different lon mutations, not related to the Mar phenotype, were also found in 12 of the 13 mutants. Under specific selective conditions, most drug-resistant mutants appearing late on the selective plates evolved from a subpopulation of AG100 with lon mutations. That the lon locus was involved in the evolution to low levels of multidrug resistance was supported by the following findings: (i) AG100 grown in LB broth had an important spontaneous subpopulation (about 3.7x10(-4)) of lon::IS186 mutants, (ii) new lon mutants appeared during the selection on antibiotic-containing agar plates, (iii) lon mutants could slowly grow in the presence of low amounts (about 2x MIC of the wild type) of chloramphenicol or tetracycline, and (iv) a lon mutation conferred a mutator phenotype which increased IS transposition and genome rearrangements. The association between lon mutations and mutations causing the Mar phenotype was dependent on the medium (LB versus MacConkey medium) and the antibiotic used for the selection. A previously reported unstable amplifiable high-level resistance observed after the prolonged growth of Mar mutants in a low concentration of tetracycline or chloramphenicol can be explained by genomic amplification.

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2011 bis 2014 arbeitete eine gemischte Dialogkommission der Altkatholischen Kirchen der Utrechter Union und der Mar Thoma Syrian Church of Malabar. Sie erarbeitete drei Erklärungen zu Handen der Bischofskonferenzen der beiden Kirchen. Der vorliegende Beitrag bildet eine Einführung in diese Erklärungen aus christkatholischer Sicht. Er wird der Nationalsynode der Christkatholischen Kirche der Schweiz, die im Juni 2015 tagt, vorgelegt, und ggf. im WWW veröffentlicht.

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baʿal ham-meḥabbēr ... Seligman Ulma fun Gentzburg gišlechṭ

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Zeligmann Ulma Gintzburg [Seligman Ulma Guenzburg]

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... der baal meḥaber hoṭ giheiśn ... Zeligmn Ulma fun Gentzburg gišlechṭ