958 resultados para Golfo de Cádiz
Resumo:
Il lavoro è una rassegna di fonti letterarie antiche, greche e latine fino alla fine del II sec. d.C., della Liburnia, ossia la regione storica intorno al golfo del Quarnaro, comprese le isole. Oltre ad un’analisi dei singoli passi degli autori citati al termine di ogni città o altro luogo geografico indicato si trova una scheda riassuntiva in cui si fa il punto dei dati che derivano dalle fonti citate, per vedere in che cosa esse sono utili per tracciare un quadro complessivo dell’abitato nell’epoca antica. Naturalmente, per procedere ad un lavoro di questo genere, si fa un costante confronto con gli altri tipi di fonti presenti, in gran parte quelle archeologiche ed epigrafiche, necessarie per la storia sociale ed istituzionale delle località in questione. Laddove i toponimi non indichino città, ma altri luoghi piuttosto si dedica spazio alla localizzazione geografica in situazione spesso di contraddizione tra la dottrina, non sempre recente ed aggiornata con le ultime scoperte epigrafiche, in particolare di cippi confinari. Scopo finale della tesi è appunto quello di verificare luogo per luogo quali progressi possano essere fatti, per definire in modo preciso da un lato la geografia fisica della regione e dall’altro la storia istituzionale e la Romanizzazione dei centri, che non fu uniforme ed organica.
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La regione Puglia negli ultimi anni è stata interessata da un importante aumento dell’urbanizzazione e ad una crescita di diverse attività economiche. Visto che questo sviluppo si concentra soprattutto nelle zone costiere ne consegue una sempre maggior influenza sulle diverse risorse marine (Cardillo et al. 2004; Mora 2008). Numerosi studi in varie parti del mondo (Airoldi & Beck 2007; Gray et al. 1990; Strain & Craig 2011; Thrush et al. 2006; Thrush et al. 1998) hanno mostrato come l’instaurarsi di attività economiche e la relativa creazione di impianti, strutture artificiali, e sviluppo urbano ad esse correlate, inducano forti modificazioni nei pattern naturali di distribuzione delle diverse specie dei popolamenti naturali. Questo studio ha interessato il golfo di Taranto in quanto essa è una delle principali città di questa regione, e può essere considerato un eccellente caso di studio. La finalità di questa tesi è analizzare i pattern di distribuzione del coralligeno in questo tratto di costa e di discuterli tenendo conto degli effetti delle pressioni antropiche presenti nell’area. Dall’analisi dei dati raccolti per mezzo di un campionamento fotografico, risulta che il coralligeno delle diverse località studiate, è caratterizzato da elevata variabilità, in termini di struttura del popolamento, già alla più piccola scala spaziale indagata, quella delle repliche. Tale variabilità, secondo l’ipotesi formulata, può essere causata da una combinazione di processi diversi, che operano a scale differenti. Certamente, le attività antropiche presenti nell’area di studio, sia singolarmente che in combinazione tra loro, aggiungono una sorgente ulteriore di variabilità, plausibilmente determinando cambiamenti diversi a seconda del tipo di attività che insiste nelle differenti aree. Da questo studio, pertanto, emergono alcune informazioni inerenti i pattern di distribuzione del popolamento a coralligeno nell’area del golfo di Taranto e alla possibile influenza di diverse fonti di impatto. Diverse sono le combinazioni di stress antropici analizzate e tutte causano modifiche ai popolamenti. I risultati ottenuti potrebbero aiutare gli organi competenti a selezionare modalità di espansione urbana ed industriale che tengano conto delle conseguenze di tale sviluppo sugli ambienti naturali costieri della Puglia.
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Nello studio di questa tesi è stata descritta una ricerca condotta allo scopo di fornire un contributo alla conoscenza della biodiversità analizzando la componente macrofaunistica subfossile e recente del Phylum Mollusca del Canale di Sicilia e del Golfo di Cadice. Tali organismi sono già da tempo noti in questi ambienti poiché associati a biocostruzioni a coralli bianchi presenti lungo i margini continentali atlantici e mediterranei i cui costituenti principali sono gli sclerattiniari coloniali Lophelia pertusa e Madrepora oculata. Tuttavia ben poco si conosce sull’ecologia di queste specie che si ritrovano spesso influenzate da scambi idrologici e biologici attraverso lo Stretto di Gibilterra. Nel corso di questo studio sono state analizzate 7 carote sedimentarie marine campionate durante diverse campagne oceanografiche: 6 carotaggi atlantici prelevati durante la campagna oceanografica Meteor nel Golfo di Cadice e 1 carota campionata nel Canale di Sicilia durante la campagna oceanografica MARCOS guidata dall’ISMAR-CNR di Bologna, sulla quale si concentra l’attenzione di questo lavoro. I dati raccolti sono stati analizzati in maniere quantitativa, per questo è stato utilizzato il software per analisi statistiche “Past3” e sono stati combinati con l’analisi qualitativa dei campioni in modo da ottenere il maggior numero di informazioni. Tra le analisi statistiche sono state effettuate il calcolo di tutti gli indici di dominanza, diversità, di equiripartizione e ricchezza specifica (Simpson, Shannon, Evenness e Margalef) e l’analisi multivariata NMDS (Non-metric Multi-Dimensional Scaling). Infine è stata effettuata l’analisi delle associazioni trofiche distribuite in una carota. Il risultato ha evidenziato un’elevata biodiversità per campioni prelevati in profondità e il ritrovamento di organismi appartenenti all’ultimo glaciale.
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Il 17 agosto 1999 un violento terremoto di Mw 7,4 (terremoto di Izmit) ha interessato l’area del Golfo di Izmit, dove il segmento settentrionale della Faglia Nord-Anatolica (FNA) entra nel Mare di Marmara. Oltre a causare enormi danni e un numero di vittime altissimo (oltre 20000), la dislocazione orizzontale di oltre 5 metri in prossimità dell’epicentro ha caricato tettonicamente il segmento della FNA verso Istanbul. Da qui, l’importanza di un modello geologico-strutturale condiviso dalla comunità scientifica per questo ramo della Faglia Nord Anatolica, per la formulazione dei modelli di stima del rischio sismico in una zona della Turchia molto densamente popolata (oltre 12 milioni di persone). I numerosi studi di geologia e geofisica marina condotti nel Golfo di Izmit e più in generale nel Mare di Marmara, hanno avuto un grosso impulso in concomitanza del terremoto del 1999 e negli anni successivi, quando il Mare di Marmara è stato inserito tra i siti di importanza strategica. Nonostante la grande mole di dati raccolti e le pubblicazioni di lavori importanti che hanno contribuito a portare nuova luce sulla geologia di questo territorio complesso, permangono ancora incertezze e controversie sui rapporti le tra la formazione del bacino di Marmara e la FNA. Questo lavoro di tesi ha lo scopo di esaminare la cinematica della FNA nell’area del Mare di Marmara, in generale, ed in particolare lungo i vari bacini allineati lungo il ramo settentrionale: da Est verso Ovest, il Bacino di Cinarcik, il Bacino di Kumburgaz, il Bacino Centrale ed il Bacino di Tekirdag. Analizzeremo la natura e il grado di attività dei segmenti individuati da zone di trasferimento (bending o overstep) e tenteremo di cartografare la geometria, lo stile strutturale e la lunghezza di ciascun segmento, per effettuare una stima del potenziale sismogenetico di ciascun ramo utilizzando relazioni empiriche.
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La presente tesi vuole colmare le conoscenze biologiche ed ecologiche dello squalo di profondità Dalatias licha. Attualmente le conoscenze riguardanti le popolazioni di questo squalo nel Mediterraneo sono scarse dato il numero limitato di studi affrontati. La biologia e l’ecologia di questo squalo è stata studiata attraverso la stima di alcune caratteristiche importanti come la sex ratio, la maturità sessuale degli individui, gli indici di condizione (epatosomatico e gonadosomatico) e le analisi dei contenuti stomacali. I 78 esemplari (16 femmine e 62 maschi) osservati sono stati campionati tra il 2001 e il 2003 dal bycatch di motopescherecci a strascico della marineria di Genova porto, operanti sul piano batiale del Golfo di Genova (Mar Ligure). Le catture sono state eseguite ad una batimetria compresa tra -450 e -800 m, tra Genova e Sestri Levante. I risultati, sebbene basati su un numero limitato di individui, sono di particolare interesse visto il deficit conoscitivo inerente a questa specie in ambito nazionale e mediterraneo
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ASISTENCIA A CONGRESOS: 17 TRABAJOS PRESENTADOS. 1- I JORNADAS TEMÁTICAS DE LITERATURA ARGENTINA CONTEMPORÁNEA: EL HUMOR EN LA LITERATURA ARGENTINA. Mendoza, del 25 al 27 de agosto de 2011 Ponencias presentadas: A) El humor de María Elena: infancia, memoria y crítica, María de las Mercedes García Saraví- María Alejandra Viana. B) Una mirada humorística en Dormir al sol, Karina Lemes y Natalia Aldana. C) De los Cambios en tu hijo adolescente a la alienación del ser. Karina Lemes. D) Isidoro Blaisten; el Humor como coartada, elaborado por Marisa Renaut; 2 - II CONGRESO INTERNACIONAL DE LITERATURA Y CULTURA ESPAÑOLAS CONTEMPORÁNEAS. Diálogos transatlánticos 3, 4 y 5 de octubre de 2011. Presentadas las siguientes ponencias: A) Laberintos y zonas de densidad: Barcelona y La Plata en dos novelas policiales de Manuel Vázquez Montalbán y Néstor Ponce. Carolina Repetto Mercedes García Saraví. B) El asedio: eco del mundo novelesco de Arturo Pérez Reverte, Haydée Borowski – Mercedes García Saraví. C) De la metaficción y otros procedimientos en La loca de la casa, Karina Beatriz Lemes. 3– XVI CONGRESO NACIONAL DE LITERATURA ARGENTINA. Resistencia, 6, 7 y 8 de octubre de 2011. Presentadas las siguientes ponencias. A) “Ceviche: una nueva cocina del policial”, María Aurelia Escalada- Mercedes García Saraví. B) Entre Santa María y Ruvichá: mundos ficcionales de Latinoamérica. Jorge Hernando Otero. C) El titirimundi de Juan Enrique Acuña: resignificaciones de un arte menor. Ana Eugenia Kushidonchi - Carina Mabel Pereira. D) Gauna: el hallazgo de un manuscrito, Mara Rabbe. E) Filiaciones en el borde. Lorca y Acuña. Karina Lemes y Natalia Aldana. F) Un Amable trasgresor de los géneros, Gabriela Román. 4- IV JORNADAS NACIONALES DE MINIFICCIÓN: HORIZONTES DE LA BREVEDAD EN EL MUNDO IBEROAMERICANO. HOMENAJE A DAVID LAGMANOVICH (1927-2010) Mendoza. 2, 3 y 4 de noviembre de 2011. Presentadas las siguientes ponencias: A) Falsificaciones, de Marco Denevi: la traducción y el apócrifo, aportes al género microrrelato Gabriela Román y Mercedes García Saraví. B) Formas breves en la narrativa de Hugo Wenceslao Amable, por Gabriela Román. Aceptado para actas. 5- IV CONGRESO CELEHIS, Mar del Plata, 7, 8 y 9 de noviembre 2011. Presentadas las siguientes ponencias. A) De la crítica y otros procedimientos en la Loca de la casa, Karina B. Lemes; b) Trayectorias y fronteras en Cádiz: El asedio (2009) de Arturo Pérez Reverte. Haydée Borowski – Mercedes García Saraví. C) Algunos mundos ficcionales de América Latina. Por Jorge Hernando Otero.// Defensa de Tesinas: Jorge Hernando Otero. Relatos ruvichenses: un espacio misionero/latinoamericano. Directora: Mercedes García Saraví. Codirectora: Karina B. Lemes. Defendida 02/11/2011, Nota: 10 (diez).
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Cumplidos 500 años del descubrimiento de América, la Junta Andalucía (Universidades de Córdoba, Sevilla, Cádiz y Málaga), decide contactarse con Universidades Argentinas (Tucumán, Jujuy, Santiago del Estero, La Rioja; San Juan y Mendoza) para trabajar temas de la Región Andina Argentina , poblada por españoles desde siglo XVI. Cuyo cumple entonces un importante rol socioeconómico en la franja árida sudamericana por la fuerte vinculación con Capitanía General de Chile, con dependencia política del Alto Perú. La posterior inclusión de Cuyo en Virreinato del Río de la Plata (1756) significa una decadencia. Pasa a tener posición marginal, gran dependencia del mercado interno y del centralismo de Buenos Aires. La UNCuyo integra el equipo dirigido por la UNTucumán para llevar adelante el programa “Inventario de Recursos y Servicios para la Gestión y Planificación Regional de la Región Andina Argentina ", que consta de subproyectos que encaran las actividades agropecuarias e industrial, los sistemas de asentamientos, ordenamiento del territorio y población.
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La Provincia de Río Negro, a través de su Constitución y de leyes específicas, adhiere “a los principios que sustentan el desarrollo sustentable de conformidad con la Carta de Naciones Unidas." En la costa marítima de Río Negro existen poblaciones relativamente densas y en aumento básicamente por la inmigración en busca de nuevos horizontes laborales. Los conflictos ambientales que se presentan son comunes a otras zonas costeras: contaminación de las aguas costeras por insuficiente o falta de servicios de tratamiento de aguas residuales, modificación, para desarrollo urbano, industrial y comercial, de hábitats críticos para el sostenimiento de pesquerías, vida silvestre, desarrollo de infraestructura costera inapropiada o mal diseñada que favorece procesos erosivos acelerados y/o interrumpen procesos ecológicos básicos, ocupación espacial desordenada que impide el acceso público a playas y otros terrenos públicos, manejo inapropiado de desechos sólidos, incumplimiento de la legislación en la zona costera; generación de conflictos intersectoriales, desarrollo desordenado de infraestructura con altos costos socioeconómicos, crecimiento de la frontera agropecuaria, deterioro de los suelos (sobrepastoreo, desertificación), introducción de especies exóticas, etc. En Río Negro se han relevado, aunque a diferente escala y muchas veces en forma discontinua, la mayor parte de los ambientes costeros considerados de mayor interés desde el punto de vista ecológico y/o productivo. Ejemplo de productos de estos estudios son las Areas Naturales Protegidas de Punta Bermeja, Caleta de Loros, Bahía de San Antonio, Complejo Islote Lobos y Puerto Lobos, así como la Reserva Pesquera Golfo San Matías. Sin embargo, la información se halla dispersa, por lo que la mayor parte de las veces no se puede contar con un panorama actualizado y globalizador que permita la toma de decisión en forma ágil y un real manejo de las especies y/o de su ambiente. Por ello se considera necesario g enerar un Plan de Manejo de la Costa Marítima de Río Negro, esto es, una clasificación del territorio de acuerdo a su grado de sensibilidad ecológica, expresado en unidades cartográficas ambientales, y estableciendo pautas de manejo para las mismas. Se optó por un Sistema de Inventario y Planificación de Recursos, adaptado a un método de Planificación Participativa en el que se involucra en forma directa, a través de encuentros y talleres, a los diferentes estamentos provinciales, municipales, centros de investigación, organizaciones no gubernamentales ambientalistas, organizaciones intermedias, especialistas. Para la Evaluación de los Elementos e identificación de Zonas de Mayor Sensibilidad Ecológica se utilizó un Método de Evaluación de Riesgos que permite cartografiar grado de Amenazas, Vulnerabilidad y Riesgo.
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Sediments cored along the southwestern Iberian margin during Integrated Ocean Drilling Program Expedition 339 provide constraints on Mediterranean Outflow Water (MOW) circulation patterns from the Pliocene epoch to the present day. After the Strait of Gibraltar opened (5.33 million years ago), a limited volume of MOW entered the Atlantic. Depositional hiatuses indicate erosion by bottom currents related to higher volumes of MOW circulating into the North Atlantic, beginning in the late Pliocene. The hiatuses coincide with regional tectonic events and changes in global thermohaline circulation (THC). This suggests that MOW influenced Atlantic Meridional Overturning Circulation (AMOC), THC, and climatic shifts by contributing a component of warm, saline water to northern latitudes while in turn being influenced by plate tectonics.
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Durante varias semanas de mediados de 2008 distintos medios masivos de comunicación (MMC) argentinos -con Clarín a la Cabeza - impulsaron en las audiencias imágenes estereotipadas del mexicano al tratar cierto tema de la agenda noticiosa del momento. Luego de repetidas imágenes de la violencia de los carteles mexicanos de la droga -del Golfo, de Sinaloa, los Zetas entre otros - los MMC contribuyeron a generalizar el prejuicio a los extranjeros mexicanos como peligrosos, riesgosos para la comunidad local y presuntos sospechosos para las autoridades. En esta ponencia se aborda el caso del llamado "triple crimen de General Rodríguez", en el que Clarín durante su cobertura involucró a mexicanos lo cual derivó en rechazo o desconfianza generalizada hacia los mexicanos in-migrantes que se tradujo en discriminación inculcada por los MMC particularmente por Clarín, el cual en días previos al suceso objeto de estudio presentó otro acontecimiento, la captura de una "banda de narcos mexicanos" ocurrida en Ingeniero Maschwitz, igualmente de modo tendencioso. Clarín al igual que el sistema de MMC del que forma parte opera en una nación en la que culturalmente rige un "sistema de dominio étnico o racial" (Van Dijk, 2008) para un sector considerable de la comunidad
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En la lírica española contemporánea ya no cabe duda de que la poesía de mujer constituye un aporte significativo. Dentro de su entramado, en la panorámica actual de la lírica femenina de Andalucía, Paloma Fernández Gomá se perfila como una de las poetas más interesantes y singulares. Nacida en Madrid y asentada en Algeciras (Cádiz) desde niña, su poesía se inicia tempranamente pero recién se da a conocer en 1991 con El ocaso del girasol, al que le siguen hasta el momento una decena de poemarios más, con sucesivos crecimientos y maduración de expresión y sentir. Por la temática de sus obras, de ahondamiento en sí misma y en el misterio que todo lo impregna, de diálogo y comunión interrogativa con lo próximo y lo sideral, de firme voluntad de encuentro con otras orillas y culturas del Estrecho de Gibraltar y mundo andalusí, y sobre todo por la permanente y rigurosa búsqueda de una expresión "propia" y a la par reveladora de realidades e irrealidades, se ha convertido en un referente importante en el ámbito de la cultura y las Letras no sólo de la región andaluza sino de España, hecho corroborado por su inclusión en importantes antologías de lírica femenina nacionales y extranjeras.