876 resultados para GATO DOMESTICO - HISTOPATOLOGIA
Resumo:
Il presente lavoro tratta il tema della violenza di genere, in particolare femminicidio, stalking e violenza domestica per la connessione tra questi intercorrente nell’escalation violenta. Spesso, i femminicidi sono preceduti da stalking o ripetuti episodi di violenza fisica prettamente consumata in ambito domestico e relazioni affettive pregresse/attuali. La prima parte del lavoro descrive ambito scientifico e giuridico, internazionale e nazionale, della violenza di genere, dimensione del fenomeno ed evoluzione normativa a tutela delle vittime, come richiesto dalla Convenzione di Istanbul. La seconda parte affronta aspetti medico-legali della violenza di genere (attività di patologia forense, genetica forense e tossicologia forense nei femminicidi, assistenza medico-legale alla vittima di maltrattamenti e violenza sessuale, valutazione medico-legale del danno alla persona per stalking). La terza parte presenta lo studio su casistica autoptica di femminicidi del 1950-2019 e provvedimenti di ammonimento del Questore per stalking e per violenza domestica del 2009-2020 nella provincia bolognese. Secondo i risultati il femminicidio è un fenomeno di “vecchia data”, in un quadro normativo-culturale che “tollerava” violenza a danno di vittime femminili. L’andamento del fenomeno è costante fino a oggi con modifiche di cause e mezzi del decesso. L’aumentata età media delle vittime richiama il crescente fenomeno dell’elder abuse. Negli ammonimenti per stalking e per violenza domestica analizzati prevalgono vittime di genere femminile e autori di genere maschile, in vicende affettive e familiari. Lo studio approfondito delle caratteristiche di autori e vittime di femminicidio, stalking e violenza domestica permette di individuare indicatori di rischio per implementare strategie di prevenzione mirate. Il punto di vista privilegiato medico-legale può assumere un ruolo centrale insieme alle altre figure coinvolte in prevenzione, repressione e contrasto alla violenza di genere. Solo un rigoroso approccio metodologico multidisciplinare può aiutare nella prevenzione. La ricerca in tale ambito è il punto di forza della gestione multidisciplinare della vittima.
Resumo:
Questa tesi propone un indagine sulla memoria del retorno a partire da una prospettiva critica che assume il “sud globale di lingua portoghese” come spazio storico e concettuale di riferimento. Si riflette sull'idea di specificità attribuita alla colonizzazione promossa dal Portogallo in Africa tenendo conto delle contraddizioni associate al movimento migratorio innescato dal processo violento di decolonizzazione dell’Africa portoghese. Le memorie trauamatiche sul retorno espongono la violenza come componente costitutiva della realtà coloniale ma ripropongono anche dinamiche che permettono l’occultamento del razzismo. L'esplorazione della “soffitta”, assunta come metafora della memoria familiare custodita nello spazio domestico, accompagna quella dell’archivio pubblico. L’analisi dell’archivio ufficiale e della memoria familiare riflette il tentativo di stabilire un dialogo tra storia e memoria superando la logica di antitesi che tradizionalmente le contrappone. Utilizzando il concetto criticamente problematico di “postmemoria” si riflette sulla riconfigurazione del rapporto con il passato in funzione di un’idea di “eredità come compito” assunto nel presente). La possibilità di “salvare” il passato dalla progressiva scomparsa dei testimoni comporta un pericolo di abuso ideologico connaturato al processo di trasmissione. La traduzione delle memorie coloniali sul retorno dallo spazio intimo allo spazio del dibattito pubblico mostra la relazione tra la costruzione della mitologia familiare e l’adozione del discorso lusotropicale. Il tentativo di definire la natura indecifrabile del retornado comporta la possibilità di sanzionare la violenza coloniale negando una responsabilità collettiva riferita al colonialismo. Si presenta il tentativo di configurare i termini di una questione post-coloniale portoghese dai contorni opachi. Questa tesi approda ad una conclusione aperta, articolata sul rischio sempre presente di appropriazione delle categorie critiche post-coloniali da parte dell’ideologia egemonica. Attraverso le (post)memorie (post)coloniali la denuncia del razzismo in quanto eredità permanente e la riconfigurazione dell’archivio coloniale costituiscono operazioni possibili, necessarie, ma non per questo scontate o prive di rischi.
Resumo:
L’elaborato si propone di analizzare i principali punti di contatto, nell’ordinamento domestico, tra le funzioni esercitate dalla giurisdizione ordinaria civile e le attribuzioni delle Autorità amministrative indipendenti, nel tentativo di delineare un quadro sistematico dei rapporti. Nella prima parte dell’indagine, ci si sofferma sui variegati strumenti di risoluzione delle controversie coniati in seno alle Autorità indipendenti, cercando di sviluppare un’essenziale classificazione per categorie omogenee, al fine di vagliare la compatibilità dei diversi modelli con il dato costituzionale. Successivamente, si sposta l’indagine sulle interferenze emergenti con riferimento a quelle attività delle Authorities assimilabili all’applicazione della legge al caso concreto nel contesto del pubblic enforcement. Tra queste, spicca la delicata questione del valore dei provvedimenti delle Authorities nei (correlati) processi civili risarcitori, soprattutto a seguito dell’entrata in vigore dell’art. 7, d.lgs. 3/2017, che ha plasmato un inedito «vincolo» per il giudice ordinario all’accertamento dell’AGCM. Alla previsione normativa si associa la tendenza giurisprudenziale a riconoscere una particolare “attitudine probatoria” anche ai provvedimenti di altre Autorità indipendenti, pur in assenza di specifica previsione normativa. Nel corso della trattazione, più che limitarsi ad esprimere una preferenza tra le diverse soluzioni già proposte dalla dottrina, si cerca di gettare le basi per un’interpretazione autonoma e sistematica del fenomeno. Adottando un approccio quanto più possibile interdisciplinare, si cercano di coniugare i punti di approdo della teoria generale dell’accertamento giuridico con quelli, gius-pubblicistici, della categoria dell’accertamento amministrativo. Si passa, infine, a vagliare le condizioni affinché tale ipotetico modello unitario possa ritenersi compatibile con altri valori di rilievo costituzionale e non solo, utilizzando quale parametro di riferimento l’art. 6 Cedu, come interpretato dalla Corte di Strasburgo.
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L'elaborato di tesi prende in esame il processo di produzione della linea “Pordenone”, in funzione nello stabilimento forlivese, di Electrolux S.P.A., azienda leader mondiale nella produzione di elettrodomestici e apparecchiature per l'uso domestico. Ragione del presente studio è l’acquisizione dell’opportuna comprensione del funzionamento dell’impianto al fine di individuare le inefficienze, le causali di fermata per la pianificazione della produzione o per gli interventi di manutenzione correttiva dei guasti, in modo da poter suggerire azioni di miglioramento. Per monitorare il processo di produzione è stato applicato all'oggetto di indagine lo studio del diagramma di Pareto, che ha permesso di evidenziare le principali causali all'origine della riduzione di produttività. Oltre a suggerire ipotesi di azioni di miglioramento, si è sottolineata l'importanza del coinvolgimento motivazionale degli operatori nelle procedure di lavoro, e l'opportunità di una maggiore implementazione del sistema informatico. Ragioni di carattere economico o di sicurezza dell'operatore, non hanno permesso di accogliere alcuni suggerimenti proposti, mentre sono state apportate migliorie nella produzione attraverso la riduzione delle fermate di lavoro. Nell'attuale clima di incertezza produttiva e di calo di domanda da parte di alcuni mercati, non è facile elaborare strategie di produzione innovative, tali da garantire la qualità del prodotto offerto e i risultati economici attesi, nel rispetto autentico dell'ambiente della collettività. Tuttavia, si ritiene che le informazioni generate da un adeguato monitoraggio del sistema offrano la possibilità di guardare avanti verso i progressi, piuttosto che concentrare la propria attenzione sulle opportunità mancate, e che le stesse informazioni possano trasformare l'agire dalla reattività (azione dopo il fatto) alla proattività (agire in anticipo) per migliorare efficacemente il processo di produzione.
Resumo:
A Leishmaniose é uma doença infecciosa, não contagiosa, causada por parasitos do gênero Leishmania. As fontes de infecção são principalmente, os animais silvestres e os insetos flebotomíneos que abrigam o parasita em seu tubo digestivo e um dos hospedeiros, pode ser o cão domestico, transmitindo-se quando o homem é picado pelo inseto, causando duas formas clinicas da doença, a tegumentar cutânea e a visceral que é mais grave. Na comunidade rural Engenho II, atendida pela equipe de saúde da UBS III, tivemos uma incidência de cinco casos da cutânea e três casos viscerais para um total de oito pacientes com a doença. A presença dos casos de Leishmaniose pode estar relacionada com o desconhecimento da população sobre a doença. Desta forma, a equipe de saúde realizou o Projeto de Intervenção, com o objetivo de promover grupos de educação em saúde sobre Leishmaniose na comunidade rural do território Kalunga Engenho II. Foi realizada uma capacitação dos profissionais da ESF; foram realizadas visitas domiciliares para orientar a comunidade; e organizadas ações de educação em saúde na unidade de saúde, na escola, no restaurante próximo da UBS e outros lugares da comunidade. O presente trabalho buscou Informar os moradores da zona rural sobre todos os sintomas e sinais da doença e o que deveriam fazer no caso de apresentem qualquer sintoma. Pode-se concluir que o projeto alcançou os objetivos propostos, pois 40 pessoas, entre pacientes e seus familiares foram informados sobre a leishmaniose, e como evitar a doença combatendo os fatores de risco que foram abordados com o trabalho. Além, do vínculo entre a unidade de saúde e a comunidade, a possibilidade de desenvolver outras ações educativas conforme a necessidade e demandas da ESF. Foi feito um trabalho em equipe para levar ate à comunidade as orientações e informações necessárias, assim como todas as ações para eliminar os fatores de risco da Leishmaniose. Também foram promovidas ações de educação em saúde direcionadas para a população, buscando modos e estilos de vida saudáveis dentro e fora da vivencia familiar.
Resumo:
O trabalho de grupos de educação em saúde em atenção primária é um poderoso instrumento para trabalhar a compreensão do processo saúde-doença, estimulando o autocuidado e a adesão ao tratamento e minimizando também o sofrimento e a incapacidade. Reconhecendo essa importância, a origem deste projeto de intervenção se deu na percepção da falta de estímulo dos profissionais de saúde para a realização de grupos de educação em saúde: para sua formação, condução e manutenção em uma Unidade de Saúde da Família (USF). Este projeto tem então como objetivo a sensibilização e capacitação das equipes da Saúde da Família da USF de Gato Preto sobre a importância e a realização dos grupos de educação em saúde. Propõe-se que isto será realizado através de encontros com as equipes, onde serão discutidos temas de educação em saúde e o trabalho em grupos através da leitura de textos e artigos, exposição de vídeos e realização de dinâmicas. Como resultado, espera-se conseguir sensibilizar e capacitar as equipes a implementarem um grupo na unidade.