1000 resultados para Art 215 Código de Comercio


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Résumé II lavoro verte sui volgarizzamenti quattro-cinquecenteschi di Luciano di Samosata, importante capitolo nella fortuna dell'autore greco, che diede l'avvio a quel vasto fenomeno chiamato "lucianesimo", esteso in Europa fino al XIX sec. In particolare fornisco l'edizione critica e commentata delle Storie vere volgarizzate, contenute nella prima, assai ampia (41 opuscoli), e per molto tempo unica, silloge lucianea in volgare, che ho datato a poco prima del 1480. Essa ci è giunta tramite un unico manoscritto, il Vaticano Chigiano L.VI.215, confezionato a Ferrara per Ercole I d'Este, nonché in almeno otto edizioni veneziane apparse fra il 1525 e il 1551. La princeps, da cui dipendono in vario modo tutte le edizioni successive, è pubblicata da Niccolò Zoppino. I1 ms. e le prime due edizioni (1525; 1527 Bindoni e Pasini) tacciono il nome del traduttore, che compare solo nell'edizione del 1529 (Zoppino): Niccolò Leoniceno (1428-1524), medico umanista e valente grecista, attivo a Ferrara dal 1464 al 1524, studioso e traduttore di Ippocrate e Galeno, editore di Aristotele e volgarizzatore di storici per Ercole d'Este. L'edizione ha richiesto uno studio preliminare sulle numerose traduzioni in latino e in volgare di Luciano, per valutare meglio le modalità della sua fortuna umanistica. Confrontando ms. e stampe, per le Storie vere si hanno due volgarizzamenti totalmente diversi, fin dal titolo: La vera historia nel ms., Le vere narrazioni nelle cinquecentine. Ma per l'ultimo quarto di testo, ms. e stampe in sostanza coincidono. La collazione ha coinvolto anche il testo greco (con gli apparati delle edizioni critiche) e la versione latina dell'umanista umbro Lilio Tifernate (1417/18-1486) risalente al 1439-43 ca., intitolata De veris narrationibus, di cui si hanno almeno tre redazioni d'autore; una quarta è invece dovuta probabilmente a Benedetto Bordon, che la inserì nella sua silloge latina di Luciano del 1494. Ho cosa stabilito che il volgarizzamento del ms. Chigiano, La vera historia, è stato eseguito direttamente dal greco, fatto eccezionale nel panorama delle traduzioni umanistiche, mentre quello a stampa, Le vere narrazioni, deriva dalla redazione Bordon del De veris narrationibus. La diversità dei titoli dipende dalle varianti dei codici greci utilizzati dai traduttori: il Vat. gr. 1323, o una sua copia, è utilizzato sia dal volgarizzatore del Chigiano, sia da Bordon, indipendentemente l'uno dall'altro; il Marc. gr. 434, o una sua copia, dal Tifernate. Il titolo latino mantenuto da Bordon risale al Tifernate. Per quanto riguarda l'attribuzione dei due volgarizzamenti, come già per altri due testi della silloge da me studiati (Lucio 01 Asino e Timone), anche per La vera historia del Chigiano è accettabile il nome di Niccolò Leoniceno, poiché: 1) essa è tradotta direttamente dal greco, correttamente e con buona resa in volgare, 2) Paolo Giovio -che conobbe di persona il Leoniceno -, negli Elogia veris clarorum virorum imaginibus apposita ricorda che i volgarizzamenti di Luciano e di Dione eseguiti dal Leoniceno piacquero molto ad Ercole d'Este, 3) nessuno nella prima metà del sec. XVI rivendica, per sé o per un suo maestro, il volgarizzamento di Luciano. Le vere narrazioni a stampa, tradotte dal latino del Bordon, dopo il 1494 e prima del 1525, per la parte che diverge dalla Vera historia rimangono invece anonime. Dato che si tratta di due volgarizzamenti distinti, ho allestito l'edizione a fronte dei due testi fin dove essi divergono, seguendo per l'uno il ms., per l'altro la princeps; per la parte finale, in cui confluiscono, mi baso invece sul manoscritto e relego in apparato le varianti più vistose della princeps (non è emerso un chiaro rapporto di dipendenza fra i due testimoni). Oltre all'apparato critico con le lezioni rifiutate, fornisco un commento con la giustificazione delle scelte e il confronto con i corrispondenti passi greci e latini.

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Background Medication adherence is a complex, dynamic and changing behaviour that is affected by a variety of factors, including the patient's beliefs and life circumstances. Studies have highlighted barriers to medication adherence (e.g., unmanaged side effects or a lack of social support), as well as facilitators of medication adherence (e.g., technical simplicity of treatment and psychological acceptance of the disease). Since August 2004, in Lausanne (Switzerland), physicians have referred patients who are either experiencing or are at risk of experiencing problems with their HIV antiretroviral treatment (ART) to a routine interdisciplinary ART adherence programme. This programme consists of multifactorial intervention including electronic drug monitoring (MEMS(TM)). Objective This study's objective was to identify the barriers and facilitators encountered by HIV patients with suboptimal medication adherence (≤90 % adherence over the study period). Setting The community pharmacy of the Department of Ambulatory Care and Community Medicine in Lausanne (Switzerland). Method The study consisted of a retrospective, qualitative, thematic content analysis of pharmacists' notes that were taken during semi-structured interviews with patients and conducted as part of the ART adherence programme between August 2004 and May 2008. Main outcome measure Barriers and facilitators encountered by HIV patients. Results Barriers to and facilitators of adherence were identified for the 17 included patients. These factors fell into three main categories: (1) cognitive, emotional and motivational; (2) environmental, organisational and social; and (3) treatment and disease. Conclusion The pharmacists' notes revealed that diverse barriers and facilitators were discussed during medication adherence interviews. Indeed, the results showed that the 17 non-adherent patients encountered barriers and benefited from facilitators. Therefore, pharmacists should inquire about all factors, regardless of whether they have a negative or a positive impact on medication adherence, and should consider all dimensions of patient adherence. The simultaneous strengthening of facilitators and better management of barriers may allow healthcare providers to tailor care to a patient's specific needs and support each individual patient in improving his medication-related behaviour.

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Abstract

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Référence bibliographique : Weigert, 247

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Voy a plantear una serie de preguntas sencillas y claras, e intentaré proporcionar las respuestas que considero que pueden sernos útiles en este momento. No voy a navegar por lugares muy altos de la ética, ni de la filosofía, porque en este caso entiendo que mi aportación consiste en proporcionar una posible manera de abordar un conflicto, es decir una pauta.Voy a tratar de analizar las cuestiones que seplantean y cómo podemos enfocarlas.

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A la infància, Enric Canadell químic teòric i Àlex Nogué artista visual comparteixen pupitre i jocs de carrer a Castellfollit de la Roca, un poble de la Garrotxa, Girona. Segueixen trajectes vitals ben diferents i desenvolupen una ampla experiència professional internacional en la ciència i l'art. Quaranta-cinc anys més tard es retroben novament sota el projecte "En comptes de la revolució, converses" promogut per Cafè Central i l'Associació per les Arts Contemporànies H.ACC per tal de cercar coincidències en les seves activitats professionals aparentment tan dispars i en la seva forma de viure-les.