993 resultados para Variação (Biologia)


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Background New potential hazards in the use of ultrasound (US) are implied in new diagnostic applications of US, such as contrast enhanced US. Aim To assess the level of awareness and knowledge on safety issues of clinical use of US among physicians who are members of the Italian National Society for Ultrasound (SIUMB) Materials and methods A questionnaire including 11 multiple choice quiz was sent by e-mail to members of SIUMB, who preliminarly agreed to participate in this initiative. The answers were received anonimously and statistically analyzed. Results The number of returned valid questionnaires was 97 (8 were considered not valid for less than 10 answers filled). Mean age of the responders was 44 years old, and the average time the physician has been performing ultrasound examinations was 13 years. The principal workplace (70%) was a public Hospital. Physicians seemed to know the general definitions of principal safety-parameters, but few of them knew the definition of specific indexes. There was a general knowledge about the safe use of ultrasound in obstetrics, but there was a poor knowledge of biological effects of US: only about 37% answered correctly to questions about damage of vasculature of lung by high Mechanical Index US investigation and about the increase of temperature under the probe, according to the thermal indexes. Conclusion In conclusion the present findings indicate that greater efforts of National Ultrasound Societies are warranted in disseminating knowledge about the bio-effects of diagnostic ultrasound modalities among their members to prevent possible hazards.

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Protocolli e metodologie di caratterizzazione di un sistema di misura di segnali fluorescenti in microscopia ottica

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Tuta absoluta (Meyrick) è un lepidottero originario dell’America meridionale, infeudato a pomodoro e ad altre solanacee coltivate e spontanee. Con l’attività trofica le larve causano mine fogliari e gallerie nei frutti, con conseguenti ingenti danni alle colture. T. absoluta è stato segnalato per la prima volta in Italia nel 2008 e in Piemonte nel 2009. Pertanto le ricerche sono state condotte per rilevarne la distribuzione in Piemonte, studiarne l’andamento di popolazione in condizioni naturali e controllate, e valutare l’efficacia di differenti mezzi di lotta al fine di definire le strategie di difesa. Il monitoraggio, condotto nel 2010, ha evidenziato come T. absoluta sia ormai largamente diffuso sul territorio regionale già pochi mesi dopo la segnalazione. L’insetto ha mostrato di prediligere condizioni climatiche più miti; infatti è stato ritrovato con maggiore frequenza nelle aree più calde. Il fitofago ha raggiunto densità di popolazione elevate a partire dalla seconda metà dell’estate, a ulteriore dimostrazione che, in una regione a clima temperato come il Piemonte, T. absoluta dà origine a infestazioni economicamente rilevanti solo dopo il culmine della stagione estiva. Per definire le strategie di lotta, sono state condotte prove in laboratorio, semi-campo e campo volte a valutare la tossicità nei confronti del lepidottero di preparati a base di emamectina benzoato, rynaxypyr, spinosad e Bacillus thuringiensis Berliner. In campo è stata verificata anche l’efficacia del miride dicifino Macrolophus pygmaeus (Rambur), reperibile in commercio. In tutte le prove, è stata riscontrata una maggiore efficacia di rynaxypyr ed emamectina benzoato. In campo M. pygmaeus ha mostrato difficoltà d’insediamento ed è stato in grado di contenere efficacemente il fitofago soltanto con bassi livelli d’infestazione. Per contro è stata costantemente osservata la presenza naturale di un altro miride dicifino Dicyphus errans (Wolff), che in laboratorio ha mostrato di non essere particolarmente disturbato dalle sostanze saggiate.

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Paracentrotus lividus è un echinoderma bentonico marino appartenente alla classe Echinoidea, comune in tutto il Mar Mediterraneo e lungo le coste atlantiche dalla Scozia al Marocco. Questa specie è estremamente importante dal punto di vista ecologico in quanto specie chiave nella strutturazione della comunità bentonica macroalgale. Inoltre in tempi recenti il mercato delle sue gonadi ha subito una forte espansione rendendolo una specie di interesse economico in numerosi paesi europei. Il crescente prelievo sta gradualmente portando al depauperamento della risorsa, per questo motivo il riccio di mare è oggetto di numerosi studi e programmi a fini conservazionistici. Una maggiore conoscenza del ciclo riproduttivo della specie potrebbe risultare utile per una migliore gestione della risorsa. Pertanto, questo studio si propone di indagare sulla biologia di P. lividus in due aree distinte della Sardegna: Su Pallosu, nella Penisola del Sinis Sardegna centro-occidentale, e nell’Area Marina Protetta di Tavolara – Punta Coda Cavallo, Sardegna nordorientale, al fine di far luce sulle dinamiche del ciclo riproduttivo. Le informazioni bibliografiche a riguardo evidenziano l’influenza dei fattori ambientali quali fotoperiodo, idrodinamismo, temperatura e tipologia di pascolo sull’andamento del ciclo biologico e il momento di spawning. Diversi autori hanno osservato in Mar Mediterraneo sia un unico ciclo riproduttivo che due eventi riproduttivi annuali a conferma dell’ampia variabilità dell’andamento gonadico. Nel presente lavoro al fine di mettere in relazione le caratteristiche dell’habitat con il ciclo riproduttivo delle popolazioni in oggetto è stato analizzato l’andamento dell’Indice Gonadosomatico (IGS) su individui di diverse taglie/età, come rapporto fra il peso delle gonadi e il peso dell’individuo; inoltre a conferma dello stadio di maturazione è stata effettuata l’analisi istologica delle gonadi su campioni fissati e inclusi in paraffina, sezionati a 7μm e colorati con ematossilina-eosina prima di essere osservati al microscopio ottico. Mediante analisi d’immagine di foto subacquee utilizzando il programma Seascape è stata caratterizzata la componente macroalgale bentonica e la componente abiotica degli habitat (sabbia e roccia non vegetata) con particolare attenzione al calcolo della percentuale di ricoprimento delle specie vegetali. Inoltre i siti sono stati caratterizzati rispetto all’esposizione dei venti dominanti con elaborazione dei dati del periodo di campionamento per direzione, frequenza e intensità.

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La presente tesi vuole colmare le conoscenze biologiche ed ecologiche dello squalo di profondità Dalatias licha. Attualmente le conoscenze riguardanti le popolazioni di questo squalo nel Mediterraneo sono scarse dato il numero limitato di studi affrontati. La biologia e l’ecologia di questo squalo è stata studiata attraverso la stima di alcune caratteristiche importanti come la sex ratio, la maturità sessuale degli individui, gli indici di condizione (epatosomatico e gonadosomatico) e le analisi dei contenuti stomacali. I 78 esemplari (16 femmine e 62 maschi) osservati sono stati campionati tra il 2001 e il 2003 dal bycatch di motopescherecci a strascico della marineria di Genova porto, operanti sul piano batiale del Golfo di Genova (Mar Ligure). Le catture sono state eseguite ad una batimetria compresa tra -450 e -800 m, tra Genova e Sestri Levante. I risultati, sebbene basati su un numero limitato di individui, sono di particolare interesse visto il deficit conoscitivo inerente a questa specie in ambito nazionale e mediterraneo

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Nosso trabalho, fundamentado na Teoria das Operaçoes Predicativas e Enunciativas (TOPE) de Antoine Culioli, analisa um conjunto de enunciados do português brasileiro em que se faz presente a preposiçao PARA, caracterizada como "preposiçao de discernimento", de acordo com a Grammaire des prépositions, de J. J. Franckel e D. Paillard (Paris, Editions Ophrys, 2007). Ao longo de nossas análises, buscaremos evidenciar as operaçoes que, constitutivas da natureza semântica de PARA, decorrem das diversas interaçoes suscetíveis de se estabelecer entre essa preposiçao e os termos (noçoes) que, de um lado, a antecedem, de outro, sao por ela introduzidos. No âmbito da TOPE, uma preposiçao nao é apreendida como a traduçao de um sentido que existiria independentemente do próprio material verbal no qual ela se encontra inserida, o que atesta a impossibilidade de identificá la, semanticamente, por meio de um sentido básico, de um "conteúdo permanente", visto ser este necessariamente fruto da inserçao discursiva da preposiçao. A partir dessa hipótese, ilustrada por diferentes enunciados, mostraremos ser possível propor uma definiçao semântica unitária (dinâmica invariante ou forma esquemática) de PARA sustentada por esquemas operatórios que se manifestam no conjunto de seus empregos, independentemente de consideraçoes de natureza gramatical que concebem os sintagmas preposicionais como partes de processos de complementaçao, adjunçao ou outros. Com uma metodologia sistemática de paráfrases e glosas, pudemos formalizar uma dinâmica invariante que seria constitutiva da funçao exercida pela preposiçao PARA no âmbito das construçoes por ela integradas. Essa invariante seria uma forma definidora da variaçao. Assim, em poucas palavras, em relaçao ao funcionamento desta preposiçao, sustentamos a hipótese de que, dado um enunciado do tipo X PARA Y, PARA marca que Y constitui um modo de apreensao (nao definitivo) de X, considerando Xy do ponto de vista de uma categorizaçao que é externa ao que é intrinsecamente constitutivo de X

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Este trabalho é orientado pela vertente funcionalista da linguagem, que estuda a estrutura linguística associada a fatores comunicativos. Nosso objetivo é identificar e analisar a multifuncionalidade do marcador pragmático extra-cláusula tá na comunidade de fala do município de Santarém, localizado a oeste do estado do Pará (PA). Considerando o processo de gramaticalizaçao, compreendido como o processo de mudança linguística pelo qual um item e/ou construçao lexical torna se gramatical ou um item e/ou construçao gramatical torna-se ainda mais gramatical (Hopper & Traugott,1993), apresentamos os diferentes usos do verbo estar, isto é, a coocorrência de seus usos como verbo lexical (estar, como em Ele está em casa), verbo funcional (como em Ele está cansado), verbo auxiliar (estar + Vndo, como em Ele está escrevendo) e como marcador pragmático (tá, como em vou descrever agora a sala, tá?). Etimologicamente, o verbo estar resulta da forma latina stare, cujo significado indicava localizaçao física no espaço era empregada com sentido locativo. Após investigaçao preliminar dos usos dessa forma, levantamos a hipótese de que o verbo ESTAR sofre o processo de gramaticalizaçao o que explica os diferentes usos do verbo e a migraçao do item TA para a categoria dos marcadores pragmáticos extra cláusulas (Dik, 1997; Hengeveld E Mackenzie,2008). Entendemos por marcadores pragmáticos extra cláusulas expressoes que nao podem ser analisadas nem como cláusulas nem como fragmentos de cláusula. Os resultados confirmam nossa hipótese e apontam que o marcador TA desempenha as seguintes funçoes: de afirmaçao, de iniciador de tópico, de finalizador, de sequenciador e de checador. Como nossa abordagem é funcionalista, valemo-nos de dados reais da língua, constituímos um corpus de ocorrência do item em causa, extraído de textos do tipo Narrativa de Experiência Pessoal e Descriçao de Local que constituem o Corpus de Textos Orais do Português Santareno - CTOPS organizado por Pena-Ferreira e Lima-Gomes (2010)

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Nosso trabalho, fundamentado na Teoria das Operaçoes Predicativas e Enunciativas (TOPE) de Antoine Culioli, analisa um conjunto de enunciados do português brasileiro em que se faz presente a preposiçao PARA, caracterizada como "preposiçao de discernimento", de acordo com a Grammaire des prépositions, de J. J. Franckel e D. Paillard (Paris, Editions Ophrys, 2007). Ao longo de nossas análises, buscaremos evidenciar as operaçoes que, constitutivas da natureza semântica de PARA, decorrem das diversas interaçoes suscetíveis de se estabelecer entre essa preposiçao e os termos (noçoes) que, de um lado, a antecedem, de outro, sao por ela introduzidos. No âmbito da TOPE, uma preposiçao nao é apreendida como a traduçao de um sentido que existiria independentemente do próprio material verbal no qual ela se encontra inserida, o que atesta a impossibilidade de identificá la, semanticamente, por meio de um sentido básico, de um "conteúdo permanente", visto ser este necessariamente fruto da inserçao discursiva da preposiçao. A partir dessa hipótese, ilustrada por diferentes enunciados, mostraremos ser possível propor uma definiçao semântica unitária (dinâmica invariante ou forma esquemática) de PARA sustentada por esquemas operatórios que se manifestam no conjunto de seus empregos, independentemente de consideraçoes de natureza gramatical que concebem os sintagmas preposicionais como partes de processos de complementaçao, adjunçao ou outros. Com uma metodologia sistemática de paráfrases e glosas, pudemos formalizar uma dinâmica invariante que seria constitutiva da funçao exercida pela preposiçao PARA no âmbito das construçoes por ela integradas. Essa invariante seria uma forma definidora da variaçao. Assim, em poucas palavras, em relaçao ao funcionamento desta preposiçao, sustentamos a hipótese de que, dado um enunciado do tipo X PARA Y, PARA marca que Y constitui um modo de apreensao (nao definitivo) de X, considerando Xy do ponto de vista de uma categorizaçao que é externa ao que é intrinsecamente constitutivo de X

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Este trabalho é orientado pela vertente funcionalista da linguagem, que estuda a estrutura linguística associada a fatores comunicativos. Nosso objetivo é identificar e analisar a multifuncionalidade do marcador pragmático extra-cláusula tá na comunidade de fala do município de Santarém, localizado a oeste do estado do Pará (PA). Considerando o processo de gramaticalizaçao, compreendido como o processo de mudança linguística pelo qual um item e/ou construçao lexical torna se gramatical ou um item e/ou construçao gramatical torna-se ainda mais gramatical (Hopper & Traugott,1993), apresentamos os diferentes usos do verbo estar, isto é, a coocorrência de seus usos como verbo lexical (estar, como em Ele está em casa), verbo funcional (como em Ele está cansado), verbo auxiliar (estar + Vndo, como em Ele está escrevendo) e como marcador pragmático (tá, como em vou descrever agora a sala, tá?). Etimologicamente, o verbo estar resulta da forma latina stare, cujo significado indicava localizaçao física no espaço era empregada com sentido locativo. Após investigaçao preliminar dos usos dessa forma, levantamos a hipótese de que o verbo ESTAR sofre o processo de gramaticalizaçao o que explica os diferentes usos do verbo e a migraçao do item TA para a categoria dos marcadores pragmáticos extra cláusulas (Dik, 1997; Hengeveld E Mackenzie,2008). Entendemos por marcadores pragmáticos extra cláusulas expressoes que nao podem ser analisadas nem como cláusulas nem como fragmentos de cláusula. Os resultados confirmam nossa hipótese e apontam que o marcador TA desempenha as seguintes funçoes: de afirmaçao, de iniciador de tópico, de finalizador, de sequenciador e de checador. Como nossa abordagem é funcionalista, valemo-nos de dados reais da língua, constituímos um corpus de ocorrência do item em causa, extraído de textos do tipo Narrativa de Experiência Pessoal e Descriçao de Local que constituem o Corpus de Textos Orais do Português Santareno - CTOPS organizado por Pena-Ferreira e Lima-Gomes (2010)

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