1000 resultados para Savolainen, Raimo: Sivistyksen voimalla : J. V. Snellmanin elämä
Resumo:
Il risultato delle indagini condotte negli anni scorsi nei depositi archeologici della Catalogna, sia urbani, sia rurali, consente di determinare le tendenze delle importazioni e dell’economia in quest’area occidentale della penisola iberica fra il V secolo e la fine del VI-inizi del VII. In questa sede viene proposta una sintesi interpretativa dei dati disponibili, specialmente in rapporto al commercio delle ceramiche africane che costituivano le principali importazioni. Allo stato delle ricerche si possono avanzare alcune riflessioni. Se è vero che l’occupazione di Cartagine da parte dei Vandali nel 439 potrebbe aver determinato alcuni cambiamenti nella commercializzazione dei materiali africani, non va escluso che, tra la metà e la seconda metà del V secolo, il rafforzamento politico del regno vandalo abbia causato alcuni importanti cambiamenti tipologici nelle ceramiche africane (sigillata D, anfore) e un nuovo impulso alla relativa commercializzazione. Tra la seconda metà del VI secolo e la prima metà del VII (e forse anche la seconda metà ) è proseguito l’arrivo di ceramica africana, proveniente soprattutto dall’area tunisina e, in minore quantità , dal Mediterraneo orientale. L’importazione di sigillata africana ha subito un significativo calo in questo periodo, ma non sparisce del tutto almeno fino agli inizi del VII secolo. Nel contempo è documentato un aumento considerevole della presenza di anfore africane, tanto che non può essere accolta l’ipotesi della cessazione delle importazioni tra la metà e il pieno VI secolo. Di conseguenza la rivalità politica fra i Visigoti e i Bizantini non si è tradotta nella scomparsa del commercio fra la penisola iberica e il Nord Africa, anche se è ben documentata una notevole diminuzione dei prodotti africani nel nord della provincia bizantina di Spania. La causa (o le cause) della fine dell’arrivo delle importazioni mediterranee lungo i litorali ispanici non può essere accertata con sicurezza. D’altra parte le ragioni di questo fenomeno vanno ricercate non solo nei centri di consumo, ma anche nelle aree di produzione, sicché sembra probabile che, come viene tradizionalmente ritenuto, la fine delle esportazioni fu determinata dall’invasione islamica dell’Africa settentrionale.
Resumo:
Phenotypic convergence is a widespread and well-recognized evolutionary phenomenon. However, the responsible molecular mechanisms remain often unknown mainly because the genes involved are not identified. A well-known example of physiological convergence is the C4 photosynthetic pathway, which evolved independently more than 45 times [1]. Here, we address the question of the molecular bases of the C4 convergent phenotypes in grasses (Poaceae) by reconstructing the evolutionary history of genes encoding a C4 key enzyme, the phosphoenolpyruvate carboxylase (PEPC). PEPC genes belong to a multigene family encoding distinct isoforms of which only one is involved in C4 photosynthesis [2]. By using phylogenetic analyses, we showed that grass C4 PEPCs appeared at least eight times independently from the same non-C4 PEPC. Twenty-one amino acids evolved under positive selection and converged to similar or identical amino acids in most of the grass C4 PEPC lineages. This is the first record of such a high level of molecular convergent evolution, illustrating the repeatability of evolution. These amino acids were responsible for a strong phylogenetic bias grouping all C4 PEPCs together. The C4-specific amino acids detected must be essential for C4 PEPC enzymatic characteristics, and their identification opens new avenues for the engineering of the C4 pathway in crops.