904 resultados para Basilica di San Pietro in Vaticano-Gravat


Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

This paper attempts to demonstrate the importance of the archaeological area of Copio, in province of Terni (Italy). Discovered for the first time in the 1980 by the local historian then mentioned in 2001 and in 2003 in two different archaeological publications, the site of Copio started to arouse interest for its position, lying on a hilltop above one of the most interesting pre-Roman necropolis of Umbria (Vallone di San Lorenzo). The link between the well-known necropolis and Copio is today well-accepted. The aim of this paper, based on a field-walking survey and the analisys of the archaeological finds, is to demonstrate the importance of this area during the pre-Roman period as a commercial bridgehead linked to Volsinii. Strategically lying only one km to east from the Tiber, it should have enjoyed this important and commercial path for the local trade moving goods in incoming and outcoming.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Lo studio intrapreso si è posto come obiettivo la caratterizzazione dal punto di vista elettrico dei materiali coinvolti nella realizzazione di accessori per applicazioni in HVDC, in particolare mescole isolanti, semiconduttive e varioresistive. La necessità di un lavoro di questo tipo viene giustificata dalla costante espansione dei sistemi in DC nella trasmissione dell’energia elettrica, i quali presentano caratteristiche fisiche che si differenziano sensibilmente da quelle tipiche dei tradizionali sistemi in AC, dunque richiedono componenti e materiali opportunamente progettati per garantire condizioni di servizio sicure e affidabili. L’obiettivo della trattazione consiste nello studio di analogie e differenze tra le proprietà elettriche fornite da prove su diverse configurazioni di provini, nella fattispecie di tipo piano e cilindrico cavo. In primo luogo si studiano i provini di tipo piano al fine di ricavare informazioni basilari sul materiale e sulla mescola che lo costituisce e di prendere decisioni relative al proseguimento dei test. Dopo aver effettuato un sufficiente numero di test su varie tipologie di provini piani e aver riconosciuto le mescole più performanti dal punto di vista elettrico, meccanico e termico, si procede alla realizzazione di provini cilindrici stampati, su cui si intraprendono le medesime misure effettuate per la configurazione piana. Questa seconda fase di caratterizzazione è fondamentale, in quanto consente di verificare che le proprietà già studiate su piastra si conservino in una geometria molto più simile a quella assunta dal prodotto finale evitando di sostenere costi onerosi per la produzione di un accessorio full-size. Il lavoro è stato svolto nel laboratorio elettrico di alta tensione della divisione R&D del gruppo Prysmian di Milano, leader mondiale nella produzione di sistemi in cavo per alte e altissime tensioni.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

In questa tesi è descritto il lavoro svolto presso un'azienda informatica locale, allo scopo di ricerca ed implementazione di un algoritmo per individuare ed offuscare i volti presenti all'interno di video di e-learning in ambito industriale, al fine di garantire la privacy degli operai presenti. Tale algoritmo sarebbe stato poi da includere in un modulo software da inserire all'interno di un applicazione web già esistente per la gestione di questi video. Si è ricercata una soluzione ad hoc considerando le caratteristiche particolare del problema in questione, studiando le principali tecniche della Computer Vision per comprendere meglio quale strada percorrere. Si è deciso quindi di implementare un algoritmo di Blob Tracking basato sul colore.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

In questo elaborato ho analizzato un sistema di reazione-diffusione proposto come modello per descrivere un fenomeno di crescita tumorale. In particolare, è stato approfondito il processo in cui l'invasione neoplastica è originata dalla produzione di un eccesso di ioni acidi da parte delle cellule maligne. Il sistema preso in esame descrive l'andamento di tre grandezze: la concentrazione di tessuto sano, la concentrazione di tessuto maligno e l'eccesso di ioni acidi. Ho quindi cercato soluzioni compatibili con il sistema le quali fossero funzioni della tipologia travelling waves, ossia onde che si propagano lungo l'asse reale con un grafico fissato e ad una velocità costante. I risultati ottenuti in questo lavoro sono stati così suddivisi: nel Capitolo 1 viene descritto il processo di invasione tumorale dal punto di vista biologico, nel Capitolo 2 vengono forniti alcuni lemmi e proposizioni preliminari, nel Capitolo 3 viene calcolata un'approssimazione della soluzione del sistema tramite onde del tipo slow waves e infine nel Capitolo 4 sono state studiate la presenza e la larghezza dello spazio interstiziale, ossia di una regione situata tra il tessuto sano e quello neoplastico nella quale si registra una concentrazione di cellule, sia normali sia maligne, praticamente nulla. Infine, sono state rappresentate graficamente le soluzioni in tre possibili situazioni caratterizzate da un diverso parametro di aggressività del tumore.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Cyclic di-GMP was the first cyclic di-nucleotide second messenger described, presaging the discovery of additional cyclic di-nucleotide messengers in bacteria and eukaryotes. The GGDEF diguanylate cyclase (DGC) and EAL and HD-GYP phosphodiesterase (PDE) domains conduct the turnover of cyclic di-GMP. These three unrelated domains belong to superfamilies that exhibit significant variations in function, to include both enzymatically active and inactive members with a subset involved in synthesis and degradation of other cyclic di-nucleotides. Here we summarize current knowledge of sequence and structural varitions that underpin the functional diversification of cyclic di-GMP turnover proteins. Moreover, we highlight that superfamily diversification is not restricted to cyclic di-GMP signaling domains, as particular DHH/DHHA1 domain and HD domain proteins have been shown to act as cyclic di-AMP phosphodiesterases. We conclude with a consideration of the current limitations that such diversity of action places on bioinformatic prediction of the roles of GGDEF, EAL and HD-GYP domain proteins.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Secondo il Report IFAD sulla povertà rurale, nel 2008, circa due terzi della popolazione africana viveva nelle aree rurali ed era in qualche modo coinvolta in attività agricole commerciali o di sussistenza (IFAD, 2011). L’agricoltura rappresenta il più importante settore economico per la popolazione africana e le donne risultano cruciali per la produzione agricola: rappresentano infatti il 62,8 per cento della forza lavoro (FAO, 2014). Dopo la crisi alimentare del 2007-2008 si è andato intensificando il fenomeno delle acquisizione di terre su larga scala in paesi del Sud del mondo, in particolare nel continente africano, da parte di multinazionali, governi, aziende nazionali e singoli soggetti privati. Questo processo è stato denominato anche land grabbing dalle principali organizzazioni internazionali e della società civile e ha avuto grande impatto mediatico a livello internazionale. L'intensificarsi del fenomeno ha portato a una progressiva perdita di controllo e accesso ad ampie porzioni di territorio da parte delle comunità locali, che non possono più disporre delle risorse naturali collegate alla terra. La cessione di ampi terreni avviene in molti casi senza trasparenza informativa, con violazione dei diritti umani e senza il consenso delle comunità che vi abitano e che coltivano tali aree, e a cui viene imposto un cambio radicale di vita. La terra è una risorsa centrale per l'identità, il sostentamento e la sicurezza alimentare di una comunità, dunque le conseguenze sono molteplici a livello sociale, culturale, economico e politico. Gli impatti sulle relazioni di genere e in particolare sulle donne delle comunità rurali risultano essere cruciali nel discorso sullo sviluppo. L’obiettivo di questo lavoro è indagare come le relazioni di genere, a seguito delle trasformazioni nella gestione della terra, si modificano amplificando squilibri già esistenti e creando conseguenze sulle logiche di potere delle comunità rurali e sulle vite delle persone che ne fanno parte.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Biodiesel is a renewable fuel that has been shown to reduce many exhaust emissions, except oxides of nitrogen (NOx), in diesel engine cars. This is of special concern in inner urban areas that are subject to strict environmental regulations, such as EURO norms. Also, the use of pure biodiesel (B100) is inhibited because of its higher NOx emissions compared to petroleum diesel fuel. The aim of this present work is to investigate the effect of the iodine value and cetane number of various biodiesel fuels obtained from different feed stocks on the combustion and NOx emission characteristics of a direct injection (DI) diesel engine. The biodiesel fuels were chosen from various feed stocks such as coconut, palm kernel, mahua (Madhuca indica), pongamia pinnata, jatropha curcas, rice bran, and sesame seed oils. The experimental results show an approximately linear relationship between iodine value and NOx emissions. The biodiesels obtained from coconut and palm kernel showed lower NOx levels than diesel, but other biodiesels showed an increase in NOx. It was observed that the nature of the fatty acids of the biodiesel fuels had a significant influence on the NOx emissions. Also, the cetane numbers of the biodiesel fuels are affected both premixed combustion and the combustion rate, which further affected the amount of NOx formation. It was concluded that NOx emissions are influenced by many parameters of biodiesel fuels, particularly the iodine value and cetane number.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Paesaggio ed infrastrutture viarie sono un binomio molto forte: il primo ha insito il concetto di accessibilità, in quanto non può esistere senza la presenza di un osservatore; la strada, invece, trova i fattori che la connotano nel suo rapporto con la morfologia su cui insiste. Le infrastrutture viarie sono elemento strutturale e strutturante non solo di un territorio, ma anche di un paesaggio. Le attuali esigenze di mobilità portano oggi a ripensare ed adeguare molte infrastrutture viarie: laddove è possibile si potenziano le strutture esistenti, in diversi casi si ricorre a nuovi tracciati o a varianti di percorso. Porsi il problema di conservare itinerari testimoni della cultura materiale ed economica di una società implica considerazioni articolate, che travalicano i limiti del sedime: una via è un organismo più complesso della semplice linea di trasporto in quanto implica tutta una serie di manufatti a supporto della mobilità e soprattutto il corridoio infrastrutturale che genera e caratterizza, ovvero una porzione variabile di territorio definita sia dal tracciato che dalla morfologia del contesto. L’evoluzione dei modelli produttivi ed economici, che oggi porta quote sempre maggiori di popolazione a passare un tempo sempre minore all’interno del proprio alloggio, rende la riflessione sulle infrastrutture viarie dismesse o declassate occasione per la progettazione di spazi per l’abitare collettivo inseriti in contesti paesaggistici, tanto urbani che rurali, tramite reti di percorsi pensate per assorbire tagli di mobilità specifici e peculiari. Partendo da queste riflessioni la Tesi si articola in: Individuazioni del contesto teorico e pratico: Lo studio mette in evidenza come la questione delle infrastrutture viarie e del loro rapporto con il paesaggio implichi riflessioni incrociate a diversi livelli e tramite diverse discipline. La definizione dello spazio fisico della strada passa infatti per la costruzione di un itinerario, un viaggio che si appoggia tanto ad elementi fisici quanto simbolici. La via è un organismo complesso che travalica il proprio sedime per coinvolgere una porzione ampia di territorio, un corridoio variabile ed articolato in funzione del paesaggio attraversato. Lo studio propone diverse chiavi di lettura, mettendo in luce le possibili declinazioni del tema, in funzione del taglio modale, del rapporto con il contesto, del regime giuridico, delle implicazioni urbanistiche e sociali. La mobilità dolce viene individuata quale possibile modalità di riuso, tutela e recupero, del patrimonio diffuso costituito dalle diversi reti di viabilità. Antologia di casi studio: Il corpo principale dello studio si basa sulla raccolta, analisi e studio dello stato dell’arte nel settore; gli esempi raccolti sono presentati in due sezioni: la prima dedicata alle esperienze più significative ed articolate, che affrontano il recupero delle infrastrutture viarie a più livelli ed in modo avanzato non concentrandosi solo sulla conversione del sedime, ma proponendo un progetto che coinvolga tutto il corridoio attraversato dall’infrastruttura; la seconda parte illustra la pratica corrente nelle diverse realtà nazionali, ponendo in evidenza similitudini e differenze tra i vari approcci.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

While much of the genetic variation in RNA viruses arises because of the error-prone nature of their RNA-dependent RNA polymerases, much larger changes may occur as a result of recombination. An extreme example of genetic change is found in defective interfering (DI) viral particles, where large sections of the genome of a parental virus have been deleted and the residual sub-genome fragment is replicated by complementation by co-infecting functional viruses. While most reports of DI particles have referred to studies in vitro, there is some evidence for the presence of DI particles in chronic viral infections in vivo. In this study, short fragments of dengue virus (DENV) RNA containing only key regulatory elements at the 3' and 5' ends of the genome were recovered from the sera of patients infected with any of the four DENV serotypes. Identical RNA fragments were detected in the supernatant from cultures of Aedes mosquito cells that were infected by the addition of sera from dengue patients, suggesting that the sub-genomic RNA might be transmitted between human and mosquito hosts in defective interfering (DI) viral particles. In vitro transcribed sub-genomic RNA corresponding to that detected in vivo could be packaged in virus like particles in the presence of wild type virus and transmitted for at least three passages in cell culture. DENV preparations enriched for these putative DI particles reduced the yield of wild type dengue virus following co-infections of C6-36 cells. This is the first report of DI particles in an acute arboviral infection in nature. The internal genomic deletions described here are the most extensive defects observed in DENV and may be part of a much broader disease attenuating process that is mediated by defective viruses.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Purpose. To establish a simple and rapid analytical method, based on direct insertion/electron ionization-mass spectrometry (DI/EI-MS), for measuring free cholesterol in tears from humans and rabbits. Methods. A stable-isotope dilution protocol employing DI/EI-MS in selected ion monitoring mode was developed and validated. It was used to quantify the free cholesterol content in human and rabbit tear extracts. Tears were collected from adult humans (n = 15) and rabbits (n = 10) and lipids extracted. Results. Screening, full-scan (m/z 40-600) DI/EI-MS analysis of crude tear extracts showed that diagnostic ions located in the mass range m/z 350 to 400 were those derived from free cholesterol, with no contribution from cholesterol esters. DI/EI-MS data acquired using selected ion monitoring (SIM) were analyzed for the abundance ratios of diagnostic ions with their stable isotope-labeled analogues arising from the D6-cholesterol internal standard. Standard curves of good linearity were produced and an on-probe limit of detection of 3 ng (at 3:1 signal to noise) and limit of quantification of 8 ng (at 10:1 signal to noise). The concentration of free cholesterol in human tears was 15 ± 6 μg/g, which was higher than in rabbit tears (10 ± 5 μg/g). Conclusions. A stable-isotope dilution DI/EI-SIM method for free cholesterol quantification without prior chromatographic separation was established. Using this method demonstrated that humans have higher free cholesterol levels in their tears than rabbits. This is in agreement with previous reports. This paper provides a rapid and reliable method to measure free cholesterol in small-volume clinical samples. © 2013 The Association for Research in Vision and Ophthalmology, Inc.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

The structure of N-3-benzoyl-2',3'-di-O-benzoyluridine, C30H24N2O9, has two molecules in the asymmetric unit. The uracil bases of both the molecules are in the anti conformation with respect to the ribose moiety and the furanosyl rings adopt a C3'-endo conformation. The orientation about the C4'-C5' bond is gauche-gauche. The two crystallographically independent molecules are linked through several C-H ... O hydrogen bonds. The nucleoside molecules pack as columns along the a axis and these columns repeat along the c axis.