845 resultados para t quark


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The enhanced production of strange hadrons in heavy-ion collisions relative to that in minimum-bias pp collisions is historically considered one of the first signatures of the formation of a deconfined quark-gluon plasma. At the LHC, the ALICE experiment observed that the ratio of strange to non-strange hadron yields increases with the charged-particle multiplicity at midrapidity, starting from pp collisions and evolving smoothly across interaction systems and energies, ultimately reaching Pb-Pb collisions. The understanding of the origin of this effect in small systems remains an open question. This thesis presents a comprehensive study of the production of $K^{0}_{S}$, $\Lambda$ ($\bar{\Lambda}$) and $\Xi^{-}$ ($\bar{\Xi}^{+}$) strange hadrons in pp collisions at $\sqrt{s}$ = 13 TeV collected in LHC Run 2 with ALICE. A novel approach is exploited, introducing, for the first time, the concept of effective energy in the study of strangeness production in hadronic collisions at the LHC. In this work, the ALICE Zero Degree Calorimeters are used to measure the energy carried by forward emitted baryons in pp collisions, which reduces the effective energy available for particle production with respect to the nominal centre-of-mass energy. The results presented in this thesis provide new insights into the interplay, for strangeness production, between the initial stages of the collision and the produced final hadronic state. Finally, the first Run 3 results on the production of $\Omega^{\pm}$ ($\bar{\Omega}^{+}$) multi-strange baryons are presented, measured in pp collisions at $\sqrt{s}$ = 13.6 TeV and 900 GeV, the highest and lowest collision energies reached so far at the LHC. This thesis also presents the development and validation of the ALICE Time-Of-Flight (TOF) data quality monitoring system for LHC Run 3. This work was fundamental to assess the performance of the TOF detector during the commissioning phase, in the Long Shutdown 2, and during the data taking period.

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Il quark-gluon plasma (QGP) è uno stato della materia previsto dalla cromodinamica quantistica. L’esperimento ALICE a LHC ha tra i suoi obbiettivi principali lo studio della materia fortemente interagente e le proprietà del QGP attraverso collisioni di ioni pesanti ultra-relativistici. Per un’esaustiva comprensione di tali proprietà, le stesse misure effettuate su sistemi collidenti più piccoli (collisioni protone-protone e protone-ione) sono necessarie come riferimento. Le recenti analisi dei dati raccolti ad ALICE hanno mostrato che la nostra comprensione dei meccanismi di adronizzazione di quark pesanti non è completa, perchè i dati ottenuti in collisioni pp e p-Pb non sono riproducibili utilizzando modelli basati sui risultati ottenuti con collisioni e+e− ed ep. Per questo motivo, nuovi modelli teorici e fenomenologici, in grado di riprodurre le misure sperimentali, sono stati proposti. Gli errori associati a queste nuove misure sperimentali al momento non permettono di verificare in maniera chiara la veridicità dei diversi modelli proposti. Nei prossimi anni sarà quindi fondamentale aumentare la precisione di tali misure sperimentali; d’altra parte, stimare il numero delle diverse specie di particelle prodotte in una collisione può essere estremamente complicato. In questa tesi, il numero di barioni Lc prodotti in un campione di dati è stato ottenuto utilizzando delle tecniche di machine learning, in grado di apprendere pattern e imparare a distinguere candidate di segnale da quelle di fondo. Si sono inoltre confrontate tre diverse implementazioni di un algoritmo di Boosted Decision Trees (BDT) e si è utilizzata quella più performante per ricostruire il barione Lc in collisioni pp raccolte dall’esperimento ALICE.

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Le recenti analisi dei dati raccolti ad ALICE dimostrano che la nostra comprensione dei fenomeni di adronizzazione dei sapori pesanti è ancora incompleta, perché le misure effettuate su collisioni pp, p-Pb e Pb-Pb non sono riproducibili da modelli teorici basati su altre tipologie di collisione come e+e−. In particolare, i risultati sembrano indicare che il principio di universalità, che assume che le funzioni di frammentazione di quark e gluoni siano indipendenti dal tipo di sistema interagente, non sia valido. Per questo motivo sono stati sviluppati nuovi modelli teorici e fenomenologici, capaci di riprodurre in modo più o meno accurato i dati sperimentali. Questi modelli differiscono tra di loro soprattutto a bassi valori di impulso trasverso pT . L’analisi dati a basso pT si rivela dunque di fondamentale importanza, in quanto permette di discriminare, tra i vari modelli, quelli che sono realmente in grado di riprodurre i dati sperimentali e quelli che non lo sono. Inoltre può fornire una conferma sperimentale dei fenomeni fisici su cui tale modello si basa. In questa tesi è stato estratto il numero di barioni Λ+c (yield ) prodotto in collisioni pp a √s = 13 TeV , nel range di impulso trasverso 0 < pT (Λ+c ) < 1 GeV/c. É stato fatto uso di una tecnica di machine learning che sfrutta un algoritmo di tipo Boosted Decision Trees (BDT) implementato dal pacchetto TMVA, al fine di identificare ed eliminare una grossa parte del fondo statistico e semplificare notevolmente l’analisi vera e propria. Il grado di attendibilità della misura è stata verificata eseguendo l’estrazione dello yield con due approcci diversi: il primo, modellando il fondo combinatoriale con una funzione analitica; successivamente con la creazione di un template statistico creato ad hoc con la tecnica delle track rotations.

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Il Modello Standard è attualmente la teoria che meglio spiega il comportamento della fisica subnucleare, includendo la definizione delle particelle e di tre delle quattro forze fondamentali presenti in natura; risulta però una teoria incompleta sulle cui integrazioni i fisici stanno lavorando in diverse direzioni: uno degli approcci più promettenti nella ricerca di nuova fisica risulta essere quello delle teorie di campo efficaci. Il vertice di interazione del processo di produzione di coppie di quark top dello stesso segno a partire da protoni è fortemente soppresso nel Modello Standard e deve quindi essere interpretato con le teorie di campo efficaci. Il presente elaborato si concentra su questo nuovo approccio per la ricerca di quark top same-sign e si focalizza sull’utilizzo di una rete neurale per discriminare il segnale dal fondo. L’obiettivo è capire se le prestazioni di quest’ultima cambino quando le vengono fornite in ingresso variabili di diversi livelli di ricostruzione. Utilizzando una rete neurale ottimizzata per la discriminazione del segnale dal fondo, le si sono presentati tre set di variabili per l’allenamento: uno di alto livello, il secondo strettamente di basso livello, il terzo copia del secondo con aggiunta delle due variabili principali di b-tagging. Si è dimostrato che la performance della rete in termini di classificazione segnale-fondo rimane pressoché inalterata: la curva ROC presenta aree sottostanti le curve pressoché identiche. Si è notato inoltre che nel caso del set di variabili di basso livello, la rete neurale classifica come input più importanti gli angoli azimutali dei leptoni nonostante questi abbiano distribuzioni identiche tra segnale e fondo: ciò avviene in quanto la rete neurale è in grado di sfruttare le correlazioni tra le variabili come caratteristica discriminante. Questo studio preliminare pone le basi per l’ottimizzazione di un approccio multivariato nella ricerca di eventi con due top dello stesso segno prodotti a LHC.

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Axion like particles (ALPs), i.e., pseudo-scalar bosons interacting via derivative couplings, are a generic feature of many new physics scenarios, including those addressing the strong-CP problem and/or the existence of dark matter. Their phenomenology is very rich, with a wide range of scales and interactions being directly probed at very different experiments, from accelerators to observatories. In this thesis, we explore the possibility that ALPs might indirectly affect precision collider observables. In particular, we consider an ALPs that preferably couple to the top quark (top-philic) and we study new-physics 1- loop corrections to processes involving top quarks in the final state. Our study stems from the simple, yet non-trivial observation that 1-loop corrections are infrared finite even in the case of negligible ALP masses and therefore can be considered on their own. We compute the 1-loop corrections of new physics analytically in key cases involving top quark pair production and then implement and validate a fully general next-to-leading-order model in MadGraph5_aMC@NLO that allows to compute virtual effects for any process of interest. A detailed study of the expected sensitivity to virtual ALPs in ttbar production at the LHC is performed.