859 resultados para Tablet shopping


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Negli ultimi anni si è imposto il concetto di Ubiquitous Computing, ovvero la possibilità di accedere al web e di usare applicazioni per divertimento o lavoro in qualsiasi momento e in qualsiasi luogo. Questo fenomeno sta cambiando notevolmente le abitudini delle persone e ciò è testimoniato anche dal fatto che il mercato mobile è in forte ascesa: da fine 2014 sono 45 milioni gli smartphone e 12 milioni i tablet in circolazione in Italia. Sembra quasi impossibile, dunque, rinunciare al mobile, soprattutto per le aziende: il nuovo modo di comunicare ha reso necessaria l’introduzione del Mobile Marketing e per raggiungere i propri clienti ora uno degli strumenti più efficaci e diretti sono le applicazioni. Esse si definiscono native se si pongono come traguardo un determinato smartphone e possono funzionare solo per quel sistema operativo. Infatti un’app costruita, per esempio, per Android non può funzionare su dispositivi Apple o Windows Phone a meno che non si ricorra al processo di porting. Ultimamente però è richiesto un numero sempre maggiore di app per piattaforma e i dispositivi presenti attualmente sul mercato presentano differenze tra le CPU, le interfacce (Application Programming Interface), i sistemi operativi, l’hardware, etc. Nasce quindi la necessità di creare applicazioni che possano funzionare su più sistemi operativi, ovvero le applicazioni platform-independent. Per facilitare e supportare questo genere di lavoro sono stati definiti nuovi ambienti di sviluppo tra i quali Sencha Touch e Apache Cordova. Il risultato finale dello sviluppo di un’app attraverso questi framework è proprio quello di ottenere un oggetto che possa essere eseguito su qualsiasi dispositivo. Naturalmente la resa non sarà la stessa di un’app nativa, la quale ha libero accesso a tutte le funzionalità del dispositivo (rubrica, messaggi, notifiche, geolocalizzazione, fotocamera, accelerometro, etc.), però con questa nuova app vi è la garanzia di un costo di sviluppo minore e di una richiesta considerevole sul mercato. L’obiettivo della tesi è quello di analizzare questo scenario attraverso un caso di studio proveniente da una realtà aziendale che presenta proprio la necessità di sviluppare un’applicazione per più piattaforme. Nella prima parte della tesi viene affrontata la tematica del mobile computing e quella del dualismo tra la programmazione nativa e le web app: verranno analizzate le caratteristiche delle due diverse tipologie cercando di capire quale delle due risulti essere la migliore. Nella seconda parte sarà data luce a uno dei più importanti framework per la costruzione di app multi-piattaforma: Sencha Touch. Ne verranno analizzate le caratteristiche, soffermandosi in particolare sul pattern MVC e si potrà vedere un confronto con altri framework. Nella terza parte si tratterà il caso di studio, un app mobile per Retail basata su Sencha Touch e Apache Cordova. Nella parte finale si troveranno alcune riflessioni e conclusioni sul mobile platform-independent e sui vantaggi e gli svantaggi dell’utilizzo di JavaScript per sviluppare app.

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La tesi nasce da un'attività di ricerca approfondita su alcune tecnologie innovative e all'avanguardia nell'ambito del mobile computing e dell'Internet of Things. Tra queste il focus principale è orientato allo studio del Bluetooth Low Energy, nuova specifica di Bluetooth caratterizzata principalmente da un consumo di energia assai ridotto. In particolare, si è approfondito il suo funzionamento nel caso dei beacon, piccoli dispositivi che permettono una localizzazione mediante l'invio di un segnale BLE. Inoltre è stata analizzata la possibilità di interazione con Android, poiché oggigiorno non si può evitare di pensare a come queste tecnologie possano interfacciarsi con il mondo degli smartphone e dei tablet. Come conseguenza di tale attività di ricerca è stato analizzato un caso di studio che permettesse di applicare le tecnologie studiate e la loro interazione. Si è pensato quindi a un piccolo sistema distribuito per schermi adattativi (capaci di modificare i contenuti visualizzati in relazione ad eventi esterni) affinché ogni schermo mostrasse dinamicamente l'orario delle lezioni di ciascuno studente all'avvicinarsi di quest'ultimo, e solo per il tempo di permanenza nei pressi dello schermo. Si è quindi progettato e sviluppato un prototipo, e infine durante il testing si sono potute verificare le attuali potenzialità di queste tecnologie e trarre conclusioni sulla possibilità della loro futura diffusione e di impiego in contesti differenti.

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Da alcuni anni in ambito business ed enterprise si sta diffondendo l'utilizzo di dispositivi wearable al fine di rendere più efficiente ed efficace la gestione di molteplici attività e processi aziendali. I sistemi hand-held comunemente utilizzati in ambito lavorativo, tra cui smartphone e tablet, spesso non risultano idonei in contesti in cui un operatore debba interagire con il dispositivo mentre ha le proprie mani impegnate con attrezzature e strumenti di lavoro. I sistemi hands-free rimediano a tali problematiche supportando tecniche di interazione non convenzionali che consentono all'operatore di mantenere libere le proprie mani durante la consultazione del dispositivo e di rimanere concentrato sull'attività che sta svolgendo. I sistemi basati su smart-glass, oltre ad offrire funzionalità hands-free, presentano l'ulteriore vantaggio di poter presentare all'interno del campo visivo dell'utente importanti informazioni di supporto inerenti all'attività che sta svolgendo, avvalendosi anche dell'utilizzo di tecnologie di realtà aumentata. La sinergia tra dispositivi basati su smart-glass e tecniche di realtà aumentata sta destando un crescente interesse sia in ambito accademico che industriale; esiste la possibilità che in un prossimo futuro questa tipologia di sistemi divenga la nuova piattaforma computazionale enterprise di riferimento. L'obiettivo di questo lavoro di tesi è stato lo studio e la progettazione di una soluzione hands-free basata su smart-glass in grado di supportare alcune attività di customer care del Gruppo Loccioni, una società che si occupa dello sviluppo di sistemi automatici di misura e controllo per migliorare la qualità, l'efficienza e la sostenibilità di prodotti, processi ed edifici. In particolare, il sistema sviluppato ha consentito di migliorare la gestione dei processi di manutenzione e riparazione degli impianti energetici sostenibili che il Gruppo Loccioni installa presso le sedi di imprese clienti.

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La grande crescita e l'enorme distribuzione che hanno avuto negli ultimi tempi i moderni devices mobile (smartphones, tablet, dispositivi wearable, etc...) ha dato l'avvio ad un massiccio sviluppo di applicazioni mobile di qualunque genere, dall'health-care all'AR (Augmented Reality, realtà aumentata), dalle applicazioni social alle applicazioni che offrono servizi all'utente.

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The digital revolution has affected all aspects of human life, and interpreting is no exception. This study will provide an overview of the technology tools available to the interpreter, but it will focus more on simultaneous interpretation, particularly on the “simultaneous interpretation with text” method. The decision to analyse this particular method arose after a two-day experience at the Court of Justice of the European Union (CJEU), during research for my previous Master’s dissertation. During those days, I noticed that interpreters were using "simultaneous interpretation with text" on a daily basis. Owing to the efforts and processes this method entails, this dissertation will aim at discovering whether technology can help interpreters, and if so, how. The first part of the study will describe the “simultaneous with text” approach, and how it is used at the CJEU; the data provided by a survey for professional interpreters will describe its use in other interpreting situations. The study will then describe Computer-Assisted Language Learning technologies (CALL) and technologies for interpreters. The second part of the study will focus on the interpreting booth, which represents the first application of the technology in the interpreting field, as well as on the technologies that can be used inside the booth: programs, tablets and apps. The dissertation will then analyse the programs which might best help the interpreter in "simultaneous with text" mode, before providing some proposals for further software upgrades. In order to give a practical description of the possible upgrades, the domain of “judicial cooperation in criminal matters” will be taken as an example. Finally, after a brief overview of other applications of technology in the interpreting field (i.e. videoconferencing, remote interpreting), the conclusions will summarize the results provided by the study and offer some final reflections on the teaching of interpreting.

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Il progetto si propone di dotare la realta fisica di un estensione digitale. Sensori, attuatori e tecnologie embedded hanno cambiato il nostro modo di lavorare, allenarci e seguire i nostri interessi. Il mondo del commercio non e rimasto a guardare ed ha dovuto adattarsi alla metamorfosi high-tech del settore dei servizi. Il sistema proposto costituisce un promotore per acquisti ed un raccoglitore intelligente di abitudini sullo shopping e si compone di applicazione mobile, microcontroller e web server. Caratteristica prima e principale del progetto e sicuramente la pervasivita. All'utente ed utilizzatore dell'app dello shopping center deve essere certamente resa nota la collaborazione al fine di raccogliere dati statistici sulle sue abitudini, tuttavia sono le modalita di tale operazione a dover rimanere velate, in modo da non appesantire il cliente con tediose operazioni di invio di feedback e valutazioni ed allo stesso tempo permettere una raccolta capillare delle informazioni. Parallelamente alla raccolta di dati funzionali al producer, sono state implementate features per il consumatore, come notifiche promozionali place-triggered e pubblicita mirata. Tra tutte le tecnologie adibite allo scambio di informazioni, si e scelto l'utilizzo del Bluetooth e del piu recente Bluetooth Low Energy (BLE) per permettere ai dispositivi di comunicare tra loro.

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I dispositivi mobili, dagli smartphone ai tablet, sono entrati a far parte della nostra quotidianità. Controllando l’infrastruttura delle comunicazioni, rispetto a qualsiasi altro settore, si ha un maggiore accesso a informazioni relative alla geo-localizzazione degli utenti e alle loro interazioni. Questa grande mole di informazioni può aiutare a costruire città intelligenti e sostenibili, che significa modernizzare ed innovare le infrastrutture, migliorare la qualità della vita e soddisfare le esigenze di cittadini, imprese e istituzioni. Vodafone offre soluzioni concrete nel campo dell’info-mobilità consentendo la trasformazione delle nostre città in Smart City. Obiettivo della tesi e del progetto Proactive è cercare di sviluppare strumenti che, a partire da dati provenienti dalla rete mobile Vodafone, consentano di ricavare e di rappresentare su cartografia dati indicanti la presenza dei cittadini in determinati punti d’interesse, il profilo di traffico di determinati segmenti viari e le matrici origine/destinazione. Per fare questo verranno prima raccolti e filtrati i dati della città di Milano e della regione Lombardia provenienti dalla rete mobile Vodafone per poi, in un secondo momento, sviluppare degli algoritmi e delle procedure in PL/SQL che siano in grado di ricevere questo tipo di dato, di analizzarlo ed elaborarlo restituendo i risultati prestabiliti. Questi risultati saranno poi rappresentati su cartografia grazie a QGis e grazie ad una Dashboard aziendale interna di Vodafone. Lo sviluppo delle procedure e la rappresentazione cartografica dei risultati verranno eseguite in ambiente di Test e se i risultati soddisferanno i requisiti di progetto verrà effettuato il porting in ambiente di produzione. Grazie a questo tipo di soluzioni, che forniscono dati in modalità anonima e aggregata in ottemperanza alle normative di privacy, le aziende di trasporto pubblico, ad esempio, potranno essere in grado di gestire il traffico in modo più efficiente.

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La tesi è incentrata sullo studio e sulla progettazione di un dispositivo wireless di feedback tattile per un sistema di ausilio per non vedenti o ipovedenti. Il dispositivo composto da micro motori vibranti avvisa l'utente di imminenti ostacoli nel suo cammino. La rilevazione degli ostacoli è opera del visore, un sistema composto da una videocamera stereo, con elaborazione su FPGA, collegata ad un Odroid-U3. Viene trattato anche lo sviluppo di un'applicazione server, con relativa libreria di funzioni, che permette al visore di comunicare con dispositivi iOS esterni. Quest'ultima parte è avvenuta in collaborazione con il collega Luca Ranalli che si è occupato dell' App client per smartphone e tablet iOS.

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L'obiettivo della tesi è proporre e motivare l'adozione di un modello computazionale Agent-Based nell'ambito del Self-Management di malattie croniche in un sistema di mobile Health. Viene quindi affrontata in maniera approfondita la tematica del mobile Health, settore in grande espansione che vede l'introduzione massiccia dei dispositivi mobili (smartphone, tablet, PDA) in ambito sanitario, e quella del Self-Managment di malattie croniche, un processo di cura caratterizzato dalla partecipazione autonoma del paziente stesso, fornendo una panoramica dei vari approcci computazionali sviluppati. Successivamente vengono presentate le peculiarità dei modelli computazionali risultati dalle ricerche in letteratura strumenti innovati nell'ambito. Nel caso di studio viene adottata la tecnica di modellazione Agent-Based per sviluppare un modello a supporto di malati cronici affetti da diabete mellito di tipo 1. Con la successiva implementazione sulla piattaforma di simulazione MASON, vengono eseguiti diversi esperimenti per dimostrare la fattibilità dell’approccio adottato nell'ambito del Self-Management di malattie croniche.

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Ogni giorno, l'utente di smartphon e tablet, spesso senza rendersene conto, condivide, tramite varie applicazioni, un'enorme quantità di informazioni. Negli attuali sistemi operativi, l'assenza di meccanismi utili a garantire adeguatamente l'utente, ha spinto questo lavoro di ricerca verso lo sviluppo di un inedito framework.È stato necessario uno studio approfondito dello stato dell'arte di soluzioni con gli stessi obiettivi. Sono stati esaminati sia modelli teorici che pratici, con l'analisi accurata del relativo codice. Il lavoro, in stretto contatto con i colleghi dell'Università Centrale della Florida e la condivisione delle conoscenze con gli stessi, ha portato ad importanti risultati. Questo lavoro ha prodotto un framework personalizzato per gestire la privacy nelle applicazioni mobili che, nello specifico, è stato sviluppato per Android OS e necessita dei permessi di root per poter realizzare il suo funzionamento. Il framework in questione sfrutta le funzionalità offerte dal Xposed Framework, con il risultato di implementare modifiche al sistema operativo, senza dover cambiare il codice di Android o delle applicazioni che eseguono su quest’ultimo. Il framework sviluppato controlla l’accesso da parte delle varie applicazioni in esecuzione verso le informazioni sensibili dell’utente e stima l’importanza che queste informazioni hanno per l’utente medesimo. Le informazioni raccolte dal framework sulle preferenze e sulle valutazioni dell’utente vengono usate per costruire un modello decisionale che viene sfruttato da un algoritmo di machine-learning per migliorare l’interazione del sistema con l’utente e prevedere quelle che possono essere le decisioni dell'utente stesso, circa la propria privacy. Questo lavoro di tesi realizza gli obbiettivi sopra citati e pone un'attenzione particolare nel limitare la pervasività del sistema per la gestione della privacy, nella quotidiana esperienza dell'utente con i dispositivi mobili.

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In clinical medicine, plane radiography is used for detecting the remains of medications in the stomach in oral medication intoxication cases. Since postmortem computed tomography (CT), performed prior to autopsy, is currently intensively entering the forensic routine, the technique was applied to three fatal cases of oral medication intoxication. Here we report CT and autopsy findings for these cases. In all three cases, hyperdense areas within the stomach content were documented. The measurement of Hounsfield Units (HU) beyond 74HU showed mean values of 338, 88 and 98HU. Postmortem CT also showed brain edema and pulmonary aspiration in one case. At autopsy, tablet remains in the stomach were detected microscopically in all three cases. The ex vivo CT scans of the ingested medicaments showed similar HU values. Despite the fact that further case studies are necessary beyond this one, and in spite of its limitations, postmortem CT was found to be a useful screening and documentation method for stomach contents in oral medication intoxication.

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Based on an ethnographic case study in the border cities of Frankfurt (Oder), Germany and Słubice, Poland, this article explores the construction and maintenance of ethnic difference within the transnational economic and social spaces created by the European Union's common market. Through an examination of three domains of cross-border citizenship practice - shopping and consumption, housing and work - this article argues that even as the European Union deploys policies aimed at creating de-territorialised and supranational forms of identity and citizenship, economic asymmetries and hierarchies of value embedded within these policies grant rights differentially in ways that continue to be linked to ethnicity and nationality.

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Interest into the effects of carnosine on cellular metabolism is rapidly expanding. The first study to demonstrate in humans that chronic β-alanine (BA) supplementation (~3-6 g BA/day for ~4 weeks) can result in significantly augmented muscle carnosine concentrations (>50%) was only recently published. BA supplementation is potentially poised for application beyond the niche exercise and performance-enhancement field and into other more clinical populations. When examining all BA supplementation studies that directly measure muscle carnosine (n=8), there is a significant linear correlation between total grams of BA consumed (of daily intake ranges of 1.6-6.4 g BA/day) versus both the relative and absolute increases in muscle carnosine. Supporting this, a recent dose-response study demonstrated a large linear dependency (R2=0.921) based on the total grams of BA consumed over 8 weeks. The pre-supplementation baseline carnosine or individual subjects' body weight (from 65 to 90 kg) does not appear to impact on subsequent carnosine synthesis from BA consumption. Once muscle carnosine is augmented, the washout is very slow (~2%/week). Recently, a slow-release BA tablet supplement has been developed showing a smaller peak plasma BA concentration and delayed time to peak, with no difference in the area under the curve compared to pure BA in solution. Further, this slow-release profile resulted in a reduced urinary BA loss and improved retention, while at the same time, eliciting minimal paraesthesia symptoms. However, our complete understanding of optimizing in vivo delivery and dosing of BA is still in its infancy. Thus, this review will clarify our current knowledge of BA supplementation to augment muscle carnosine as well as highlight future research questions on the regulatory points of control for muscle carnosine synthesis.

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OBJECTIVE: Many osteoporosis patients have low 25-hydroxyvitamin D (25OHD) and do not take recommended vitamin D amounts. A single tablet containing both cholecalciferol (vitamin D3) and alendronate would improve vitamin D status concurrently, with a drug shown to reduce fracture risk. This study assessed the efficacy, safety, and tolerability of a once-weekly tablet containing alendronate 70 mg and cholecalciferol 70 microg (2800 IU) (ALN + D) versus alendronate 70 mg alone (ALN). METHODS: This 15-week, randomized, double-blind, multi-center, active-controlled study was conducted during a season when 25OHD levels are declining, and patients were required to avoid sunlight and vitamin D supplements for the duration of the study. Men (n = 35) and postmenopausal women (n = 682) with osteoporosis and 25OHD >or= 9 ng/mL were randomized to ALN + D (n = 360) or ALN (n = 357). MAIN OUTCOME MEASURES: Serum 25OHD, parathyroid hormone, bone-specific alkaline phosphatase (BSAP), and urinary N-telopeptide collagen cross-links (NTX). RESULTS: Serum 25OHD declined from 22.2 to 18.6 ng/mL with ALN (adjusted mean change = -3.4; 95% confidence interval [CI]: -4.0 to -2.8), and increased from 22.1 to 23.1 ng/mL with ALN + D (adjusted mean change = 1.2; 95% CI: 0.6 to 1.8). At 15 weeks, adjusted mean 25OHD was 26% higher (p < 0.001, ALN + D versus ALN), the adjusted relative risk (RR) of 25OHD < 15 ng/mL (primary endpoint) was reduced by 64% (incidence 11% vs. 32%; RR = 0.36; 95% CI: 0.27 to 0.48 [p < 0.001]), and the RR of 25OHD < 9 ng/mL (a secondary endpoint) was reduced by 91% (1% vs. 13%; RR = 0.09; 95% CI: 0.03 to 0.23 [p < 0.001]). Antiresorptive efficacy was unaltered, as measured by reduction in bone turnover (BSAP and NTX). CONCLUSION: In osteoporosis patients who avoided sunlight and vitamin D supplements, this once-weekly tablet containing alendronate and cholecalciferol provided equivalent antiresorptive efficacy, reduced the risk of low serum 25OHD, improved vitamin D status over 15 weeks, and was not associated with hypercalcemia, hypercalciuria or other adverse findings, versus alendronate alone.

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Within the Yellowstone National Park, Wyoming, the silicic Yellowstone volcanic field is one of the most active volcanic systems all over the world. Although the last rhyolite eruption occurred around 70,000 years ago, Yellowstone is still believed to be volcanically active, due to high hydrothermal and seismic activity. The earthquake data used in this study cover the period of time between 1988 and 2010. Earthquake relocations and a set of 369 well-constrained, double-couple, focal mechanism solutions were computed. Events were grouped according to location and time to investigate trends in faulting. The majority of the events has oblique, normal-faulting solutions. The overall direction of extension throughout the 0.64 Ma Yellowstone caldera looks nearly ENE, consistently with the direction of alignments of volcanic vents within the caldera, but detailed study revealed spatial and temporal variations. Stress-field solutions for different areas and time periods were calculated from earthquake focal mechanism inversion. A well-resolved rotation of σ3 was found, from NNE-SSW near the Hebgen Lake fault zone, to ENE-WSW near Norris Junction. In particular, the σ3 direction changed throughout the years in the Norris Junction area, from being ENE-WSW, as calculated in the study by Waite and Smith (2004), to NNE-SSW, while the other σ3 directions are mostly unchanged over time. The Yellowstone caldera was subject to periods of net uplift and subsidence over the past century, explained in previous studies as caused by expanding or contracting sills, at different depths. Based on the models used to explain these deformation periods, we investigated the relationship between variability in aseismic deformation and seismic activity and faulting styles. Focal mechanisms and P and T axes were divided into temporal and depth intervals, in order to identify spatial or temporal trends in deformation. The presence of “chocolate tablet” structures, with composite dilational faults, was identified in many stages of the deformation history both in the Norris Geyser Basin area and inside the caldera. Strike-slip component movement was found in a depth interval below a contracting sill, indicating the movement of magma towards the caldera.