«L’Eroica» e la xilografia italiana dal tardo simbolismo all’espressionismo (1911-1917)

Il lavoro di ricerca vuole analizzare, attraverso lo studio specifico della rivista artistico letteraria «L’Eroica» fondata a La Spezia nel 1911 da Ettore Cozzani e Franco Oliva, gli artisti e le situazioni in cui si sviluppa e si diffonde in Italia un linguaggio grafico di tipo fauve-espressionista, in perfetta sintonia con le coeve esperienze straniere. Nello specifico, si è focalizzata l’attenzione sui così detti ‘anni eroici de L’Eroica’ (1911-1917), periodo in cui risulta più evidente il passaggio che si ebbe nel panorama dell’illustrazione italiana da uno stile ancora riconducibile a un linguaggio simbolista a uno, per l’appunto espressionista. Questa rivista, infatti, nella fase conosciuta come “gli anni eroici dell’Eroica” (1911-17), s’interessa in modo quasi esclusivo alla xilografia contemporanea avvalendosi in un primo momento della collaborazione di artisti noti nell’ambito del gusto liberty come, ad esempio, Adolfo De Carolis e dei suoi allievi (Gino Barbieri, Ettore di Giorgio, Antonio Moroni). Tale collaborazione però termina con la cosiddetta “Secessione degli Xilografi”, ossia l’abbandono nel 1914 da parte di De Carolis e dei suoi della testata spezzina, circostanza questa che determinerà un nuovo indirizzo stilistico per la rivista in cui prenderanno sempre più spazio artisti di una generazione più giovane, peraltro già attivi su «L’Eroica» stessa, quali ad esempio Lorenzo Viani, Arturo Martini, Emilio Mantelli, Felice Casorati, Giuseppe Biasi, Roberto Melli e Gino Carlo Sensani, questi ultimi tutti rappresentanti di un espressionismo italiano di primo ordine

Frequency and significance of HIV infection among patients diagnosed with thrombotic thrombocytopenic purpura

BACKGROUND: Case series of patients with a diagnosis of thrombotic thrombocytopenic purpura (TTP) have reported different frequencies of human immunodeficiency virus (HIV) infection; some series suggest that HIV infection may cause TTP. METHODS: We systematically reviewed all reports of HIV infection in case series of patients with TTP. We analyzed data from the Oklahoma TTP-HUS (hemolytic uremic syndrome) Registry, an inception cohort of 362 consecutive patients, for 1989-2007. RESULTS: Nineteen case series reported the occurrence of HIV infection at the time of diagnosis of TTP in 0%-83% of patients; individual patient data were rarely described. The Oklahoma TTP-HUS Registry determined the HIV status at the time of diagnosis of TTP in 351 (97%) of 362 patients. HIV infection was documented in 6 (1.84%; 95% CI, 0.68%-4.01%) of 326 adult patients (age, 26-51 years); follow-up data were complete for all 6 patients. The period prevalence of HIV infection among all adults in the Oklahoma TTP-HUS Registry region for 1989-2007 was 0.30%. One patient had typical features of TTP with 5 relapses. Five patients had single episodes; in 4, the clinical features that had initially suggested the diagnosis of TTP were subsequently attributed to malignant hypertension (in 3 patients) and disseminated Kaposi sarcoma (in 1 patient). CONCLUSIONS: HIV infection, similar to other inflammatory conditions, may trigger acute episodes of TTP in susceptible patients. More commonly, acquired immunodeficiency syndrome-related disorders may mimic the clinical features of TTP. If the diagnosis of TTP is suggested in a patient with HIV infection, there should be careful evaluation for alternative diagnoses and cautious consideration of plasma exchange, the required treatment for TTP.