815 resultados para VALORACION PATRIMONIAL
Resumo:
Palaces, as an architectural typology, can be found in recreation Quintas that surrounded the main cities in Portugal, which preserved its rural character since the 16th century until the middle of the 19th century. Consisting of cultivated land and farm buildings, the palace of the Quinta was the owner´s temporary residence, for summer holidays and festive events, with gardens, pavilions, fountains and lakes for recreational purposes and leisure. The focus on palaces, as a historic building and as in need of new uses, clearly shows how current the debate on contemporary interventions in this heritage typology is. Interventions in architectural heritage require multidisciplinary teams to identify conservation strategies which enable a qualified use of its spaces, such as for example the experience of security and well-being, which can contribute to a better quality of life and simultaneously to the quality of the urban environment. This paper presents the Palace of Quinta Alegre and its rehabilitation project for contemporary use and public esteem, both of which are considered fundamental prerequisites for its sustainable maintenance in space, in time and in memory. [versão Portuguesa] Sob a denominação de tipologia arquitectónica, o edifício Palácio pode ser encontrado nas Quintas de Recreio que rodeavam as principais cidades Portuguesas, tendo preservado o seu carácter rural, desde o século XVI até metade do século XIX. Consistindo as Quintas em terra cultivada e edifícios rurais, o Palácio da Quinta consistia na residência temporária do proprietário, para férias de verão e eventos comemorativos, dispondo de jardins, pavilhões, fontes e lagos para recreação e lazer. O tema dos Palácios, entendido como edifício histórico que procura novos usos, demonstra como é actual o debate sobre intervenções contemporâneas nesta tipologia de valor patrimonial. A intervenção em património arquitectónico requer a definição de estratégias de conservação por equipas multidisciplinares que permitam estabelecer um uso qualificado dos seus espaços, proporcionando experiências sensoriais de bem-estar e segurança, contribuindo para uma melhor qualidade de vida e, simultaneamente, para a qualidade do ambiente urbano em que se insere. Este artigo tem por objectivo apresentar o Palácio da Quinta Alegre e o projecto de reabilitação, devolvendo-o a um uso contemporâneo e à estima pública, factores fundamentais para a sua manutenção sustentável no espaço, no tempo e na memória.
Resumo:
Neste texto o propósito de descrever aspectos culturais e patrimoniais dos estados de Goiás, Ceará e Sergipe. As festas natalinas desses lugares são descritas e problematizadas sob um ponto de vista cultural-geográfico-patrimonial. O estudo tem revelado que o tema demanda novos olhares e não se esgota na valorização de bens culturais como fator de desenvolvimento e de cidadania. Com envolvimento das Universidades Federais de Goiás, do Ceará e de Sergipe, estamos desenvolvendo e produzindo conjuntamente a análise das políticas culturais e os seus impactos; a percepção das festas populares; a caracterização do território das festas populares enfocando os pontos fortes e os pontos fracos para o turismo e as oportunidades e ameaças em cada festa.
Resumo:
Il danno da perdita di chance rappresenta la categoria giuridica di cui la giurisprudenza si serve per ampliare i confini della tutela risarcitoria, in diversi casi in cui, alla stregua dell’impostazione dogmatica tradizionale, non potrebbe dirsi configurabile un danno-conseguenza (né sotto forma di danno emergente, né sotto forma di lucro cessante). Lo studio, una volta delimitato il campo dell’indagine e dato conto delle opinioni dottrinali sulla ricostruzione della figura, ha preso le mosse dall’illustrazione degli orientamenti della giurisprudenza, la quale, a partire dagli anni ’80 del secolo scorso, è andata via via applicando l’istituto nei settori del diritto del lavoro, della responsabilità professionale (in particolare dell’avvocato), e del danno alla persona (nel quale ultimo si è messo in luce come il danno da perdita di chance possa rivestire funzione unicamente descrittiva di tipologie di pregiudizio riconducibili alle “tradizionali” voci di danno). Nel secondo capitolo si è analiticamente esaminata la fattispecie del danno da perdita di chance, alla luce delle categorie e dei principi generali della responsabilità civile, vagliando i margini di “armonizzabilità” dell’istituto rispetto alle classificazioni in termini di danno emergente/lucro cessante, danno presente/futuro, danno-evento/danno-conseguenza, nonché rispetto alle regole sulla causalità, al requisito dell’ingiustizia del danno, e alle tecniche di liquidazione del danno. Nell’ultimo capitolo, si è proceduto, poi, a “calare” l’istituto del danno da perdita di chance nel “sottosettore” della responsabilità sanitaria, sottoponendo a verifica la “tenuta teorica” della sua “variante” non patrimoniale al cospetto della recente novella legislativa rappresentata dalla l. n. 24/17, nonché degli orientamenti giurisprudenziali che, negli ultimi due anni, hanno interessato i temi dell’onere della prova del nesso causale e dello stesso danno da perdita di chance non patrimoniale. A conclusione dello studio, si sono svolte, infine, alcune considerazioni sulle criticità che precludono un’armonica “riconduzione a sistema” dell’istituto, consigliandone il definitivo abbandono.
Resumo:
Queste ricerche si propongono di indagare gli apporti patrimoniali alla morte del marito in favore della moglie superstite, concentrandosi sulla normazione di età tardoantica e giustinianea. Vengono presi in considerazione i principali istituti giuridici che realizzavano, al momento della scomparsa dell’uomo, una cessione patrimoniale a favore della sua vedova: la successione intestata e testata della moglie superstite, la restituzione della dote e il suo lucro sulla donazione nuziale, nonché la c.d. quarta della vedova povera. Di essi si indagano i profili dei relativi regimi giuridici interessanti per il tema di indagine, soffermandosi sulla portata e le ragioni delle riforme che li hanno riguardati, le loro specifiche funzioni nel sistema di sostentamento patrimoniale della coniuge superstite, la loro interazione e integrazione reciproca, il loro ricorso nella prassi. Si giunge alla conclusione che il sistema di tutela della coniuge superstite ebbe poco a che vedere con la successione intestata. Profondamente differente il discorso per quanto attiene alla successione testata e la dote. Più circoscritti di quanto comunemente si pensi, invece, sono i termini in cui è possibile parlare di una funzione di appannaggio vedovile della donazione nuziale. Ecco dunque che, se le garanzie patrimoniali della moglie superstite si sostanziano nel testamento del marito, nella dote, nella donazione nuziale e – nel diritto ultimo e nei soli casi di estremo bisogno – nella quarta uxoria, è chiaro come la questione sia stata demandata, in gran parte, all’autoregolamentazione dei privati. Il legislatore ha saputo predisporre gli strumenti giuridici necessari, assestare gli squilibri dovuti a mutamenti economici e sociali, intervenire laddove ce ne fosse stato bisogno, ma senza invadere un campo così privato e intimo come quello delle relazioni patrimoniali tra coniugi. D’altro canto, il suo intervento non è richiesto «si sanctitas inter eos sit digna foedere coniugali».
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Apresenta as principais informações sobre os limites da proteção autoral, abordando, também, os direitos de software. Presente na Atividade 2, Unidade 1 do Curso de Direitos Autorais ofertado pela Universidade Aberta do SUS.