998 resultados para Rifiuti Porta a porta Tariffazione puntuale Casalecchio di Reno


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Il Routing rappresenta uno dei problemi più studiati nell’ambito della Ricerca Operativa in quanto offre molteplici possibilità di ottimizzazione da cui possono derivare altrettanti vantaggi per le aziende che decidono di gestirlo in maniera strutturata. Uno dei principali ambiti di applicazione del routing è la pianificazione operativa del trasporto merci a clienti sparsi in un determinato territorio. Ci sono aziende che devono organizzare la loro Logistica distributiva ogni giorno. Ormai è diventato evidente che la realizzazione di questo processo mediante modalità “standard”, senza l’utilizzo di appositi strumenti di ottimizzazione, non solo porta alla perdita di occasioni importanti in termini di vantaggi raggiungibili, ma è anche molto più dispendiosa a livello di tempo richiesto. Molte aziende si stanno quindi affidando a soluzioni SW che si vadano ad integrare con i loro processi decisionali. Questi sistemi hanno alla base delle componenti algoritmiche in grado di trovare la migliore soluzione possibile per la tipologia specifica di Routing da affrontare. Per questi motivi, lo sviluppo di algoritmi in grado di risolvere questo problema rappresenta una parte consistente della letteratura scientifica in ambito di ottimizzazione. In questo elaborato si andranno a definire le principali caratteristiche di un problema di Routing in forma base e nelle sue varianti principali. Si descriveranno le caratteristiche dei problemi di Routing incontrati da Optit S.r.l, un’azienda che opera nel settore dello sviluppo di soluzioni SW di ottimizzazione. Nel fare ciò, si cercherà di trovare sovrapposizione con quanto descritto in letteratura. Infine, si descriveranno alcuni solver Open-Source per risolvere problemi di Routing e si mostreranno i risultati da essi ottenuti su alcuni casi di interesse industriale.

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Il presente lavoro di tesi si pone come obiettivo l’individuazione di modelli matematici che possano essere utilizzati per la configurazione di simulatori di volo aerei elettrici dell’aviazione generale. In particolare, sono state trovate in letteratura delle formule da utlizzare per modellare eliche, motori elettrici di varie tipologie e batterie. Per meglio comprendere l’impatto dell’adozione dei motori elettrici sui velivoli dell’aviazione generale sono stati effettuati dei confronti di dati, in cui si è preso come riferimento il motore a combustione interna Continental O-300 montato sui Cessna C172. Successivamente, sono stati implementati i modelli dinamici in Simulink di motori elettrici che potrebbero sostituire il motore a combustione interna sopra citato. Sono, poi, state eseguite alcune comparazioni tra i risultati ottenuti in termini di spinte ottenibili, potenze e autonomie, e numero di giri di rotazione dell’elica per diversi motori elettrici. Per effettuare le simulazioni è stato utilizzato il software Simulink: ambiente in cui sono stati sviluppati modelli dinamici di propulsione sia tradizionale che elettrica. Nella parte conclusiva della tesi, sono riportate alcune considerazioni volte a stimare l'autonomia di un velivolo simile al Cessna C172, in cui si sotituisce il motore a combustione interna con un motore elettrico a parità di peso massimo al decollo e l’andamento di quest'ultimo in funzione dell’autonomia per un velivolo elettrico. I risultati ottenuti da queste ultime simulazioni suggeriscono che la conversione ad elettrico è attualmente critica in quanto la ridotta densità di energia delle batterie porta ad un significativo decadimento dell'autonomia generale.

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A Organização da porta de entrada do serviço de saúde que atende ao Programa de Saúde da família é de fundamental importância para um atendimento qualificado e que contribua para atender a demanda reprimida. Para a realização deste trabalho que teve como objetivo elaborar uma proposta de reordenação da porta de entrada do serviço de saúde, tomando-se por base o agendamento de famílias feito por meio de visita domiciliar pela equipe, permitirá um melhor contato com a população adscrita. A metodologia foi uma revisão bibliográfica que teve como fundamento os artigos revisados na literatura e o diagnóstico situacional da Unidade Básica de Saúde como estratégia para organizar a porta de entrada da atenção básica. Espera-se com este estudo possa contribuir com a organização da demanda espontânea e a programada para os usuários que buscam atendimento da Unidade Básica de Saúde.

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A Estratégia de Saúde da Família (ESF) é apresentada como forma de reestruturação da atenção primária a partir de um conjunto de ações conjugadas em sintonia com os princípios do Sistema Único de Saúde (SUS). A ESF prioriza as ações de prevenção, promoção e recuperação da saúde do cidadão e da família de forma contínua e integral. Este trabalho tem como foco a ESF Dona Regina Medeiros, no distrito de Vista Alegre da cidade de Claro dos Poções/MG. O grande desafio identificado no processo de trabalho da equipe Dona Regina Medeiros através do diagnóstico situacional foi a organização da demanda espontânea. O objetivo deste trabalho foi elaborar um projeto de intervenção para organizar o processo de trabalho da equipe de saúde da família Dona Regina Medeiros e solucionar a alta demanda espontânea que busca o serviço diariamente. O plano de ação para efetivar essa organização foi baseado na matriz de planejamento do Curso de Especialização em Atenção Básica em Saúde da Família, contemplando quatro dos principais nós críticos: a subutilização dos equipamentos para Classificação de Risco; a seleção de clientes que serão acolhidos por meios de senhas de atendimento; o atendimento por ordem de chegada e a falta de capacitação. Espera-se que as intervenções propostas neste trabalho possam ser difundidas em todas as equipes de saúde do município de Claro dos Poções e que reflitam em um maior grau de satisfação dos usuários que demandam de atendimento nas unidades básicas de saúde do município.

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O panorama da judicializa????o das pol??ticas p??blicas (JPP) no Brasil se expande e se diversifica, imprimindo uma presen??a marcante na cena p??blica nacional. Isto tem levado atores da gest??o p??blica a buscarem solu????es alternativas para o tratamento da judicializa????o, quando esta bate ?? porta dos ??rg??os do Executivo, ou mesmo, quando entra sem bater. O presente trabalho visa transpor o debate pouco f??rtil que superdimensiona o papel do ativismo do Judici??rio, para situar a judicializa????o como fen??meno que carrega ao mesmo tempo problemas e janelas de solu????o para demandas cidad??s. Busca-se responder ?? indaga????o: o manejo da judicializa????o atrav??s de solu????es de gest??o para o atendimento de decis??es judiciais e para a preven????o de novos conflitos poderia ser considerado uma pol??tica p??blica? Para tal, ?? proposto um percurso anal??tico (te??rico e emp??rico). S??o confrontados dois campos te??ricos: a teoria da judicializa????o e os modelos anal??ticos de Pol??ticas P??blicas (m??ltiplos fluxos e equil??brio pontuado). A metodologia inclui o estudo de casos m??ltiplos da judicializa????o da Sa??de, por??m com pretens??es de aplica????o geral ?? JPP, mesmo que ainda explorat??ria. Com base na compara????o de casos, ?? constru??da uma tipologia de problemas e solu????es e testada a aplicabilidade dos fluxos de Kingdon (Problemas, Alternativas e Pol??tica) na forma????o da agenda do manejo da judicializa????o. S??o tamb??m estudados os aspectos do deslocamento de arena que a judicializa????o representaria, e da constru????o dessa arena emergente. Ao fim, os achados e possibilidades s??o postos em di??logo com a teoria da judicializa????o das pol??ticas p??blicas, buscando-se perceber as janelas para o estabelecimento de agendas de pol??ticas p??blicas mais sens??veis aos fluxos de judicializa????o

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La Bibbia è uno dei più favolosi tesori di storia e storie dell'umanità. Fin dalla notte dei tempi, infatti, i credenti raccontano, non importa come. A lungo plasmati dalla tradizione orale, pazientemente redatti, i racconti biblici obbediscono a sottili regole di composizione. Dietro a storie apparentemente ingenue si nasconde la fine strategia di un narratore. Il libro di Daniel Marguerat e Yvan Bourquin è il primo manuale di iniziazione all'analisi narrativa biblica in italiano. Conduce il lettore tra le pieghe del racconto per osservarne la costruzione. Il mettere in luce l'architettura nascosta dei testi porta a interrogare in modo nuovo il loro significato. Con grande chiarezza pedagogica, gli autori hanno organizzato un percorso che permette di scoprire gli strumenti dell'analisi narrativa, di studiarne l'applicazione, di valutarne l'efficacia. Tutta la magia della lettura vi si trova illustrata.

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La Bibbia è uno dei più favolosi tesori di storia e storie dell'umanità. Fin dalla notte dei tempi, infatti, i credenti raccontano, non importa come. A lungo plasmati dalla tradizione orale, pazientemente redatti, i racconti biblici obbediscono a sottili regole di composizione. Dietro a storie apparentemente ingenue si nasconde la fine strategia di un narratore. Il libro di Daniel Marguerat e Yvan Bourquin è il primo manuale di iniziazione all'analisi narrativa biblica in italiano. Conduce il lettore tra le pieghe del racconto per osservarne la costruzione. Il mettere in luce l'architettura nascosta dei testi porta a interrogare in modo nuovo il loro significato. Con grande chiarezza pedagogica, gli autori hanno organizzato un percorso che permette di scoprire gli strumenti dell'analisi narrativa, di studiarne l'applicazione, di valutarne l'efficacia. Tutta la magia della lettura vi si trova illustrata.

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In passato, si moriva meglio? Questo il classico interrogativo dietro a una riflessione su un tema sconveniente e sospetto - la morte - riguardo a cui sembra essersi perso il coraggio di parlare. Nella società contemporanea assistiamo alla rimozione della morte: ai riti che implicavano tempi e spazi pubblici, al decesso inteso - secondo l'emblematica definizione di Philippe Ariès - come "grande cerimonia pubblica che il defunto presiedeva", oggi si sostituiscono poche parole e gesti di imbarazzo al riparo dagli sguardi altrui e dalla vita di tutti i giorni nell'isolamento asettico di un ospedale. Partendo da tali constatazioni, da teologo ed esegeta della Bibbia qual è, Marguerat affronta tre grandi letture cristiane di questo difficile momento dell'esistenza umana: la morte come insondabile decreto divino, come "salario del peccato" e, infine, come "passaggio" alla risurrezione. Un viaggio che ci aiuta a riscoprire il messaggio della Bibbia rispetto alla morte e, quindi, alla vita: l'annuncio da parte di Dio di un cammino che dalla prima porta alla seconda, e non viceversa.

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La situació econòmica actual porta a moltes i diverses conseqüències en diferents àmbits, un d’ells és el consum. Les marques blanques s’han fet un lloc important en la nostra cistella de consum, sobretot en aquest últim any, i és aquest impacte de la crisi a les marques blanques el que intentem analitzar en el nostre treball.El tema central del treball es basa en endinsar-nos en el món de les marques blanques prestant especial interès al seu context actual, una situació de crisi econòmica i un conflicte vigent entre marques blanques i marques de renom.En primer lloc, hem analitzat la situació actual del sector. Per això, hem obtingut diversa informació procedent tant dels mitjans de comunicació com d’estudis realitzats per diferents consultores.Una vegada analitzada l’actualitat, hem cregut convenient centrar-nos en dos casos concrets per tal d’acotar l’anàlisi i obtenir resultats més fiables. En aquest apartat, introduïm al lector a la realitat de les empreses Grup Bonpreu i Mercadona i lesanalitzem principalment des de la seva política respecte la marca blanca.Seguidament, una part fonamental del treball es basa en l’anàlisi de les enquestes realitzades a varis establiments de les cadenes escollides. A partir del resultat d’aquestes enquestes, hem pogut realitzar comparacions entre les dues empreses pel que fa a les seves estratègies, els preus i els hàbits de consum dels seus clients.També hem vist que existeixen diferents perfils de consumidor pel que fa a les dues empreses escollides, ja que són presents grans diferències en les estratègies d’ambdues cadenes.Amb tot això, hem comprovat que, efectivament, el consum de marques blanques ha augmentat en aquest període de crisi i que, aquest fet és degut, en gran part, al canvi de comportament de compra dels consumidors en aquest últim any.

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Le neuroscienze occupano oggi un ruolo essenziale nel dibattito scientifico e filosofico, nonché in quello delle scienze umane. Esse costituiscono la sfida più seria al sapere fin qui elaborato intorno ai fondamenti dell'esperienza di coscienza, poiché si propongono come capaci di rispondere alla domanda di origine e funzionamento della coscienza. Le neuroscienze cognitive stanno, oggi, rivoluzionando la nostra concezione della mente e delle sue funzioni. Ci forniscono nuovi dati sulla natura delle sensazioni, della memoria, della percezione e dei processi di astrazione. L'epistemologia è rientrata così pienamente nell'ambito di una disciplina sperimentale, come diversi filosofi (da Hume a Quine) hanno auspicato. È, alla fine, evoluta nell'esperienza odierna della cosiddetta "epistemologia sperimentale", luogo che coniuga il rigore sperimentale della scienza con la profondità e la sofisticazione argomentativa della tradizione filosofica. Come arriviamo a conoscere? Quali vincoli poniamo a quello che deve essere conosciuto? Perché seguiamo certe vie invece di altre? Come arriviamo a formulare giudizi e a prendere decisioni? Che valore ha la conoscenza già acquisita nell'elaborazione di nuove esperienze? In particolare, che peso hanno le aspettative e i ricordi in questo processo? Qual è il rapporto fra esperienza, conoscenza e memoria? Come si fissano e come si richiamano i ricordi? Qual è il rapporto fra coscienza e memoria? Sono alcune delle domande che l'autore si pone in questa ottica e alle quali cerca di rispondere, a partire dall'analisi e valutazione del dialogo-dibattito fra J.-P. Changeux e P. Ricoeur, per apprenderne il linguaggio, capire i problemi sollevati, adattarsi alla complessità della materia. Nel contesto della filosofia della mente, la "lettura" della discussione ripercorre i relativi percorsi attraverso l'analisi delle loro opere, da un lato quelle dello scienziato (sulla struttura e dinamica del cervello, la teoria dell'epigenesi e stabilizzazione selettiva, le speculazioni sull'uomo neuronale e i rilievi antropologici, le teorie della conoscenza e della coscienza, oltre che sulla conoscenza matematica, gli argomenti di estetica ed etica); dall'altro lato quelle del filosofo (dal Cogito riflessivo alla scoperta dell'ermeneutica, dalle eterogenee riflessioni sul Conflitto delle interpretazioni alla grande teoria sulla creatività del linguaggio, le conclusioni teoriche sull'ermeneutica del sé e l'ontologia dell'agire). Il punto di arrivo è la determinazione delle relative posizioni: quella di Changeux tra i neuroscienziati che si occupano di questioni filosofiche, epistemologiche ed etiche, e quella di Ricoeur tra i filosofi che si occupano di neuroscienze. La conclusione della tesi si svolge in un approfondimento teoretico che dalla nozione di "traccia" porta all'esperienza della "memoria", al fine di intrecciare i fili della discussione ripercorsa ed offrire una sponda non forzata al dibattito più ampio. Il tema della memoria è privilegiato per ragioni intrinseche, poiché si tratta di uno dei temi precipui delle neuroscienze, della filosofia della mente e della fenomenologia. A un primo livello viene instaurato su questo punto un confronto epistemologico tra la proposta della neurofenomenologia (Varala, ad esempio) e la posizione tenuta in particolare da Ricoeur rispetto ad essa e al suo "progetto unificante", posizione defilata e, per certi aspetti, criticamente dubbiosa sul fatto che si possa davvero giungere a un "terzo discorso". Si riferisce poi del largo interesse e dei risultati più significativi della riflessione fenomenologica antica e moderna sulla memoria. A un secondo livello vengono illustrati i programmi di ricerca recenti della neurofenomenologia su questo argomento all'interno delle scienze cognitive e si dà conto dei risultati più significativi. Ad un terzo e conclusivo livello, si approfondisce il significato teologico della memoria. Les neurosciences ont aujourd'hui un rôle essentiel dans le débat scientifique et philosophique, ainsi que dans celui des sciences humaines. Elles constituent le défi le plus sérieux aux savoir qu'on a construit jusqu'ici sur les fondements de l'expérience de conscience, attendu qu'elles-mêmes se considèrent capables de répondre à la demande sur l'origine e le fonctionnement de la conscience. Les neurosciences cognitives sont aujourd'hui en train de révolutionner notre conception de l'esprit et des ses fonctions. Elles nous offrent des nouvelles données au sujet de la nature de nos sensations, mémoire, perception et procédés d'abstraction. Aussi l'épistémologie est rentrée pleinement dans le domaine d'une discipline expérimentale, comme plusieurs philosophes (de Hume à Quine) l'ont souhaité. Elle s'est enfin adressée, dans l'expérience actuelle, vers la soi-disant "épistémologie expérimentale", lieu qui met en accord la rigueur expérimentale de la science avec la profondeur et la sophistiquée finesse argumentative de la tradition philosophique. Comment en arrivons-nous à connaître? Quels liens mettons-nous à ce qu'on doit être connu? Pourquoi suivons-nous certaines vois au lieu d'autres? Comment en arrivons-nous à formuler des opinions et à prendre des décisions? Quelle valeur a la connaissance qu'on a déjà acquise par l'élaboration des nouvelles expériences? En particulier, quelle est l'importance des attentes et des souvenirs dans cette évolution? Quel est le rapport entre expérience, connaissance e mémoire? Comment fixons et rappelons-nous nos souvenirs? Quel est le rapport entre conscience et mémoire? Ces sont quelques-unes des questions que l'auteur se pose dans cette perspective et aux quelles essaie de répondre a partir de l'analyse et l'évaluation du dialogue-débat entre fra J.-P. Changeux et P. Ricoeur, pour en apprendre le langage, comprendre les problèmes soulevés, s'adapter à la complexité du sujet. Dans le contexte de la philosophie du cerveau, la "lecture" du dialogue reparcourt les parcours des deux interlocuteurs par l'analyse de leur ouvrages, d'une part celles du savant (sur la structure et la dynamique du cerveau, la théorie de l'épigenèse et stabilisation sélective; les spéculations sur l'homme neuronal et les commentaires anthropologiques; les théories de la connaissance et de la conscience, de même que sur la connaissance de la mathématique, les sujets d'esthétique et étique; d'autre part celles du philosophe (du Cogito réflexif à la découverte de l'herméneutique, de les hétérogènes réflexions sur le Conflit des interprétations à la grande théorie sur la créativité du langage, les conclusions théoriques sur l'herméneutique du soi et l'ontologie de l'agir). L'issue est la determination des relatives positions: celle de Changeux parmi les neuro-scientifiques qui s'occupent de questions philosophiques, épistémologiques et éthiques, et celle de Ricoeur parmi les philosophes qui s'occupent de neurosciences. La conclusion de la thèse se développe dans un approfondissement théorétique que de la notion de "trace" à l'expérience de la "mémoire", à l'effet de nouer les fils de la discussion passée en revue et d'assurer un appui pas forcé au débat plus vaste. Le thème de la mémoire a été choisi pour des raisons intrinsèques, puisqu'il est un des thèmes principaux des neurosciences, de la philosophie de l'esprit et de la phénoménologie. Sur un premier plan épistémologique il est établi une comparaison entre la proposition de la neurophénoménologie (Varala, par exemple) et la position soutenue en particulier par Ricoeur au sujet de ce courant phénoménologique et de son "projet unifiant", position défilée et, à certains égards, critiquement hésitante sur le fait qu'on puisse vraiment en venir à un "troisième discours". On rend compte du grand intérêt et des résultats les plus significatifs de la réflexion phénoménologique ancienne et moderne sur la mémoire. Sur un second plan neurophénoménologique on illustre des plans de recherche récents sur cet argument au-dedans des sciences cognitives et on rend compte des résultats les plus distinctives. Sur un troisième et conclusif plan on approfondit le sens théologique de la mémoire.

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La prima parte della ricerca è un approfondito studio dell'endecasillabo della Gerusalemme Liberata: in particolar modo, analizzo con un metodo statistico-quantitativo morfologia prosodica e tipologie del verso epico tassiano e distribuzione dei diversi tipi ritmici all'interno dell'ottava, tenendo naturalmente conto della necessaria connessione tra fisionomia ritmico-prosodica del verso e le strutture retoriche e sintattiche. Tale analisi, condotta con una prospettiva comparativa nei confronti di altre opere tassiane (Rinaldo, Conquistata) e della precedente tradizione in ottave, porta a riscontrare delle linee evolutive coerenti nella direzione di un progressivo innalzamento verso il modello lirico petrarchesco e dellacasiano e di un complessivo 'aggravamento' delle strutture stilistiche. I risultati permettono di mettere in discussione la vulgata critica che considererebbe monotono l'endecasillabo della Liberata: questo è negato, oltre che dall'evidenza delle statistiche, dal piano melodico e intonativo del verso, dato che diversi fattori stilistici interagenti (inarcature; struttura prevalentemente paratattica; dispositio molto mossa; moltiplicazione delle pause interne al verso) contribuiscono a minare la stabilità intonativa dell'endecasillabo, nella direzione del contrappunto tra movimento della frase e cadenze del verso. Analogamente, lo studio della fisionomia dell'ottava (seconda parte della ricerca) mostra da un lato il mantenimento di un modello di stanza 'pari', sostanzialmente affine al modello ariostesco, dall'altro una disposizione dei materiali verbali tesa a sommuovere internamente l'incedere per distici. Questo è legato alla strategia narrativa, di disposizione delle sequenze diegetiche: si possono infatti notare sovente aggregazioni di distici la cui continuità logico-argomentativa travalica la misura dell'ottava, rinnovando il rapporto dinamico e contrappuntistico tra forme metriche e fluire della narrazione. Ciò ha una funzione solidale proprio con lo sviluppo narrativo, dato che diversi espedienti stilistici paiono concorrere alla realizzazione di quella varietà nell'unità aristotelicamente centrale nell'elaborazione teorica tardocinquecentesca e tassiana in particolare. Nella terza parte del lavoro, infine, provo ad allontanare la lente dalla microscopia metrica e cerco di porre in relazione i dati metrico-stilistici con quelli sintattico-retorici già studiati dalla critica, provando a verificare nella concreta prassi poetica la teoria della commistione degli stili, così come viene progressivamente definendosi nella ricca produzione teorica del Tasso: centrale è la questione del dosaggio di artifici simmetrici, tipici del genere lirico, e asimmetrici, caratteristici dello stile grave, dosaggio coerente che si rivela in grado di illuminare da una prospettiva appunto stilistica le oscillazioni e le screziature del più grande poema tardorinascimentale.

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Resumo: O objetivo deste trabalho foi avaliar os efeitos de viroses em videiras sintomáticas e assintomáticas sobre as variáveis agronômicas relacionadas ao vigor das plantas e à qualidade enológica da uva, e comparar os isolados virais obtidos nessas duas condições. Realizaram-se dois experimentos com quatro cultivares. Todas as plantas foram indexadas, por meio da reação em cadeia da polimerase via transcrição reversa (RT-PCR) em tempo real, quanto à provável ocorrência dos seguintes vírus: Grapevine virus A (GVA), Grapevine virus B (GVB), Grapevine virus D (GVD), Grapevine leafroll-associated virus (GLRaV-1 ao -4, GLRaV-4 estirpe 5), Grapevine rupestris stem pitting-associated virus (GRSPaV) e Grapevine fleck virus (GFkV). As variáveis avaliadas foram: número de gemas brotadas e não brotadas, número de ramos com ou sem cachos, número total de gemas, número de cachos, massa de cachos frescos, massa total de bagas, massa do engaço, número de bagas por cacho, massa média de baga, sólidos solúveis totais, acidez total titulável, pH, massa de ramos podados ou diâmetros do tronco do porta-enxerto e da copa. Os efeitos negativos foram mais pronunciados nas plantas com sintomas de viroses; no entanto, constatou-se frequentemente que plantas sem sintomas também estavam infectadas. A análise molecular de GRSPaV, GVA e GLRaV-2, isolados de plantas sintomáticas e assintomáticas, resultou em alta percentagem de identidade de nucleotídeos entre isolados homólogos.

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El complejo de abanico costero de Sant Lloren$ del Munt se encuentra en el margen sureste de la cuenca del Ebro, en el noroeste de España. Durante el Paleógeno, este margen de la cuenca estuvo sometido a unas condiciones de tipo transpresivo durante las que se desarrollaron una serie de pliegues, cabalgarnientos y failas de desgarre. Esta estructuración dió lugar a un bloque tectónicamente elevado constituido por materiales del zócalo paleozoico y la cobertera mesozoica que alimentaba una serie de abanicos aluviales y costeros, como el de Sant Lloren$ del Munt, que se desarrollaron en el borde de la cuenca del Ebro. El complejo de Sant Lloren$ del Munt presenta depósitos tanto subaereos como submarinos bien desarrollados, donde se han podido diferenciar cinco principales asociaciones de facies : abanico aluvial proximal, abanico aluvial distal/llanura de abanico costero, frente deltaico, talud deltaico/offshore y plataforma carbonática. Se han tomado 32 muestras de las facies marinas del Bartoniense para el estudio de su contenido palinológico y en 19 de éstas se han encontrado granos de polen triásicos. La mayor parte de las muestras con porcentajes altos de palinomorfos triásicos se corresponden con facies detríticas ligadas a períodos con importantes aportes sedimentarios. Se ha determinado la presencia de más de 15 palinomorfos triásicos diferentes, la mayoría de los cuales nunca han sido encontrados en las muestras tomadas en los materiales triásicos que afloran en areas relativamente cercanas a la aquí estudiada. Se han encontrado palinomorfos típicos del Kamiense y Nonense (Tnásico superior). Los materiales del Triásico superior debieron aflorar extensamente durante el Bartoniense en el actual Valles occidental. El área fuente del complejo de Sant Lloren$ del Munt estuvo constituida tanto por materiales del zócalo paleozoico como de la cobertera Triásica, alcanzando esta última un desarrollo mucho más importante de lo que se había deducido hasta el momento. Existe una relación entre los tramos de las secuencias (fundamentales y compuestas), el contenido en palinomorfos triásicos resedimentados y el grado de conservación del polen. Existe también una relación entre el tipo de facies y el contenido en palinomorfos triásicos resedimentados.

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One of the global targets for non-communicable diseases is to halt, by 2025, the rise in the age-standardised adult prevalence of diabetes at its 2010 levels. We aimed to estimate worldwide trends in diabetes, how likely it is for countries to achieve the global target, and how changes in prevalence, together with population growth and ageing, are affecting the number of adults with diabetes. We pooled data from population-based studies that had collected data on diabetes through measurement of its biomarkers. We used a Bayesian hierarchical model to estimate trends in diabetes prevalence-defined as fasting plasma glucose of 7.0 mmol/L or higher, or history of diagnosis with diabetes, or use of insulin or oral hypoglycaemic drugs-in 200 countries and territories in 21 regions, by sex and from 1980 to 2014. We also calculated the posterior probability of meeting the global diabetes target if post-2000 trends continue. We used data from 751 studies including 4,372,000 adults from 146 of the 200 countries we make estimates for. Global age-standardised diabetes prevalence increased from 4.3% (95% credible interval 2.4-7.0) in 1980 to 9.0% (7.2-11.1) in 2014 in men, and from 5.0% (2.9-7.9) to 7.9% (6.4-9.7) in women. The number of adults with diabetes in the world increased from 108 million in 1980 to 422 million in 2014 (28.5% due to the rise in prevalence, 39.7% due to population growth and ageing, and 31.8% due to interaction of these two factors). Age-standardised adult diabetes prevalence in 2014 was lowest in northwestern Europe, and highest in Polynesia and Micronesia, at nearly 25%, followed by Melanesia and the Middle East and north Africa. Between 1980 and 2014 there was little change in age-standardised diabetes prevalence in adult women in continental western Europe, although crude prevalence rose because of ageing of the population. By contrast, age-standardised adult prevalence rose by 15 percentage points in men and women in Polynesia and Micronesia. In 2014, American Samoa had the highest national prevalence of diabetes (>30% in both sexes), with age-standardised adult prevalence also higher than 25% in some other islands in Polynesia and Micronesia. If post-2000 trends continue, the probability of meeting the global target of halting the rise in the prevalence of diabetes by 2025 at the 2010 level worldwide is lower than 1% for men and is 1% for women. Only nine countries for men and 29 countries for women, mostly in western Europe, have a 50% or higher probability of meeting the global target. Since 1980, age-standardised diabetes prevalence in adults has increased, or at best remained unchanged, in every country. Together with population growth and ageing, this rise has led to a near quadrupling of the number of adults with diabetes worldwide. The burden of diabetes, both in terms of prevalence and number of adults affected, has increased faster in low-income and middle-income countries than in high-income countries. Wellcome Trust.

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Contient : 1 « Proces verbal contenant... le plain et entier discours de ce qui a esté faict... pour la restitution des villes de Thurin, Chives, Quiers et Villeneufve d'Ast, faicte par ordonnance... du roy et de la royne sa mere, madame Catherine de Medecis... » 1562 ; 2 « Coppie de l'instruction que porta monsieur Dalluye touchant la restitution de Piedmont » ; 3 « Seconde Instruction de monseigneur de Bordillon envoiée au roy [Charles IX] pour la restitution des 4 villes de Piemont, l'an 1562 » ; 4 « Articles accordez à Foussan entre monseigneur le cardinal de Lorraine et les commissaires deputez par le roy [Charles IX] touchant la restitution des quatre places de Piedmont, d'une part, et monseigneur le duc de Savoye, d'autre. Le IIe novembre 1562 » ; 5 « Extraict de l'eedict de separation du marquisat de Salluces du gouvernement de Daulphiné et unyon dudict marquisat avec le gouvernement de Piedmont. Du XXIIIe janvier 1562 » ; 6 « Acte... sur la depesche et lectres patentes apportées par monseigneur Dalluye pour le faict de la restitution. Du XVe septembre 1562 ». Copie ; 7 « Actes de la delivrance des ville et chasteau de Thurin, avec l'incertion des lectres patentes, attache, descharges et procuration sur ce particullierement expediées. Du XIIe decembre 1562 ». Copie ; 8 « Coppie d'une lectre de la royne [CATHERINE DE MEDICIS] à monseigneur le mareschal de Bordillon,... Du 17 julliet 1562 » ; 9 Négociations de « CHARLES DE BIRAGUE avec monseigneur de Savoie, de la part de monseigneur de Bordillon, touchant la restitution que Sa Majesté avait accordé audict duc des 4 villes. 1562 » ; 10 Mémoire sur la restitution faite par le roi de France au duc de Savoie ; 11 « Demandes des deputez de Sa Majesté [le roi Charles IX] à ceulx de monseigneur de Savoie » ; 12 « Coppie du pouvoir envoyé » par le roi Charles IX « à monseigneur de Bordillon pour restituer Thurin. 13 aoust 1562 » ; 13 Mémoire touchant « la conté d'Ast » ; 14 « Terre vechie del marchisato di Saluzze levate da l'investitura et (sic) Umberto, Delphin di Viennois, fece a Thomas, marchese di Saluzze, nell' anno 1343 » ; 15 « Acettatione di Savigliano » ; 16 « Lectres de la royne [CATHERINE DE MEDICIS], du dernier may 1563 », au « prince de Portian ». Copie ; 17 « Acte de la reception de la depesche apportée à monseigneur le mareschal de Bourdillon par le capitaine Cintre,... Le XXIIIIe juillet 1562 » ; 18 « Coppie de l'instruction baillée à monseigneur le general Chastellierallant en court. Le XXIXe juillet 1562 » ; 19 « Forma d'instrumento qual s'havea da fare nella restitutione di Casale. Del 1559 » ; 20 « Lettre di perdonanza delli... duchi di Mantua, marchesi di Monferrato, per quelli hanno servito li re di Francia e di Spagna durante le guerre. Di XII giugno 1559 » ; 21 « Crida da parte gli... duchi di Mantua, marchesi di Monferrato, et marescialle di Brissacco, per la perdonanza di coloro c'haveano servito il re nella guerra. Del 1559 » ; 22 « Advis donné par les commissaires depputez par le roy à Lion sur les differans entre la couronne de France et monseigneur de Savoye. 30 septembre 1561 » ; 23 « Acte faict au conseil sur la depesche en court de monseigneur le general Chastellier. Du XXIXe aoust 1562 » ; 24 Copie de lettres patentes du roi CHARLES IX au maréchal de Bordillon et autres, députés en Piémont pour la restitution des villes et places de « Thurin, Quiers, Chivas et Villeneufve d'Ast » au duc de Savoie. 1562 ; 25 Instruction pour « le seigneur de La Motte Gondrin », chargé de restituer « la cité de Casal et son chateau à messrs les duc et duchesse de Mantoe, marquis de Montferat » ; 26 « Dacii che si pagano da Casale a Mantova alle citta et terre infrascritte, andandosi per acqua co' il numero delle miglia de una terra a l'altra et di qual stato sono » ; 27 Renseignements sur les garnisons de quelques villes du Piémont. En italien ; 28 Mémoire sur « l'infanterie espaignolle » ; 29 Mémoire sur les garnisons de quelques villes italiennes ; 30 « Acte de l'acceptation de Savillan. 1563 ». En italien