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I miomi uterini sono la neoplasia uterina più comune e colpiscono fino al 30% delle donne in età fertile. Nonostante l’elevata prevalenza, pochi studi in Letteratura hanno analizzato i fattori di rischio per la crescita dei miomi uterini, mostrando spesso dei risultati contrastanti. Nel nostro studio osservazionale prospettico sono state arruolate pazienti che rispettassero i criteri di inclusione e di esclusione, con diagnosi di miomi uterini evidenziati mediante ecografia eseguita presso i nostri ambulatori, a partire da giugno 2017. A partire da gennaio 2019, sono state ricercate mensilmente le pazienti precedentemente arruolate che erano tornate presso i nostri ambulatori per esecuzione di ulteriore ecografia, a distanza di 24 ± 5 mesi, fino a raggiungere il campione designato, cioè 450 pazienti totali. È stato, quindi, valutato il tasso di crescita annuo del mioma di maggiori dimensioni ed è stato utilizzato l'approccio polinomiale frazionario multivariabile per selezionare i fattori di rischio anamnestici ed ecografici legati all’incremento volumetrico. Circa la metà dei miomi uterini analizzati ha mostrato stabilità dimensionale nel corso del follow-up (crescita ≤10%), mentre la restante metà ha mostrato una crescita > 10%. Il solo fattore di rischio associato alla crescita volumetrica dei miomi uterini è risultato essere il volume del mioma durante l’ecografia di arruolamento (P = 0.001), quindi miomi di piccole dimensioni presentano un tasso di crescita maggiore rispetto ai miomi di grandi dimensioni. Lo studio ha raccolto la più ampia casistica in Letteratura nella valutazione del naturale andamento di modifica dimensionale dei miomi uterini. Sebbene siano necessari ulteriori studi con campione più ampio, questi dati possono fornire un utile supporto per eseguire un adeguato counselling con le pazienti nella pratica clinica quotidiana.
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Da alcuni decenni l'UE sta promuovendo l'uso di sistemi di risoluzione alternativa delle controversie (ADR) per favorire l'accesso alla giustizia dei consumatori. La presente tesi fornisce una panoramica completa della "prima generazione" di regole in tema di ADR, con l'obiettivo di indagare le ragioni strutturali del fallimento di tale cornice normativa nel colmare il divario con la pratica commerciale nella risoluzione delle controversie osservabile nei mercati digitali. L'emergere del modello organizzativo della piattaforma nei mercati digitali ha evidenziato l’urgenza di una nuova ondata di regolamentazione. In particolare, le piattaforme digitali di grandi dimensioni (VLOPs) si pongono nell’ottica di esercitare funzioni simili a quelle di aggiudicazione delle controversie precedentemente svolte, in maniera esclusiva, dai sistemi giuridici nazionali o dalle istituzioni ADR. La seconda parte della tesi si basa sull'analisi del fenomeno delle piattaforme digitali da una prospettiva di diritto civile, considerando l'evoluzione del diritto dell'UE in questo settore e il dibattito dottrinale sulle relazioni contrattuali nell’economia delle piattaforme. L'analisi si concentrerà sui sistemi interni di gestione dei reclami utilizzati dalle VLOPs per risolvere i propri conflitti con gli utenti o per giudicare controversie tra utenti. Questi sistemi saranno inquadrati come online dispute resolution (ODR) delle piattaforme. Per sostenere l'analisi del fenomeno, la tesi presenterà quattro casi studio di sistemi di ODR attualmente offerti da VLOPs di diverse categorie. Complessivamente, la tesi mira a fornire una nuova dimensione alla nozione di ODR, offrendo un dettagliato quadro del ruolo delle piattaforme digitali nella risoluzione delle controversie, anche alla luce del Regolamento Platform-to-business (UE 1150/2019) e del Digital Service Act (UE 2065/2022). Dall’indagine emerge la necessità per gli studiosi del diritto processuale civile di prestare attenzione a questo fenomeno emergente, anche al fine di evitare che la risoluzione delle controversie operata dalle piattaforme digitali diventi un ostacolo sostanziale all'accesso alla giustizia dei cittadini.
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This dissertation investigates the role, training and practice of the interpreters that worked during the wars in Bosnia and Herzegovina and Croatia in the 1990s, both at a high political level and on the ground for peackeeping troops. Adopting a historical method that uses interviews, newspaper articles, videos, archival documents and pictures the author tries to retrace how those interpreters were hired, employed and what challenges they faced in their daily work. The aim is to give voice to a category that has long been forgotten, to investigate how mediated interaction is shaped by violent conflict and to offer hindsight to improve the recruitment and management of local interpreters by armed forces.
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L'utilità clinica dell’uso routinario delle tecniche di sequenziamento di nuova generazione (NGS) nei pazienti con cancro colorettale metastatico andrebbe approfondita. In questo studio, è stato valutato l'impatto di un pannello NGS da 52 geni utilizzato nella pratica clinica di routine. Abbiamo analizzato i risultati dei test molecolari multigenici in pazienti con carcinoma colorettale metastatico (mCRC) in uno studio osservazionale, retrospettivo e monocentrico su pazienti affetti da carcinoma colorettale metastatico consecutivamente testati presso un centro oncologico italiano tra giugno 2019 e dicembre 2020. Le analisi di sopravvivenza sono state effettuate con il metodo Kaplan-Meier, test log-rank e modello di Cox. Complessivamente sono stati inclusi 179 pazienti con mCRC. Il follow-up mediano è stato di 33 mesi (IQR: 28,45–NR). I quattro geni più frequentemente mutati sono stati: KRAS (48,6%), PIK3CA (22,4%), BRAF (14,5%) e APC (8,4%). È stata trovata un'associazione positiva tra la sopravvivenza globale (OS) e le mutazioni KRAS con un'alta frequenza allelica variante (VAF) [HR: 0,60 (0.36 – 0.99), P=0.047]. La mutazione BRAF era associata a OS inferiore [HR: 2,62 (1,59-4,32), P <0,001]. Il panello NGS ha consentito a otto pazienti di accedere a terapie a bersaglio molecolare non ancora registrate per il cancro colorettale. In conclusione, i pannelli NGS in mCRC sono fattibili nella pratica clinica in laboratori di riferimento per consentire un impatto inferiore sui costi e un aggiornamento regolare. La mutazione di BRAF risulta associata a una prognosi peggiore. Le mutazioni di KRAS con un’elevata variazione di frequenza allelica erano associate a una sopravvivenza globale superiore rispetto ai pazienti KRAS non mutati. Sono necessari studi più approfonditi per analizzare meglio i fattori prognostici.
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La presente tesi si concentra sulla tendenza, riscontrata nel panorama editoriale italiano, al repêchage e ritraduzione di letteratura fantastica angloamericana femminile. Il corpus di case studies individuati a tale scopo è costituito da una selezione di testi delle autrici Daphne du Maurier, Shirley Jackson e Angela Carter. Di ogni autrice si sono analizzati il romanzo e il racconto con più pubblicazioni editoriali fra lingua inglese e italiana. Di questi testi si sono esaminate le ritraduzioni italiane, che vanno dal 1958 al 2017, con particolare attenzione alle ritraduzioni degli anni Novanta e Duemila pubblicate dagli editori di cultura. Lo studio prende avvio da un apparato teorico sul problema della ritraduzione e sulle teorie formulate in merito alla letteratura fantastica femminile, coadiuvato da una ricerca all’interno dei cataloghi delle case editrici di cultura che hanno pubblicato le ritraduzioni in esame, confrontati con quelli di tre case editrici di riferimento per quanto riguarda il settore fantastico-gotico. Una seconda parte della ricerca è inoltre dedicata agli studi sulla ricezione e sul paratesto, come ulteriore strumento d’analisi del processo di repêchage editoriale quando coadiuvato dalla pratica ritraduttiva. L’apparato teorico è supportato da una ricerca qualitativa in merito all’evoluzione paratestuale dei testi selezionati e della ricezione degli stessi nel loro contesto originario e d’arrivo. La terza e ultima sezione della ricerca è dedicata all’analisi letteraria dei testi in esame. In questo contesto ha infine un suo spazio lo studio traduttologico contrastivo di una casistica di esempi linguistici tratti dai testi. A partire dall’osservazione delle parabole editoriali delle tre autrici, la presente ricerca si propone dunque di fornire uno sguardo d’insieme sul recente fenomeno del repêchage letterario di opere fantastiche femminili nel panorama editoriale italiano, e di investigare il ruolo e la portata socioculturale che la ritraduzione occupa all’interno di questo processo.
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Questo lavoro di tesi esplora i possibili sviluppi di un'architettura urbana sensibile alle questioni di genere, sotto un prisma femminista intersezionale. Dalla fine degli anni '90, le sperimentazioni in questa direzione hanno cominciato a farsi sempre più numerose, a cominciare dall'esempio pionieristico di Vienna, divenuta città di riferimento per eccellenza. Questa tesi è particolarmente interessata ai progetti sperimentali di Parigi, pur mantenendo una visione comparativa con progetti in altre città europee. In quanto approcci che influenzano l'architettura urbana, vengono esplorati anche le politiche pubbliche e l'attivismo, a livello francese e italiano. Il loro contributo evidenzia il potenziale di reinvenzione simbolica e materiale dell'architettura urbana, passando dal sistema eteropatriarcale verso una maggiore inclusione e giustizia spaziale. Gli interrogativi principali di questo lavoro si basano sull'influenza delle teorie femministe nella pratica professionale di architette·i e urbaniste·i, sul loro ruolo nella trasformazione degli approcci alla città e alla pianificazione urbana, nonché nella trasformazione dell'estetica architettonica e urbana. Attraverso un approccio metodologico situato, riflessivo e interdisciplinare, derivante dalle discipline dell'architettura e dell'urbanistica, il fieldwork svolto ha avuto l'obiettivo di ricercare tendenze, evoluzioni e costanti nei progetti di architettura urbana di genere. Tenendo conto dell'evoluzione temporale delle mentalità sul genere e della consapevolezza sempre più profonda delle questioni femministe, questa tesi assume un approccio critico al Gender Mainstreaming. In aggiunta al pdf della tesi è presente un documento riassuntivo in lingua italiana.
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Il carcinoma a cellule squamose è un tumore della pelle la cui incidenza è in costante crescita. Per questo motivo si sta ritagliando uno spazio sempre più importante all’interno di quella che è la dermatologia oncologica. Sebbene la nostra accuratezza diagnostica sia in progressivo miglioramento rimangono due nodi fondamentali da sciogliere: la differenziazione delle forme precoci dalla controparte precancerosa (cheratosi attinica), ed il riconoscimento di lesioni particolarmente aggressive con possibile prognosi infausta per stabilire un trattamento adeguato. La maggior attenzione rivolta a queste neoplasie ha portato negli ultimi anni ad innumerevoli pubblicazioni ed alla produzione di molteplici linee guida con indicazioni talvolta non conclusive, che spesso creano confusione nella pratica clinica quotidiana. In questo studio vengono prese in esame queste due problematiche analizzando la casistica a nostra disposizione. Vengono quindi valutati i criteri diagnostici dermoscopici ed il follow-up clinico e strumentale del carcinoma a cellule squamose con un intento di semplificare per rendere più agevole la pratica clinica. Inoltre, viene valutata l’utilità di alcuni marker molecolari come le proteine p16 e Ki67, che risultano facilmente reperibili, e la cui ricerca risulta poco costosa per valutarne l’utilità di uno studio più ampio in occasione di migliorare la definizione prognostica di queste lesioni.
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Fin dalla sua attuazione nel 2012, l'Iniziativa dei cittadini europei (ICE) ha catturato l'attenzione di accademici e politici per il suo apparente potenziale come strumento di democrazia partecipativa in grado di promuovere il coinvolgimento diretto dei cittadini nel processo decisionale dell'UE. Tuttavia, dopo il suo lancio, questo strumento sembra aver deluso le speranze e le aspettative riposte in esso e, invece di fungere da ponte tra i cittadini e le istituzioni dell'UE, sembra essere diventato una chiara prova della leadership burocratica dell'UE a Bruxelles. Con la riforma della sua legislazione di attuazione, le istituzioni europee hanno voluto dare all'ICE un'altra possibilità di raggiungere il suo pieno potenziale di democratizzazione. A tre anni dall'entrata in vigore del nuovo Regolamento 2019/788 e a più di dieci anni dal suo inserimento nell'ordinamento giuridico europeo, riteniamo che sia il momento giusto per valutare il reale impatto dell'ICE nella promozione della democrazia partecipativa nell'UE. Per raggiungere questo obiettivo, la presente tesi di dottorato intraprende un'analisi completa di questa struttura di opportunità per la partecipazione dei cittadini, esplorando le sue origini, il suo quadro normativo, la sua applicazione pratica e le sue implicazioni per la democrazia europea attraverso un approccio interdisciplinare che combina l'uso di metodi sia qualitativi che quantitativi. Questa ricerca mira a fornire una comprensione più profonda e critica dell'ICE e del suo ruolo nella costruzione di un'Europa più partecipativa e più vicina ai cittadini.
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La decodifica dei segnali elettroencefalografici (EEG) consiste nell’analisi del segnale per classificare le azioni o lo stato cognitivo di un soggetto. Questi studi possono permettere di comprendere meglio i correlati neurali alla base del movimento, oltre che avere un’applicazione pratica nelle Brain Computer Interfaces. In questo ambito, di rilievo sono le reti neurali convoluzionali (Convolutional Neural Networks, CNNs), che grazie alle loro elevate performance stanno acquisendo importanza nella decodifica del segnale EEG. In questo elaborato di tesi è stata addestrata una CNN precedentemente proposta in letteratura, EEGNet, per classificare i segnali EEG acquisiti durante movimenti di reaching del braccio dominante, sulla base della posizione del target da raggiungere. I dati sono stati acquisiti su dieci soggetti grazie al protocollo sviluppato in questo lavoro, in cui 5 led disposti su una semicirconferenza rappresentano i target del movimento e l’accensione casuale di un led identifica il target da raggiungere in ciascuna prova. I segnali EEG acquisiti sono stati quindi ricampionati, filtrati e suddivisi in epoche di due secondi attorno all’inizio di ciascun movimento, rimuovendo gli artefatti oculari mediante ICA. La rete è stata valutata in tre task di classificazione, uno a cinque classi (una posizione target per classe) e due a tre classi (raggruppando più posizioni target per classe). Per ogni task, la rete è stata addestrata in cross-validazione utilizzando un approccio within-subject. Con questo approccio sono state addestrate e validate 15 CNNs diverse per ogni soggetto. Infine, è stato calcolato l’F1 score per ciascun task di classificazione, mediando i risultati sui soggetti, per valutare quantitativamente le performance della CNN che sono risultati migliori nel classificare target disposti a destra e a sinistra.
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La difficoltà nello studio del calcolo combinatorio e della probabilità è una condizione diffusa all'interno del corso di ingegneria e scienze informatiche. Parte del problema è sicuramente l'approccio concreto condiviso da molti studenti, il quale si scontra con l'aspetto teorico di questa materia. Per questa forma mentis, lo studente è portato a dubitare di molte regole e teoremi (specie se contro intuitivi) anche dopo averne visto la dimostrazione. Ciò che questo tipo di studente trova più convincente è invece la prova pratica. La realizzazione di questo progetto parte da quest'idea, fornire agli studenti dimostrazioni pratiche attraverso la simulazione di contesti reali, offrendo la possibilità di confrontare i risultati di dette simulazioni con quelli enunciati nei teoremi. A tale scopo, una parte importante del lavoro è stata la realizzazione di grafici chiari ed esaustivi, che permettano di confrontare i risultati ottenuti con quelli attesi in maniera rapida ed intuitiva. Ciò non di meno, la realizzazione di alcune delle simulazioni ha comportato delle sfide tecniche nel produrre e maneggiare grosse moli di dati, nell'utilizzo di dataset di dati reali e nell'aspetto presentazionale dei risultati. Speriamo, attraverso la consultazione dell'elaborato analizzato di seguito, di semplificare lo studio ad alcuni studenti, aiutarli ad interiorizzare concetti basilari e non, fornendogli uno strumento per studiare più adatto a loro.
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Nonostante l'utilizzo di strumenti informatici nella pratica didattica della matematica sia ormai ampiamente diffuso, l'insegnamento dei principi matematici dell'informatica è preso meno in considerazione anche a causa dei pochi punti di contatto nelle "Indicazioni Nazionali" tra le due materie, matematica e informatica, che sono invece intimamente correlate. Questa tesi descrive una attività didattica incentrata sul concetto di calcolabilità e computabilità e basata sul noto formalismo delle Macchine di Turing. É nostra opinione che coinvolgere gli studenti in tali tipologie di attività possa stimolare oltre all'apprendimento di competenze disciplinari, anche lo sviluppo di importanti competenze trasversali, in primis, il problem solving. L’attività proposta nella tesi è stata realizzata in una classe terza di un istituto tecnico economico dove, a seguito di una spiegazione dell’argomento, sono stati svolti due esercizi di gruppo, utilizzando il software \emph{Turing Machine Visualization}, che permette agli studenti e al docente di avere un supporto visuale al dialogo. Al termine dell’attività didattica è stato somministrato agli studenti un questionario che ha permesso di valutare le competenze acquisite da due prospettive distinte: soggettiva e oggettiva. I risultati del questionario sono ampliamente analizzati e discussi nella tesi.
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Ad oggi, misurare grandezze fisiche in maniera pratica, distribuita e sostenibile è di grande importanza al fine di poter attivare strategie di digitalizzazione di qualsiasi applicazione: da quelle industriali con robotica collaborativa, fino alla domotica o tecnologia indossabile. La sfida di oggi consiste nel poter creare dei sensori che possano abilitare questi contesti, risultando efficienti, a basso consumo energetico e sostenibili in termini di materiali e componenti utilizzati. L’obiettivo della tesi è infatti quello di valutare una classe innovativa di sensori con principio di funzionamento capacitivo che risultino facili da progettare, fabbricare ed utilizzare. Nello specifico, due tipologie di sensore sono state sviluppate: uno per la misura di forza, l’altro per la misura angolare. Entrambi i dispositivi sono stati realizzati con materiale elastomerico a base di silicone, accoppiato con elettrodi conformi, in un sistema capacitivo deformabile. All’interno di questi sistemi, sono state ricavate delle camere per il contenimento di un fluido dielettrico al fine di poter monitorare lo spostamento del fluido per la misura capacitiva. La tesi riporta le linee guida principali per la progettazione di sensori che utilizzino componenti elastomerici sia conduttori che dielettrici, in combinazione con un fluido per una misura capacitiva. Successivamente, sono riportati tutti gli step di fabbricazione delle due architetture di sensore realizzate, discutendo i vari passaggi ed elencando i materiali utilizzati. Infine, le performance dei due sensori sono valutate sulla base dei risultati di una campagna sperimentale dedicata, eseguita su due setup di banco prova distinti progettati per testare la forza applicata per il primo sensore, e l’angolo di inclinazione per il secondo. Nelle conclusioni viene riportata la valutazione dell’efficienza di questi due sensori, insieme alle evoluzioni future per rendere questa proposta tecnologica affidabile e ad alte prestazioni.
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Il presente elaborato nasce dalla volontà di mettere in luce l’interpretazione in ambito sportivo, analizzando, in particolare, le caratteristiche dell’interpretazione delle interviste sia nella resa dialogica che attraverso i sottotitoli. Scopo della tesi è quello di rilevare il grado di adeguatezza dell'interpretazione delle interviste sportive nella lingua italiana. Il primo capitolo intende esplorare le caratteristiche generali di tali interviste intese come genere. Dapprima vengono individuate le modalità prevalenti e le specificità dell’interpretazione nell’ambito sportivo, quindi vengono approfondite le peculiarità e gli aspetti essenziali dell'interpretazione dialogica e della sottotitolazione in tale ambito. Nel secondo capitolo viene definita la figura dell'interprete sportivo, vengono quindi descritte le sue principali competenze professionali. Nel terzo ed ultimo capitolo ha luogo lo studio sperimentale di una serie di interviste sportive, dei metodi e delle tecniche della loro interpretazione nella lingua russa (interpretazione dialogica e sottotitolazione). Tale studio ci permette di identificare gli errori più comuni ed al contempo di trovare delle soluzioni costruttive durante l'interpretazione. Il nostro obiettivo è delineare delle strategie e raccomandazioni efficaci che possano essere messe in pratica al fine di facilitare e migliorare l'interpretazione e la sottotitolazione delle interviste nell’ambito sportivo.
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L’elaborato descrive il progetto di tesi volto allo studio, con implementazione pratica, del monitoraggio e sviluppo di un sistema di Health Technology Management in paesi con scarse risorse. Questo ha l’obbiettivo di minimizzare gli sprechi e le situazioni di emergenza dovute all’indisponibilità di dispositivi. Il progetto è stato sviluppato presso il St. Luke Catholic Hospital di Wolisso, in Etiopia dove la gestione dei dispositivi medici era stata avviata in una precedente missione con la creazione de: il primo Equipment Inventory, assegnati i ruoli del team, avviate le prime PPM e un Maintenance Record System. L’elaborato tratterà di una panoramica generale del sistema di HTM, degli obbiettivi e i benefici che apporta. A seguire si descriverà la gestione dei dispositivi nei relativi step, prendendo come linea guida l’Ospedale Bufalini, struttura in cui si è svolto il tirocinio in preparazione. Successivamente si contestualizzerà il luogo di svolgimento del progetto per dare maggiore consapevolezza della situazione sociosanitaria presente. Dopo di che si descriveranno le fasi di lavoro svolte sul campo. Nel follow up, si è attuata un’analisi generale dello stato della Struttura Sanitaria e di ciò che si era mantenuto nel tempo, svolgendo un controllo dell’aderenza dell’Inventory, con l’attuale situazione presente ed è stato aggiornato. Sono stati controllati i processi gestionali volti a garantire una chiara tracciabilità dei guasti e dei costi sostenuti. A seguire si tratterà il monitoraggio dei Piani di Manutenzione Preventiva, i loro svolgimenti e il relativo ampliamento in termini di dispositivi e protocolli; si accenna, al funzionamento e la manutenzione di un’ambiente nuovo nell’ospedale, quale l’Oxygen Plant. Infine, si tratterà lo sviluppo di un software gestionale contenente il planner delle manutenzioni preventive. Si conclude l’elaborato con una raccolta di tutti i risultati ottenuti e con riflessioni volte a possibili sviluppi futuri.
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Negli ultimi anni, a causa della crescente tendenza verso i Big Data, l’apprendimento automatico è diventato un approccio di previsione fondamentale perché può prevedere i prezzi delle case in modo accurato in base agli attributi delle abitazioni. In questo elaborato, verranno messe in pratica alcune tecniche di machine learning con l’obiettivo di effettuare previsioni sui prezzi delle abitazioni. Ad esempio, si può pensare all’acquisto di una nuova casa, saranno tanti i fattori di cui si dovrà preoccuparsi, la posizione, i metri quadrati, l’inquinamento dell’aria, il numero di stanze, il numero dei bagni e così via. Tutti questi fattori possono influire in modo più o meno pesante sul prezzo di quell’abitazione. E’ proprio in casi come questi che può essere applicata l’intelligenza artificiale, nello specifico il machine learning, per riuscire a trovare un modello che approssimi nel miglior modo un prezzo, data una serie di caratteristiche. In questa tesi verrà dimostrato come è possibile utilizzare l’apprendimento automatico per effettuare delle stime il più preciso possibile dei prezzi delle case. La tesi è divisa in 5 capitoli, nel primo capitolo verranno introdotti i concetti di base su cui si basa l’elaborato e alcune spiegazioni dei singoli modelli. Nel secondo capitolo, invece, viene trattato l’ambiente di lavoro utilizzato, il linguaggio e le relative librerie utilizzate. Il terzo capitolo contiene un’analisi esplorativa sul dataset utilizzato e vengono effettuate delle operazioni per preparare i dati agli algoritmi che verranno applicati in seguito. Nel capitolo 4 vengono creati i diversi modelli ed effettuate le previsioni sui prezzi mentre nel capitolo 5 vengono analizzati i risultati ottenuti e riportate le conclusioni.