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Resumo:
Context Lung-protective mechanical ventilation with the use of lower tidal volumes has been found to improve outcomes of patients with acute respiratory distress syndrome (ARDS). It has been suggested that use of lower tidal volumes also benefits patients who do not have ARDS. Objective To determine whether use of lower tidal volumes is associated with improved outcomes of patients receiving ventilation who do not have ARDS. Data Sources MEDLINE, CINAHL, Web of Science, and Cochrane Central Register of Controlled Trials up to August 2012. Study Selection Eligible studies evaluated use of lower vs higher tidal volumes in patients without ARDS at onset of mechanical ventilation and reported lung injury development, overall mortality, pulmonary infection, atelectasis, and biochemical alterations. Data Extraction Three reviewers extracted data on study characteristics, methods, and outcomes. Disagreement was resolved by consensus. Data Synthesis Twenty articles (2822 participants) were included. Meta-analysis using a fixed-effects model showed a decrease in lung injury development (risk ratio [RR], 0.33; 95% CI, 0.23 to 0.47; I-2, 0%; number needed to treat [NNT], 11), and mortality (RR, 0.64; 95% CI, 0.46 to 0.89; I-2, 0%; NNT, 23) in patients receiving ventilation with lower tidal volumes. The results of lung injury development were similar when stratified by the type of study (randomized vs nonrandomized) and were significant only in randomized trials for pulmonary infection and only in nonrandomized trials for mortality. Meta-analysis using a random-effects model showed, in protective ventilation groups, a lower incidence of pulmonary infection (RR, 0.45; 95% CI, 0.22 to 0.92; I-2, 32%; NNT, 26), lower mean (SD) hospital length of stay (6.91 [2.36] vs 8.87 [2.93] days, respectively; standardized mean difference [SMD], 0.51; 95% CI, 0.20 to 0.82; I-2, 75%), higher mean (SD) PaCO2 levels (41.05 [3.79] vs 37.90 [4.19] mm Hg, respectively; SMD, -0.51; 95% CI, -0.70 to -0.32; I-2, 54%), and lower mean (SD) pH values (7.37 [0.03] vs 7.40 [0.04], respectively; SMD, 1.16; 95% CI, 0.31 to 2.02; I-2, 96%) but similar mean (SD) ratios of PaO2 to fraction of inspired oxygen (304.40 [65.7] vs 312.97 [68.13], respectively; SMD, 0.11; 95% CI, -0.06 to 0.27; I-2, 60%). Tidal volume gradients between the 2 groups did not influence significantly the final results. Conclusions Among patients without ARDS, protective ventilation with lower tidal volumes was associated with better clinical outcomes. Some of the limitations of the meta-analysis were the mixed setting of mechanical ventilation (intensive care unit or operating room) and the duration of mechanical ventilation. JAMA. 2012;308(16):1651-1659 www.jama.com
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[ES] El trabajo consistirá en abordar el desarrollo de un videojuego utilizando el lenguaje de programación Java y una librería especializada en desarrollo de videojuegos. Crearemos un videojuego del género plataformas. Para ello utilizaremos una vista en dos dimensiones, el jugador controlará un personaje humanoide con el que deberá atravesar una serie de niveles. Los niveles estarán agrupados en mundos con distintas temáticas (nieve, espacio, etc.) y en ellos el jugador se encontrará con múltiples obstáculos y enemigos. Los mundos se definen como agrupaciones de diez niveles en las que en el décimo nivel de cada mundo (nivel final) el jugador se enfrenta a un enemigo con una complejidad mayor al resto. Un ejemplo de videojuego de plataformas similar al que se va a desarrollar sería: "Super Mario Bros.". La librería que utilizaremos permite el desarrollo de videojuegos de escritorio y para móviles utilizando el mismo código. Es multiplataforma y soporta Windows, Linux, Mac OS X, Android, iOS, y navegadores con soporte WebGL.
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Electronic business surely represents the new development perspective for world-wide trade. Together with the idea of ebusiness, and the exigency to exchange business messages between trading partners, the concept of business-to-business (B2B) integration arouse. B2B integration is becoming necessary to allow partners to communicate and exchange business documents, like catalogues, purchase orders, reports and invoices, overcoming architectural, applicative, and semantic differences, according to the business processes implemented by each enterprise. Business relationships can be very heterogeneous, and consequently there are variousways to integrate enterprises with each other. Moreover nowadays not only large enterprises, but also the small- and medium- enterprises are moving towards ebusiness: more than two-thirds of Small and Medium Enterprises (SMEs) use the Internet as a business tool. One of the business areas which is actively facing the interoperability problem is that related with the supply chain management. In order to really allow the SMEs to improve their business and to fully exploit ICT technologies in their business transactions, there are three main players that must be considered and joined: the new emerging ICT technologies, the scenario and the requirements of the enterprises and the world of standards and standardisation bodies. This thesis presents the definition and the development of an interoperability framework (and the bounded standardisation intiatives) to provide the Textile/Clothing sectorwith a shared set of business documents and protocols for electronic transactions. Considering also some limitations, the thesis proposes a ontology-based approach to improve the functionalities of the developed framework and, exploiting the technologies of the semantic web, to improve the standardisation life-cycle, intended as the development, dissemination and adoption of B2B protocols for specific business domain. The use of ontologies allows the semantic modellisation of knowledge domains, upon which it is possible to develop a set of components for a better management of B2B protocols, and to ease their comprehension and adoption for the target users.
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Comparazione dei 5 sistemi operativi più famosi per smartphone (Android, iOS, BlackBerry OS, Symbian e Windows Mobile), descrivendone le caratteristiche e analisi delle differenze per comprendere i valori che hanno spinto Androdi e iOS ad essere leader nel settore. Sucessivamente verrà confrontata la gestione della memoria nei due sistemi operativi e infine analizzata la situazione di mercato a livello mondiale, americano, europeo e italiano.
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Gli smartphone, sono dispositivi per la telefonia mobile che oramai includono una serie di funzionalità a supporto della multimedialità e non solo. Divenuti quasi dei notebook in miniatura, ne esistono di vari tipi e dimensioni e anche se la loro potenza di calcolo rimane di gran lunga inferiore a quella di un PC, riescono comunque a effettuare operazioni abbastanza evolute e con prestazioni accettabili. Quello che si vuole realizzare con questo lavoro non è uno studio su questi dispositivi (anche se in parte sarà affrontato), ma un approfondimento sulla possibilità di utilizzare una buona fetta di essi, a supporto dello sviluppo turistico nel nostro paese. In particolare si vuole realizzare una piattaforma mobile che metta in comunicazione individui che vogliono fornire informazione di tipo turistico (beni culturali, eventi, attività commerciali, ecc.) con individui che vogliono fruire di tali contenuti (un qualsiasi turista che sia in grado di utilizzare uno smartphone). Tale applicazione dovrà raccogliere informazioni su una determinata città e riuscire in maniera chiara e intuitiva a dare risposte alle principali domande che un turista si pone: • dove sono? • Cosa c’è d’interessante da visitare nei dintorni? • Interessante questa statua! Di cosa si tratta? • Quali sono gli eventi più interessanti ai quali potrei partecipare? • Ho un leggero appetito dove posso andare a mangiare? • Dove posso fare un po’ di shopping?
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Questa tesi tratta di scambio di dati aperti (open data exchange). In particolare, tratta di intervalli temporali con annesse informazioni di vario tipo. Le attività commerciali, come aziende, bar, ristoranti, cinema, teatri, e via dicendo, hanno bisogno di un modo comune per poter condividere i dati inerenti ai propri orari (timetable). Lo scopo di questa tesi è quello di mostrare un modello efficiente, compatto e completo per poter condividere tali informazioni con l'ausilio di formati standard (XML). Oggi giorno esistono diverse soluzioni atte a far fronte a questa necessità ma si tratta di soluzioni incomplete e che gestiscono tali informazioni separatamente. Il problema sorto è quello di avere un'unica struttura che posso unificare informazioni di diverso carattere con gli orari di un'attività: un cinema ha la necessità di fornire orari di diverse proiezioni svolte in sale diverse, una tournée dovrà poter specificare le coordinate geografiche del prossimo evento e così discorrendo.
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Introduzione a tecniche di web semantico e realizzazione di un approccio in grado di ricreare un ambiente familiare di un qualsiasi motore di ricerca con funzionalità semantico-lessicali e possibilità di estrazione, in base ai risultati di ricerca, dei concetti e termini chiave che costituiranno i relativi gruppi di raccolta per i vari documenti con argomenti in comune.
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Il lavoro è stato strutturato in due parti distinte. La prima riguarda il riordino delle informazioni contenute nella Banca Dati sui Castelli dell’Emilia Romagna ultimata nel 2004, arricchendo le informazioni con nuove fonti sia edite che inedite e fotografie, mettendo poi tutti i dati online sul sito Geologia Storia Turismo della Regione Emilia Romagna. La seconda parte ha riguardato invece l’analisi dell’area reggiana e, in particolare, di tre castelli: Rubiera, Salvaterra e Dinazzano che, a partire dalla fine del XII secolo, hanno costituito quella che è stata definita la Cintura sul Secchia, una vera e propria catena difensiva costruita dal comune di Reggio Emilia a protezione del suo confine orientale, quello con Modena. Nella prima parte si è predisposto l’avvio di un Atlante dei castelli esistenti e scomparsi dell’Emilia Romagna, strutturato provincia per provincia, con corredo di piante e grafici che indicano la consistenza del fenomeno nelle diverse aree della Regione; poi, per l’area reggiana, si è completata la disamina con una serie di grafici che mettono in luce la dislocazione per aree, la localizzazione sicura dei castelli in rapporto alla loro condizione attuale e la densità per aree del fenomeno. Infine si sono inserite informazioni ricavate da materiale inedito per verificare possibili sviluppi della Banca Dati. La seconda parte ha ricostruito non solo le vicende storico-costruttive dei castelli di Rubiera, Salvaterra e Dinazzano, ma ha approfondito anche la genesi e l’evoluzione di questo progetto di difesa territoriale: studiare questo progetto significa capire come il comune di Reggio Emilia, nell’arco di oltre un secolo, ha governato i propri castelli, come ne ha organizzato la difesa e la manutenzione e come ne ha progettato il popolamento.
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The goal of the present research is to define a Semantic Web framework for precedent modelling, by using knowledge extracted from text, metadata, and rules, while maintaining a strong text-to-knowledge morphism between legal text and legal concepts, in order to fill the gap between legal document and its semantics. The framework is composed of four different models that make use of standard languages from the Semantic Web stack of technologies: a document metadata structure, modelling the main parts of a judgement, and creating a bridge between a text and its semantic annotations of legal concepts; a legal core ontology, modelling abstract legal concepts and institutions contained in a rule of law; a legal domain ontology, modelling the main legal concepts in a specific domain concerned by case-law; an argumentation system, modelling the structure of argumentation. The input to the framework includes metadata associated with judicial concepts, and an ontology library representing the structure of case-law. The research relies on the previous efforts of the community in the field of legal knowledge representation and rule interchange for applications in the legal domain, in order to apply the theory to a set of real legal documents, stressing the OWL axioms definitions as much as possible in order to enable them to provide a semantically powerful representation of the legal document and a solid ground for an argumentation system using a defeasible subset of predicate logics. It appears that some new features of OWL2 unlock useful reasoning features for legal knowledge, especially if combined with defeasible rules and argumentation schemes. The main task is thus to formalize legal concepts and argumentation patterns contained in a judgement, with the following requirement: to check, validate and reuse the discourse of a judge - and the argumentation he produces - as expressed by the judicial text.
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Studio che approfondisce e compare le diverse metodologie e tecniche utilizzabili per l'analisi di dispositivi di telefonia cellulare, in particolar modo smartphone, nel contesto di indagini di mobile device forensics
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Questo lavoro di tesi riassume le fasi di progettazione e realizzazione di un'applicazione per sistemi mobili multi-piattaforma, realizzata nell'ambito di un tirocinio aziendale.
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Un'applicazione web user-friendly di supporto ai ricercatori per l'esecuzione efficiente di specifici tasks di ricerca e analisi di articoli scientifici
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Dalla necessità di risolvere il problema della disambiguazione di un insieme di autori messo a disposizione dall'Università di Bologna, il Semantic Lancet, è nata l'idea di progettare un algoritmo di disambiguazione in grado di adattarsi, in caso di bisogno, a qualsiasi tipo di lista di autori. Per la fase di testing dell'algoritmo è stato utilizzato un dataset generato (11724 autori di cui 1295 coppie da disambiguare) dalle informazioni disponibili dal "database systems and logic programming" (DBLP), in modo da essere il più etereogeneo possibile, cioè da contenere il maggior numero di casi di disambiguazione possibile. Per i primi test di sbarramento è stato definito un algoritmo alternativo discusso nella sezione 4.3 ottenendo una misura di esattezza dell'1% ed una di completezza dell'81%. L'algoritmo proposto impostato con il modello di configurazione ha ottenuto invece una misura di esattezza dell'81% ed una di completezza del 70%, test discusso nella sezione 4.4. Successivamente l'algoritmo è stato testato anche su un altro dataset: Semantic Lancet (919 autori di cui 34 coppie da disambiguare), ottenendo, grazie alle dovute variazioni del file di configurazione, una misura di esattezza del 84% e una di completezza del 79%, discusso nella sezione 4.5.