995 resultados para Falco sparverius


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Questa riflessione sulla città contemporanea nasce dall’esigenza di definire delle pratiche d’intervento utili alla gestione di una realtà urbana. Seguendo il pensiero di studiosi delle varie discipline quali la composizione e l’urbanistica, mi assumo la responsabilità di analizzare una pratica urbana utile alla gestione delle realtà conflittuali, senza voler entrare nel merito di burocrazie, a volte caotiche, ma semplicemente seguendo l’aspetto sociale e urbanistico di un intervento. Un riflessione generale su quelle che sono le pratiche urbane contemporanee, alla ricerca di una soluzione che possa infine risolvere le problematiche delle città: Agopuntura Urbana. Durante lo studio delle dinamiche, che portano alla formazione di un tessuto urbano, spesso veniamo a conoscenza di realtà malate frutto della continua evoluzione della città. Il progresso, in ogni suo campo, ha anche determinato un’evoluzione del comportamento sociale: ci troviamo spesso all’interno di una frenetica rete d’idee e di cambiamenti. La strategia dell’Agopuntura Urbana proposta da Jaime Lerner ci fornisce le soluzioni per risolvere il corpo urbano e la sua visione olistica, le analisi, lo studio e le conseguenti soluzioni, le quali, non sono da ricercare nella complessità ma piuttosto nella semplicità degli interventi: un’oculata riqualificazione che metta in primo piano le necessità della collettività. Nell’incontenibile serie di eventi, che hanno caratterizzato l’ultimo secolo, ritroviamo una realtà che ricerca soluzioni: la società vuole soluzioni per migliorare le realtà sociali contemporanee all’interno del proprio panorama urbano. ANDREA FALCO

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La produzione ontologica è un processo fondamentale per la crescita del Web Semantico in quanto le ontologie rappresentano i vocabolari formali con cui strutturare il Web of Data. Le notazioni grafiche ontologiche costituiscono il mezzo ideale per progettare ontologie OWL sensate e ben strutturate. Tuttavia la successiva fase di generazione ontologica richiede all'utente un fastidioso cambio sia di prospettiva sia di strumentazione. Questa tesi propone dunque GraMOS, Graffoo to Manchester OWL Syntax, un motore di trasformazione da modelli Graffoo a ontologie formali in grado di fondere le due fasi di progettazione e generazione ontologica.

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Recentemente, vari ricercatori si sono concentrati sulle proprietà funzionali dei muscoli, sulla meccanica e sulla cinematica legata al volo, ma senza la possibilità di consultare un’adeguata letteratura poiché assente o incompleta. Si è quindi ritenuto utile studiare la miologia della regione della spalla e del braccio di specie non in precedenza esaminate e che mostrassero differenti stili di volo, al fine di creare una base di informazioni per futuri studi funzionali. Tutte le specie prese in esame sono membri della famiglia degli Accipitridae e nello specifico si sono selezionati: il Falco pecchiaiolo (Pernis apivorus Linnaeus, 1758), l’Astore comune (Accipiter gentilis Linnaeus, 1758) e lo Sparviero eurasiatico (Accipiter nisus Linnaeus, 1758). Questi animali attuano stili di volo differenti e sono stati pertanto scelti per capire se diverse performance di volo potessero indurre una differenziazione dell’apparato muscolare. La comparazione dei dati raccolti durante questo studio con quelli presenti in letteratura in altre specie aviarie ha evidenziato che, mentre alcuni muscoli non sembrano andare incontro a grandi modificazioni nei rapaci, altri invece presentano una grande eterogeneità. In particolare, grazie alle caratteristiche dei diversi muscoli, si è potuto raggruppare questi ultimi in base a possibili funzioni comuni: a) muscoli che concorrono a stabilizzare l’ala rispetto al tronco e che assorbono le forze generate durante il volo; b) muscoli con possibile ruolo nel controllo della rotazione dell’omero; c) muscoli con possibile funzione propriocettiva. Il presente studio ha inoltre evidenziato, nei muscoli esaminati, alcune similitudini e molteplici peculiarità anatomiche non precedentemente segnalate in letteratura. Si ritiene che questo studio macroscopico possa rappresentare un punto di partenza per futuri studi microscopici o elettrofisiologici, a dimostrazione dell’importanza della dissezione quale primo strumento di indagine.

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Toxoplasma gondii is a zoonotic intracellular protozoan parasite of worldwide distribution that infects many species of warm-blooded animals, including birds. To date, there is scant information about the seropositivity of T. gondii and the risk factors associated with T. gondii infection in wild bird populations. In the present study, T. gondii infection was evaluated on sera obtained from 1079 wild birds belonging to 56 species (including Falconiformes (n = 610), Strigiformes (n = 260), Ciconiiformes (n = 156), Gruiformes (n = 21), and other orders (n = 32), from different areas of Spain. Antibodies to T. gondii (modified agglutination test, MAT titer ≥1:25) were found in 282 (26.1%, IC95%:23.5–28.7) of the 1079 birds. This study constitute the first extensive survey in wild birds species in Spain and reports for the first time T. gondii antibodies in the griffon vulture (Gyps fulvus), short-toed snake-eagle (Circaetus gallicus), Bonelli's eagle (Aquila fasciata), golden eagle (Aquila chrysaetos), bearded vulture (Gypaetus barbatus), osprey (Pandion haliaetus), Montagu's harrier (Circus pygargus), Western marsh-harrier (Circus aeruginosus), peregrine falcon (Falco peregrinus), long-eared owl (Asio otus), common scops owl (Otus scops), Eurasian spoonbill (Platalea leucorodia), white stork (Ciconia ciconia), grey heron (Ardea cinerea), common moorhen (Gallinula chloropus); in the International Union for Conservation of Nature (IUCN) “vulnerable” Spanish imperial eagle (Aquila adalberti), lesser kestrel (Falco naumanni) and great bustard (Otis tarda); and in the IUCN “near threatened” red kite (Milvus milvus). The highest seropositivity by species was observed in the Eurasian eagle owl (Bubo bubo) (68.1%, 98 of 144). The main risk factors associated with T. gondii seropositivity in wild birds were age and diet, with the highest exposure in older animals and in carnivorous wild birds. The results showed that T. gondii infection is widespread and can be at a high level in many wild birds in Spain, most likely related to their feeding behaviour.

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This thesis had two goals: to explore the transformation of Hollywood from the 1930s to present, and to investigate how Contemporary Hollywood functions in a growing attention economy. Evident in the types of films that it produces as well as its evolving industrial structure, Contemporary Hollywood significantly differs from the Classical Hollywood of the 1930s. New digital technologies like surround sound and computer-generated imagery (CGI) have allowed studios to create a different type of film like the blockbuster and to have more extensive control over their films. Additionally, growing exhibition and distribution platforms have also fundamentally altered the industrial landscape of Hollywood. In order to combat this more egalitarian distribution system, Contemporary Hollywood has turned to conglomeratization. But, what has caused such a radical shift in the form and function of Contemporary Hollywood and its films? This thesis argues that Hollywood is failing to thrive in this new media landscape¿not because of changing technologies¿but because of a changing consumer. Richard Lanham theorizes that we are living in a growing attention economy, where human attention is the most valuable commodity in such an information-saturated society. For the current consumer, there is near-constant media over-stimulation: he or she is exposed to any number of screens (mobile phones, laptops, tablets, televisions, etc.) at any given time. Because we can access anything from anywhere at anytime, we¿ve become somewhat schizophrenic and impatient in terms of the media that we consume in our lives.

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OBJECTIVE To describe the nerve stimulator-guided sciatic-femoral nerve block in raptors undergoing surgical treatment of pododermatitis. STUDY DESIGN Prospective clinical trial. ANIMALS Five captive raptors (Falco peregrinus) aged 6.7 ± 1.3 years. METHODS Anaesthesia was induced and maintained with isoflurane in oxygen. The sciatic-femoral nerve block was performed with 2% lidocaine (0.05 mL kg(-1) per nerve) as the sole intra-operative analgesic treatment. Intraoperative physiological variables were recorded every 10 minutes from endotracheal intubation until the end of anaesthesia. Assessment of intraoperative nociception was based on changes in physiological variables above baseline values, while evaluation of postoperative pain relied on species-specific behavioural indicators. RESULTS The sciatic-femoral nerve block was feasible in raptors and the motor responses following electrical stimulation of both nerves were consistent with those reported in mammalian species. During surgery no rescue analgesia was required. The anaesthesia plane was stable and cardiorespiratory variables did not increase significantly in response to surgical stimulation. Iatrogenic complications, namely nerve damage and local anaesthetic toxicity, did not occur. Recovery was smooth and uneventful. The duration (mean ± SD) of the analgesic effect provided by the nerve block was 130 ± 20 minutes. CONCLUSION AND CLINICAL RELEVANCE The sciatic-femoral nerve block as described in dogs and rabbits can be performed in raptors as well. Further clinical trials with a control groups are required to better investigate the analgesic efficacy and the safety of this technique in raptors.

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OBJETIVES The main objective of the present randomized pilot study was to explore the effects of upstream prasugrel or ticagrelor or clopidogrel for patients with ST-segment-elevation myocardial infarction (STEMI) undergoing primary percutaneous coronary intervention (PCI). BACKGROUND Administration of clopidogrel "as soon as possible" has been advocated for STEMI. Pretreatment with prasugrel and ticagrelor may improve reperfusion. Currently, the angiographic effects of upstream administration of these agents are poorly understood. METHODS A total of 132 patients with STEMI within the first 12 hr of chest pain referred to primary angioplasty were randomized to upstream clopidogrel (600 mg), prasugrel (60 mg), or ticagrelor (180 mg) while still in the emergency room. All patients underwent protocol-mandated thrombus aspiration. RESULTS Macroscopic thrombus material was retrieved in 79.5% of the clopidogrel group, 65.9% of the prasugrel group, and 54.3% of the ticagrelor group (P = 0.041). At baseline angiography, large thrombus burden was 97.7% vs. 87.8% vs. 80.4% in the clopidogrel, prasugrel, and ticagrelor groups, respectively (P = 0.036). Also, at baseline, 97.7% presented with an occluded target vessel in the clopidogrel group, 87.8% in the prasugrel group and 78.3% in the ticagrelor group (P = 0.019). At the end of the procedure, the percentages of patients with combined TIMI grade III flow and myocardial blush grade III were 52.3% for clopidogrel, 80.5% for prasugrel, and 67.4% for ticagrelor (P = 0.022). CONCLUSIONS In patients with STEMI undergoing primary PCI within 12 hr, upstream clopidogrel, prasugrel or ticagrelor have varying angiographic findings, with a trend toward better results for the latter two agents. © 2015 Wiley Periodicals, Inc.

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Los objetivos propuestos en la investigación han posibilitado identificar y documentar las barreras de acceso y los factores de riesgo en los cuidados de salud en ginecología y obstetricia y evaluar la situación sociofamiliar en la población migrante instrumentando acciones de inclusión en el sistema de salud de la provincia en aquellas pacientes que requirieron una atención de mayor complejidad. La experiencia de trabajo interdisciplinario en una comunidad ha posibilitado estudiar a 99 mujeres en edad fértil, en un 45% de origen boliviano, con alta vulnerabilidad social que habitan en el Distrito Belgrano de Guaymallén. Se realizó un estudio protocolizado, descriptivo y observacional con entrevistas semiestructuradas y control ginecológico, con toma de muestras para Papanicolaou y colposcopía en un consultorio que se instaló en el jardín maternal. Se aplicó un consentimiento informado a todas las mujeres antes de la realización de los estudios. La lectura de las muestras y los estudios específicos incluyeron mamografías y ecografías que se realizaron en los servicios de anatomía patológica y rayos del Hospital Universitario. El equipo del Hospital Universitario que concurrió a terreno estuvo formado por ginecólogos, trabajadores sociales, enfermeros y alumnos de las carreras de grado.

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Gran parte de los procesos microbianos que contribuyen a la fertilidad de los agroecosistemas y el ciclado de nutrientes ocurren en el suelo. Este ciclado de nutrientes depende críticamente de la actividad microbiológica de los suelos, la cual a su vez está mediada por la estructura y funcionamiento de la microbiota edáfica. En este contexto, el objetivo de este trabajo, fue determinar si la actividad microbiana puede ser buena indicadora de la intensidad de uso del suelo, analizando: 1- si las diferencias en la intensidad de uso del suelo se relacionan con diferencias en la actividad microbiológica estimada a través de la respiración edáfica y la actividad enzimática; y 2- las posibles relaciones entre estas variables microbiológicas y las variables físico-químicas. Entre 2008 y 2010 se realizaron muestreos trimestrales en campos de la provincia de Buenos Aires en suelos Argiudoles bajo diferentes usos: 1- Agricultura intensiva continua, 2- Agricultura reciente, y 3- Pastizales naturalizados. Tres sitios de muestreo se seleccionaron como réplicas para cada uso de suelo, con 5 muestras por fecha y réplica. La actividad microbiana se evaluó midiendo la respiración edáfica y la actividad de las enzimas nitrogenasas y se analizaron variables físico- químicas. Tanto las variables microbiológicas como las físico-químicas se analizaron mediante Kruskall-Wallis (P < 0,05). Se exploró la asociación entre las variables físico-químicas y microbiológicas aplicando el coeficiente de correlación no paramétrico (Spearman). Los distintos usos de un mismo suelo presentaron diferencias en la actividad microbiológica. La respiración edáfica fue significativamente mayor en los pastizales naturalizados que en los sistemas con agricultura. La actividad nitrogenasa resultó significativamente mayor en los pastizales naturalizados respecto de la agricultura continua y no se diferenció significativamente de la agricultura reciente. Las variables físico- químicas resultaron menos consistentes en detectar diferencias entre usos. Se detectaron correlaciones significativas entre la actividad microbiológica y algunas de las variables físico-químicas. Los resultados muestran que la actividad microbiológica puede resultar útil para diferenciar intensidades de usos de suelo.

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O presente artigo tem por motivação a aproximação da flânerie à lomografia na contemporaneidade. Por isso, parte se do conceito de flâneur, a figura do caminhante e explorador que surge nas cidades modernas, termo cunhado por Charles Baudelaire (1996) e revisitado posteriormente por Walter Benjamin (1995). Contemporaneamente, Susan Sontag (2004) associa o flâneur ao fotógrafo, conceituação que se aproxima da pesquisa empírica realizada neste paper. Por meio do rolé lomográfico, evento promovido pela loja Lomography, buscou-se analisar as impressões produzidas por meio do consumo imagético do cenário urbano, da cidade do Rio de Janeiro, e tentar relacionar com o conceito de Inteligência Territorial