979 resultados para pesca interior
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[ES] foro organizado por la Universidad de Las Palmas de Gran Canaria y la Comisión de Pesca de la Unión Europea celebrado en la Facultad de Ciencias del Mar de la Universidad de Las Palmas de Gran Canaria, el 25 de enero de 2013. Presenta el acto el Rector de la Universidad de Las Palmas de Gran Canaria, don José Regidor García, el Decano de la Facultad de Ciencias del Mar, don Melchor González Dávila, el Presidente de la Comisión de Pesca del Parlamento Europeo, don Gabriel Mato Adrover, el Secretario General de Pesca del Ministerio de Agricultura, Alimentación y Medio Ambiente, don Carlos Domínguez, finalmente el Consejero de Agricultura, Ganadería, Pesca y Aguas del Gobierno Canario, Juan Ramón Hernández. Asimismo, se desarrollaron tres ponencias que recogieron algunos de los aspectos más relevantes en estos momentos, como son la pesca artesanal, en la que José Pascual Fernández, del Instituto Universitario de Ciencias Políticas y Sociales de la Universidad de La Laguna, puso el acento en las experiencias existentes en cogestión y gobernanza. La economía de la pesca en Canarias fue otro de los puntos tratados, a través de la ponencia desarrollada por Javier Macías, representante de la consultoría de pesca, CANAEST, así como la opinión de la Consejería de Agricultura, Ganadería y Pesca del Cabildo de Gran Canaria, a través de la exposición que realizarán Alejandro Báez y María Marrero. La nueva propuesta de gestión pesquera para Gran Canaria, a cargo del Centro de Investigación en Biodiversidad y Gestión Ambiental del Departamento de Biología de la Universidad de Las Palmas de Gran Canaria (Bioges), en la figura de José Juan Castro, fue otro de los puntos abordados.
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[ES] El mundo de la pesca y de los pescadpres ha estado, desde muy antiguo, envuelto en una dualidad que titubea entre la probreza y la opulencia, entre los héroes solitarios, que se juegan la vida en un mundo hostil, y los piratas que saquean el mar hasta esquilmarlo. Sin embargo, y partiendo de que todas estas situaciones y aptitudes se codean diariamente en nuestros océanos, es verdad que la pesca está plagada de circunstancias que van más allá de las simplemente bucólicas o las absolutamente malditas. La pesca es el único sustento de cientos de miles de familias desde el primer al tercer mundo, auqnue de forma mayoritaria en este último, que sufrirán en primera instancia las consecuencias de la irracionalidad, perpretada en todo el planeta, y que ha llevado la productividad del océano al borde, si no lo ha superado ya, de la sostenibilidad. Desgraciadamente, los culpables de tal sinrazón no se encuentran únicamente enrolados en los barcos de pesca, sino que piratas y mercenarios integran también las huestes de científicos, gestores y políticos con responsabilidades en pesca. Es posible incluso que sean los pescadores los únicos que han hecho su trabajo bien, pescar, aunque quizás con egoismo desmedido. (JJ Castro, Prefacio)
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Máster en Gestión Sostenible de los Recursos Pesqueros
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Doctor en Biología por la Universidad de Las Palmas de Gran Canari. Es profesor titular del Departamento de Ciencias forestales de la Universidad Nacional de Colombia (Medellín).
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Grabación realizada por Ciencia compartida (Biblioteca Universitaria)
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Grabación realizada por Ciencia compartida (Biblioteca Universitaria)
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[ES]El poeta Vicente Aleixandre prestó su apoyo durante la Guerra Civil española al bando republicano, hasta que en los primeros meses de 1937 los mismos republicanos lo detuvieron y lo llevaron a la cárcel, aunque antes de las veinticuatro horas fue puesto en libertad. A partir de ese momento –y tras un intento frustrado de salir del país– se retiró de la vida pública y optó por el silencio. Acabada la guerra, mantuvo una distancia crítica con el régimen franquista e hizo cuanto le fue posible por la reconciliación entre las dos Españas.
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Máster Universitario en Eficiencia Energética (SIANI)
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La conoscenza delle esigenze luminose (intensità, spettro, durata minima, massima ed ottimale del fotoperiodo di illuminazione) e della tolleranza alle condizioni degli interni delle piante ad uso decorativo, è di fondamentale importanza per una giusta tecnica di progettazione (dimensionamento e dislocazione dei punti luce) dell’indoor plantscaping. Il lungo periodo di condizionamento al quale queste piante vengono sottoposte, caratterizzato principalmente dalla scarsa disponibilità di luce naturale e dagli alti livelli di concentrazione di CO2 determina una forte influenza sui processi morfo-fisiologici. Il presente studio analizza il fattore luminoso ed è articolato su più punti quali; • caratterizzazione della riposta fotosintetica all’intensità luminosa di 21 delle principali specie a fogliame decorativo comunemente utilizzate nella realizzazione degli spazi verdi indoor, per stabilire quali siano i minimi ed ottimali livelli di PAR tali da garantire una fotosintesi netta positiva e nel complesso le condizioni di maggior benessere per le piante; • quantificazione dell’incremento fotosintetico netto dovuto ad una maggior concentrazione di CO2 negli interni rispetto alla concentrazione CO2 atmosferica esterna, all’aumentare dell’ intensità luminosa artificiale sulle precedenti specie; • monitoraggio dell’andamento delle attività fotosintetiche durante il periodo di illuminazione di 8 ore comunemente utilizzato in un interno ad uso lavorativo, a PAR costante e variabile in Ficus elastica e Dieffenbachia picta, al fine di stabilire quali possano essere le durate e le modalità di somministrazione della luce per rendere massima la fotosintesi netta riducendo al minimo i consumi energetici dovuti all’accensione delle lampade; • valutazione della risposta morfo-fisiologica e fotosintetica a modificazioni dello spettro luminoso mediante l’uso di LED monocromatici colorati ad emissione nel bianco, blu e rosso in Ficus benjamina e Iresine herbistii al fine di stabilire se questo tipo di lampade possano essere utilizzate come fonte integrativa e/o sostitutiva nella realizzazione degli spazi verdi interni. Vengono analizzati il punto si compensazione alla luce (g), il punto di saturazione alla luce (s), l’efficienza quantica (AQE), il punto di respirazione al buio (Rd) e la fotosintesi netta massima (A max) per (Aglaonema commutatum, Asplenium nidus, Anthurium andreanum, Begonia rex, Calathea luoise, Calathea veitchiana, Calathea rufibarba, Calathea zebrina, Codiaeum variegatum, Cthenanthe oppenheimiana, Dieffenbakia picta, Ficus benjamina, Ficus elatica, Ficus longifolia, Fittonia verschaffeltii, Iresine herbistii, Philodendron erubescens, Philodendron pertusum, Potos aureus, Spathiphillum wallisi, Syngonium podophillum ) e classificate le specie in funzione di Amax in quattro categorie; A max < 2 µmol CO2 m-2 s-1, A max compresa tra 2 e 4 µmol CO2 m-2 s-1, Amax cpmpresa tra 4 e 6 µmol CO2 m-2 s-1, Amax > 6 µmol CO2 m-2 s-1, al fine di mettere in risalto la potenzialità fotosintetiche di ogni singola specie. I valori di PAR compresi tra (g) ed (s) forniscono le indicazioni sulle quali basarsi per scegliere una giusta lampada o dimensionare un punto luce per ogni singola specie e/o composizione. È stimata l’influenza di due livelli di concentrazione di CO2 ambientale (400 e 800 ppm) all’incrementare dell’intensità luminosa sul processo fotosintetico delle specie precedenti. Per quasi tutte le specie 800 ppm di CO2 non favoriscono nessun incremento all’attività fotosintetica ad eccezione di Ficus benjamina, Ficus elatica e Syngonium podophillum se non accompagnati da una disponibilità luminosa superiore alle 10 µmol m-2 s-1. Viene monitorato l’andamento dell’attività fotosintetica a PAR costante e variabile (intervallando periodi di 8 minuti a PAR 40 e 80) durante 8 ore di illuminazione su Ficus elastica e Dieffenbachia picta al fine di stabilire la miglior modalità di somministrazione della luce. La fotosintesi netta cumulativa per l’intera durata di illuminazione a PAR costante mostra un calo dopo alcune ore dall’attivazione in Dieffenbackia, e un andamento oscillatorio in Ficus. L’illuminazione alternata consente di raggiungere i quantitativi di CO2 organicata a 80 µmol m-2 s-1 di PAR, dopo 5 ore e mezza sia in Ficus che Dieffenbackia sebbene le potenzialità fotosintetiche delle due piante siano molto differenti. È stato valutato l’effetto dell’illuminazione artificiale mediante LED (15W) a luce bianca, blu e rossa monocromatica in rapporto alla luce neon(36W) bianca tradizionale (con differenti abbinamenti tra le lampade) sui principali parametri morfologici e fisiologici, in Ficus benjamin ‘Variegata’ e Iresine herbistii per verificare se tali fonti possono rappresentare una valida alternativa nella sostituzione o integrazione di altre lampade per gli spazi verdi indoor. Tutte le combinazioni LED indagate possono rappresentare un’alternativa di sostituzione alla coltivazione con neon ed un risparmio energetico di oltre il 50%. Una PAR di 20,6 µmol m-2 s-1 della singola lampada LED bianco è sufficiente per mantenere la pianta in condizioni di sopravvivenza con un consumo di 15W a fronte dei 36W necessari per il funzionamento di ogni neon. La combinazione LED bianco + LED blu monocromatico favorisce il contenimento della taglia della pianta, caratteristica gradita nella fase di utilizzo indoor, una maggior produzione di sostanza secca e un’attività fotosintetica più elevata.
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Dopo un’introduzione sull’economia nel mondo antico e nella Galilea, la tesi affronta una rappresentazione storica de “Il Mare di Galilea tra l’antichità e oggi” (cap. 3). Seguono i capitoli sulle “Tecniche e le attrezzature di pesca” (cap.4) e su “Città, villaggi e aree di pesca” (Cap. 5). Due capitoli riguardano più particolarmente l’attività economica in senso stretto: “L’organizzazione dell’attività” (cap. 6) e “Commercio ed esportazione” (cap. 7). Chiudono la tesi due capitoli di carattere più metodologico: una rappresentazione degli agenti sociali della pesca (“i pescatori”) condotta ispirandosi alla network Analysis e un’analisi antropologica del loro sistema di vita (capitolo finale).La tesi è basata essenzialmente su tre corpi di documentazione: papiri documentari, dati archeologici, fonti storiche e letterarie. Molti dei documenti reperiti, in lingua greca, non erano mai stati tradotti in lingue moderne.La tesi consta – oltre ai diversi capitoli – anche di un’appendice documentaria molto estesa