875 resultados para biomeccanica, stabilità motoria, rischio di caduta, stroke, cammino patologico, misure biomeccaniche, sensore G-walk, scale cliniche, analisi statistica
Resumo:
Le epidemie tossinfettive dovute al consumo di prodotti vegetali freschi hanno subito negli ultimi anni un rilevante incremento a causa della crescente centralizzazione delle produzioni in prossimità di aree destinate alle produzioni animali, all’aumento dell’importazione e del trasporto di prodotti provenienti da grandi distanze, all’aumento del settore dei prodotti di IV gamma e all’incremento delle fasce di popolazione più sensibili ai principali patogeni degli alimenti. I dati recenti indicano che, negli USA, le tossinfezioni associate al consumo di vegetali freschi sono passati dallo 0.7% del totale negli anni ‘70, al 6% negli anni ’90, al 13% nei primo anni 2000, fino a rappresentare nel 2014 il 46% delle tossinfezioni complessive. Il consumo di pomodori freschi è stato implicato in numerose tossinfezioni, anche di ampie dimensioni, in diverse aree del globo. Oltre alle salmonellosi, i pomodori costituiscono importanti veicoli per la trasmissione per altri patogeni quali Listeria monocytogenes, Escherichia coli VTEC e Yersinia enterocolitica. Gli studi sulla composizione quali-quantitativa dei microrganismi presenti sui pomodori al momento della loro commercializzazione sono pochissimi. Per queste ragioni, nel mio elaborato mi sono occupata di valutare alcuni parametri microbiologici campionando la superficie di pomodori a grappolo di diversa tipologia, prelevati dai banchi della distribuzione, venduti sfusi o preconfezionati. Le analisi condotte erano mirate alla ricerca della carica batterica totale, di Escherichia coli, enterobatteriacee, stafilococchi, muffe e lieviti. Dai risultati ottenuti si evince che non esistono effettivamente delle differenze significative sulle caratteristiche microbiologiche dei pomodori in base al tipo di confezionamento. Inoltre si può anche osservare come le cariche microbiche individuate siano relativamente contenute e paragonabili a quelle riportate in letteratura per prodotti analoghi considerati a basso rischio.
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Il tema di ricerca verterà sulla determinazione delle cause di dissesto in atto su un edificio nell’Appennino tosco-emiliano. Questo, per evitare il crollo del fabbricato situato precisamente a Le Tagliole (Provincia di Modena). Mediante il reperimento di materiale bibliografico e pareri di professionisti locali si è cercato di verificare la stabilità del fabbricato, con conseguenti proposte di opere per migliorare la sua stabilità.
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In questa tesi si è eseguito uno studio preliminare (con risultati positivi) volto a verificare la possibilità di estendere al caso di forze r^(-α) il Teorema di stabilità di Antonov per sistemi autogravitanti newtoniani. Tale studio è volto a capire se i risultati di stabilità attualmente noti dipendano dalla speciale natura del campo r^(-2) o se valgono più genericamente per sistemi con forze a lungo range.
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Stroke stands for one of the most frequent causes of death, without distinguishing age or genders. Despite representing an expressive mortality fig-ure, the disease also causes long-term disabilities with a huge recovery time, which goes in parallel with costs. However, stroke and health diseases may also be prevented considering illness evidence. Therefore, the present work will start with the development of a decision support system to assess stroke risk, centered on a formal framework based on Logic Programming for knowledge rep-resentation and reasoning, complemented with a Case Based Reasoning (CBR) approach to computing. Indeed, and in order to target practically the CBR cycle, a normalization and an optimization phases were introduced, and clustering methods were used, then reducing the search space and enhancing the cases re-trieval one. On the other hand, and aiming at an improvement of the CBR theo-retical basis, the predicates` attributes were normalized to the interval 0…1, and the extensions of the predicates that match the universe of discourse were re-written, and set not only in terms of an evaluation of its Quality-of-Information (QoI), but also in terms of an assessment of a Degree-of-Confidence (DoC), a measure of one`s confidence that they fit into a given interval, taking into account their domains, i.e., each predicate attribute will be given in terms of a pair (QoI, DoC), a simple and elegant way to represent data or knowledge of the type incomplete, self-contradictory, or even unknown.
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Il presente lavoro di tesi vuole focalizzare l’attenzione sull’impiego del GNL per la propulsione navale, analizzando aspetti legati alla sicurezza delle infrastrutture necessarie a tale scopo. Si sono considerati due diversi casi di studio: il primo riguarda un deposito costiero attrezzato per poter svolgere attività di rifornimento per imbarcazioni, mentre il secondo caso interessa una nave da trasporto passeggeri alimentata a GNL. È stata condotta un’analisi del rischio: l’identificazione dei pericoli ha seguito le linee guida proposte dalla metodologia MIMAH, oltre a sfruttare risultati di analisi HAZOP e HAZID. La stima delle frequenze di rilascio è stata effettuata con la tecnica della parts count, sulla base di valori ottenuti da database affidabilistici. La valutazione delle conseguenze è stata realizzata con il supporto del software DNV PHAST, utilizzando come riferimento i valori soglia proposti dal D.M. 9/5/2001. È stata infine impostata una modellazione fluidodinamica con lo scopo di valutare la possibilità di rottura catastrofica dei serbatoi di stoccaggio dovuta ad un’eccessiva pressurizzazione causata da una situazione di incendio esterno. Le simulazioni sono state condotte con il supporto del software CFD ANSYS® FLUENT® 17.2. Si è modellata una situazione di completo avvolgimento dalle fiamme considerando due geometrie di serbatoio diverse, nel caso di materiale isolante integro o danneggiato. I risultati ottenuti dall’analisi del rischio mostrano come i danni derivanti da un ipotetico scenario incidentale possano avere conseguenze anche significative, ma con valori di frequenze di accadimento tipici di situazioni rare. Lo studio fluidodinamico del comportamento di serbatoi di stoccaggio avvolti dalle fiamme ha evidenziato come questi siano capaci di resistere a condizioni gravose di incendio per tempi prolungati senza che si abbia una pressurizzazione tale da destare preoccupazione per l’integrità strutturale delle apparecchiature.
New Cadmium(II) and Iron(II) Coordination Frameworks Incorporating a Di(4-Pyridyl)Isoindoline Ligand
Underwater Emissions from a Two-Stroke Outboard Engine: Can the Type of Lubricant Make a Difference?
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Cholesterol-lowering treatment by statins is an important and costly issue; however, its role in stroke has not been well documented. The aim of the present study was to review literature and current practice regarding cholesterol-lowering treatment for stroke patients. A literature review was conducted on lipids in stroke and their management with both statins and diet, including the cost-effectiveness of medical nutrition therapy. Qualifying criteria and prescription procedures of the Pharmaceutical Benefits Scheme (PBS) were also reviewed. Data on lipid levels and statin prescriptions were analysed for 468 patients admitted to a stroke unit. The literature shows that management with both medication and diet can be effective, especially when combined; however, 60% of patients with an ischaemic event had fasting total cholesterol measures ≥4 mmol/L (n = 231), with only 52% prescribed statins on discharge (n = 120). Hypercholesterolaemia is an underdiagnosed and undertreated risk factor within the stroke population. It appears that the PBS has not kept pace with advances in the evidence in terms of statin use in the stroke population, and review is needed. The present review should address the qualifying criteria for the stroke population and recommendations on referral to dietitians for dietary advice. Cholesterol-lowering treatment for both stroke patients and the wider population is an area that needs awareness raising and review by the PBS, medical practitioners and dietitians. The role of dietary and pharmacological treatments needs to be clearly defined, including adjunct therapy, and the cost-effectiveness of medical nutrition therapy realised.
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Aims: Changing behaviour to reduce stroke risk is a difficult prospect made particularly complex because of psychological factors. This study examined predictors of intentions and behaviours to reduce stroke risk in a sample of at-risk individuals, seeking to find how knowledge and health beliefs influenced both intention and actual behaviour to reduce stroke risk. Methods: A repeated measures design was used to assess behavioural intentions at time 1 (T1) and subsequent behaviour (T2). One hundred and twenty six respondents completed an online survey at T1, and behavioural follow-up data were collected from approximately 70 participants 1 month later. Predictors were stroke knowledge, demographic variables, and beliefs about stroke that were derived from an expanded health belief model. Dependent measures were: exercise and weight loss, and intention to engage in these behaviours to reduce stroke risk. Findings: Multiple hierarchical regression analyses showed that, for exercise and weight loss respectively, different health beliefs predicted intention to control stroke risk. The most important exercise-related health beliefs were benefits, susceptibility, and self-efficacy; for weight loss, the most important beliefs were barriers, and to a lesser degree, susceptibility and subjective norm. Conclusions: Health beliefs may play an important role in stroke prevention, particularly beliefs about susceptibility because these emerged for both behaviours. Stroke education and prevention programmes that selectively target the health beliefs relevant to specific behaviours may prove most efficacious.