902 resultados para Kerr black holes Kerr metric buchi neri di Kerr metrica di Kerr ergosfera ergosphera orizzonte degli eventi event horizon


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An integrated stratigraphic analysis has been made of the Tarcău Nappe (Moldavidian Domain, Eastern Romanian Carpathians), coupled with a geochemical study of organic-rich beds. Two Main Sequence Boundaries (Early Oligocene and near to the Oligocene–Aquitanian boundary, respectively) divide the sedimentary record into three depositional sequences. The sedimentation occurred in the central area of a basin supplied by different and opposite sources. The high amount of siliciclastics at the beginning of the Miocene marks the activation of the “foredeep stage”. The successions studied are younger than previously thought and they more accurately date the deformation of the different Miocene phases affecting the Moldavidian Basin. The intervals with black shales identified are related to two main separate anoxic episodes with an age not older than Late Rupelian and not before Late Chattian. The most important organic-rich beds correspond to the Lower Menilites, Bituminous Marls and Lower Dysodilic Shales Members (Interval 2). These constitute a good potential source rock for petroleum, with homogeneous Type II oil-prone organic matter, highly lipidic and thermally immature. The deposition of black shales has been interpreted as occurring within a deep, periodically isolated and tectonically controlled basin.

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Questo elaborato di tesi si occupa dell’analisi di sistemi di produzione dell’idrogeno mediante elettrolisi, con un particolare approfondimento sugli elettrolizzatori di tipo PEM. L’elaborato si concentra sullo studio delle fonti rinnovabili non programmabili per la produzione di energia elettrica, con il relativo utilizzo di sistemi di accumulo. Dopo un accurato studio sui vari sistemi di accumulo esistenti viene elaborato un modello al fine di poter effettuare un analisi di tipo black box su varie tipologie di elettrolizzatori PEM presenti sul mercato.

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Oggigiorno la ricerca di nuovi materiali per gradatori di campo da impiegarsi in accessori di cavi ha iniziato a studiare alcuni materiali nano dielettrici con proprietà elettriche non lineari con la tensione ed aventi proprietà migliorate rispetto al materiale base. Per questo motivo in questo elaborato si sono studiati materiali nanostrutturati a base di polietilene a bassa densità (LDPE) contenenti nano polveri di grafene funzionalizzato (G*), ossido di grafene (GO) e carbon black (CB). Il primo obiettivo è stato quello di selezionare e ottimizzare i metodi di fabbricazione dei provini. La procedura di produzione è suddivisa in due parti. Nella prima parte è stata utilizzatala tecnica del ball-milling, mentre nella seconda un pressa termica (thermal pressing). Mediante la spettroscopia dielettrica a banda larga (BDS) si sono misurate le componenti reali e immaginarie della permettività e il modulo della conducibilità del materiale, in tensione alternata. Il miglioramento delle proprietà rispetto al provino di base composto dal solo polietilene si sono ottenute quando il quantitativo delle nanopolveri era maggiore. Le misure sono state effettuate sia a 3 V che a 1 kV. Attraverso misurazioni di termogravimetria (TGA) si è osservato l’aumento della resistenza termica di tutti i provini, soprattutto nel caso quando la % di nanopolveri è maggiore. Per i provini LDPE + 0.3 wt% GO e LDPE + 0.3 wt% G* si è misurata la resistenza alle scariche parziali attraverso la valutazione dell’erosione superficiale dei provini. Per il provino contenente G* è stato registrato una diminuzione del 22% del volume eroso, rispetto al materiale base, mentre per quello contenente GO non vi sono state variazioni significative. Infine si è ricercata la resistenza al breakdown di questi ultimi tre provini sopra citati. Per la caratterizzazione si è fatto uso della distribuzione di Weibull. Lo scale parameter α risulta aumentare solo per il provino LDPE + 0.3 wt% G*.

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Nel corso degli anni le fonti rinnovabili e in particolare il fotovoltaico hanno assunto un ruolo sempre più importante nel panorama energetico italiano. Si è effettuata un’analisi della tecnologia fotovoltaica illustrandone il funzionamento, le tipologie di pannelli, il calcolo dell’energia elettrica producibile e le curve caratteristiche. Dal momento che la maggior parte delle rinnovabili presenta il problema della non programmabilità dovuta alla produzione intermittente, è necessario adottare dei sistemi di accumulo. Tali sistemi vengono mostrati, con particolare riguardo per le batterie al piombo acido e per l’idrogeno immagazzinato in idruri metallici, spiegando nel dettaglio l’elettrolisi e gli elettrolizzatori PEM. Dopo questa panoramica iniziale, si è illustrato l’impianto oggetto di questa tesi, composto principalmente da due pannelli fotovoltaici, un simulatore solare, due batterie al Piombo, un elettrolizzatore, un carico e un alimentatore. In seguito viene spiegata l’attività sperimentale, svolta sulle prove di laboratorio ai fini di ottenere le curve di funzionamento dei vari componenti, tramite due approcci diversi: per il sistema atto all’elettrolisi e per tutti i suoi componenti si è usato un modello black-box, per i pannelli fotovoltaici si è usato un approccio fisico-matematico partendo dalle equazioni del simulatore solare applicandovi i dati dei pannelli del laboratorio. Una volta ottenute queste curve, si è creato un modello completo del laboratorio per simularne il funzionamento al variare dell’irraggiamento. Si è testato prima il modello su un’utenza da 3 kW, poi, dopo aver confrontato gli andamenti reali con quelli ottenuti, si sono simulate varie configurazioni per trovare quella che permette al sistema di produrre idrogeno alla potenza nominale di 250 W in una giornata senza supplemento della rete elettrica.

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Forty-three core samples from Sites 511 through 514 of DSDP Leg 71 were analyzed geochemically. The black shales at the bottom of Hole 511, in the basin province of the Falkland Plateau, contain an average of 1590 ppm extractable organic matter (EOM) and 120 ppm hydrocarbons. Whereas molecular type-carbon number distributions of mono- and polynuclear aromatic hydrocarbons and their sulphur and oxygen analogues in the black shale "aromatic hydrocarbon" fractions are very similar to those of many crude oils, other data - gas chromatography (GC) fingerprint, pyrolysis GC, visual kerogen analysis, H/C ratio - suggest the black shale section is thermally immature. Together, these observations imply that many of the hydrocarbons were deposited with the original sediments or are diagenetic products of other biological compounds. Pyrograms of the humic acid and kerogen fractions from the black shale interval are typical of geopolymers derived from marine algal material. It appears that these humic acids and kerogens are derived from the same lipid stock.

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The four sites drilled on the Irish continental margin (Goban Spur) yielded sediments ranging in age from Holocene to Barremian. Most of the sediments were deposited in well oxygenated waters, and the small amounts of organic matter they contain are highly oxidized. During a few time intervals from the Cenomanian to earliest Turonian, however, the oxygen content of the bottom waters reached very low levels, resulting in the deposition of homogeneous or laminated black sediments containing from 0.5 to 11% total organic carbon (TOC). The original organic matter was of mixed marine and terrestrial origin. The oxidizing-reducing cycles represented by interbedded black and light sediments are probably a result of changes in both circulation and productivity. The black sediments at Sites 550, 551, and 549 were probably deposited near the lower end, middle, and upper end, respectively, of an expanded oxygen-minimum layer. The oil and gas source potential of the laminated black sediments is very good to excellent. The organic-carbon-lean sediments deposited under oxidizing conditions have no oil or gas source potential. The thermal maturity of all sediments is low.

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"Discorso per la solenne inaugurazione degli studi nella R. Università di Bologna ... il 6 Novembre 1920."

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Acquisition made accessible thanks to a 2015-2017 grant from the Council on Libraries and Information Resources.