1000 resultados para Agiotage. 1730, dossier Thomas


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Questa tesi è incentrata sulla traduzione di un dossier in lingua francese diviso in due parti, pubblicate in due numeri successivi all’interno di una rivista settoriale per neuroscienziati francofoni. Nella fase di selezione del testo ho svolto il ruolo d’ipotetico editore italiano che gestisce una rivista per neuroscienziati italofoni e che vuole rendere disponibili all’interno della comunità neuroscientifica italiana contributi provenienti dall’estero sotto forma di dossier tematici. Nel primo capitolo ho analizzato il dossier basandomi sulla griglia di Tudor, un modello di analisi testuale ideato a scopi didattici per i corsi di traduzione che in questo caso si presta molto bene come strumento di riflessione sulle caratteristiche del testo source. Nel secondo capitolo valuto la macrostrategia traduttiva più idonea per la redazione del testo d’arrivo e approfondisco sia le conoscenze relative al dominio dei microtesti che costituiscono il dossier sia gli aspetti terminologici relativi ai termini inizialmente sconosciuti. Sempre in questo capitolo approfondisco l’analisi terminologica e propongo alcune schede terminologiche. Nel terzo capitolo presento la proposta di traduzione con testo di partenza a fronte. Infine nel quarto capitolo commento il processo traduttivo analizzando la fase di documentazione, la fase di ricerca terminologica e i principali problemi traduttivi.

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It is by now a banal observation that published collections of conference papers tend to add up to a whole that is considerably less than the sum of the parts. Nineteenth-Century Geographies, a book that grew out of an interdisciplinary conference held at Rice University in 1998 falls into this category. While assuring my readers that each individual contribution is independently worth a read is likewise a predictable cliché, it is in fact the case that every one of the 17 articles collected here—notwithstanding the rather convoluted Introduction—has much to offer the study, broadly speaking, of ‘cultural spaces’ of British and American imperialisms in the nineteenth century. . . . All of my complaints aside, this turns out to be a much more enjoyable book to read than to review, and I would recommend skimming and dipping at length. I cannot quite imagine when a read-through of this book might be called for, except perhaps in graduate seminars on related topics.