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Il ponte oggetto di studio è costituito da un arco parabolico al quale è sospeso un impalcato metallico. Questo arco è costituito da due arcate che si generano da un'unica imposta in asse all'impalcato, divergono in corrispondenza della sua mezzeria, per confluire nuovamente in un unico punto, configurazione che risulta insolita rispetto alla norma, dove le due arcate solitamente hanno imposte distinte. Il sito dove si prevede di realizzare questo manufatto è una zona ad alta sismicità. Lo studio tratta dell'instabilità fuori dal piano dell'arco, e dei benefici derivanti da un isolamento dell'impalcato rispetto alla sottostruttura

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L’obiettivo di questo lavoro è il calcolo del fattore di struttura R che può essere adottato in funzione delle caratteristiche della struttura: periodo naturale T, duttilità richiesta mu_r ed indice di smorzamento csi. Il modello adottato per rappresentare la struttura è l’oscillatore semplice elastico - perfettamente plastico. Operativamente, scelto un sisma registrato, si considera una struttura caratterizzata da un determinato periodo T e, a parità di livello di sicurezza (cioè a parità di duttilità richiesta), tramite un procedimento iterativo si procede al calcolo di R_5 relativo ad uno smorzamento pari al 5% e di R_csi relativo ad un generico smorzamento csi>5%; il confronto fra questi due valori è espresso dal parametro alpha_csi=R_csi/R_5. I risultati ottenuti dal calcolo vengono inseriti in un database. A seguire vengono implementate una serie di analisi (anche di tipo statistico) sui dati raccolti nel database per comprendere l’influenza delle varie caratteristiche della struttura sul valore del fattore di riduzione delle forze sismiche.

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The aim of the work is to conduct a finite element model analysis on a small – size concrete beam and on a full size concrete beam internally reinforced with BFRP exposed at elevated temperatures. Experimental tests performed at Kingston University have been used to compare the results from the numerical analysis for the small – size concrete beam. Once the behavior of the small – size beam at room temperature is investigated and switching to the heating phase reinforced beams are tested at 100°C, 200°C and 300°C in loaded condition. The aim of the finite element analysis is to reflect the three – point bending test adopted into the oven during the exposure of the beam at room temperature and at elevated temperatures. Performance and deformability of reinforced beams are straightly correlated to the material properties and a wide analysis on elastic modulus and coefficient of thermal expansion is given in this work. Develop a good correlation between the numerical model and the experimental test is the main objective of the analysis on the small – size concrete beam, for both modelling the aim is also to estimate which is the deterioration of the material properties due to the heating process and the influence of different parameters on the final result. The focus of the full – size modelling which involved the last part of this work is to evaluate the effect of elevated temperatures, the material deterioration and the deflection trend on a reinforced beam characterized by a different size. A comparison between the results from different modelling has been developed.

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Structural Health Monitoring (SHM) is the process of characterization for existing civil structures that proposes for damage detection and structural identification. It's based firstly on the collection of data that are inevitably affected by noise. In this work a procedure to denoise the measured acceleration signal is proposed, based on EMD-thresholding techniques. Moreover the velocity and displacement responses are estimated, starting from measured acceleration.

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Il posizionamento terrestre negli ultimi anni è stato sempre più facilitato dallo sviluppo delle tecniche satellitari, che permettono di localizzare un punto sulla superficie terrestre con precisioni superiori a quelle richieste per la pura navigazione, tramite la comunicazione tra ricevitore e satelliti. Per la disponibilità del sistema satellitare è indispensabile l’intervisibilità ottica satellite - ricevitore, condizione che viene a mancare nel caso ad esempio di trekking sottobosco, a causa della copertura data da manto vegetale e chiome arboree che non permettono una corretta triangolazione geometrica satellitare. Rientrano nei sistemi navigazionali anche le piattaforme inerziali, sistemi che rilevano le accelerazioni impresse e l’orientamento della piattaforma stessa. Se montati su un veicolo possono fungere da ausilio alla determinazione dell’ “attitude”, cioè dell’atteggiamento del veicolo durante il suo movimento in uno spazio tridimensionale. In questo lavoro ci si propone di unire i benefici delle due tecnologie, satellitari e inerziali, grazie alla complementarietà delle loro caratteristiche sugli errori, unendone le potenzialità e verificando i benefici prodotti dal loro uso integrato. In particolare si utilizzeranno dispositivi di costo relativamente contenuto.

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The fundamental aim in our investigation of the interaction of a polymer film with a nanoparticle is the extraction of information on the dynamics of the liquid using a single tracking particle. In this work two theoretical methods were used: one passive, where the motion of the particle measures the dynamics of the liquid, one active, where perturbations in the system are introduced through the particle. In the first part of this investigation a thin polymeric film on a substrate is studied using molecular dynamics simulations. The polymer is modeled via a 'bead spring' model. The particle is spheric and non structured and is able to interact with the monomers via a Lennard Jones potential. The system is micro-canonical and simulations were performed for average temperatures between the glass transition temperature of the film and its dewetting temperature. It is shown that the stability of the nanoparticle on the polymer film in the absence of gravity depends strongly on the form of the chosen interaction potential between nanoparticle and polymer. The relative position of the tracking particle to the liquid vapor interface of the polymer film shows the glass transition of the latter. The velocity correlation function and the mean square displacement of the particle has shown that it is caged when the temperature is close to the glass transition temperature. The analysis of the dynamics at long times shows the coupling of the nanoparticle to the center of mass of the polymer chains. The use of the Stokes-Einstein formula, which relates the diffusion coefficient to the viscosity, permits to use the nanoparticle as a probe for the determination of the bulk viscosity of the melt, the so called 'microrheology'. It is shown that for low frequencies the result obtained using microrheology coincides with the results of the Rouse model applied to the polymer dynamics. In the second part of this investigation the equations of Linear Hydrodynamics are solved for a nanoparticle oscillating above the film. It is shown that compressible liquids have mechanical response to external perturbations induced with the nanoparticle. These solutions show strong velocity and pressure profiles of the liquid near the interface, as well as a mechanical response of the liquid-vapor interface. The results obtained with this calculations can be employed for the interpretation of experimental results of non contact AFM microscopy

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L’obiettivo di questo studio è di fornire indicazioni ai partner del progetto ITALICI, il cui scopo comune è quello di realizzare tamponamenti con certificazione “strutturale”. Questi ultimi, fornendo sufficiente resistenza e dissipazione attraverso il corretto impasto di malta e dei blocchi unitamente alla giusta forma, permetterebbero una progettazione delle strutture più efficace e meno dispendiosa.

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Attraverso il programma agli elementi finiti Abaqus, è stato modellato un sistema composto da massetto-adesivo-piastrelle al fine di determinare le prestazioni e la durabilità di una piastrellatura sottoposta a definiti livelli di sollecitazione. In particolare è stata eseguita un’analisi parametrica per comprendere se il meccanismo di collasso, caratterizzato dal distacco delle piastrelle dal massetto, dipenda dai parametri geometrici del sistema e dalle proprietà meccaniche. Il modello è stato calibrato ed ottimizzato per rispondere alle esigenze del CCB (Centro Ceramico Bologna, area disciplinare della scienza e tecnologia dei materiali), che tramite una convenzione con il dipartimento DICAM - Scienze delle costruzioni, richiede, per garantire la durabilità dell’installazione, l’interpretazione dei seguenti punti: - Influenza di un aumento del formato delle piastrelle; - Influenza di una riduzione dello spessore della fuga; - Influenza delle caratteristiche meccaniche dei materiali costituenti i diversi elementi; per esempio aumento della deformabilità dello strato di supporto oppure altro tipo di massetto, sigillante o adesivo. La richiesta dello studio del comportamento meccanico di rivestimenti ceramici deriva dal fatto che sul mercato si stanno sviluppando delle piastrelle ceramiche molto sottili e di dimensioni sempre più grandi (come ad esempio la tecnologia System-laminam), di cui non si conosce a pieno il comportamento meccanico. Il CCB cerca di definire una norma nuova e specifica per questo tipo di lastre, in cui sono indicati metodi di misura adatti e requisiti di accettabilità appropriati per lastre ceramiche sottili.