875 resultados para road and traffic sign


Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Background: sulla base delle evidenze emerse dalle rassegne sistematiche in materia (Johnstone, 1994; Cohen et al.,1998; Robson et al., 2012; Burke et al., 2006; Ricci et al., 2015) si è ipotizzato che la formazione alla salute e sicurezza sul lavoro sia maggiormente efficace quando non è presentata come obbligatoria e venga articolata su più livelli di apprendimento, attraverso metodologie adeguate per ogni livello, con docenti che abbiano caratteristiche corrispondenti allo specifico obiettivo di apprendimento e la cui durata sia parametrata all’obiettivo stesso. Obiettivo di questa ricerca è valutare se esista e quanto sia intensa la relazione causale tra la formazione alla sicurezza sul lavoro e i suoi effetti sul miglioramento delle conoscenze, degli atteggiamenti, dei comportamenti, degli esiti per la salute, del clima di sicurezza aziendale, del controllo comportamentale percepito dai lavoratori, delle condizioni operative e procedure interne, oltre l’eventuale effetto di moderazione determinato da caratteristiche socio-demografiche dei partecipanti e dal gradimento della formazione. Metodo: la variabile indipendente è costituita dell’intervento formativo erogato, articolato in tre condizioni: formazione obbligatoria, formazione non obbligatoria, gruppo di controllo: sono stati posti a confronto due interventi di pari durata (16 settimane, per 10h complessive), realizzati con identiche modalità (step1 audio-visivo; step2 affiancamento su lavoro da parte del preposto; step3 discussione di auto-casi), ma differenziati rispetto all’essere presentati uno come formazione obbligatoria, l’altro come non obbligatoria. I due gruppi sono anche stati confrontati con un gruppo di controllo per il quale la formazione è prevista successivamente. I partecipanti sono stati assegnati in modo casuale al gruppo con obbligo formativo, senza obbligo formativo, di controllo. Sono stati presi come indicatori (variabili dipendenti) per valutare l’effetto della formazione: I livello – conoscenze: riconoscimento o produzione di un maggior numero di risposte corrette. II livello – atteggiamenti e credenze: maggiore propensione a mettere in atto comportamenti auto ed etero protettivi. III livello – comportamenti: comportamenti osservati più adeguati per la tutela della salute propria e altrui. IV livello – salute: maggior grado di benessere bio-psico-sociale auto-riferito. Le misure di esito consistono nella variazione tra la rilevazione iniziale e ogni rilevazione successiva, sulla base delle diverse misure registrate per ognuno dei quattro livelli dell’intervento formativo. Lo stesso confronto del tempo è stato realizzato per le misure del clima di sicurezza aziendale, del controllo comportamentale percepito dai lavoratori, delle condizioni operative e procedure interne, oltre l’eventuale effetto di moderazione determinato da caratteristiche socio-demografiche dei partecipanti e dal gradimento della formazione, quest’ultimo misurato solo immediatamente al termine dell’intervento. Risultati: le condizioni di intervento non differiscono in termini di efficacia, la formazione determina infatti gli stessi risultati per i partecipanti del gruppo obbligo formativo e di quello non obbligo, con una significativa differenza post-intervento rispetto al gruppo di controllo. La formazione ha un effetto forte nel miglioramento delle conoscenze che solo parzialmente decade nel tempo, ma comunque mantenendo un livello maggiore rispetto ai valori iniziali. In relazione al miglioramento di atteggiamenti e comportamenti sicuri nel lavoro al Videoterminale, l’effetto della formazione è modesto: per gli atteggiamenti si registra solo un miglioramento verso l’applicazione delle procedure come utili realmente e non come mero adempimento, ma tale effetto decade entro quattro mesi riportando i partecipanti su valori iniziali; i comportamenti invece migliorano nel tempo, ma con deboli differenze tra partecipanti alla formazione e gruppo di controllo, tuttavia tale miglioramento non decade in seguito. Non si registrano invece effetti della formazione nella direzione attesa in termini di esiti per la salute, per il miglioramento del clima di sicurezza e come maggior controllo comportamentale percepito, non risultano nemmeno dati evidenti di moderazione degli effetti dovuti a caratteristiche socio-demografiche dei partecipanti. Inoltre emerge che il gradimento per la formazione è correlato con migliori atteggiamenti (strumento audio-visivo), il miglioramento del clima di sicurezza e un maggior controllo comportamentale percepito (studio di auto-casi), ovvero gli step che hanno visto l’intervento di formatori qualificati. Infine, la formazione ha determinato migliori condizioni operative e l’adeguamento delle procedure interne. Conclusioni: la presente ricerca ci consente di affermare che la formazione erogata è stata efficace, oltre che molto gradita dai partecipanti, in particolare quando il formatore è qualificato per questa attività (step1 e 3). L’apprendimento prodotto è tanto più stabile nel tempo quanto più i contenuti sono in stretta relazione con l’esperienza lavorativa quotidiana dei partecipanti, mentre negli altri casi il decremento degli effetti è alquanto rapido, di conseguenza ribadiamo la necessità di erogare la formazione con continuità nel tempo. E’ risultato comunque modesto l’effetto della formazione per migliorare gli atteggiamenti e i comportamenti nel lavoro al VDT, ma, al di là di alcuni limiti metodologici, sono obiettivi ambiziosi che richiedono più tempo di quanto abbiamo potuto disporre in questa occasione e il cui conseguimento risente molto delle prassi reali adottate nel contesto lavorativo dopo il termine della formazione. Le evidenze finora prodotte non hanno poi chiarito in modo definitivo se attraverso la formazione si possano determinare effetti significativi nel miglioramento di esiti per la salute, anche eventualmente attraverso interventi di supporto individuale. Inoltre l’assenza di differenze significative negli effetti tra i partecipanti assegnati alla condizione di obbligo e quelli di non obbligo, eccezion fatta in direzione opposta alle attese per la misura del danno da lavoro, suggeriscono che nell’erogare la formazione, occorre sottolineare in misura molto rilevante l’importanza dell’intervento che viene realizzato, anche qualora esistesse una prescrizione normativa cogente. Infine, la ricerca ci ha fornito anche indicazioni metodologiche e misure valide che invitano ad estendere questa formazione, e la sua valutazione di efficacia, a diversi comparti economici e svariate mansioni. Nel fare questo è possibile fare riferimento, e testare nuovamente, un modello che indica la corretta percezione del rischio (conoscenza) come fattore necessario, ma non sufficiente per ottenere, con la mediazione di atteggiamenti favorevoli allo specifico comportamento, azioni sicure, attraverso le quali si rinforza l’atteggiamento e migliorano le conoscenze. La formazione, per raggiungere i propri obiettivi, deve tuttavia agire anche sui meccanismi di conformismo sociale favorevoli alla safety, questi originano da conoscenze e azioni sicure e reciprocamente le rinforzano.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

O presente trabalho comprova que o atual instrumento EIA-RIMA - Estudo de Impacto Ambiental e seu respectivo Relatório de Impacto Ambiental, é insuficiente enquanto busca de sustentabilidade urbana no Litoral Norte do Estado de São Paulo, especificamente no município de São Sebastião. O método de analise dos EIA-RIMA sempre enfatizam os ganhos econômicos e atenuam os impactos negativos, apesar das fragilidades naturais, estruturais e restrições legais incidentes. A tese comprova que os instrumentos utilizados no âmbito do processo de licenciamento ambiental dos empreendimentos, como a ampliação do porto comercial de São Sebastião, estão pouco comprometidos com o real desenvolvimento sustentável da cidade e região. As especificidades geográficas, sobretudo as facilidades de interface do território terrestre com o marítimo, proporcionadas pelas características naturais do Canal de São Sebastião, sempre ofereceram condições privilegiadas para o abrigo de embarcações, característica decisiva na escolha do lugar como cidade portuária, vinculada aos mais importantes ciclos econômicos do país. Agora, em 2015, está prestes a entrar em um novo ciclo, principalmente com a ampliação do porto comercial, duplicação da rodovia dos Tamoios e da SP-055 e a exploração da camada pré-sal na Bacia de Santos. A região já apresenta todos os problemas de uma ocupação acelerada em um território ambientalmente frágil, localizado em estreita faixa litorânea, composta de um lado pela Serra do Mar e do outro pelo Oceano Atlântico. Se não houver um planejamento urbano e regional que considere as características e capacidade de suporte deste território, a zona costeira entrará em colapso. Saber dosar o uso de suas potencialidades sem esgotá-las será o desafio de nossa geração. Os Estudos de Impactos Ambientais precisam ser aperfeiçoados para que ações mitigadoras alcancem muito mais do que o mínimo, alinhadas a investimentos, tecnologias inovadoras, infraestruturas necessárias e obrigatórias que sejam pensadas de maneira conjunta e cumulativa nas diversas esferas do poder, com efetiva participação pública, caso contrário, o crescente interesse econômico e político tenderá à destruição irreversível do patrimônio histórico e natural deste território. O EIA está se transformando em um poderoso instrumento político de ordenamento territorial que acaba por definir critérios e parâmetros de uso e ocupação, desempenhando uma função que não lhe compete, além de aprofundar o desencontro entre uma vida urbana de qualidade e um ambiente equilibrado em nome do desenvolvimento econômico e a serviço dos interesses privados.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

A busca de sistemas de comunicação eficientes e econômicos é cada vez maior, principalmente com o aumento da demanda por tráfego e banda de transmissão. Conhecidas pela utilização eficiente de largura de banda, as redes ópticas de segmentação espectral flexível têm sido intensamente estudadas e são consideradas boas candidatas para a próxima geração de redes. Tais redes flexíveis utilizam formatos de modulação multinível e multiplexação multiportadora. Sistemas com alta capacidade de transmissão devem ser extremamente confiáveis, pois a falha em um dispositivo ou enlace da rede acarreta enorme perda de dados. Por isso, as técnicas de proteção e restauração do tráfego devem ser eficientes, de modo a garantir a sobrevivência da rede. Neste trabalho, foi desenvolvido um algoritmo capaz de lidar com cada requisição de conexão, encontrar um caminho óptico para transmissão e reservar outro caminho para recuperação do tráfego em caso de falha na rede. A seleção dos caminhos primário e de proteção utiliza a técnica smart-fit, que escolhe a solução com menor custo final, definido pela distância da rota percorrida somada ao custo do índice inicial da faixa espectral alocada, buscando equilibrar a escolha entre a posição no espectro e rota escolhida. Além disso, são definidos custos diferentes para slots de frequência livres e compartilhados, a fim de incentivar o compartilhamento espectral em caminhos de proteção. Dentre as técnicas de alocação espectral, a varredura com janela espectral varre o espectro em todos os enlaces da rota, slot por slot, em busca de uma faixa livre com tamanho suficiente para atender uma demanda. Neste trabalho, foi desenvolvida uma técnica chamada busca lógica, que lida simultaneamente com todos os enlaces da rota ao realizar operações lógicas com seus espectros. Em seguida, é realizada uma convolução entre a janela espectral, com tamanho da demanda, e o espectro resultante. A partir desse resultado, é possível saber as posições no espectro onde a demanda poderá ser alocada. Tal técnica, como será demonstrado, é mais veloz que a varredura com janela espectral. Para garantir a eficácia e confiabilidade do algoritmo, utilizando o software MATLAB, avaliou-se a probabilidade de bloqueio e probabilidade de bloqueio de banda, a fragmentação espectral média na rede, o grau de compartilhamento, a taxa de utilização espectral e a taxa de capacidade reservada. O algoritmo desenvolvido foi capaz de organizar o tráfego na rede de modo ordenado e pouco fragmentado, além de utilizar de maneira eficiente os recursos destinados à proteção.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

A atividade humana tem contribuído com as emissões de gases de efeito estufa (GEE) associadas, principalmente, com queima de combustíveis fósseis e mudanças no uso da terra. Assim, se faz necessário que sejam adotadas medidas visando o retardamento dos efeitos das mudanças climáticas. As florestas exercem papel essencial no balanço de carbono principalmente por funcionarem como sumidouros de CO2. Por outro lado, se desmatadas, promovem emissões e liberam parte do carbono estocado. A quantidade de biomassa florestal e o teor de carbono podem variar em função do tipo florestal, bem como de sua localização. Entretanto, fator importante diz respeito à confiabilidade dos dados mensurados neste tipo de pesquisa. A biomassa e o carbono da parte aérea podem ser determinados via método destrutivo, ou estimados via método não destrutivo. A construção do Rodoanel Mário Covas trecho norte e a supressão de uma área de Mata Atlântica possibilitou a realização de estudo de biomassa da parte aérea via método destrutivo. O objetivo deste trabalho foi estudar o tamanho e forma de parcelas, a intensidade amostral, quantificar a biomassa e o carbono na parte aérea, comparar métodos destrutivos e não destrutivos para a quantificação de biomassa e carbono na parte aérea, estudar a variação da densidade básica da madeira das espécies nas diferentes classes de DAP e grupos sucessionais e comparar as medidas de altura total e DAP obtidas a campo no inventário com as medidas coletadas após o corte. O tamanho mais conveniente de parcela foi 400 m 2, com forma retangular e dimensão de 10 x 40 m. A intensidade amostral variou entre 39 e 75 unidades amostrais. A biomassa da parte aérea obtida, via método destrutivo, foi de 188,3 Mg ha-1 e o carbono, 85,1 Mg ha-1. A biomassa estimada por equações alométricas da literatura foi subestimada, quando comparada ao valor real, obtido via método destrutivo. As menores classes de DAP apresentaram as maiores densidades básicas da madeira. A densidade básica foi 0,488 g cm-3 na média das espécies. A porcentagem de carbono contida nos troncos e galhos não diferiu entre as classes de DAP. O teor de carbono foi 45,41%, na média dos troncos e galhos. Espécies pioneiras acumularam maior quantidade de biomassa e carbono nos galhos e apresentaram maior densidade básica que as não pioneiras. A utilização dos dados coletados na fase de inventário e após o corte não afetaram os valores de biomassa estimados.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

O paradigma das redes em chip (NoCs) surgiu a fim de permitir alto grau de integração entre vários núcleos de sistemas em chip (SoCs), cuja comunicação é tradicionalmente baseada em barramentos. As NoCs são definidas como uma estrutura de switches e canais ponto a ponto que interconectam núcleos de propriedades intelectuais (IPs) de um SoC, provendo uma plataforma de comunicação entre os mesmos. As redes em chip sem fio (WiNoCs) são uma abordagem evolucionária do conceito de rede em chip (NoC), a qual possibilita a adoção dos mecanismos de roteamento das NoCs com o uso de tecnologias sem fio, propondo a otimização dos fluxos de tráfego, a redução de conectores e a atuação em conjunto com as NoCs tradicionais, reduzindo a carga nos barramentos. O uso do roteamento dinâmico dentro das redes em chip sem fio permite o desligamento seletivo de partes do hardware, o que reduz a energia consumida. Contudo, a escolha de onde empregar um link sem fio em uma NoC é uma tarefa complexa, dado que os nós são pontes de tráfego os quais não podem ser desligados sem potencialmente quebrar uma rota preestabelecida. Além de fornecer uma visão sobre as arquiteturas de NoCs e do estado da arte do paradigma emergente de WiNoC, este trabalho também propõe um método de avaliação baseado no já consolidado simulador ns-2, cujo objetivo é testar cenários híbridos de NoC e WiNoC. A partir desta abordagem é possível avaliar diferentes parâmetros das WiNoCs associados a aspectos de roteamento, aplicação e número de nós envolvidos em redes hierárquicas. Por meio da análise de tais simulações também é possível investigar qual estratégia de roteamento é mais recomendada para um determinado cenário de utilização, o que é relevante ao se escolher a disposição espacial dos nós em uma NoC. Os experimentos realizados são o estudo da dinâmica de funcionamento dos protocolos ad hoc de roteamento sem fio em uma topologia hierárquica de WiNoC, seguido da análise de tamanho da rede e dos padrões de tráfego na WiNoC.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

The aim of this study is to map the awareness of gender, socioeconomic, immigrant and ethnic health inequalities in health at schools, maternal health and traffic injury health prevention programs. The study was conducted in the 19 health descentralized areas in Spain, 17 autonomous community (ACs) and the 2 autonomous cities (ACities). The data were collected from May 2008 to January 2009. The unit of analysis was the collection of policy documents setting out the programs mentioned above and the related support material in each AC. A reading guide was used to analyze the awareness of inequalities. With regard to health at schools, 2 of 10 programs show a high awareness of inequalities and include many specific proposals to be implemented at the local level. Regarding maternal health, 13 ACs have prepared support material with high awareness of inequalities to be implemented. A traffic injury program has been created in two ACs. We map the whole situation in Spain regarding the health programs that we have used as examples and their awareness of inequalities. We can conclude that there are differences between the regions studied in Spain and in general, the awareness of inequalities is low.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Pese a los progresos logrados en la protección de los derechos fundamentales de salud y educación de las personas sordas usuarias de las lenguas de signos, a menudo se sigue negando a niños sordos su derecho a aprender y usar las lenguas de signos en su educación y en entornos físicos y psicosociales accesibles de conformidad con la Convención de los Derechos de las Personas con Discapacidad (CDPD) y con las recientes leyes 27/2007 y 17/2007. El objetivo principal de este estudio fue obtener información sobre los factores estratégicos que favorecen una escuela saludable e inclusiva, mediante programas de educación bilingüe sostenibles y de calidad para escolares sordos en España. La metodología utilizada consistió en un estudio descriptivo con componentes de investigación-acción participativa y un enfoque de análisis estratégico. Como resultados, cabe destacar que las principales macrotendencias que, en el ámbito internacional, han promovido el cambio hacia prácticas bilingües son dos: en primer lugar, los cambios sociales y políticos que tienden a una creciente aceptación de la diversidad y los temas relacionados con las personas sordas; y en segundo lugar, una tendencia a un activismo, una autoconciencia y un apoderamiento crecientes por parte de las personas sordas. Como contrapartida, las que lo han obstaculizado son, por un lado, la visión de la sordera como una condición médica, que puede solucionarse mediante la tecnología; y por otro lado, el fonocentrismo, unido a una cierta resistencia social a lo desconocido. Aunque en España algunas de las escuelas que han iniciado el cambio cumplen las recomendaciones de la CDPD, la mayoría están todavía en una fase preliminar de formulación o puesta en práctica de este nuevo modelo y distan mucho de encontrarse distribuidas de manera igualitaria en las diferentes comunidades autónomas. Como conclusión podemos decir que conseguir una educación más saludable e inclusiva para los escolares sordos implica poner en marcha una estrategia de actuación planificada en la que participen activamente todos los sectores y organismos relevantes implicados y, en particular, las comunidades sordas a través de las organizaciones que las representan. Sin un cambio radical de perspectiva, la salud y la educación no serán accesibles a todos y las desigualdades sociales se verán acentuadas.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

Se presenta el catálogo y análisis de la flora ornamental popular del norte de Alicante, entendiendo por ello, las plantas dispuestas en macetas distribuidas por balcones, umbrales, terrazas, pequeños huertos, etc. La riqueza total del territorio es dos tercios superior, a la de otros estudios de comarcas próximas, superando algunas poblaciones las 200 especies y variedades ornamentales. El elemento autóctono y de introducción antigua es claramente mayoritario, aunque se han observado síntomas recientes de inversión de esta tendencia. Para el mantenimiento de este cultivo tradicional, rico en recursos fitogenéticos, ha quedado patente el papel fundamental de la mujer. Su experiencia acumulada en técnicas y modos de multiplicación y cultivo vegetal han permitido el mantenimiento del paisaje rural autóctono, confiriéndole un valor patrimonial elevado, que debería mantenerse como seña de identidad y calidad, para potenciar el turismo de interior.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

This legal document, a counterbond, was created on May 14, 1722 and involved John Oldham, James Clark, and Richard Moores. All three men were residents of Cambridge at the time of its creation. The document specifies Oldham's financial obligations to Clark, a cordwainer, and Moores, a tailor and was "Sign[ed], sealed & [delivered] in the presence of Nathaniel Sparhawk and Noah Sparkhawk." The document also refers to the "trustees for the town of Cambridge" Spencer Shipps, Nathaniel Sparhawk and John Dickson.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

This layer is a georeferenced raster image of the Soviet Army topographic sheet map covering a portion of the Zhejiang Sheng region, China (map quadrangle number: H-50-XXIV). It is from a series of Soviet Army topographic maps of China 1:200,000. The source map was published in 1979. The image inside the map neatline is georeferenced to the surface of the earth and fit to the Pulkovo 1942 GK Zone 20N projection. Map collar information from the source map have been cropped and are not available as part of the raster image. China 1:200,000 topographic maps were prepared and printed by the Soviet Army General Headquarters, 1976-1991. China 1:200,000 maps are in Russian. Each source map in the series is printed in color. China 1:200,000 maps are typical topographic maps portraying both natural and manmade features. They show and name works of nature, such as mountains, valleys, lakes, rivers, vegetation, etc. They also identify the principal works and structures of humans, such as roads, railroads, paths, walls, boundaries, transmission lines, major buildings, etc. Relief is shown with standard contour intervals of 40 meters and/or spot heights.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

This layer is a georeferenced raster image of the Soviet Army topographic sheet map covering a portion of the Zhejiang Sheng region, China (map quadrangle number: H-50-XXX). It is from a series of Soviet Army topographic maps of China 1:200,000. Published in 1979, the source map was compiled from maps 1:100,000 published in 1977; corrected according to source material, 1970-1975. The image inside the map neatline is georeferenced to the surface of the earth and fit to the Pulkovo 1942 GK Zone 20N projection. Map collar information from the source map have been cropped and are not available as part of the raster image. China 1:200,000 topographic maps were prepared and printed by the Soviet Army General Headquarters, 1976-1991. China 1:200,000 maps are in Russian. Each source map in the series is printed in color. China 1:200,000 maps are typical topographic maps portraying both natural and manmade features. They show and name works of nature, such as mountains, valleys, lakes, rivers, vegetation, etc. They also identify the principal works and structures of humans, such as roads, railroads, paths, walls, boundaries, transmission lines, major buildings, etc. Relief is shown with standard contour intervals of 40 meters and/or spot heights.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

This layer is a georeferenced raster image of the Soviet Army topographic sheet map of the Shaoxing region, Zhejiang Sheng, China (map quadrangle number: H-51-XIX). It is from a series of Soviet Army topographic maps of China 1:200,000. Published in 1979, the source map was compiled from maps 1:100,000 published in 1977; corrected according to source material, 1973, 1974. The image inside the map neatline is georeferenced to the surface of the earth and fit to the Pulkovo 1942 GK Zone 20N projection. Map collar information from the source map have been cropped and are not available as part of the raster image. China 1:200,000 topographic maps were prepared and printed by the Soviet Army General Headquarters, 1976-1991. China 1:200,000 maps are in Russian. Each source map in the series is printed in color. China 1:200,000 maps are typical topographic maps portraying both natural and manmade features. They show and name works of nature, such as mountains, valleys, lakes, rivers, vegetation, etc. They also identify the principal works and structures of humans, such as roads, railroads, paths, walls, boundaries, transmission lines, major buildings, etc. Relief is shown with standard contour intervals of 40 meters and/or spot heights.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

This layer is a georeferenced raster image of the Soviet Army topographic sheet map of the Xianju region, Zhejiang Sheng, China (map quadrangle number: H-51-XXV). It is from a series of Soviet Army topographic maps of China 1:200,000. Published in 1986, this map reflects 1979 ground conditions. The source map was compiled from maps 1:100,000 published in 1979. The image inside the map neatline is georeferenced to the surface of the earth and fit to the Pulkovo 1942 GK Zone 20N projection. Map collar information from the source map have been cropped and are not available as part of the raster image. China 1:200,000 topographic maps were prepared and printed by the Soviet Army General Headquarters, 1976-1991. China 1:200,000 maps are in Russian. Each source map in the series is printed in color. China 1:200,000 maps are typical topographic maps portraying both natural and manmade features. They show and name works of nature, such as mountains, valleys, lakes, rivers, vegetation, etc. They also identify the principal works and structures of humans, such as roads, railroads, paths, walls, boundaries, transmission lines, major buildings, etc. Relief is shown with standard contour intervals of 40 meters and/or spot heights.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

This layer is a georeferenced raster image of the Soviet Army topographic sheet map of the Wenzhou region, Zhejiang Sheng, China (map quadrangle number: H-51-XXXI). It is from a series of Soviet Army topographic maps of China 1:200,000. Published in 1986, this map reflects 1979 ground conditions. The source map was compiled from maps 1:100,000 published in 1979. The image inside the map neatline is georeferenced to the surface of the earth and fit to the Pulkovo 1942 GK Zone 20N projection. Map collar information from the source map have been cropped and are not available as part of the raster image. China 1:200,000 topographic maps were prepared and printed by the Soviet Army General Headquarters, 1976-1991. China 1:200,000 maps are in Russian. Each source map in the series is printed in color. China 1:200,000 maps are typical topographic maps portraying both natural and manmade features. They show and name works of nature, such as mountains, valleys, lakes, rivers, vegetation, etc. They also identify the principal works and structures of humans, such as roads, railroads, paths, walls, boundaries, transmission lines, major buildings, etc. Relief is shown with standard contour intervals of 40 meters and/or spot heights.

Relevância:

100.00% 100.00%

Publicador:

Resumo:

This layer is a georeferenced raster image of the Soviet Army topographic sheet map of the Lishui region, Zhejiang Sheng, China (map quadrangle number: H-50-XXXVI). It is from a series of Soviet Army topographic maps of China 1:200,000. Published in 1979, the source map was compiled from maps 1:100,000 published in 1977; corrected according to source material, 1973-1975. The image inside the map neatline is georeferenced to the surface of the earth and fit to the Pulkovo 1942 GK Zone 20N projection. Map collar information from the source map have been cropped and are not available as part of the raster image. China 1:200,000 topographic maps were prepared and printed by the Soviet Army General Headquarters, 1976-1991. China 1:200,000 maps are in Russian. Each source map in the series is printed in color. China 1:200,000 maps are typical topographic maps portraying both natural and manmade features. They show and name works of nature, such as mountains, valleys, lakes, rivers, vegetation, etc. They also identify the principal works and structures of humans, such as roads, railroads, paths, walls, boundaries, transmission lines, major buildings, etc. Relief is shown with standard contour intervals of 40 meters and/or spot heights.