Identification of a plastid protein involved in vesicle fusion and/or membrane protein translocation.

Structural evidence has accumulated suggesting that fusion and/or translocation factors are involved in plastid membrane biogenesis. To test this hypothesis, we have developed an in vitro system in which the extent of fusion and/or translocation is monitored by the conversion of the xanthophyll epoxide (antheraxanthin) into the red ketocarotenoid (capsanthin). Only chromoplast membrane vesicles from red pepper fruits (Capsicum annuum) contain the required enzyme. Vesicles prepared from the mutant yellow cultivar are devoid of this enzyme and accumulate antheraxanthin. The fusion and/or translocation activity is characterized by complementation due to the synthesis of capsanthin and the parallel decrease of antheraxanthin when the two types of vesicles are incubated together in the presence of plastid stroma. We show that the extent of conversion is dependent upon an ATP-requiring protein that is sensitive to N-ethylmaleimide. Further purification and immunological analysis have revealed that the active factor, designated plastid fusion and/or translocation factor (Pftf), resides in a protein of 72 kDa. cDNA cloning revealed that mature Pftf has significant homology to yeast and animal (NSF) or bacterial (Ftsh) proteins involved in vesicle fusion or membrane protein translocation.

Fusion of the TEL gene on 12p13 to the AML1 gene on 21q22 in acute lymphoblastic leukemia.

Chromosomal rearrangements involving band 12p13 are found in a wide variety of human leukemias but are particularly common in childhood acute lymphoblastic leukemia. The genes involved in these rearrangements, however, have not been identified. We now report the cloning of a t(12;21) translocation breakpoint involving 12p13 and 21q22 in two cases of childhood pre-B acute lymphoblastic leukemia, in which t(12;21) rearrangements were not initially apparent. The consequence of the translocation is fusion of the helix-loop-helix domain of TEL, an ETS-like putative transcription factor, to the DNA-binding and transactivation domains of the transcription factor AML1. These data show that TEL, previously shown to be fused to the platelet-derived growth factor receptor beta in chronic myelomonocytic leukemia, can be implicated in the pathogenesis of leukemia through its fusion to either a receptor tyrosine kinase or a transcription factor. The TEL-AML1 fusion also indicates that translocations affecting the AML1 gene can be associated with lymphoid, as well as myeloid, malignancy.

Una nuova politica per il Meridione: la nascita del quarto centro siderurgico (1955-1960)

La ricerca punta a ricostruire il complesso e travagliato processo decisionale che porta alla realizzazione del quarto centro siderurgico di Taranto. Il grande stabilimento viene progettato nel 1955, approda sui tavoli del comitato di Presidenza della Finsider nel settembre del 1956 e dopo quasi quattro anni di dibattiti e dietrofront ottiene il via libera dal consiglio dei Ministri il 9 giugno del 1959. La prima pietra del centro verrà posta il 10 luglio del 1960, il primo settore (un tubificio) inaugurato nel 1961, mentre il resto del complesso entrerà in funzione nel 1964. Ispiratore del centro è Pasquale Saraceno e gli uomini dell'associazione Svimez, convinti sostenitori dell'industrializzazione dell'Italia Meridionale. Il progetto sostenuto apertamente dalla Democrazia Cristiana a partire dal 1956 e in seguito da tutte le forze politiche, viene convintamente osteggiato dall'Impresa Pubblica, Finsider in testa, che vede messa a repentaglio l'autonomia imprenditoriale del gruppo e i propri equilibri economici. Il centro meridionale è considerato strategicamente penalizzante ed economicamente sconveniente, dato che i maggiori centri industriali italiani del tempo si trovano nell'Italia Settentrionale (quindi una localizzazione meridionale comporterebbe un aggravio di costi per le operazioni di trasporto dell'acciaio). L'Impresa pubblica opterebbe su una politica imprenditoriale più prudente, incentrata sul potenziamento graduale dei centri già esistenti. Non così la Politica decisa ad attuare una svolta in grado di realizzare evidenti progressi nell'economia meridionale. La nostra ricerca ha cercato di ricostruire l'impegno e le manovre dei principali partiti politici e parallelamente le strategie e le ragioni dell'Impresa pubblica tenendo anche conto del grande dibattito sorto sulla stampa nazionale tra favorevoli e contrari al progetto e al coinvolgimento dell'opinione pubblica meridionale in particolare pugliese. La ricerca si divide in tre parti (dedicate alle origini del progetto (1954-1955), gli sviluppi della vicenda (1957-1958), il via libera al centro (1959-1960) e si articola in sei capitoli (Meridione e industrializzazione: verso il quarto centro siderurgico; La siderurgia italiana verso il boom: il progetto del IV centro a ciclo integrale; La polemica Iri – Dc: uno scontro istituzionale; Il Pci e il centro siderurgico di Taranto; La vicenda Vado Ligure e la posizione dell'impresa privata; L'approvazione del progetto). La tesi cerca di mettere a fuoco la posizione della Politica (Dc e Pci su tutti), della Tecnica (Iri e Finsider ma anche progetti e impegno dei privati, quali la Fiat e la Falck) e della società civile (soprattutto quella tarantina dedicando una certa attenzione al mondo cattolico). La ricerca si è svolta su più livelli. Nel primo anno si è compiuta un'approfondito studio presso l'archivio dell'Iri (conservato presso l'Archivio Centrale dello Stato a Roma), della Dc (Istituto Sturzo, Roma), del Pci (Istituto Gramsci Roma). Il secondo ha permesso di soffermarsi sulle vicende di Taranto (Archivio dell'Arcidiocesi, Archivio del Comune, Biblioteca Comunale). Il terzo è stato focalizzato ancora su vicende politiche e finanziarie (Archivio Storico Banca d'Italia, Archivio Giulio Andreotti, Archivio storico del Senato, tutti con sede a Roma). L'esame dei verbali dei Comitati esecutivi della Finsider per gli anni 1954 -1959 rivela una chiara direzione: la Finsider studia con grande rigore la situazione del mercato italiano, delle varie aziende e dei centri produttivi del Gruppo. Un rigore finalizzato alla chiusura dei centri ritenuti antiquati e poco funzionali e al potenziamento di quelli più moderni e dalle dimensioni imponenti. Un'azione tesa ad incrementare la produzione, essere competitivi sul mercato internazionale e salvaguardare il vero faro dell'azienda in quegli anni: l'economicità. Cioè ottenere il più possibile tutelando gli equilibri finanziari del Gruppo. E' per questo che per ben due anni, i funzionari dell'azienda avanzano progetti complementari, come quello del piccolo centro di Apuania, ma il Comitato esecutivo pur considerando l'investimento indispensabile e conveniente, decide di rinviarne la realizzazione. Gli elementi più rilevanti sono emersi per l'anno 1957. E' noto come il centro siderurgico meridionale fosse messo a rischio da un altro progetto avanzato dalla Fiat, decisa a realizzare un proprio stabilimento nell'Italia settentrionale, a Vado Ligure. Il centro avrebbe dovuto rifornire di acciaio gli stabilimenti della casa automobilistica rendendola indipendente dall'Industria di Stato. Nel caso si fosse realizzato il centro di Vado (al quale la Fiat rinuncerà nel 1957) sarebbe risultato impossibile realizzarne un altro nel Meridione (a quel punto la produzione avrebbe superato i consumi). Dai dati esaminati emerge una trattativa finora inedita che vede il coinvolgimento della Finsider e di privati stranieri.

Portable 3D laser-camera calibration system with color fusion for SLAM

Nowadays, the use of RGB-D sensors have focused a lot of research in computer vision and robotics. These kinds of sensors, like Kinect, allow to obtain 3D data together with color information. However, their working range is limited to less than 10 meters, making them useless in some robotics applications, like outdoor mapping. In these environments, 3D lasers, working in ranges of 20-80 meters, are better. But 3D lasers do not usually provide color information. A simple 2D camera can be used to provide color information to the point cloud, but a calibration process between camera and laser must be done. In this paper we present a portable calibration system to calibrate any traditional camera with a 3D laser in order to assign color information to the 3D points obtained. Thus, we can use laser precision and simultaneously make use of color information. Unlike other techniques that make use of a three-dimensional body of known dimensions in the calibration process, this system is highly portable because it makes use of small catadioptrics that can be placed in a simple manner in the environment. We use our calibration system in a 3D mapping system, including Simultaneous Location and Mapping (SLAM), in order to get a 3D colored map which can be used in different tasks. We show that an additional problem arises: 2D cameras information is different when lighting conditions change. So when we merge 3D point clouds from two different views, several points in a given neighborhood could have different color information. A new method for color fusion is presented, obtaining correct colored maps. The system will be tested by applying it to 3D reconstruction.

Portable 3D laser-camera calibration system with color fusion for SLAM

Paper submitted to the 43rd International Symposium on Robotics (ISR2012), Taipei, Taiwan, Aug. 29-31, 2012.

Plastisol gelation and fusion rheological aspects

This study deals with the rheological aspects of poly-vinyl chloride (PVC) plastisol gelation and fusion processes in foamable formulations. Here, such processes are simulated by temperature-programmed experiment (5 K min−1) in which complex viscosity components are continuously recorded. Nineteen samples based on a PVC-VAC (vinyl acetate 95/5) copolymer with 100 phr plasticizer have been studied, differing only by the plasticizer structure. The sample shear modulus increases continuously with temperature until a maximum, long time after the end of the dissolution process as characterized by DSC. The temperature at the maximum varies between 345 and 428 K with a clear tendency to increase almost linearly with the plasticizer molar mass, and to vary with the flexibility and the degree of branching of the plasticizer molecule. The shear modulus increase is interpreted in terms of progressive “welding” of swelled particles by polymer chain reptation. The plasticizer nature would mainly affect the friction parameter of chain diffusion.

Il valore del voto: Italia e Spagna nel dibattito sulla rappresentanza politica liberale (1860-1870)

During the 1860's and 1870's, Spain and Italy experienced a convergence of debates on the significance of political representation in the framework of Liberal State. Spain suffered a political and social crisis, ending with the Revolution of 1868 and the adoption of male universal suffrage in 1878. Its coeval Italy began to build its new Kingdom, anxious about state building, as well as the relevance of electoral processes in the Constitutional scheme. Although members of parliament and essayists of both countries well knew their neighbour's political reality, a dialogue on representation didn't occur. Nonetheless, we believe it is useful to analyse the survey drawn by the Italian publicist in the light of current knowledge of the opinions that prevailed in Spain. What sense did they give to the general election? How did they understand the value of the vote? Who were considered eligible voters? These questions comprise the main subjects of the essay.

Contribution to Real-Time Estimation of Crop Phenological States in a Dynamical Framework Based on NDVI Time Series: Data Fusion With SAR and Temperature

In this study, a methodology based in a dynamical framework is proposed to incorporate additional sources of information to normalized difference vegetation index (NDVI) time series of agricultural observations for a phenological state estimation application. The proposed implementation is based on the particle filter (PF) scheme that is able to integrate multiple sources of data. Moreover, the dynamics-led design is able to conduct real-time (online) estimations, i.e., without requiring to wait until the end of the campaign. The evaluation of the algorithm is performed by estimating the phenological states over a set of rice fields in Seville (SW, Spain). A Landsat-5/7 NDVI series of images is complemented with two distinct sources of information: SAR images from the TerraSAR-X satellite and air temperature information from a ground-based station. An improvement in the overall estimation accuracy is obtained, especially when the time series of NDVI data is incomplete. Evaluations on the sensitivity to different development intervals and on the mitigation of discontinuities of the time series are also addressed in this work, demonstrating the benefits of this data fusion approach based on the dynamic systems.

El revisor de la politica y literatura Americana

Edited by: Antonio José de Irisarri.

El revisor de la politica y literatura Americana

Edited by: Antonio José de Irisarri.