Absolute Configuration and Biosynthesis of Pahayokolide A from Lyngbya sp. Strain 15-2 of the Florida Everglades

Pahayokolides A-D are cytotoxic cyclic polypeptides produced by the freshwater cyanobacterium Lyngbya sp. strain 15-2 that possess an unusual β-amino acid, 3-amino-2,5,7,8-tetrahydroxy-10-methylundecanoic acid (Athmu). The absolute configuration of pahayokolides A-D was determined using advanced Marfey’s method. It was also confirmed that a pendant N-acetyl-N-methyl leucine moiety in pahayokolide A was absent in pahayokolides B and pahayokolides C-D were conformers of pahayokolide A. Feeding experiments indicated that the biosynthesis of the Athmu sidechain arises from leucine or α-ketoisovalerate, however could not be further extended by three rounds of condensation with malonate units. Putative four peptide and one unique polyketide synthetases in Lyngbya sp. strain 15-2 were identified by using a PCR method and degenerate primers derived from conserved core sequences of known NRPSs and PKSs. Identification of one unique KS domain conflicted with the logic rule that the long side chain of Athmu was assembled by three rounds of ketide extensions if PKSs were involved. A gene cluster (pah) encoding a peptide synthetase putatively producing pahayokolide was cloned, partially sequenced and characterized. Seven modules of the non-ribosomal peptide synthetase (NRPS) were identified. Ten additional opening reading frames (ORFs) were found, responsible for peptide resistance, transport and degradation. Although the predicted substrate specificities of NRPS agreed with the structure of pahayokolide A partially, the disagreement could be explained. However, no PKS gene was found in the pah gene cluster.

Development of Innovative Load Transfer Mechanism to Reduce Hurricane-Induced Failures in New and Existing Residential Construction

Implicit in current design practice of minimum uplift capacity, is the assumption that the connection's capacity is proportional to the number of fasteners per connection joint. This assumption may overestimate the capacity of joints by a factor of two or more and maybe the cause of connection failures in extreme wind events. The current research serves to modify the current practice by proposing a realistic relationship between the number of fasteners and the capacity of the joint. The research is also aimed at further development of non-intrusive continuous load path (CLP) connection system using Glass Fiber Reinforced Polymer (GFRP) and epoxy. Suitable designs were developed for stud to top plate and gable end connections and tests were performed to evaluate the ultimate load, creep and fatigue behavior. The objective was to determine the performance of the connections under simulated sustained hurricane conditions. The performance of the new connections was satisfactory.

Processing of highly porous titanium parts by metal injection moulding in combination with innovative plasma treatment

A combinação da Moldagem por Injeção de pós Metálicos (Metal Injection Moulding MIM) e o Método do Retentor Espacial (Space Holder Method - SHM) é uma técnica promissora para fabricação de peças porosas de titânio com porosidade bem definida como implantes biomédicos, uma vez que permite um alto grau de automatização e redução dos custos de produção em larga escala quando comparado a técnica tradicional (SHM e usinagem a verde). Contudo a aplicação desta técnica é limitada pelo fato que há o fechamento parcial da porosidade na superfície das amostras, levando ao deterioramento da fixação do implante ao osso. E além disso, até o presente momento não foi possível atingir condições de processamento estáveis quando a quantidade de retentor espacial excede 50 vol. %. Entretanto, a literatura descreve que a melhor faixa de porosidade para implantes de titânio para coluna vertebral está entre 60 - 65 vol. %. Portanto, no presente estudo, duas abordagens foram conduzidas visando a produção de amostras altamente porosas através da combinação de MIM e SHM com o valor constante de retentor espacial de 70 vol. % e uma porosidade aberta na superfície. Na primeira abordagem, a quantidade ótima de retentor espacial foi investigada, para tal foram melhorados a homogeneização do feedstock e os parâmetros de processo com o propósito de permitir a injeção do feedstock. Na segunda abordagem, tratamento por plasma foi aplicado nas amostras antes da etapa final de sinterização. Ambas rotas resultaram na melhoria da estabilidade dimensional das amostras durante a extração térmica do ligante e sinterização, permitindo a sinterização de amostras de titânio altamente porosas sem deformação da estrutura.

La valutazione della sicurezza dei percorsi ciclabili mediante tecnologie innovative

Nel presente lavoro di tesi, si studiano due itinerari presenti nella città di Bologna, con stessa origine e stessa destinazione, ma differenti caratteristiche strutturali. L'obiettivo è quello di conoscere il gradimento degli utenti che si spostano utilizzando tali percorsi, analizzare tramite due strumenti innovativi (check list e questionario) la scelta dell'utente di non percorrere il corridoio ciclabile dedicato e comprendere gli accorgimenti tecnici che determinano questa scelta.

Analisi della sicurezza dei percorsi ciclabili mediante tecnologie innovative

La tesi si pone l’obiettivo di valutare l’efficienza in termini di sicurezza stradale e di gradimento per l’utenza di una pista ciclabile esistente all’interno dell’area urbana del comune di Bologna. La ricerca è nata dalla necessità di avere degli strumenti di analisi che permettano di migliorare e potenziare le infrastrutture ciclabili. Essendo noto che il conducente di un velocipede durante la guida scansiona con lo sguardo l’ambiente che lo circonda, cercando informazioni significative per la posizione spaziale e temporale in cui si trova, per progettare ciclabili sicure diventa fondamentale conoscere quali elementi dell’ambiente sono maggiormente guardati e considerati dagli utenti. La Tangenziale delle Biciclette è un' infrastruttura ciclabile di recente realizzazione; importante dunque è studiarne le criticità, in modo da rendere le viabilità ciclabile su di essa più fluida e rapida possibile. Il campo prova su cui sono stati effettuati i test è quindi il tratto "Tangenziale Nord-Ovest delle Biciclette". La sperimentazione si è articolata in due parti: inizialmente sono state effettuate indagini preliminari sul campo prova, nello specifico sono stati distribuiti questionari di gradimento ad un totale di 50 utenti ciclabili. In un secondo momento invece sono stati eseguiti in loco test tramite la strumentazione Mobile Eye, cioè un dispositivo per il rilievo in continuo dello sguardo dei conducenti durante la guida. Mediante lo studio combinato dei risultati acquisiti dai questionari e dai video del Mobile Eye è stato possibile dedurre alcune criticità che compromettono la fluidità della viabilità ciclabile. L'ultimo paragrafo della tesi è dedicato all'elenco di alcune soluzioni strutturali che potrebbero rendere queste criticità meno impattanti.

Palazzo Italia Expo: soluzioni costruttive innovative poste al vaglio di un'analisi critica

A partire da un’analisi complessiva della struttura di Palazzo Italia Expo, è stata approfondita nel dettaglio la realizzazione del rivestimento. Sono emerse soluzioni costruttive fortemente innovative, dettate da necessità architettoniche ben precise: si è cercato di conciliare il concept della foresta urbana con le esigenze funzionali che il palazzo doveva soddisfare. Nella scelta del materiale da rivestimento si è optato per un “cemento biodinamico” brevettato per l’occasione da ItalCementi, e studiato anch’esso con obiettivi ben definiti: ricercare una brillantezza e purezza del colore durevole nel tempo, e avvicinarsi sempre più all’esigenza di sostenibilità ambientale delle strutture. Si è cercato di analizzare l'effettiva capacità di questo cemento di soddisfare i requisiti prefissati nel corso tempo, anche attraverso un'analisi comparativa con il cemento utilizzato nella chiesa Dives in Misericordia a Roma di Richard Meier.

Sovrastrutture ferroviarie innovative senza ballast

Lo scopo di questa tesi è quello di analizzare a fondo il concetto sovrastruttura ferroviaria senza ballast e sottolinearne pregi e difetti rispetto a quella tradizionale con pietrisco, al fine di identificare chiaramente quando e dove i sistemi senza massicciata forniscono prestazioni migliori. L'aumento dei costi di manutenzione delle sovrastrutture ferroviarie al giorno d'oggi stanno aprendo la strada a nuovi sistemi, la maggior parte sviluppati in paesi che hanno linee di velocità elevate e tanti altri paesi si stanno preparando per aggiornare le proprie linee esistenti, nonché per creare nuove linee ferroviarie ad alta velocità. In molti casi i sistemi senza ballast sembrano avere le potenzialità per offrire un servizio per linee ad alta velocità più efficiente rispetto alle tracce tradizionali con ballast, soprattutto a causa della loro maggiore stabilità strutturale, del basso bisogno di manutenzione e del lungo ciclo di vita. Il primo capitolo è dedicato alla descrizione della struttura del binario tradizionale con ballast analizzando gli strati che formano la sovrastruttura. Il secondo capitolo è dedicato alla descrizione di varie tipologie, utilizzate nel mondo, di sovrastrutture ferroviarie senza ballast, di ognuna di esse sono state elencate le caratteristiche costruttive e prestazionali. Il terzo capitolo è dedicato al confronto tra le due tipologie di sovrastruttura, sono state descritte le capacità elastiche e deformative delle due soluzioni, il degrado cui incorrono le due soluzioni, gli stati sollecitanti a cui sono sottoposte e la risposta delle stesse. Di particolare importanza è il confronto di costo dei due sistemi e il rumore e le vibrazioni generate da questi; infatti negli ultimi anni questi sono gli aspetti fondamentali su cui si basa la scelta di un sistema costruttivo; a seguito di questo confronto è stato possibile trarre le conclusioni.

Patterns of local R&D cooperation of foreign subsidiaries in an intermediate country: innovative and structural factors

We attempt to contribute to a better understanding of cooperative innovation patterns of foreign subsidiaries (FS) in Spain as a representative intermediate country, going deeply into three main aspects: firstly, a sectoral taxonomy which combines international technological dynamism and revealed technological advantage as a way to understand such patterns. Secondly we focus our attention on innovative intensive subsidiaries, assuming they are the most important ones for hosting countries. Thirdly, we combine innovation and structural-competitive variables to explain local cooperation. We found more intense cooperation of FS with local agents in dynamic specialization sectors, as well as the fact that this is mostly carried out in a complementary mode with inner knowledge capabilities of the companies. Cooperative activities are influenced by economicstructural factors of the Spanish economy, particularly in highly innovative companies. Cooperative strategies of domestic firms might also have an influence on those of foreign subsidiaries.

Asymmetric Synthesis and Absolute Configuration of (+)- and (–)-Perhexiline

Peer reviewed

Asymmetric Synthesis and Absolute Configuration of (+)- and (–)-Perhexiline

Peer reviewed

Innovative real estate development finance – evidence from Europe

The authors would like to thank the Royal Institution of Chartered Surveyors (RICS) for their financial support of the project and the numerous respondents who gave so freely of their time.

Effet de la configuration de l'espace sur les rapports sociaux dans un groupe captif de macaques crabiers

Mémoire numérisé par la Direction des bibliothèques de l'Université de Montréal.

Frontline employees’ innovative service behavior as key to customer loyalty:insights into FLEs’ resource gain spiral

Many service firms require frontline service employees (FLEs) to follow routines and standardized operating procedures during the service encounter, to deliver consistently high service standards. However, to create superior, pleasurable experiences for customers, featuring both helpful services and novel approaches to meeting their needs, firms in various sectors also have begun to encourage FLEs to engage in more innovative service behaviors. This study therefore investigates a new and complementary route to customer loyalty, beyond the conventional service-profit chain, that moves through FLEs' innovative service behavior. Drawing on conservation of resources (COR) theory, this study introduces a resource gain spiral at the service encounter, which runs from FLEs' emotional job engagement to innovative service behavior, and then leads to customer delight and finally customer loyalty. In accordance with COR theory, the proposed model also includes factors that might hinder (customer aggression, underemployment) or foster (colleague support, supervisor support) FLEs' resource gain spiral. A multilevel analysis of a large-scale, dyadic data set that contains responses from both FLEs and customers in multiple industries strongly supports the proposed resource gain spiral as a complementary route to customer loyalty. The positive emotional job engagement-innovative service behavior relationship is undermined by customer aggression and underemployment, as hypothesized. Surprisingly though, and contrary to the hypotheses, colleague and supervisor support do not seem to foster FLEs' resource gain spiral. Instead, colleague support weakens the engagement-innovative service behavior relationship, and supervisor support does not affect it. These results indicate that if FLEs can solicit resources from other sources, they may not need to invest as many of their individual resources. In particular, colleague support even appears to serve as a substitute for FLEs' individual resource investments in the resource gain spiral.

Distribution network reconfiguration validation with uncertain loads - network configuration determination and application

Automatic load transfer (ALT) on the 11 kV network is the process by which circuit breakers on the network are switched to form open points in order to feed load from different primary substations. Some of the potential benefits that may be gained from dynamically using ALT include maximising utilisation of existing assets, voltage regulation and reduced losses. One of the key issues, that has yet to be properly addressed in published research, is how to validate that the modelled benefits really exist. On an 11 kV distribution network where the load is continually changing and the load on each distribution substation is unlikely to be monitored - reduction in losses from moving the normally open point is particularly difficult to prove. This study proposes a method to overcome this problem and uses measured primary feeder data from two parts of the Western Power Distribution 11 kV Network under different configurations. The process of choosing the different configurations is based on a heuristic modelling method of locating minimum voltages to help reduce losses.

Knowledge sources, innovative activity and the performance of UK new technology based firms

We present an innovation value chain analysis for a representative sample of new technology based firms (NTBFs) in the UK. This involves determining which factors lead to the usage of different knowledge sources and the relationships that exist between those sources of knowledge; the effect that each knowledge source has on innovative activity; and how innovation outputs affect the performance of NTBFs. We find that internal (i.e. R&D) and external knowledge sources are complementary for NTBFs, and that supply chain linkages have both a direct and indirect effect on innovation. NTBFs' skill resources matter throughout the innovation value chain, being positively associated with external knowledge linkages and innovation success, and also having a direct effect on growth independent of the effect on innovation. ©2010 IEEE.