975 resultados para |Cu x|[Si yAl]-MFI


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Recientemente, debido al alto consumo energtico, la investigacin de nuevos materiales semiconductores de bajo costo y no txicos para la fabricacin de dispositivos fotovoltaicos ha sido de gran inters. En el presente proyecto se sintetizaron y caracterizaron pelculas delgadas de Cu2SnS3 y Cu4SnS4, obtenidas mediante la combinacin de las tcnicas de depsito por bao qumico y evaporacin trmica. Se obtuvieron pelculas delgadas de SnS de estructura ortorrmbica de 350 nm de espesor mediante bao qumico como pelculas precursoras. Se depositaron capas de Cu (30, 50, 75 y 150nm) mediante evaporacin trmica. Calentando las muestras de SnS con capas de Cu evaporado en presencia de azufre elemental (sulfurizacin) a 400 oC (10 oC/min) se promovi la formacin de las fases ternarias Cu2SnS3 y Cu4SnS4. Los resultados de difraccin de rayos-X indicaron que para el caso de las muestras con poca cantidad de Cu (30 nm), la fase binaria secundaria (SnS2) se forma junto con la fase ternaria Cu2SnS3-cbica. Con 75nm de Cu (400 oC) solamente la fase ternaria Cu2SnS3-tetragonal est presente, y con 150 nm de Cu (400 C) la fase secundaria se forma (Cu7S5). Al incrementar la temperatura de sulfurizacin a 450 C para la condicin de 150 nm de Cu, se obtiene la formacin de la fase ternaria Cu4SnS4-ortorrmbica. Las propiedades pticas para la fase Cu2SnS3-tetragonal con un espesor de 480 nm indicaron que esta presenta una transicin ptica directa con brecha de energa en el rango 0.96 eV. La fase Cu4SnS4-ortorrmbica con un espesor de 760 nm, present una transicin ptica indirecta con una brecha de energa alrededor de 0.5 eV. Adems, ambas fases presentaron coeficientes de absorcin ptica superiores a 104 cm-1 en el rango visible (1.6 - 3.3 eV). Las muestras no presentaron fotorrespuesta. La fase Cu2SnS3-tetragonal, mostr una conductividad elctrica a temperatura ambiente de 17 -1 cm-1 (tipo-p), con una movilidad de huecos de 3.62 cm2/V s y una concentracin de huecos de 1019 cm-3, mientras que para la fase Cu4SnS4-ortorrmbico, la conductividad fue de 11 -1 cm-1 (tipo-p), con una movilidad y concentracin de huecos de 3.75 cm2/V s y 1019 cm-3, respectivamente.

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I semiconduttori organici sono alla base dell'elettronica organica, un campo di ricerca che negli ultimi anni ha coinvolto diversi gruppi di lavoro, sia a livello accademico che industriale. Diversi studi hanno portato all'idea di impiegare materiali di questo tipo come detector di raggi X, sfruttando la loro flessibilit meccanica, la facile fabbricazione di dispositivi su larga area e tramite tecniche a basso costo (es. stampa a getto di inchiostro) e le basse tensioni operative. In questa tesi in particolare si utilizzeranno degli OFET (Organic Field-Effect Transistor) a questo scopo, dimostrando la possibilit amplificare la sensibilit alla radiazione X e di pilotare le prestazioni del detector mediante l'applicazione della tensione all'elettrodo di gate. Presenteremo quindi uno studio sperimentale atto a caratterizzare elettricamente dei transistor realizzati con differenti semiconduttori organici, prima, durante e dopo l'esposizione a raggi X, in maniera da stimarne la sensibilit, le propriet di conduzione intrinseche e la resistenza all'invecchiamento.

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Objetivo: Identificar las barreras para la unificacin de una Historia Clnica Electrnica HCE- en Colombia. Materiales y Mtodos: Se realiz un estudio cualitativo. Se realizaron entrevistas semiestructuradas a profesionales y expertos de 22 instituciones del sector salud, de Bogot y de los departamentos de Cundinamarca, Santander, Antioquia, Caldas, Huila, Valle del Cauca. Resultados: Colombia se encuentra en una estructuracin para la implementacin de la Historia Clnica Electrnica Unificada -HCEU-. Actualmente, se encuentra en unificacin en 42 IPSs pblicas en el departamento de Cundinamarca, el desarrollo de la HCEU en el pas es privado y de desarrollo propio debido a las necesidades particulares de cada IPS. Conclusiones: Se identificaron barreras humanas, financieras, legales, organizacionales, tcnicas y profesionales en los departamentos entrevistados. Se identific que la unificacin de la HCE depende del acuerdo de voluntades entre las IPSs del sector pblico, privado, EPSs, y el Gobierno Nacional.

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La automedicacin no responsable se ha convertido en un problema de salud pblica global en las ltimas dcadas, por sus consecuencias individuales (por ejemplo, la intoxicacin) y colectivas (por ejemplo, la resistencia microbiana a los antibiticos). Las intervenciones orientadas a este comportamiento han sido aisladas y muy diferentes. Aunque se tiene evidencia de que su aplicacin puede traer beneficios en diferentes poblaciones, no se hall en la literatura una compilacin sistemtica de dichas intervenciones. El objetivo de la presente revisin es sistematizar la literatura cientfica sobre las diferentes alternativas de intervencin del comportamiento individual de automedicacin no responsable. En cuanto al mtodo, la revisin de literatura involucr la bsqueda sistemtica de automedicacin e intervencin en las bases de datos acadmicas internacionales con contenidos de psicologa, suscritas por la Biblioteca de la Universidad del Rosario. Como resultado se encontr que las intervenciones orientadas al comportamiento de automedicacin no responsable se pueden clasificar en dos grandes grupos: (a) intervenciones regulatorias, con direccin arriba hacia abajo, que suponen una accin de los Estados nacionales por medio de sus legislaciones o de entidades internacionales (por ejemplo, Organizacin Mundial de la Salud); y (b) intervenciones educativas, con direccin abajo hacia arriba, que suponen acciones con individuos y comunidades con el fin de ensear acerca del uso adecuado de los medicamentos. Se concluye acerca de la necesidad de complementar ambos tipos de intervencin, los cuales, si bien demuestran resultados positivos, aisladamente son insuficientes para contrarrestar integralmente este fenmeno creciente y complejo.

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In questo lavoro di tesi sono stati preparati elettrocatalizzatori metallici 3D di argento supportato su schiume di rame a cella aperta, impiegandoli nella riduzione selettiva del 5-idrossimetilfurfurale (HMF) a 2,5-bisidrossimetilfurano (BHMF). Lutilizzo di questi supporti consente di incrementare larea superficiale a disposizione, rispetto ai supporti 2D. La preparazione delle schiume stata effettuata utilizzando due metodi di deposizione: spostamento galvanico ed elettrodeposizione. Lo scopo del lavoro valutare linfluenza del metodo di deposizione sullattivit catalitica, per questo motivo le schiume bimetalliche ottenute sono state confrontate a quelle monometalliche di rame e argento. Inoltre stato studiato leffetto della concentrazione di HMF sulle prestazioni dei catalizzatori, con lobiettivo finale di ottenere un sistema attivo a concentrazioni industriali. Le schiume sono state sottoposte a cicli di prove catalitiche a concentrazione di HMF crescente 0,02 M, 0,05 M e 0,10 M e caratterizzate prima e dopo la sequenza di prove con analisi SEM-EDS, XRD, spettroscopia raman. Le soluzioni sono state analizzate mediante ICP, GC-MS, ESI-MS. Con lo spostamento galvanico si ha la crescita di dendriti, formate prevalentemente sui bordi, e agglomerati di particelle nelle zone interne, mentre per elettrodeposizione si ottiene minore formazione di dendriti e particelle mediamente pi piccole. La presenza di argento come fase attiva non migliora la conversione rispetto alle schiume monometalliche, ma causa un aumento di selettivit ed efficienza faradica. Incrementando la concentrazione di HMF tutti i campioni presentano un aumento di conversione e un decremento di selettivit ed efficienza faradica. Il catalizzatore ottenuto per spostamento galvanico, mostra prestazioni migliori a concentrazioni elevate e nelle prove di stabilit non d segni di disattivazione, al contrario della schiuma preparata per elettrodeposizione che risulta leggermente disattivata.

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Il 5-idrossimetilfurfurale (HMF) una delle principali molecole piattaforma ricavabili da biomassa e pu essere trasformato, con diversi processi, in altre molecole utili, tra cui il 2,5-bis(idrossimetil)furano (BHMF), utilizzato nel campo dei polimeri come precursore, e ottenibile tramite reazione di idrogenazione. Lidrogenazione elettrocatalitica dellHMF una via sostenibile per ottenere BHMF che opera a temperatura e pressione ambiente, utilizzando acqua come solvente e sorgente di idrogeno, evitando lutilizzo di H2 gassoso. Per catalizzare la reazione vengono utilizzate schiume di rame con alta area superficiale che possono essere ricoperte con fase attiva a base di argento per aumentarne lattivit. In questo lavoro, viene realizzato e studiato un nuovo tipo di elettrocatalizzatore a base di ceria elettrodepositata su schiuma di rame, con lobiettivo di replicare o migliorare i risultati ottenuti con i catalizzatori Ag/Cu. Le prestazioni dei catalizzatori dei catalizzatori Ce/Cu sono state studiate in soluzioni di HMF 0,05 M, 0,10 M e 0,50 M e confrontate con schiume Ag/Cu e Cu bare. I catalizzatori a base di Ce dimostrano la capacit di convertire selettivamente HMF in BHMF. A 0,05 M i catalizzatori Ag/Cu si sono dimostrati i migliori per conversione, selettivit, efficienza faradica e produttivit, invece, i catalizzatori Ce/Cu forniscono risultati migliori rispetto alla schiuma di rame in termini di selettivit e produttivit, che risulta comparabile con quello dei catalizzatori Ag/Cu. A 0,10 M i catalizzatori Ce/Cu riescono a migliorarsi in termini di conversione e a superare i catalizzatori Ag/Cu in produttivit, grazie al minore tempo di reazione impiegato. Allaumentare della concentrazione di HMF, comunque, i risultati di selettivit dei catalizzatori Ce/Cu diminuiscono ma rimangono in linea con quelli ottenuti con i catalizzatori Ag/Cu.

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This work describes the synthesis of a propargylcarbamate-functionalized isophthalate ligand and its use in the solvothermal preparation of a new copper(II)-based metal organic framework named [Cu(1,3-YBDC)]xH2O (also abbreviated as Cu-MOF. The characterization of this compound was performed using several complementary techniques such as infrared (ATR-FTIR) and Raman spectroscopy, X-ray powder diffraction spectroscopy (PXRD), scanning electron microscopy (SEM), X-ray photoelectron spectroscopy (XPS), atomic absorption spectroscopy (AAS) as well as thermal and surface area measurements. Synchrotron X-ray diffraction analysis revealed that this MOF contains a complex network of 5-substituted isophthalate anions bound to Cu(II) centers, arranged in pairs within paddlewheel (or Chinese lantern) structure with a short CuCu distance of 2.633 . Quite unexpectedly, the apical atom in the paddlewheel structure belongs to the carbamate carbonyl oxygen atom. Such extra coordination by the propargylcarbamate groups drastically reduces the MOF porosity, a feature that was also confirmed by BET measurements. Indeed, its surface area was determined to be low (14.5 0.8 m2/g) as its total pore volume (46 mm3/g). Successively the Cu-MOF was treated with HAuCl4 with the aim of studying the ability of the propargylcarbamate functionality to capture the Au(III) ion and reduce it to Au(0) to give gold nanoparticles (AuNPs). The overall amount of gold retained by the Cu-MOF/Au was determined by AAS while the amount of gold and its oxidation state on the surface of the MOF was studied by XPS. A glassy carbon (GC) electrode was drop-casted with a Cu-MOF suspension to electrochemically characterize the material through cyclic voltammetry (CV) and electrochemical impedance spectroscopy (EIS). The performance of the modified electrodes towards nitrite oxidation was tested by CV and chronoamperometry.

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In questa tesi stata analizzata attraverso una modellazione numerica tramite Xbeach la batimetria delle coste di Cesenatico Ponente e la sua modifica dopo eventi meteomarini del clima tipico della durata di 12 ore. Verr analizzata in primis l'area di studio attraverso la descrizione delle caratteristiche e delle opere presenti, si delineeranno quali funzioni vengono adottate nel modello e seguiranno poi le spiegazioni di tutti i passi svolti e quali parametri sono stati utilizzati per lanciare una simulazione. Infine, verranno mostrati e commentati i risultati pi significativi.

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Ad oggi, laumento delle emissioni di gas serra, principalmente di CO2, dovuto alle attivit antropiche, ha portato ad un aumento delle temperature medie globali. La sintesi del metanolo da CO2 ha attirato molto linteresse della ricerca e attualmente il catalizzatore Cu/ZnO/Al2O3, sviluppato per la produzione di metanolo da gas di sintesi si dimostra il pi utilizzato. Tuttavia, alcune sue problematiche, legate alla bassa selettivit rispetto a MeOH allaumentare della temperatura, per via della reazione concorrente di RWGS e problemi di disattivazione per sinterizzazione relazionati con lacqua prodotta, hanno portato allo studio di nuovi catalizzatori. Recentemente, catalizzatori a base di In2O3 hanno catturato molto lattenzione gi che hanno una elevata selettivit in metanolo. Lo scopo della tesi si basato sullo studio di catalizzatori a base di Cu/In/Al per lidrogenazione della CO2 a MeOH. Una volta sintetizzati e caratterizzati i catalizzatori sono stati messi a confronto con un catalizzatore commerciale (Cu/ZnO/Al2O3). Sono stati investigati gli effetti del contenuto di Cu, metodo di preparazione e temperatura di riduzione nelle prestazioni catalitiche (conversione, selettivit e resa spazio-temporale). I valori di conversione e selettivit dipendono del contenuto di Cu, raggiungendo il massimo con un contenuto intermedio di Cu (30 % rapporto atomico), tuttavia i risultati sono inferiori a quelli ottenuti con il catalizzatore commerciale. La temperatura di riduzione pi adatta stata 300 C. Riguardo al metodo di preparazione, non sembra modificare significativamente le prestazioni catalitiche. Saranno necessari ulteriori studi su altre formulazioni di catalizzatori per migliorare sia la attivit che la selettivit.

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The mesoporous SBA-15 silica with uniform hexagonal pore, narrow pore size distribution and tuneable pore diameter was organofunctionalized with glutaraldehyde-bridged silylating agent. The precursor and its derivative silicas were ibuprofen-loaded for controlled delivery in simulated biological fluids. The synthesized silicas were characterized by elemental analysis, infrared spectroscopy, (13)C and (29)Si solid state NMR spectroscopy, nitrogen adsorption, X-ray diffractometry, thermogravimetry and scanning electron microscopy. Surface functionalization with amine containing bridged hydrophobic structure resulted in significantly decreased surface area from 802.4 to 63.0 m(2) g(-1) and pore diameter 8.0-6.0 nm, which ultimately increased the drug-loading capacity from 18.0% up to 28.3% and a very slow release rate of ibuprofen over the period of 72.5h. The in vitro drug release demonstrated that SBA-15 presented the fastest release from 25% to 27% and SBA-15GA gave near 10% of drug release in all fluids during 72.5 h. The Korsmeyer-Peppas model better fits the release data with the Fickian diffusion mechanism and zero order kinetics for synthesized mesoporous silicas. Both pore sizes and hydrophobicity influenced the rate of the release process, indicating that the chemically modified silica can be suggested to design formulation of slow and constant release over a defined period, to avoid repeated administration.

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The raft hypothesis proposes that microdomains enriched in sphingolipids, cholesterol, and specific proteins are transiently formed to accomplish important cellular tasks. Equivocally, detergent-resistant membranes were initially assumed to be identical to membrane rafts, because of similarities between their compositions. In fact, the impact of detergents in membrane organization is still controversial. Here, we use phase contrast and fluorescence microscopy to observe giant unilamellar vesicles (GUVs) made of erythrocyte membrane lipids (erythro-GUVs) when exposed to the detergent Triton X-100 (TX-100). We clearly show that TX-100 has a restructuring action on biomembranes. Contact with TX-100 readily induces domain formation on the previously homogeneous membrane of erythro-GUVs at physiological and room temperatures. The shape and dynamics of the formed domains point to liquid-ordered/liquid-disordered (Lo/Ld) phase separation, typically found in raft-like ternary lipid mixtures. The Ld domains are then separated from the original vesicle and completely solubilized by TX-100. The insoluble vesicle left, in the Lo phase, represents around 2/3 of the original vesicle surface at room temperature and decreases to almost 1/2 at physiological temperature. This chain of events could be entirely reproduced with biomimetic GUVs of a simple ternary lipid mixture, 2:1:2 POPC/SM/chol (phosphatidylcholine/sphyngomyelin/cholesterol), showing that this behavior will arise because of fundamental physicochemical properties of simple lipid mixtures. This work provides direct visualization of TX-100-induced domain formation followed by selective (Ld phase) solubilization in a model system with a complex biological lipid composition.

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To verify whether fluorescence in situ hybridization (FISH) of cells from the buccal epithelium could be employed to detect cryptomosaicism with a 45,X lineage in 46,XY patients. Samples of nineteen 46,XY healthy young men and five patients with disorders of sex development (DSD), four 45,X/46,XY and one 46,XY were used. FISH analysis with X and Y specific probes on interphase nuclei from blood lymphocytes and buccal epithelium were analyzed to investigate the proportion of nuclei containing only the signal of the X chromosome. The frequency of nuclei containing only the X signal in the two tissues of healthy men did not differ (p = 0.69). In all patients with DSD this frequency was significantly higher, and there was no difference between the two tissues (p = 0.38), either. Investigation of mosaicism with a 45,X cell line in patients with 46,XY DSD or sterility can be done by FISH directly using cells from the buccal epithelium.

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Energy dispersive X-ray spectroscopy microanalysis (EDX), scanning electron microscopy (SEM), and Archimedes' Principle were used to determine the characteristics of inorganic filler particles in five dental alginates, including Cavex ColorChange (C), Hydrogum 5 (H5), Hydrogum (H), Orthoprint (O), and Jeltrate Plus (JP). The different alginate powders (0.5 mg) were fixed on plastic stubs (n = 5) and sputter coated with carbon for EDX analysis, then coated with gold, and observed using SEM. Volume fractions were determined by weighing a sample of each material in water before and after calcining at 450()C for 3 h. The alginate materials were mainly composed of silicon (Si) by weight (C-81.59%, H-79.89%, O-78.87%, H5-77.95%, JP-66.88%, wt). The filler fractions in volume (vt) were as follows: H5-84.85%, JP-74.76%, H-70.03%, O-68.31%, and C-56.10%. The tested materials demonstrated important differences in the inorganic elemental composition, filler fraction, and particle morphology.

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The ethanol oxidation reaction (EOR) is investigated on Pt/Au(hkl) electrodes. The Au(hkl) single crystals used belong to the [n(111)x(110)] family of planes. Pt is deposited following the galvanic exchange of a previously deposited Cu monolayer using a Pt(2+) solution. Deposition is not epitaxial and the defects on the underlying Au(hkl) substrates are partially transferred to the Pt films. Moreover, an additional (100)-step-like defect is formed, probably as a result of the strain resulting from the Pt and Au lattice mismatch. Regarding the EOR, both vicinal Pt/Au(hkl) surfaces exhibit a behavior that differs from that expected for stepped Pt; for instance, the smaller the step density on the underlying Au substrate, the greater the ability to break the CC bond in the ethanol molecule, as determined by in situ Fourier transform infrared spectroscopy measurements. Also, we found that the acetic acid production is favored as the terrace width decreases, thus reflecting the inefficiency of the surface array to cleave the ethanol molecule.

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In this work, the energy response functions of a CdTe detector were obtained by Monte Carlo (MC) simulation in the energy range from 5 to 160keV, using the PENELOPE code. In the response calculations the carrier transport features and the detector resolution were included. The computed energy response function was validated through comparison with experimental results obtained with (241)Am and (152)Eu sources. In order to investigate the influence of the correction by the detector response at diagnostic energy range, x-ray spectra were measured using a CdTe detector (model XR-100T, Amptek), and then corrected by the energy response of the detector using the stripping procedure. Results showed that the CdTe exhibits good energy response at low energies (below 40keV), showing only small distortions on the measured spectra. For energies below about 80keV, the contribution of the escape of Cd- and Te-K x-rays produce significant distortions on the measured x-ray spectra. For higher energies, the most important correction is the detector efficiency and the carrier trapping effects. The results showed that, after correction by the energy response, the measured spectra are in good agreement with those provided by a theoretical model of the literature. Finally, our results showed that the detailed knowledge of the response function and a proper correction procedure are fundamental for achieving more accurate spectra from which quality parameters (i.e., half-value layer and homogeneity coefficient) can be determined.