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Le ultime ricerche in campo oncologico sulle cure antitumorali sono indirizzate verso una categoria definita target therapy. In particolare tra le più promettenti, le terapie antiangiogenetiche, il cui scopo primario è quello di limitare l’apporto di sangue al tumore. In questo contesto la Tomografia Computerizzata (TC) perfusionale rappresenta un’importante tecnica di imaging radiologico in grado, teoricamente, di fornire misure quantitative, che permettano una valutazione, anche precoce, della risposta alle terapie antiangiogenetiche. I principali problemi aperti in questo campo riguardano la standardizzazione dei protocolli di acquisizione e di elaborazione delle sequenze perfusionali, che determinano la scarsa riproducibilità dei risultati intra- ed inter-paziente, non consentendone l’uso nella pratica clinica. In letteratura sono presenti diversi studi riguardanti la perfusione dei tumori polmonari, ma vi sono pochi studi sull’affidabilità dei parametri perfusionali calcolati. Questa Tesi si propone di analizzare, quantificare e confrontare gli errori e l’affidabilità dei parametri perfusionali calcolati attraverso la TC perfusionale. In particolare, vengono generate delle mappe di errore ed effettuati dei confronti di diverse regioni del polmone sano. I risultati ottenuti dall’analisi dei casi reali sono discussi al fine di poter definire dei livelli di affidabilità dei parametri perfusionali e di quantificare gli errori che si commettono nella valutazione dei parametri stessi. Questo studio preliminare consentirà, quindi, un’analisi di riproducibilità, permettendo, inoltre, una normalizzazione dei valori perfusionali calcolati nella lesione, al fine di effettuare analisi intra- ed inter-paziente.

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Il traguardo più importante per la connettività wireless del futuro sarà sfruttare appieno le potenzialità offerte da tutte le interfacce di rete dei dispositivi mobili. Per questo motivo con ogni probabilità il multihoming sarà un requisito obbligatorio per quelle applicazioni che puntano a fornire la migliore esperienza utente nel loro utilizzo. Sinteticamente è possibile definire il multihoming come quel processo complesso per cui un end-host o un end-site ha molteplici punti di aggancio alla rete. Nella pratica, tuttavia, il multihoming si è rivelato difficile da implementare e ancor di più da ottimizzare. Ad oggi infatti, il multihoming è lontano dall’essere considerato una feature standard nel network deployment nonostante anni di ricerche e di sviluppo nel settore, poiché il relativo supporto da parte dei protocolli è quasi sempre del tutto inadeguato. Naturalmente anche per Android in quanto piattaforma mobile più usata al mondo, è di fondamentale importanza supportare il multihoming per ampliare lo spettro delle funzionalità offerte ai propri utenti. Dunque alla luce di ciò, in questa tesi espongo lo stato dell’arte del supporto al multihoming in Android mettendo a confronto diversi protocolli di rete e testando la soluzione che sembra essere in assoluto la più promettente: LISP. Esaminato lo stato dell’arte dei protocolli con supporto al multihoming e l’architettura software di LISPmob per Android, l’obiettivo operativo principale di questa ricerca è duplice: a) testare il roaming seamless tra le varie interfacce di rete di un dispositivo Android, il che è appunto uno degli obiettivi del multihoming, attraverso LISPmob; e b) effettuare un ampio numero di test al fine di ottenere attraverso dati sperimentali alcuni importanti parametri relativi alle performance di LISP per capire quanto è realistica la possibilità da parte dell’utente finale di usarlo come efficace soluzione multihoming.

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In questo TFM affronteremo un argomento di grande attualità le cui radici risalgono, però, a un passato ben più remoto: la questione del burocratese, termine con accezione negativa coniato in tempi relativamente recenti per descrivere lo stile comunicativo della pubblica amministrazione che, lungi dal restare confinato in un ambito specialistico della comunicazione, pervade ormai ogni sfera della vita quotidiana, rendendola sempre più complessa in un momento storico delicato dove l’equivoco è dietro l’angolo e spesso cela non pochi pericoli. Il presente lavoro si divide sostanzialmente in due parti. Nella prima, tracceremo una premessa teorica toccando le seguenti tematiche: il ruolo del/la docente di italiano LS (con particolare attenzione all’insegnamento agli adulti), le motivazioni scientifiche e personali che stanno alla base della scelta di questo argomento per un TFM, un breve ripasso delle principali tappe che hanno definito il dibattito sulla questione linguistica in Italia, le caratteristiche linguistiche e testuali del linguaggio burocratico amministrativo e un breve excursus sulle direttive e suggerimenti per la sua semplificazione. Nella seconda parte del lavoro (dal capitolo 3) sarà presentata in dettaglio l’unità didattica dal titolo Parla come mangi!, messa in pratica con un gruppo di studenti e studentesse di italiano di nivel avanzado 1 (B2 del QCER) della Escuela Oficial de Idiomas di Alcorcón, nell’ambito del tirocinio propedeutico all’ottenimento del titolo di Máster en formación del Profesorado de ESO, Bachillerato, FP y enseñanzas de idiomas. L’obiettivo finale delle attività proposte è stato quello di permettere alla classe di familiarizzare con le strutture lessicali, morfosintattiche e testuali del burocratese. Attraverso attività disegnate per il coinvolgimento delle quattro abilità fondamentali e suddivise in tre grandi categorie (pubblica amministrazione, trasporti e comunicazione formale scritta), gli alunni e le alunne hanno messo alla prova e migliorato la propria competenza sociolinguistica in contesti dove l’eccessiva formalità spesso mette in difficoltà gli/le stessi/e nativi/e.

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A necessidade de promover iniciativas que enfrentem os problemas sociais e que contribuam para o desenvolvimento individual e social do individuo, assim como para com a comunidade, torna-se premente. Sendo Portugal um dos países da Europa, em que o voluntariado apresenta uma taxa menor, é urgente a procura de iniciativas de projetos, tendo como objetivo apelar ao bom desenvolvimento da sociedade. Deste modo, o voluntariado é uma das atividades capazes de promover um desenvolvimento positivo no individuo, uma vez que há a possibilidade de experienciar tarefas de apoio à comunidade, proporcionando, deste modo, tanto benefícios individuais, como retribuições sociais impalpáveis de associação de grupo. Este estudo foi desenvolvido tendo como objetivo, refletir sobre o voluntariado, na medida em que este possa contribuir para o desenvolvimento pessoal e social de quem o pratica e, consequentemente, para o desenvolvimento comunitário. A Associação Inpulsar contribuiu através da disponibilidade dos seus voluntários e técnicas. Foram entrevistados seis voluntários e uma técnica, para aprofundar toda esta temática. Foi analisado, o trabalho desenvolvido pelos voluntários, assim como o voluntariado relacionado com o desenvolvimento pessoal e social dos voluntários e, por último, interpretou-se o voluntariado tendo em conta o desenvolvimento comunitário. A análise das entrevistas aos voluntários, permitiu confirmar que a participação em atividades de voluntariado, para além de proporcionar uma consciência crítica, permite-lhes abarcar competências técnicas e pessoais, devido às experiências diversificadas com que se vão deparando. Embora a baixa taxa de voluntariado, é possível verificar um aumento gradual, tendo em conta as diversificadas motivações estudadas. Este estudo permitiu apurar que, para uma sociedade mais equitativa e solidária, a existência de uma cidadania ativa funciona como um elemento chave de consolidação e participação cívica dos cidadãos na democracia.

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Este relatório de Mestrado diz respeito à componente da Pratica de Ensino Supervisionada do Mestrado do 1.º Ciclo do Ensino Básico, e é composto por duas partes: Na primeira parte, componente reflexiva, apresento as experiencias e aprendizagens por mim vividas em contexto de sala de aula, no que à relação professor-aluno diz respeito. Referindo a importância das reflexões semanais e a dimensão afetiva que é na minha opinião, uma ferramenta determinante no processo de ensino-aprendizagem. Destaquei por isso as características do professor, com especial enfoque nos estilos e estratégias do mesmo, evidenciando os caminhos que facilitam as aprendizagens, em especial o dos afetos. Na segunda parte referente à componente investigativa, realizei uma investigação para perceber como se pode desenvolver a visualização espacial em alunos do 3.º ano de escolaridade. Este estudo pretende perceber de que forma os materiais didáticos podem ou não potencializar o desenvolvimento da visualização espacial, e quais as estratégias e dificuldades apresentadas pelos alunos em tarefas que promovem o desenvolvimento da visualização espacial. A parte investigativa está estruturada em seis capítulos. No primeiro capítulo apresento os objetivos do estudo e as questões de investigação, faço ainda referência à motivação, à pertinência e organização do estudo. No capítulo seguinte, podemos encontrar o enquadramento teórico que incide sobre o ensino da geometria nos primeiros anos de escolaridade e o conceito de sentido espacial. O terceiro capítulo refere-se à metodologia adotada, o trabalho realizado seguiu uma abordagem qualitativa, com o paradigma interpretativo e design de estudo de caso. No quarto capítulo apresento a sequência de tarefas implementadas no âmbito da proposta pedagógica. O quinto capítulo debruça-se sobre às produções dos alunos e ao percurso realizado desde o pré-teste até ao pós-teste. No último capítulo, refiro as conclusões principais, e respondo às questões da investigação, destaco ainda, limitações e recomendações deste trabalho. Termino com uma reflexão final do trajeto percorrido nesta investigação.

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O presente relatório tem como objetivo descrever as atividades realizadas ao longo do estágio curricular, que se deu no Centro Social SOS Mindelo, no período de 10 de novembro de 2015 á 15 de junho de 2016, no âmbito do 4ºano do curso de licenciatura em psicologia clínica e da saúde, proporcionado pela Universidade do Mindelo. O estágio esteve sob a orientação da psicóloga Patrícia Évora, com o objetivo de aplicar e aperfeiçoar as habilidades aprendidas. Durante o processo de estágio, foram vários os casos atendidos. Neste relatório apresenta-se dois casos a escolha do estagiário através da metodologia de estudo de caso. Relativamente aos mesmos, procedeu-se a um processo de avaliação e intervenção psicológica, e apresentou-se uma proposta de acompanhamento para cada caso. O primeiro caso foi um dos mais intrigantes que se encontrou ao longo do estágio, e foi difícil de avaliar e de diagnosticar. Contudo, foi um caso que despertou maior interesse, e vontade de trabalhar na estagiária. O segundo caso, já foi mais simples, por se tratar de uma problemática mais comum encontrada em crianças, apesar disso, ainda a sua compreensão não foi assimilada adequadamente pelo interveniente, como as próprias crianças, pais e professores. Para cumprir os requisitos exigidos neste relatório, foi necessário realizar entrevistas aos profissionais do Centro social SOS, para que se pudesse fazer a caracterização do local do estágio. O estagio permitiu que a estagiária pusesse em pratica as suas habilidades académicas, particularmente no que tange aos processos de avaliação e intervenção psicológica.

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MEDEIROS, Ana Luiza. Seleção e formação de coleções de obras raras: da ordenação do saber à pratica cultural. In: CONGRESSO BRASILEIRO DE BIBLIOTECONOMIA, DOCUMENTAÇÃO E CIÊNCIA DA INFORMAÇÃO, 24., Maceió, 2011. Anais... Maceió: FEBAB, 2011.

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In questo elaborato verrà discusso il sottotitolaggio sia nella sua forma teorica, sia pratica. e verranno presentati due cortometraggi in lingua spagnola di genere horror, “Tin & Tina” di Rubin Stein ed “Horizonte” di Aitor Uribarri e ne verranno proposte le traduzioni sotto forma di sottotitolaggio. Nel primo capitolo verrà trattato il sottotitolaggio e le sue varie tipologie e caratteristiche, con particolare attenzione al sottotitolaggio interlinguistico, utilizzato per i due cortometraggi precedentemente elencati. Nella seconda parte saranno presentati i due cortometraggi ed i rispettivi autori, contestualizzandoli all’interno del cinema del cinema horror attraverso una analisi storico-tematica del cinema dell’orrore spagnolo e internazionale; concluderò il capitolo con un confronto con il cinema horror italiano. Nel terzo capitolo verranno analizzate le difficoltà riscontrate nella traduzione dei sottotitoli, la metodologia utilizzata e le tecniche di sottotitolaggio utilizzate.

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A pobreza infantil é reconhecida, na comunidade científico, como um problema social grave que viola os direitos das crianças, sendo este um fator favorável à vulnerabilização e à possibilidade de ocorrência de casos de negligência. Em consequência, esta fundamenta-se pela necessidade de intervenções, que a par de medidas de proteção social do Estado, em particular o Rendimento Social de Inserção (RSI), potenciem o desempenho de funções parentais protetoras. Por conseguinte, definiu-se como principal objetivo analisar a relação e/ou influência da medida do RSI sobre as funções parentais (des) protetoras no contexto da pobreza infantil em 15 crianças (dos 0 aos 6 anos), assim como compreender os domínios do seu bem-estar a partir dos Reports card`s da UNICEF. A investigação decorreu no concelho de Albergaria-a-Velha entre os meses de fevereiro a julho de 2013. A metodologia utilizada foi o método qualitativo de natureza exploratória cujos dados foram recolhidos através de dois inquéritos dirigidos às 11 famílias abrangidas pelo estudo e aos respetivos técnicos. A análise dos dados permitiu retirar as principais conclusões destacando-se que o Bem-estar Material e Habitacional das crianças encontram-se comprometidos, uma vez que, os rendimentos médios das famílias estudadas são inferiores ao salário mínimo nacional, o RSI a principal fonte de rendimentos, a maioria dos agregados beneficiam, para além deste, de apoios económicos, quatro famílias estão identificadas como pobreza intergeracional projeta-se para a maioria, a continuidade da “dependência” dos serviços de ação social. Perante estes dados as crianças podem vivenciar privações ou carências múltiplas. Constatou-se falta de privacidade e de conforto habitacional apesar das melhorias significativas nesta dimensão. Na dimensão do Bem-estar Saúde e Segurança enquadra-se a negligência, deste modo, as praticas parentais de risco/negligência foram distribuídas pelos níveis “baixo, moderado e elevado”, apurou-se que em 6 agregados apenas um pratica uma parentalidade não protetora; para os restantes consideramos que o RSI contribui para atenuar a intensidade do stress parental face às privações económicas. / Child poverty is recognized in the scientific community as a serious social problem, which goes against the rights of children. It is a favorable factor to their increasing vulnerability and to the possibility of occurrence of negligence. It is based on the need of interventions that measures social protection of the Goverment through the Social Insertion Income (SII), potentiate the protective performance of parental functions. Thus, the main objective of this study was to analyze the relationship and / or influence of SII on parental protective functions in the context of child poverty in 15 children (aged 0 to 6 years), as well as understand the areas of their welfare according to the UNICEF Report Card’s. The research took place in the Municipality of Albergaria-a-Velha between the months February to July 2013. The used methodology was the qualitative method with exploratory contours and the data collected through two questionnaires surveys directed to the 11 families and Technicians. The information analysis led us to the main conclusions that the children’s Welfare Material and Housing are compromised, since the average yield of the families studied are lower than the minimum national wage, the RSI is the main source of income that most households benefit, in addition to this economic support the continuous "dependency" of social services is projected for the future and four families are identified as intergenerational poverty. Based on these facts the children can experience multiple disadvantage or deprivation. According to the housing conditions it was found lack of privacy and comfort, although exists significant improvements in this dimension. In the dimension of Wellbeing Health and Safety fits negligence, in this way the parental practice of risk / negligence were distributed by the levels of "low, moderate and high", it was found that only one of eight cases do not practice a protective parenting, for the remaining households we consider that the SII contributes to mitigate the intensity of the parental stress against the economic deprivation.

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In questo studio si è prima fatta una panoramica sulle tecniche di demolizione esistenti, sia controllate che non, elencandone i vantaggi e gli svantaggi, per poi passare, nel terzo capitolo, ad una descrizione dettagliata delle tecniche a demolizione controllata, soffermandosi in particolare sull’utilizzo dell’esplosivo e vagliandone le varie metodologie ed applicazioni. 8 In particolare dell’uso dell’esplosivo come tecnica di demolizione è stata vista la teoria ne supporta l’uso, dal dimensionamento delle cariche nei vari casi di utilizzo, al calcolo e prevenzione dei possibili effetti indesiderati. Infine, nel quarto capitolo, la teoria è stata messa in pratica in un esempio applicativo, sviluppandone tutte le fasi che precedono l’atto della demolizione vera e propria, dalle fasi pre-progettuali di raccolta dei dati necessari, al controllo di possibili interferenze e disturbi arrecati agli ipotetici edifici confinanti.

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La tesi tratta della progettazione di una rete di polarizzazione ad elevata banda per la caratterizzazione di transistori in nitruro di gallio. Il progetto passo per passo analizza le problematiche del layout fino ad arrivare alla realizzazione pratica. In fine sono state effettuate misurazioni sulla rete di polarizzazione per verificare se i vincoli imposti dalle specifiche sono stati soddisfatti.

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L’innovazione non è solamente l’applicazione e l’uso di nuovi device tecnologici ma, anche, un nuovo approccio capace di gestire le sfide sociali delle nostre città. In esse gli spazi pubblici sono i luoghi che per primi possono essere portatori di nuovi valori, nuovi modi di vivere e di agire sulle città. Sono spazi di sperimentazione dove possiamo imparare ad interagire con (e rispettando) i diversi attori. L’intervento architettonico in questi ambiti diventa il mezzo per favorire l’evoluzione positiva dell’attuale stato fisico e sociale. La progettazione si sta, però, evolvendo trasformandosi sempre più in una strategia in grado di apprendere dagli eventi e dalle contingenze. Gli interventi proposti nella mia tesi di laurea, seguendo questo approccio, vogliono portare una riqualificazione degli spazi urbani pubblici di Zingonia, una realtà estremamente complessa e stimolante. Zingonia è nata come New town nel 1964 ed oggi appare come un quartiere metropolitano degradato e pericoloso senza Comune, una periferia senza centro, uno dei più sorprendenti e complessi laboratori d’immigrazione in Italia. L’insieme di piccoli interventi proposti sono azioni che vogliono incrementare la percezione di un luogo “sicuro”, tentando di abbassare alcune barriere mentali e fisiche. I risultati concreti di questi interventi sono altrettanto importanti quanto i risultati sociali e psicologici percepiti dai partecipanti. La strategia adottata prevede il coinvolgimento degli user in tutto il processo, promuovendo interventi di autocostruzione “DIY-Do it yourself”. Questo approccio è rilevante perchè l’azione di creazione genera un legame molto importante con lo spazio e attiva il dialogo con gli altri partecipanti che è alla base dello sviluppo di una comunità. Le persone vengono così coinvolte in un educazione pratica dell’estetica del paesaggio diventando consapevoli del proprio potere nel cambiare ciò che le circonda.

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A presente tese foca-se na violência e consumo de drogas nas escolas da cidade do Porto. O consumo de drogas, a violência e a delinquência juvenil, tem vindo a preocupar a sociedade, dai a necessidade de compreender que a influência têm estes comportamentos um nos outros. Mais concretamente, este estudo tem como objetivos a obtenção de um conhecimento mais aprofundado sobre o fenómeno do consumo de drogas e do comportamento violento em adolescentes na cidade do Porto. Este é um estudo de autorrelato, uma vez que utiliza o questionário International Self-Report Delinquency Study. No mesmo participam 560 estudantes, com idades compreendidas entre os 12 e os 18 anos. Quanto aos resultados da amostra, no que respeita as diferenças de género e consumo não há diferenças estatisticamente significativas, já no que se refere a idade nota-se um aumento gradual do consumo de drogas, atingindo o seu pico aos 17 anos e logo de seguida um decréscimo acentuado do mesmo. Uma vez comparado o comportamento impulsivo e o consumo de drogas obteve-se resultados estatisticamente significativos, assim como o consumo de drogas e a associação com um grupo de pares que pratica atos ilegais. Comprovando assim o que a literatura nos diz quanto aos fatores de risco.

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Introdução: O judô é um esporte que implica uma grande variedade de gestos, ações e aptidões físicas, entre as quais, capacidade de controlo postural, equilíbrio, flexibilidade e força. Quando observada as áreas mais afetas na pratica do judô a região do joelho é das que possui maior incidência. O objetivo deste estudo foi avaliar os efeitos da aplicação do Dynamic Tape (DT), um tape biomecânico, na funcionalidade do quadriceps de atletas de judô masculino com dor não específica no joelho em termos de equilíbrio, força, flexibilidade e dor. Metodologia: A amostra foi constituída por 37 indivíduos, tendo os participantes sido submetidos a testes, primeiramente sem Dynamic Tape (SDT) e posteriormente com Dynamic Tape (CDT). Os testes aplicados foram o Standing Stork Test (SST), o Y Balance Test (YBT), o Four Square Step Test (FSST),o Single Leg Hop Test (SLHT), e o Teste de flexão do membro inferior (TFMI) e o Teste de extensão do membros (TEMI) e a escala numérica de dor (END) no final de todos os testes. Resultados: Não foram observadas diferenças significativas para o teste SST (p=0,6794), porém os teste YBT, SLHT, TFMI, TEMI e END (p<0,0001), assim como FSST (p=0,0026) entre os momentos CDT e SDT demonstraram diferenças estatísticamente significativas, produzindo a aplicação do DT efeitos positivos. Na performance do atleta. Conclusão: A aplicação do DT não foi capaz de melhorar de forma significativa o equilíbrio estático, no então demonstrou influenciar o equilíbrio semi-dinâmico, dinâmico, a flexibilidade e a dor.

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Este trabalho buscou elucidar quais são as práticas de conservação preventiva aplicáveis a acervos de circulação dentro de uma biblioteca universitária. Objetivou investigar essas práticas através da revisão de literatura e elaborar um diagnóstico da situação do ambiente do acervo de circulação, ou acervo corrente, da Biblioteca Central Prof. Hugo Dantas da Silveira do Sistema de Bibliotecas (SiB) da Universidade Federal do Rio Grande (FURG). Sua metodologia se pautou na revisão teórica e na utilização de um roteiro de observação, tendo como objeto de estudo a biblioteca citada. Os resultados obtidos mostraram-se satisfatórios, demonstrando que, embora haja um déficit em relação a alguns itens observados, a Biblioteca Central pratica a conservação preventiva.