997 resultados para Carta CUSUM-ln(S2)
Resumo:
Pós-graduação em Geociências e Meio Ambiente - IGCE
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We aim to analyse the text written by Eça de Queirós, “Carta ao Sr. Mollinet”, theorizing the stylistics of Marcel Cressot’s expression, called “the texture”. We discuss what is sought in the reading of a text nowadays: the form, the meaning or the form that produces meaning? Even though through stylistics there is identifi cation and description of the linguistic categories in the text, the morphological identifi cation in the enunciation level is emptied, if it is done separately. It is from the semantic-syntactic and melodic axes that Eça infl ates his characters with life. The characterization of Pacheco and Portuguese people is supported by the nexus, a producer of antagonistic meta-signifi cation in relation to the fi rst meaning. Eça’s irony results from the reverse meaning – from “ne pas dire”. The nexus is the great meaningful cohesion between logical and metalogic discourse – producing new signifi cations; multiplying verbal resources, which are created in order to metamorphose the linguistic sign into pictorial or iconic signs. The irony governs the whole constructive tessitura that stems from new referents, which result from demiurgical relations between themselves because of the metalogical process, as it allows to establish and change the direction when sign and referent, signifi er and signifi ed, utterance and context are related. The analysis of Eça’s selected text enriches the discoveries presented by the Stylistics of Expression.
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This study investigates two lanthanide compounds (La(3+) and Sm(3+)) obtained in water/ethyl alcohol solutions employing the anionic surfactant diphenyl-4-amine sulfonate (DAS) as ligand. Both sulfonates were characterized through IR, TG/DTG (O(2) and N(2)). The thermal treatment of both compounds at 1273 K under air leaves residues containing variable percentages of lanthanide oxysulfide/oxysulfate phases shown by synchrotron high-resolution XRD pattern including the Rietveld analysis. The phase distributions found in the residues evidence the differences in the relative stability of the precursors.
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The synthesis and photoluminescent properties of Ln(III)-thenoyltrifluoroacetonate and dibenzoylmethanate complexes (Ln = Eu(III) and Gd(III) ions) containing tertiary amides such as dimethylacetamide (DMA), dimethylformamide (DMF), and dimethylbenzamide (DMB) as neutral ligands are reported. The Ln complexes were characterized by elemental analysis, complexometric titration with EDTA, and infrared spectroscopy. Single-crystal X-ray structure data of the [Eu(DBM)(3).(DMA)] compound indicates that this complex crystallizes in the triclinic system, space group PT with the following cell parameters: a = 10.2580(3) angstrom, b = 10.3843(2) angstrom, c= 22.3517(5) angstrom, alpha = 78.906(2)degrees, beta = 78.049(2)degrees, lambda= 63.239(2)degrees, V= 2066.41(9) angstrom(3), and Z = 2. The coordination polyhedron for the Eu(III) complex may be described as an approximate C-2v distorted monocapped trigonal prism. The optical properties of the Eu(III) complexes were studied based on the intensity parameters and luminescence quantum yield (q). The values of the ohm(2) parameter of the Eu-DBM complexes are larger than those for the Eu-TTA complexes, indicating that the Eu(III) ion is in a more polarizable chemical environment in the former case. The geometries of the complexes have been optimized by using the Sparkle Model, and the results have been used to perform theoretical predictions of the ligand-to-metal energy transfer via direct and exchange Coulomb mechanisms. (C) 2012 Elsevier Ltd. All rights reserved.
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Premio Extraordinario, Área de Tecnológicas ; Programa: Percepción Artificial y Sistemas
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Scopo della tesi è la realizzazione di una carta della vegetazione su base fisionomica del SIC “IT4080008 Balze di Verghereto, Monte Fumaiolo, Ripa della Moia” (Provincia di Forlì-Cesena). Tale area, di rilevante interesse naturalistico, è stata fino ad ora scarsamente indagata dal punto di vista vegetazionale. La carta della vegetazione è stata ottenuta mediante interpretazione a video delle Ortofoto AGEA 2008 digitali e successiva restituzione cartografica con il software ArcGIS 9.3. Per la delimitazione delle abieti-faggete sono state utilizzate anche le immagini ad infrarosso del medesimo volo. I poligoni ottenuti dall’interpretazione sono stati verificati a terra mediante opportuni sopralluoghi. Sono stati inoltre eseguiti campionamenti mediante la tecnica del transetto per valutare le dinamiche della vegetazione con particolare riguardo al margine boscoprato/ pascolo, le tipologie più diffuse nel SIC. I dati raccolti hanno riguardato l’identificazione e la localizzazione degli individui nel transetto, l’altezza, il diametro, l’estensione della chioma e la determinazione dell’età per le specie arboree. L’elaborazione dei transetti è accompagnata da una restituzione grafica con il posizionamento delle diverse specie, delle loro altezze e dell’estensione delle chiome, consentendo l’effettuazione di ulteriori considerazioni sulle aree indagate. Di particolare interesse è l’acquisizione dei dati relativi alla rinnovazione di Fagus sylvatica e Quercus cerris,le specie che danno la fisionomia alle principali formazioni forestali del SIC. La definizione della carta fisionomica rappresenta un documento di base indispensabile per una successiva elaborazione di una carta della vegetazione su base fitosociologica, mentre l’analisi sui transetti ha evidenziato come i fenomeni evolutivi della vegetazione siano diffusi, seppur con modalità e gradi diversi.
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La tesi si propone l’obiettivo di riconoscere e analizzare l’attuale ruolo delle carte dei servizi di trasporto pubblico nel contesto dell’ordinamento italiano, quale strumento di tutela dei passeggeri. Nella prima parte, viene analizzato il frammentario quadro normativo delle carte dei servizi pubblici, a partire dal d.P.C.M. del 27.01.1994, che rimane tutt’ora il principale riferimento normativo dell’istituto. Nella disamina del quadro normativo, viene posto in evidenza come, salvo per alcune specifiche modalità di trasporto, manchi attualmente una norma che imponga in modo esplicito e diretto l’adozione delle carte dei servizi da parte della generalità dei gestori dei servizi pubblici di trasporto, da cui si sviluppa una riflessione in ordine alla fonte dell’obbligo di adozione di tali carte da parte dei soggetti privati esercenti tale tipologia di servizi. Nella seconda parte, viene analizzato il tema della natura giuridica delle carte dei servizi pubblici di trasporto. Nella terza parte, è analizzato il ruolo attribuito alla neo-costituita Autorità dei Trasporti, di individuazione dei diritti minimi che debbono essere contenuti nelle carte dei servizi di trasporto pubblico. Lo studio analizza inoltre i possibili conflitti di competenze che possono sorgere in relazione ai poteri espressamente attribuiti all’Autorità dei Trasporti. Infine, nella quarta e ultima parte, viene approfondito il tema degli strumenti di tutela apprestati in favore dei passeggeri dalle carte dei servizi, diversi e ulteriori rispetto agli ordinari strumenti già contemplati dall’ordinamento italiano. Con riferimento alla suddetta tematica, vengono esaminati sia gli strumenti di tutela extra-giudiziale, tra cui le procedure di reclamo e gli indennizzi automatici forfettari, sia la tutela giurisdizionale, con un approfondendimento sullo strumento del ricorso per l’efficienza amministrativa introdotto col il D.Lgs. n. 198/2009.